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Approvato il Patto territoriale
 
Il Messaggero

7 dicembre 2001

Pubblico-privato
Un patto per il rilancio del turismo in Ciociaria
di MASSIMO CECI
 
È stato approvato il Patto territoriale per lo sviluppo turistico della provincia di Frosinone.
«Ci abbiamo lavorato per sei mesi. Mercoledì il documento conclusivo è stato varato dal Comitato provinciale per lo sviluppo (di cui fanno parte Provincia, Università di Cassino, Camera di commercio, Unione Industriale, banche locali). Ora dobbiamo coinvolgere i privati e gli enti locali», aggiunge l’assessore provinciale al Turismo e presidente dell’Apt, Carlo Di Cosmo.

Quali sono le finalità che vi hanno mosso? «Noi abbiamo deciso, forse per la prima volta, di investire seriamente sul turismo per trainare lo sviluppo economico, in un periodo in cui l’industria ha smesso di "tirare" l’economia come avveniva qualche anno fa».

Su quali punti si articola il Patto? «Abbiamo diviso il settore turistico in cinque "club di prodotti" - prosegue Di Cosmo -: il turismo della salute (terme, centri di bellezza e di benessere, che dovranno sorgere nelle strutture alberghiere); il turismo congressuale (palacongressi); il turismo naturalistico (escursioni, impianti sciistici); il turismo legato alla cultura e alle tradizioni (borghi medievali, abbazie, reperti archeologici); il turismo enogastronomico».

A chi chiederete i finanziamenti necessari? «Ci servono 70-80 miliardi. Abbiamo tre serbatoi a cui attingere: il bilancio nazionale, con la nuova legge quadro sul turismo, la finanza regionale e i fondi comunitari. Altre risorse le aggiungeranno i privati che aderiranno al Patto».

Quando le vostre intenzioni cominceranno a divenire realtà? «A gennaio partiranno i bandi per raccogliere i progetti delle imprese che vorranno aderire al piano e ottenere, così, parte dei finanziamenti da noi raccolti. Ma è un progetto a lungo termine: ci vorranno 5-6 anni per vedere i primi risultati». Chi gestirà il Patto? «Lo dobbiamo ancora decidere: una società mista o la stessa Provincia».