IL CANTO DEGLI ITALIANI (Inno del Movimento Sociale
Italiano - 1948?)
CANZONE DI PASQUA
IL MERCENARIO
IL REDUCE
BUON NATALE CAMERATA
VENIAM DA MILLE STRADE
TRAMA NERA
E IO CANTO I CAMERATI
|
- IL CANTO DEGLI ITALIANI (Inno del Movimento Sociale Italiano - 1948?)
-
-
- Siamo nati in un cupo tramonto
- di rinuncia, vergogna, dolore,
- siamo nati in un atto d'onore
- riscattando l'altrui disonor.
-
- Siamo nati nel nome d'Italia
- stretti intorno alla nostra bandiera,
- è rinata con noi primavera
- si è riaccesa una fiamma nel cuor.
-
- Italia! Sorgi a nuova vita,
- così vuole chi per te morì,
- chi il suo sangue donò,
- chi il nemico affrontò,
- giustizia alla Patria darà.
-
- Italia! Rasserena il volto,
- abbi fede, nostro è l'avvenir.
- Risorgi! Risorgi, o Italia,
- si ridesta la tua gioventù.
-
- Noi saremo la vostra avanguardia,
- Italiani, coraggio, in cammino,
- solo ai forti sorride il destino,
- liberate la Patria e il Lavor!
-
- Noi saremo la fiamma d'Italia
- il germoglio di un alba trionfale,
- la valanga impetuosa che sale,
- Italiani, coraggio, con noi!
-
- Italia! Sorgi a nuova vita...
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- CANZONE DI PASQUA
-
- Forse perch'è la fine di un illusione,
- forse perchè con Lui imparammo a odiare,
- ma quando pronunciamo questo Nome
- c'è sempre chi vorrebbe non ricordare.
-
- Solo seguì la strada; e gli altri intorno,
- ad aspettar che fosse arrivato,
- e quando il sole illuminò quel giorno
- da tutto quanto il popolo fu acclamato.
-
- La gente grida per il Redentore,
- il gregge segue sempre il Pastore...
- La gente grida per il Redentore,
- il gregge segue sempre il Pastore...
-
- Ma un Uomo è sempre un uomo, anche se forte;
- è come una sirena l'idolatrìa,
- che sorridendo cambiala Sua sorte
- e vede amici dove c'è ipocrisìa.
-
- Quelli che l'han seguito nella Sua gloria,
- e che sulle Sue orme han camminato,
- quelli che gli hanno detto : "Tu sei la Storia"
- sono gli stessi che L'hanno abbandonato
-
- La Domenica delle palme
- gettano le vesti sotto le Sue scarpe...
- La Domenica delle palme
- gettano le vesti sotto le Sue scarpe...
-
- Penzola là nel vuoto quel Crocifisso
- appeso per i piedi alla Sua sorte.
- Amare invano ed essere odiato tanto:
- Chi potrà mai vantarsi della Sua morte?
-
- La libertà non vede in viso
- il sangue macchia il Suo sorriso...
- La libertà non vede in viso
- il sangue macchia il Suo sorriso...
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- IL MERCENARIO
-
- Sono morto nel Katanga,
- venivo da Lucera,
- avevo quarant'anni
- e la camicia nera.
-
- Di me la gente dice
- che sono un mercenario
- soltanto per bottino
- soltanto per denaro.
-
- Ma adesso che son steso
- guardate nel mio sacco,
- ci troverete un mitra
- e un'oncia di tabacco.
-
- Invano cercherete
- soldi nel tascapane,
- li ho spesi proprio tutti
- insieme alle puttane.
-
- Amavo una ragazza
- di razza Congolese
- ma l'ho perduta ai dadi
- con Jimmi l'Irlandese.
-
- Se io fossi rimasto a casa
- là nella mia Lucera
- avrei la moglie grassa,
- i figli e la pancera.
-
- Avrei la moglie grassa
- le rate, la seicento,
- mutua, televisione
- panciotto, doppiomento.
-
- Invece sono andato
- in giro per il mondo
- adesso sto crepando
- quaggiù nel basso Congo.
-
- La mia pelle brucia
- in questo letamaio,
- ma l'ONU se ne frega
- perchè son mercenario.
-
- I fuochi sono spenti
- ormai scende la notte,
- addio verdi colline,
- addio dolci mignotte.
-
- Addio dolci bambine
- coi fiori tra i capelli,
- ragazze senza nome
- lasciate nei bordelli.
-
- Coi nostri baschi rossi
- ho fatto una bandiera,
- portatela agli amici
- che invecchiano a Lucera.
