Amsteram , Venezia del Nord

 

 

Qualcuno l’ ha definita così forse perché è attraversata da canali, forse perché è patria dei marinai, certo non per l’architettura o per quell’odore  di pesce marcio che si sente nelle calli quando c’è “scirocco“ e neppure per quell’atmosfera un po’ spettrale e decadente che avvolge Venezia e la rende unica al mondo.

 

L’estate scorsa abbiamo scelto Amsterdam come meta del nostro viaggio annuale e l’abbiamo raggiunta dopo varie tappe, fra cui Friburgo, Strasburgo e Liegi, tornando poi per Coblenza, Stoccarda e Costanza . Non vogliamo annoiarvi con la descrizione dei monumenti che abbiamo visitato perché basta una buona guida turistica per avere molte più informazioni di quelle che potremmo darvi noi.

 

Ci permettiamo solo di segnalare alcune cose da non perdere fra cui naturalmente il Rijksmuseum, Museo di Vincent van Gogh e la casa di Anna Frank .

Al nostro arrivo abbiamo sistemato la roulotte al campeggio Vliegenbos, in un quartiere periferico ma molto comodo per raggiugere il centro sia con l’autobus sia con il traghetto che viaggia 24 ore su 24 ed è gratuito. I trasporti sono molto costosi e il traghetto ci ha fatto comodo per andare e venire dal campeggio anche di sera .

 

Amsterdam è una metropoli internazionale che accoglie chiunque voglia essere accolto, ma è molto informale e ci è sembrata anche un po’ fredda. Il nostro approccio è stato un po’ timido, perché dopo essere stati scaricati dal bus in piazza della stazione, capolinea di tutti i mezzi di trasporto, siamo stati travolti da una marea di gente che ci ha praticamente portato fino a Dam. Questa piazza è il centro della città ed è il punto di ritrovo più frequentato sia dai visitatori che dai residenti; qui e nelle vie adiacenti è un via vai continuo, sempre tutto in movimento, negozi che stanno sempre aperti, ristoranti che propongono tutte le cucine del mondo a tutte le ore. Il traffico è caotico, le aree pedonali sono molto ridotte e quindi è tutto uno sfrecciare di biciclette, auto e autobus, oltre ai motoscafi sui canali.

 

Superato il primo impatto, ci siamo allontanati dal centro e, a piedi, abbiamo scoperto che si può stare tranquilli a passeggio lungo i Grachts (canali), su cui si affacciano belle dimore   settecentesche.

 

I canali sono artificiali tranne l’Amstel, via di acqua naturale che attraversa tutta la città. Attraccati alle banchine abbiamo poi notato dei barconi e delle chiatte restaurate e trasformate in abitazioni o ristoranti per turisti .

 

Per chi è un po’ pigro o per chi vuole vedere la città da un’altra prospettiva, ci sono delle gite in motoscafo che percorrono tutti i canali di Amsterdam, soffermandosi nei punti più caratteristici.

 

Ci sono poi due curiosità a cui, secondo noi, non si può rinunciare: il Nieuwmarkt e il Bloemenmarkt. La prima è una piazza a ridosso del centro dove, ogni sabato mattina, si svolge una “fiera antiquaria”: la cosa più curiosa, però, è che non ci sono pezzi di antiquariato, ma una quantità di venditori di spinelli, di pipe e di ogni altro per il consumo di marijuana ed altre droghe.

 

Il Bloemenmarkt, sul Singelgracht, è il mercato dei fiori. A noi italiani non fa’ molto effetto, ma se pensiamo alla fatica che fanno in Olanda, con il clima che hanno, a coltivare i fiori, allora possiamo dire che è veramente notevole .

Di notte sembra che la vita sia ancora più frenetica e lungo quei canali che di giorno sono così tranquilli, si accendono tubi di luce rossa alle finestre da cui si affacciano le famose “Donne in vetrina“ di Amsterdam.

 

Il nostro soggiorno è poi continuato con la visita alla campagna circostante ,che è da vedere perché non è il solito paesaggio a cui noi siamo abitati. Innanzitutto è completamente pianeggiante, solcato da canali e costellato da piccole fattorie con casette che sembrano per le bambole, tutto ordinatissimo e pulitissimo.

 

 

                                                                        M. &  F.