Alla fine l'accordo è
stato siglato, ma quanta fatica. E soprattutto quante cose non
dette, quante riserve che per amor di patria sono rimaste
inespresse. Il vertice, l'ennesimo, di lunedì sera della Casa delle
Libertà si è concluso con la definitiva ratifica degli accordi
(Ottaviani candidato sindaco a Frosinone e Luca Giovannone candidato
sindaco a Ceccano), ma arrivare alla stesura del documento finale
(che per la cronaca non è stato sottoscritto dal rappresentante del
Nuovo Psi, Ugo Moro) ci sono voluti pazienza e nervi saldi. Anche
perché il clima si è subito surriscaldato con lo scontro tra
Gianfranco Proietti, segretario cittadini del Cdu, e l'on.le Benito
Savo. E' stato solo il preambolo di un confronto senza esclusioni di
colpi che, sul caso Ceccano, ha duramente contrapposto da un lato il
presidente di An, Alessandro Foglietta, e dall'altra i gruppi
centristi (Cdu, Ccd e De) al punto che si è temuta anche una
clamorosa rottura quando Foglietta è stato costretto ad interrompere
i lavori per un lieve malore.
In effetti c'è stato sì il via libera a Giovannone
e quindi la chiusura della crisi ma non senza che i centristi della
coalizione abbiano ribadito le loro perplessità su una scelta che
non viene ritenuta vincente o quanto meno la migliore tra le varie
opzioni possibili. All'incontro, per la cronaca, le delegazioni si
sono presentate a ranghi compatti a conferma della delicatezza della
situazione: c'erano Roscia, Savo, Perlini, Iannarilli e Pallone per
Forza Italia, Formisano, Mele, Di Legge e D'Ovidio per il ccd,
Salvati per Democrazia Europea, Cutrufo, il segretario regionale
Nardi e D'Agostini per il Cdu, Moro per il .Nuovo Psi, Masi per i
Repubblicani e Foglietta, Roffi Isabelli, Bevilacqua e Pittiglio per
Alleanza Nazionale. Che ci fosse il concreto rischio di una
clamorosa rottura era nelle cose, ma alla fine tutto si è risolto
con la conferma di un accordo anche se Alleanza Nazionale ha colto a
volo l'occasione per mandare un messaggio agli alleati, quasi a
futura memoria, ribadendo, anche in prospettiva Amministrazione
Provinciale, che Forza Italia non può pretendere di fare asso
pigliatutto e che, sul territorio, vanno considerati anche ruolo ed
esigenze di tutti gli alleati. Ora l'attenzione si sposta,
ovviamente, all'incognita del Terzo Polo. Ed a questo proposito
continua il pressing sui promotori, in particolare su Fanelli e
soprattutto Piacen-tini, affinché rinuncino ad un progetto che, a
giudizio della CdL, non ha respiro e prospettiva. Ma il discorso è
ancora tutto da fare. MA A CECCANO I CENTRI DEL POLO LO HANNO GIA'
SCONFESSATO |