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  la politica nelle cronache dei quotidiani  provinciali

 
 

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le citazioni riportate sono
ricavate da articoli forniti
per email (La Provincia)
 o provenienti dai siti
internet dei quotidiani citati
(Il Messaggero e Il Tempo)
ci dispiace l'assenza
di Ciociaria Oggi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Attività dei Sindacati e Sviluppo

gli articoli citati sono dei quotidiani del 29 gennaio 2002

IL TEMPO

29 gennaio 2002

STAZIONARIETÀ. Anzi: una ...
*...*...* di LUCA SERGIO
 
STAZIONARIETÀ. Anzi: una «preoccupante stazionarietà». È questa la previsione sul primo semestre 2002, peraltro in linea con il secondo dell’anno scorso, dell’indagine congiunturale rilevata dalla Federlazio su un campione statistico di cento aziende, «selezionate con criteri tali da renderle rappresentative dell’universo delle pmi della provincia».
Dunque, prevale «nettamente la stazionarietà» per quanto riguarda ordinativi, investimenti, liquidità ed esportazioni. Fanno però eccezione «le intenzioni di assunzione», anche se i contratti a tempo indeterminato sono soltanto il 10,1 per cento. Che lo scenario economico-sociale della provincia non induca a molto ottimismo è dimostrato dal fatto che, secondo la radiografia del sistema produttivo nel quinquennio ’95-’99 fatta in questi giorni dall’Istat, la situazione ha cominciato ad andare peggio proprio tre anni fa, visto che gli occupati sono diminuiti dello 0,7% (da 161.500 a 160.300, ? 1.200), mentre nella regione sono aumentati del 3,5 e a livello nazionale del 3,2 per cento. Un piccolo passo avanti si è registrato per quanto il valore aggiunto ai prezzi base per abitante nello stesso periodo: dal 65esimo al 64esimo posto in graduatoria tra le 103 province, ma sempre inferiore sul dato regionale. Si giustificano perciò i ricorrenti richiami delle forze sociali ai politici e agli amministratori. «Riteniamo che per la nostra provincia ? ha rimarcato venerdì sera nella conferenza-stampa presenti i rappresentanti regionali il presidente della Federlazio Fabio Pomella ? è arrivato il momento che agli slogan seguano i fatti. L’invito non nasce da sensazioni più o meno vaghe bensì da dati la cui lettura destano preoccupazione e disagio. Bisogna dunque voltare pagina se intendiamo davvero dare una risposta all’allarmante crisi occupazionale di questa provincia. Per farlo dobbiamo smettere di pensare troppo in grande non realizzando mai nulla. Dobbiamo invece cominciare a pensare in maniera più pragmatica a meno cose, ma realizzabili».

E Pomella ha citato varie situazioni abbisognevoli di un bagno di concretezza e, soprattutto, di azioni rapide: il completamento della grande viabilità, l’interporto, l’agenzia Ciociaria Sviluppo, Campocatino, il Palmer, la Camera di Commercio, l’aeroporto «di cui misteriosamente più nessuno parla», l’Asi con il progettato secondo Consorzio in quel di Cassino «idea che riteniamo non costituisca certo la panacea». «L’economia globale non è uno slogan ? ha sottolineato Pomella ? ma una realtà con cui bisogna fare i conti, figuriamoci poi se scendiamo a livello di competitività interprovinciale».
Gli assessori regionali ai Servizi sociali Anna Teresa Formisano ( nella foto ) e all’Agricoltura Antonello Iannarilli hanno presentato un consuntivo della loro attività. La prima ha rilevato come nel 2000 siano giunte in provincia risorse per 23 miliardi che hanno creato 582 posti di lavoro, l’anno scorso 30 e quest’anno si pensa di più. Il secondo che sono stati finanziati progetti per 25 miliardi e per l’agriturismo sono state esaminate tutte le misure fino al 2006. Sulla proposta della Federlazio di fare «lobby territoriale» tutti d’accordo: da Formisano («Dobbiamo scrivere lo spartito a quattro mani: istituzioni e forze sociali»), a Iannarilli («Purché anche gli imprenditori facciano altrettanto»), D’Ovidio («Firmiamo subito un documento con le priorità realizzabili»), Foglietta, De Angelis, Di Stefano e Rea. Non è che sarà un fatto episodico? «Speriamo ancora che non sia così ? risponde Pomella ? perché le risorse disponibili possono essere utilizzate meglio».


 

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