La notizia ha rischiato
di passare inosservata anche perché non erano in molti quelli
disponibili a...disturbare il manovratore. Non appena, tuttavia, è
diventata ufficiale si è scatenato il coro delle proteste. Alle
quali si aggiunge oggi, con l'autorevolezza della carica, anche il
presidente della Provincia, Francesco Scalia che spara sul
"malgoverno"' della Regione Lazio in riferimento alla decisione di
individuare in Civitacastellana l'unico distretto industriale del
Lazio, mandando deluse le aspettative della Ciociaria. «Nel
territorio provinciale - scrive infatti Scalia - esistono almeno due
distretti industriali reali, quello di Sora e quello di Coreno, che
hanno tutti i requisiti di cui alla legge 317/91 e rispondono a
tutti i parametri della delibera Cipe del 3 maggio 2001. Un
autorevole studio dell'Ipi, recepito dalla Giunta Regionale nella
proposta di legge dello scorso maggio, conforta la tesi da me appena
esposta. Inspiegabile appare allora il miope atteggiamento della
Giunta Storace che, pervicacemente continua nella strada di non
voler riconoscere dignità ai distretti della nostra provincia,
attirandosi un unanime grido di protesta, non solo degli
amministratori del territorio provinciale, ma anche delle parti
sociali, delle associazioni di categoria, degli imprenditori locali
e soprattutto dei tanti disoccupati che avrebbero potuto trarre
beneficio dall'adozione di un provvedimento positivo».
«Già lo scorso 6 novembre - aggiunge Scalia - il
comitato per il lavoro e lo sviluppo economico, da me appositamente
convocato, concludeva la propria discussione sull'argomento,
licenziando all'unanimità un documento (al quale faceva seguito una
successiva nota inviata anche al presidente della Commissione
consiliare all'industria e ai capigruppo consiliari) nel quale
veniva ribadita non la opportunità ma la necessità di riconoscere
formalmente i distretti industriali già realmente esistenti nella
nostra provincia. La nota concludeva con la richiesta del
sottoscritto e dell'intero comitato di un incontro nel quale si
sarebbero potute chiarire meglio le ragioni tecniche che
giustificano la richiesta del riconoscimento. Il presidente Storace
non ha ritenuto opportuno dedicare un po' del suo tempo ad ascoltare
gli attori locali dello sviluppo economico, ritenendo evidentemente
di poter andare avanti per la sua strada, sordo ed indifferente alle
voci di protesta». Scalia ne ha anche per i politici locali quando
si dichiara «amareggiato e deluso per il comportamento degli
assessori regionali eletti nella nostra provincia che finora hanno
dimostrato di essere talmente disinteressati alle problematiche del
nostro territorio da non avere ritenuto neppure necessario
impegnarsi per aprire un dialogo ed un confronto da tutti auspicato
e richiesto (evidentemente tranne che da loro)». |