-
- Viva la morte mia
- viva la gioventù
- viva la morte mia
- viva la gioventù.
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- IL REDUCE
-
- Un giorno dopo l'altro...
- e cadono le foglie
- Autunno alla stazione...
- non c'è tua moglie.
-
- Saluti i vecchi amici
- che han visto la battaglia
- ti muovi per le strade
- piano piano
-
- Sentirsi come un cane...di tuo: una Divisa,
- due gladi ed il tuo onore, un cuore e una ferita.
-
- Tornare dal deserto,,
- sentirsi ancor più solo.
- Il vecchio bar all'angolo,
- la chiesa rasa al suolo.
-
- E sguardi ostili intorno.
- Neppure una parola
- Qualcuno che ti osserva
- già vorrebbe la tua gola.
-
- E gli occhi di una donna
- ti fissano pietosi
- i vent'anni di chi ha perso
- nei suoi gesti un pò scontrosi
- perchè i tuoi diciott'anni
- li hai giocati con la morte
- ogni giorno, ogni istante
- hai costruito la tua sorte.
-
- Per difendere un'idea,
- un onore calpestatato,
- perchè chi tradì a Settembre
- non sarà mai perdonato.
-
- Continuano a fissarti
- dal fantasma di un portone.
- Han paura anche da vivo
- son vigliacchi senza nome.
-
- Perchè ora che il tuo mondo
- l'han bruciato gli imboscati
- tu ricordi ancora SOGNI
- che NON sai dimenticarti....
-
- Ti sei portato dietro la tua primavera
- quegli anni ancora verdi nella tua camicia nera
- Domani... domani.... dovrai ricominciare
- a dimostrare al mondo cos'è una fede vera
- e adesso che tuo figlio già reclama la ricchezza
- te la sei giocata allora per un attimo di fierezza
- Ti sei portato dietro la tua primavera
- quegli anni ancora verdi nella tua camicia nera
- Domani... domani.... dovrai ricominciare
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- BUON NATALE CAMERATA
-
- Buon Natale Camerata
- i Balilla son con Te
- Suona sempre l'adunata
- Buon Natale
-
- Con la tua Camicia Nera
- puoi ancor dire verità
- e la Fiamma tricolore
- Vincerà
-
- Buon Natale Camerata
- fai rinascere gli Eroi
- Buon Natale tutto l'anno
- solo a Te
- solo a Te.
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- VENIAM DA MILLE STRADE
-
- Veniam da mille strade
- non abbiam nè età nè storia
- nessuno canterà la nostra gloria.
- Sognando Età dell'Oro
- giochiamo con la vita,
- ma con il nostro tempo abbiamo aperto una partita.
- Ci spiace per i poveri meschini benpensanti,
- ma adesso noi dobbiamo andare avanti...
-
- Perchè è giunto il nostro tempo,
- tempo da disperati,
- ma questo è il nostro tempo, Camerati!
-
- Per noi che non vogliamo
- nè Marx nè il Capitale
- ...e la democrazia... ormai sappiamo cosa vale....
- non bastan le parole di vecchi ciarlatani.
- Con voi abbiamo chiuso,
- oggi è già per noi domani...
-
- Per noi non c'è più posto
- in un mondo di relitti.
- Ma non saremoi quelli sconfitti!
-
- Perchè è giunto il nostro tempo,
- tempo da disperati,
- ma questo è il nostro tempo, Camerati!
-
- E senza ipocrisia, sappiamo anche peccare,
- e poi...non contiam balle per farci perdonare.
- Non siam nè eroi nè santi,
- portiam la nostra Croce:
- ma il mondo avrà domani un'altra voce.
-
- Con la rabbia in mezzo ai denti sembriamo senza cuore.
- Ma "Fedeltà" si chiama il nostro onore.
- E "fedeltà" vuol dire giurare senza inganni,
- e non TRADIRE MAI PER MILLE ANNI,
- cantar la giovinezza o il tempo che và e muore,
- portare sempre un sogno dentro al cuore.
-
- Con il vostro progresso
- avete ucciso il Cielo.
- Ma il Sole brucerà quel vostro velo.
-
- Perchè è giunto il nostro tempo,
- tempo da disperati,
- ma questo è il nostro tempo, Camerati!
-
- Perchè è giunto il nostro tempo,
- tempo da disperati,
- ma questo è il nostro tempo, Camerati!
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- TRAMA NERA
-
- Trama nera, trama nera,
- sol con te si fa carriera.
- Trama nera, trama nera,
- tu dai la felicità.
