HyperArchitettura
Nel
libro si analizza i passaggio dall’età industriale all’età
dell’elettronica ,manifesto di questo passaggio è rappresentato dal Centro
Pompidou di Rogers e Piano ,la prima struttura
aperta dedicata ai nuovi media .
L’autore esalta il concetto dell’elettronica che è il filo conduttore dei progetti che descrive nel libro. Grazie al computer e all’informatica è possibile oggi realizzare architetture che sarebbero praticamente impossibili da controllare.
Tre sono le parole chiave dell’elettonica : proiezione , mutazione, simulazione.
Proiezione come strumento del computer ;questo concetto si va affermando attraverso l’analisi delle opere di Duchamp ,Verdussen e le prime opere di Eisenman.
Mutazione come fine del computer . Marshall McLuhan sosteneva che il computer avrebbe prodotto mutamenti di proporzioni,di ritmo o di schemi nei rapporti umani . Avrebbe in altre parole cambiato il modo in cui pensiamo il linguaggio in cui abitiamo. E come la società industriale si è trasformata in una gigantesca macchina ,la società informatica sarà simile a un complesso sistema nervoso ,pronto a captare dati dall’esterno e trasmetterli per rielaborali. Jencks e Eisenman percepiscono tre aspetti nodali alla base della nuova architettura: un architettura segnata dalla scrittura elettronica ;una architettura integrata con la natura;una architettura che trasmette informazioni.
Simulazione come prodotto della mutazione Attraverso la descrizione del pensiero di Wittgenstein ,Eco, Arakawa, Cicerone,Jung l’autore dimostra che la mente ricorre a metafore spaziali per visualizzare le proprie strutture concettuali. E arriva al concetto di spazio virtuale inteso come la trasformazione del pensiero in spazio architettonico.
L’autore conclude che” per il futuro ,il computer permette e promette nuove esperienze nel campo della virtualizzazione ,che della mutazione ,è il destino”.Si apriranno così nuovi linguaggi architettonici. Le parole dell’autore rappresentano il punto di partenza di quello che è oggi il progresso tecnologico in architettura e rappresenta la storia di una età che è appunto quella dell’elettronica. Ancora oggi il nuovo modo di concepire l’architettura non si è inserito del tutto nello stile di vita moderno .