Il nome "Calabria", assunto da questa terra nel IV secolo, rimanda immediatamente ad una delle più caratterizzanti culture stratificatesi nella storia della regione, quella dei Bizantini che trasformano appunto l'antica Bruzio in Calabria. Tuttavia la Calabria che si ricorda più facilmente e con più orgoglio è quella del "Regno del Sole". Quella che Federico II di Svevia rese celebre per civiltà e cultura: luogo di incontro di culture e civiltà diverse, l'Occidentale, l'Islamica e la Greco-ortodossa. Ma esiste anche una storia infausta di questa regione, quella delle incursioni dei pirati prima saraceni e poi turchi, lungo le coste. Storia che ha reso questa regione guardinga e diffidente accentuando il fenomeno del ritiro della popolazione sui monti e sulle alture La storia recente di questa terra dal carattere forte ed ostinato è anche la cronaca di un rifiuto reattivo e ribelle nei confronti di un'omologazione subita e non interiorizzata, allo scopo di conservare intatta la propria identità ed incontaminato il patrimonio delle proprie tradizioni. Tradizioni e cultura che oggi diventano, assieme alle risorse naturali di bellezza del territorio, finalmente patrimonio di inestimabile valore