-
- Se vuoi tu migliorar la posizione
- ed aumentare il minimo della pensione,
- fai subito domanda di assunzione
- in uno dei canali della teleinformazione
-
- ed ogni sera tu alle otto e trenta,
- la lacrima sul ciglio, la voce spenta,
- raconta che a Milano è mancata la luce
- perchè uno sconosciuto ha gridato: "Viva il Duce"
- e che se le galline non fanno più l'uovo
- è certo stato un colpo di Ordine Nuovo.
-
- Se poi qualche compagno ci mette la bomba
- tu non ti preoccupare, la storia sai si monta
- e a far passare per nero ciò che è rosso
- lo fanno da trent'anni a più non posso.
-
- Trama nera, trama nera,
- sol con te si fa carriera.
- Trama nera, trama nera,
- tu dai la felicità.
-
- Se sei un ragazzino che gli piace
- far la rivoluzione in santa pace,
- se ami minacciar la borghesia
- marciando con la scorta della polizia,
-
- se vuoi che la ragazza ti citi ad esempio.
- sei vuoi che il partito di te sia più contento,
-
- racconta come hai fatto con voce sicura,
- a denunciare subito la vera paura,
- scambiando per Littore una vecchia contadina,
- che andava per i campi con in spalla una fascina.
-
- Trama nera, trama nera,
- sol con te si fa carriera.
- Trama nera, trama nera,
- tu dai la felicità.
-
- E se la tua ragazza ti ha piantato,
- dicendo che le sembri un pò un pistola,
- tu non ti preoccupare e vai filato
- a raccontare a tutti questa fola:
-
- tu dì che è stata colpa dei fascisti,
- vedrai si muoveranno anche i ministri,
- e se intervisteranno poi l'Oriana
- vedrai che giurerà di averli visti.
-
- Ma se malgrado tutto lei non torna,
- tu lascia tutti e vai al Quirinale,
- la certo troverai un radicale
- che ti consolerà con un rapporto un pò anormale
-
- Trama nera, trama nera,
- sol con te si fa carriera.
- Trama nera, trama nera,
- tu dai la felicità.
-
- Se non hai vinto mai un terno al lotto,
- se proprio oggi a te scade l'affitto,
- se hai perso per scommessa quattro cene
- e come poi pagar non lo sai bene
-
- ascolta che ti dico come fare,
- ciò che fa per te ti voglio indicare
- rivolgiti sicuro a Panorama
- la pagheranno bene la tua trama.
-
- Racconta che un bel giorno
- passando per i boschi
- scorgesti una radura
- con certi tipi loschi.
-
- E insieme ai tipi loschi c'erano:
- due carriarmati,
- un'antiaerea,
- ventidue SS,
- un ritratto di Benito,
- Giulio Cesare,
- quattro legioni,
- due svastiche,
- quindici forchette non socialiste,
- la volpe del deserto,
- due cani da caccia,
- un cavallo bianco,
- una crostata di mele,
-
- E la sodisfazione avrai eccezionale,
- di esser nominato eroe nazionale.
-
- Trama nera, trama nera,
- sol con te si fa carriera.
- Trama nera, trama nera,
- tu dai la felicità.
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- E IO CANTO I CAMERATI
-
- Basta prendere una chitarra,
- farci sopra quattro accordi,
- attaccarci due parole,
- cominciare a cantar storie.
-
- Il segreto riuscire,
- per gettarsi sul mercato,
- è cantare le ingiustizie
- del povero e del diseredato.
-
- E cè chi canta il disperato
- che è finito a San Vittore
- perchè un giorno sul mercato
- rubò per fame un cavolfiore.
-
- Cè chi canta quel vecchietto
- che è finito a San Vittore
- perchè un litro di barbera
- gli mise in gola troppo buon umore.
-
- Cè chi canta quella signora
- che è finita a San Vittore
- perchè per sfamare i figli
- vendeva a tutti un po' damore.
-
- E la gente si commuove,
- e la gente ha il cuore in mano,
- compra il disco e si risente
- quel pietoso caso umano.
-
- Ma io invece canto gente
- che non fa pietà a nessuno,
- perchè questa è la mia gente,
- li conosco ad uno ad uno.
-
- E io canto il camerata
- che è finito a San Vittore
- perchè in piazza un dì difese in piazza
- dagli sbirri il tricolore.
-
- E io canto il camerata
- che è finito a San Vittore
- perchè voleva che cambiasse
- questo mondo senza onore.
-
- E io canto i camerati
- che finiscon sempre dentro
- perche il regime senza paura
- possa vivere contento.
