INNI E CANTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE ITALIANA
 
  1. LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO

  2. BRIGATE NERE

  3. A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA

  4. IL BRENNERO E' ITALIANO

  5. LA CANZONE DELLA DECIMA

  6. STORNELLI DELLE BRIGATE NERE

  7. NON DEPORREM LA SPADA

  8. VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE

  9. SAN MARCO

  10. AL VENTO LE BANDIERE

  11. LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE

  12. LE DONNE NON VI VOGLIONO PIU BENE  

 
 LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO
 
Per voi ragazze belle della via
che avete il volto della primavera,
per voi che siete tutta poesìa
e sorridete alla camicia nera,
per voi noi canteremo le canzoni
dei nostri vittoriosi battaglioni.
 
Ohè camerati,
degli "M" decorati,
A noi!
Il Don ci ha battezzati
A noi!
 
Partiti dalla Roma madre antica
per continuar la marcia redentrice,
andammo nella Russia bolscevica
portando in cuor la fede innovatrice.
Ci precedette un'epica Legione
ci accolse il rombo cupo del cannone.
 
Ohè camerati...
 
Poi venne il dì dell'algido squallore
in riva al grande fiume dei cosacchi,
allor rifulse indomito il valore
che invermigliò la lotta negli attacchi.
La nostra "M" ormai dal tempo stinta,
dal sangue degli eroi venne ritinta.
 
Ohè camerati...
 
E quando a Roma noi ritorneremo,
e per le vie dell'Urbe sfileremo,
le nere insegne tutte insanguinate
dinnanzi al nostro Duce inchineremo.
Su di esse inciso v'è come nel quarzo
tutto il valor della "23 Marzo".
 
All'erta imboscati,
che gli "M" son tornati,
gli eroi,
sarete bastonati,
da noi!
 
 
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BRIGATE NERE
 
BRIGATE NERE, avanguardia di morte
siam vessillo di lotte e di orror,
siamo l'orgoglio trasformato in coorte
per difendere d'Italia l'onor.
 
Viva l'Italia!
Fascisti, a noi!
Il Fascio è simbolo di tanti Eroi
Brigate nere, dai saldi cuori
contro i nemici di dentro e di fuori!
 
Come una rapida freccia che scocca
scatta il pugnale che sa vendicar;
siamo Fascisti, guai a chi ci tocca,
ogni nemico facciamo tremar!
 
Viva l'Italia!
Fascisti, a noi!
Il Fascio è simbolo di tanti Eroi
Brigate nere, dai saldi cuori
contro i nemici di dentro e di fuori!
 
 
 * * * * * * * * 
 
 
A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA
 
O battaglion toscano
il bello tu... sei tu
di tutta la Repubblica
la meglio gioventù
 
Qualcuno arriccia il naso
vorrebbe biasimar
ma noi non si fa caso
si tira a camminar.
 
E con in testa il nostro comandante
lo seguiremo lungo il suo cammin,
canta mitraglia la rumba fulminante
chè legionari siam di Mussolin.
 
A noi la morte non ci fa paura:
ci si fidanza e ci si fa l'amor,
se poi ci avvince e ci porta al cimitero
s'accende un cero e non se neparla più.
 
Vogliam morire tutti crocefissi,
per riscattare un'ora di viltà,
se ci restasse di vita un sol minuto
noi lo vivremo per un'eternità.
 
 
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IL BRENNERO E' ITALIANO
 
Là dove Druso un dì passò, io ci ritornerò.
La vetta dell'Italia col mio cuor difenderò.
E guai a chi dal Brennero il cippo sposterà:
Bolzano e l'Alto Adige Italia resteran.
 
Lassù, lassù, lassù noi resterem,
tra i verdi boschi e l'azzurro ciel. 
Lassù, lassù, lassù noi resterem:
sì, sì, noi resterem!
 
Bianco è il color dei nostri Monti Pallidi lassù
E rosso è il Catinaccio quando sta per tramontar,
e verde è l'alto pascolo: che mai si vuol di più
per dimostrar che il tricolor non si cancella più!
 
Lassù, lassù, lassù, ecc. ecc.
 
 
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LA CANZONE DELLA DECIMA
 
Quando pareva vinta Roma antica,
sorse l'invitta Decima Legione,
vinse sul campo il barbaro nemico
Roma riebbe pace con onore.
 
Quando l'ignobil 8 di Settembre
abbandonò la Patria il traditore,
sorse dal mar la Decima Flottiglia
e prese l'armi al grido "Per l'Onore!".
 
Decima, Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare,
ora pure sulla terra
Vincerai!
 
