La sanità
ciociara è al collasso. A lanciare l’Sos è la Cgil
con un durissimo attacco ai vertici dell’Asl di
Frosinone. A tre settimane dall’insediamento di
Domenico Stalteri come commissario dell’azienda
sanitaria, il segretario generale della funzione
pubblica della Cgil, Davide Della Rosa prospetta uno
scenario davvero critico con gli ospedali ciociari
incapaci di «garantire i servizi essenziali».
Per la Cgil sono dieci le emergenze più gravi. Il
blocco dei ricoveri a cardiologia di Anagni per
carenza di personale medico. Sempre ad Anagni la
riduzione dei posti letto di medicina per carenza di
infermieri. Il rischio di chiusura di ostetricia ad
Anagni per mancanza di pediatri. Il rischio di
chiusura del reparto di pediatria di Alatri a causa
dell’impossibilità di garantire i turni di guardia.
Il blocco dei ricoveri ad ortopedia di Pontecorvo
con conseguente sovraffollamento a Cassino e lunghi
tempi di attesa. La cronica carenza di personale
presso la geriatria di Cassino, con il blocco delle
ferie del personale. La riduzione da 60 a 40 dei
posti letto di medicina a Sora, con la creazione di
liste di attesa lunghissime. Dopo le ore 20 i
servizi di emergenza (laboratorio i analisi,
radiologia) funzionano esclusivamente in pronta
disponibilità. Nella lungodegenza di Arpino e Isola
Liri c’è un infermiere per turno, senza personale,
con seri problemi per la qualità dell’assistenza. Il
laboratorio delle analisi di Cassino rischia a
settembre, per carenza di personale, di servire solo
i pazienti interni all’ospedale.
«A fronte di tutto ciò - insiste Della Rosa -
numerosi dirigenti vanno in ferie, lasciando spesso
situazioni ingestibili, al limite del collasso
organizzativo». Il problema non è legato solo alle
ferie. «La situazione è insolita - continua il
sindacalista - Temiamo che dietro ciò si nasconda
l’intenzione della Regione di voler ridimensionare i
presidi ospedalieri. E i più a rischio sotto questo
profilo sono gli ospedali di Pontecorvo e Anagni».
Ma a paralizzare gli ospedali è il mancato rinnovo
dei contratti a tempo determinato del personale.
«Mentre al personale assunto a tempo determinato non
viene prorogato il contratto (tra il primo e il 14
agosto ne scadranno circa 200), mentre è vigente il
blocco delle nuove assunzioni dal 14 giugno, mentre
centinaia di lavoratori sono costretti a rinunciare
alle ferie si insinua sempre più il sospetto che
l’enorme deficit accumulato dalla Regione venga
fatto pagare anche agli ignari utenti ciociari,
riducendo i servizi ospedalieri». Forti dubbi infine
anche per la realizzazione a Frosinone del Dea
(dipartimento emergenze e assistenza) di secondo
livello e a Sora di primo. «E i soldi da dove
verranno? - conclude Della Rosa - Ma non solo: il
piano per l’attuazione dei Dea di primo livello a
Frosinone e a Cassino ancora non è stato
realizzato». |