Quando sono cosi`, di solito mi metto la cuffia e mi oblitero nei meandri della musica.
Chiudo gli occhi e lascio che le immagini mi portino via, nei mondi della fantascienza,
dove
i colori sono suoni e i suoni sono oceani di sensazioni perdute.
Dove se stringo i pugni sento l'universo sotto di me che si espande.
Ed ecco che le immagini non sono fatte solo di forme visibili, ma dell'unione di tutti i sensi;
dove ogni movimento provoca piacere, ogni tocco beatitudine;
ogni sogno diviene realta` ed ogni realta` sogno.
I
pensieri diventano sculture che prendono sostanza, colore
e forma.
E poi esplodono in migliaia di frammenti ognuno dei quali trasporta la vita.
Una vita a volte non vissuta, una vita in attesa del suo frammento
o del suo momento nell'insieme degl’universi. Ma il frammento e` relativo ed il tempo e` infinito.
Un frammento dura in eterno nella dimensione dei sogni e noi siamo tutti frammenti,
parte dell'unita`; un’unita` che a volte sembra dimenticare i propri figli.
Ma la composizione non e` comprensibile al frammento, il frammento crede di essere l'unico,
ma e` solo parte dell'infinito del tutto
ed
e` per questo che ci abbandoniamo ai sogni, come fonte di rinnovata forza.