Navi d'Italia che ci foste tolte,
non in battaglia ma col tradimento,
nostri fratelli prigionieri o morti
noi vi facciamo questo giuramento:
 
noi vi giuriamo che ritorneremo
là dove Dio volle il tricolore,
noi vi giuriamo che combatteremo
finchè riavremo pace con onore!
 
Decima, Flottiglia nostra
che beffasti l'Inghilterra,
vittoriosa ad Alessandria,
Malta, Suda e Gibilterra.
Vittoriosa già sul mare,
ora pure sulla terra
Vincerai!
 
 
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STORNELLI DELLE BRIGATE NERE
 
Ci sparano alle spalle per le strade
che di venirci avanti hanno paura,
e per risposta noi delle Brigate
ai mitra abbiamo tolto la sicura
 
Chi siete? Io non lo so.
Chi siamo, ve lo dirò:
siam le Brigate Nere
abbiam la forza di spezzarvi il cuor.
 
Siam stati nel Piemonte e in Lombardìa
per rompere la schiena dei ribelli,
abbiam lasciato i morti per la via
con sulle labbra i nostri canti belli.
 
Chi siete? Io non lo so.
Chi siamo, ve lo dirò:
siam le Brigate Nere
abbiam la forza di spezzarvi il cuor.
 
 
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NON DEPORREM LA SPADA
 
All'armi, all'armi ondeggiano
alte le insegne nere.
Fuoco! perdio, sui barbari,
sulle vendute [americane, britanne, rosse] schiere.
 
Già ferve la battaglia
al Dio dei forti, osanna!
la baionetta in canna
è giunta l'ora di pugnar!
 
Non deporrem la spada
non deporrem la spada,
finchè sia schiavo un angolo
dell'itala contrada.
 
Non deporrem la spada
non deporrem la spada,
finchè dall'Alpi al mare
non sventoli il tricolor.
 
 
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VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE
 
Vogliamo scolpire una lapide
incisa su l'umile scoglio,
a morte il marchese Badoglio
noi siam fascisti repubblican.
 
A morte il re
viva Grazian,
evviva il fascio
repubblican!
 
Vogliamo scolpire una lapide
incisa su pelle di troia,
a morte la casa Savoia
noi siam fascisti repubblican.
 
A morte il re...
 
 
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SAN MARCO
 
Popol d'Italia avanti avanti,
bagna nel mar le tue bandiere,
gente di mille primavere
l'ora dei forti suonerà.
Stretto il patto con la morte
chiusa in pugno abbiam la sorte,
sui leoni l'abbiam giurato
per l'eterna libertà, la libertà...
 
San Marco! San Marco!
cosa importa se si muore,
quando il grido del valore
con i fanti eterno sta.
 
Arma la prora o marinaio,
vesti la giubba di battaglia,
per la salvezza dell'Italia
forse doman si morirà.
Come a Lissa, così a Premuda
pugneremo a spada nuda,
sui leoni l'abbiam giurato
per l'eterna libertà, la libertà...
 
San Marco! San Marco!...
 
 
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AL VENTO LE BANDIERE
 
Fratelli, amici!
Al vento le bandiere
Pronte le armi chè l’ora suonò.
Contro il nemico
o vincere o morire
Dio questa volta ci donò.
 
Guerra per la libertà
per la nostra terra.
Chi ha tradito pagherà
con la propria vita.
 
Italiani si cadrà
per la nostra libertà.
 
 
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LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE
(canto dei soldati della Repubblica Sociale)
 
Le donne non ci vogliono più bene
perchè portiamo la camicia nera
Hanno detto che siamo da catene
hanno detto che siamo da galera.
 
L'amore coi fascisti non conviene.
Meglio un vigliacco che non ha bandiera,
uno che non ha sangue nelle vene,
uno che serberà la pelle intera.
 
Ce ne freghiamo.
La Signora Morte
fa la civetta in mezzo alla battaglia,
si fa baciare solo dai soldati.
 
Sotto ragazzi,
Facciamole la corte!
Diamole un bacio sotto la mitraglia!
Lasciamo l'altre donne agl'imboscati.
 
 
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LE DONNE NON VI VOGLIONO PIU BENE
(canto delle ausiliarie della Repubblica Sociale)
 
Le donne non vi vogliono più bene
perchè portate la camicia nera.
Non vi crucciate, donne da galera
che tutti sanno avvinte da catene.
 
A voi fascisti, a voi, non si conviene,
chi rinnegò la patria e la bandiera,
chi si donò al nemico tutta intera,
chi ha stoppa in capo ed acqua nelle vene!
 
Voi che correte il Palio della Morte,
fra quattro mura intenti alla battaglia,
che per sorteggio, arride a voi soldati,
se un cuor di donna vi farà la corte,
che vi ha seguito sotto la mitraglia:
è un fuoco in meno in petto agli imboscati!