Perché venire a Larderello?

 

Perché difficilmente troverete e vedrete altrove, quello che siamo capaci di fare in questo piccolo paese.

 

 

Cenni storici

 

Le prime tracce dell’esistenza di questi luoghi risalgono al tempo degli Etruschi i quali usavano i sali di boro, che si depositavano naturalmente ai bordi dei lagoni naturali, sia per uso farmaceutico che per la preparazione di smalti, che allora era possibile reperire solo in questa zona. Ulteriori tracce sono state reperite da una carta militare romana del 3° secolo D.C. detta Tabula itineraria Peutingeriana, che descriveva le strade romane dal Gange alla Spagna dove si trovavano indicati due importanti stabilimenti termali “ le Aquas Volaternas e le Aque Populanie “ le prime sono da identificarsi con l’attuale Bagno al Morbo il quale ha riscosso un grosso interesse nel medio evo e nel rinascimento, per le proprietà curative di queste acque calde ( Lorenzo Il Magnifico frequentava tali bagni ) e le seconde con grosso complesso termale etrusco e romano che nel medio evo vennero denominate Bagno del Re e Bagno di S. Quilico, ritrovato da non molto nei pressi della frazione del comune di Castelnuovo V.C. denominata Sasso Pisano

 

 

Larderello è sorto, per la felice idea di un francese Francesco De Larderel che sfruttò il calore prodotto dal vapore endogeno, per estrarre dalle acque sorgive della zona il boro, al posto della legna da ardere usata sino ad allora, in seguito queste forze vennero, e tuttora lo sono, usate per la produzione in larga scala di energia elettrica.Le perforazioni per la ricerca del vapore endogeno iniziarono nel 1828 con le macchine che venivano costruite presso le officine di Larderello ed avevano la torre di manovra in legno, la percussione e la rotazione degli scalpelli veniva data dagli operai usando argani a mano. Nel 1904 il Principe Ginori-Conti riuscì a trasformare la forza del vapore in energia elettrica accendendo 5 lampadine, nel 1905 evolvendo il sistema venne fornita energia elettrica per la fabbrica e l’illuminazione del paese.

 

OGGI

Questo vapore ora viene impiegato anche per il riscaldamento delle abitazioni, delle serre agro-alimentari, nel settore dell’allevamento ittico e nei settori della zona, dove viene richiesto un riscaldamento a basso costo ed ecologico.

Venendo a Larderello è possibile passare una giornata in un paese immerso nel verde, nel silenzio di un paesaggio lunare visitare il museo della geotermia, unico in campo mondiale, dove è possibile trovare tante notizie delle prime trivellazioni ad oggi, inoltre è possibile visitare la più grande centrale Geotermoelettrica a livello europeo.

E’ possibile trascorrere qualche ora piacevole nella piscina riscaldata, sempre con vapore endogeno, anche questa unica nel suo genere, fare per chi lo desidera una partita a tennis.

 

Sarà possibile trovare comodamente, a circa 1500 mt dalla parte centrale di Larderello, nella frazione di Bagno al Morbo, (usata a suo tempo dal principe Ginori-Conti come dimora riservata ad incontri particolari lontano dall’insediamento industriale), una fontanella di acqua potabile . Percorrendo altri 3.500 mt in più sarà possibile trovare , nel comune limitrofo Castelnuovo Val di Cecina, nei pressi degli impianti sportivi il pozzetto di scarico.

 

 

COME ARRIVARCI

 

Da FIRENZE : superstrada FI/SI uscita Colle Val d’Elsa sud, Radicondoli , Castelnuovo Val di Cecina - Larderello

 

Da PISA: direzione Pontedera, Volterra, Pomarance, Larderello

 

Da GROSSETO: direzione Massa marittima, Monterotondo M.mo, Castelnuovo V. C, Larderello

 

Da SIENA: direzione Rosia, Pievescola, Monteguidi, Castelnuovo V.C., Larderello.

LA  CARTINA