-
- E io canto i camerati
- che son dentro senza accusa
- se non quella di esser vivi
- senza averne chiesto scusa.
-
- E io canto i camerati
- che giù a Roma han messo dentro
- perchè il ministro non voleva
- che il PCI fosse scontento.
-
- Perchè quando a sparare
- si sa che sono i comunisti
- il delinquente è molto
- meglio ricercarlo fra i fascisti.
-
- E io canto camerati
- che stasera siete soli
- perchè dietro quelle sbarre
- avete insieme i nostri cuori.
-
- E io canto camerati
- che stasera siete soli
- perchè dietro quelle sbarre
- avete insieme i nostri cuori.
-
- VOLA COLOMBA BIANCA VOLA
-
-
- Dio del Ciel se fossi una colomba
- Vorrei volar laggiù dov'è il mio amor,
- Che inginocchiato a San Giusto
- Prega con l'animo mesto:
- Fa' che il mio amore torni
- Ma torni presto
-
- Vola, colomba bianca, vola
- Diglielo tu
- Che tornerò
-
- Dille che non sarà più sola
- E che mai più
- La lascerò
-
- Fummo felici uniti e ci han divisi
- Ci sorrideva il sole, il cielo, il mar
- Noi lasciavamo il cantiere
- Lieti del nostro lavoro
- E il campanon din don
- Ci faceva il coro
-
- Vola, colomba bianca, vola
- Diglielo tu
- Che tornerò
-
- Tutte le sere m'addormento triste
- E nei miei sogni piango e invoco te
- Anche il mi vecio te sogna
- Pensa alle pene sofferte
- Piange e nasconde il viso tra le coperte
-
- Vola, colomba bianca, vola
- Diglielo tu
- Che tornerò
-
- Diglielo tu
- Che tornerò.
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- CAMPANE DI MONTENEVOSO
-
- [Dietro ai monti e ai valichi tramonta il sole,
- mentre suona il vespro lontano,
- mormora ogni labbro la preghiera del Signore.]
-
- Campane di Monte Nevoso
- Che suonate nel vespro divin
- Quel suono in un giorno radioso
- Salutò cento giovani alpin.
-
- Lasciarono il bianco paesello
- Cento mamme altrettanti tesor
- Un fior tra la piuma e il cappello
- E una dolce canzone nel cuor.
-
- Ritorneremo ancor sui nostri monti
- E falceremo il grano al sole
- Berremo l'acqua viva delle fonti
- Che è pura come il nostro amor.
-
- Campane di Monte Nevoso
- Quei rintocchi nel cielo divin
- Sembravano un grido angoscioso:
- Proteggete i miei giovani alpin.
-
- Tutto fu distrutto, ma tu torni a rintoccar
- Campanil di Monte Nevoso
- Tra le mure lacere c'è sempre un focolar
- Cento cuori sempre ad aspettar.
-
- [La primavera è tornata,
- ha infiorato le valli e i sentieri,
- che videro gli alpini partire,
- e non li han visti più ritornare,
- ma ogni cuore aspetta,
- ancora ogni sera la valle riporta
- l'eco di una canzone lontana]
-
- quella dolce canzone d'amor.
-
- Ritorneremo ancor sui nostri monti
- E falceremo il grano al sole
- Berremo l'acqua viva delle fonti
- Che è pura come il nostro amor.
-
- Campane col suono giocondo
- Invocate la pace e l'amor
- Non quella che predica il mondo
- Ma la pace che vuole ogni cuor.
-
- La pace, la fede
- La pace, l'amor.
-
-
- * * * * * * * *
-
-
- VECCHIO SCARPONE
-
- Di nevi eterne immacolate al sol
- Cogliemmo le stelle alpine
- Per farne dono ad un lontano amor
-
- Vecchio scarpone
- Come un tempo lontano
- In mezzo al fango
- Con la pioggia o col sol
- Forse sapresti
- Se volesse il destino
- Camminare ancor.
-
- Vecchio scarpone
- Quanto tempo è passato
- Quante illusioni
- Fai rivivere tu
- Quante canzoni
- Sul tuo passo ho cantato
- Che non scordo più
-
- Lassù tra le bianche cime
- Di nevi eterne immacolate al sol
- Cogliemmo le stelle alpine
- Per farne dono ad un lontano amor
-
- Vecchio scarpone
- Come un tempo lontano
- In mezzo al fango
- Con la pioggia o col sol
- Forse sapresti
- Se volesse il destino
- Camminare ancor.
-
- Vecchio scarpone
- Fai rivivere tu
- La mia gioventù.
|
|