Primoli e il racconto di un evento mondano ...

Nel carnevale del 1875, la sera dell'8 febbraio, si tiene a palazzo Caetani un ballo in costume cui partecipa il mondo che conta, romano e non: i principi ereditari Umberto e Margherita con la loro corte di nobili del Nord Italia e gli aristocratici romani “bianchi” (quelli cioè che si erano schierati per la causa unitaria), poi i Doria, gli Odescalchi, i Colonna,  i rappresentanti del mondo politico e diplomatico, il ministro degli esteri Visconti Venosta, le famiglie Sonnino e Minghetti, i vari Bülow, Keudell, Gortchakoff ... e Giuseppe Priuli, che ha raccolto letestimonianze fotografiche dell'evento. 

Giuseppe Primoli 

in costume da 

"Baldassar 

Castiglione" (1913)

("Il costume è di rigore, 8 febbraio 1875: un ballo a casa Caetani", Roma, catalogo mostra realizzata presso Museo Napoleonico, aprile-luglio 2002)   

« ... Per ultimi, come vuole il protocollo, giungevano Emanuele Filiberto di Savoia e Margherita di Francia accolti dal padrone di casa sulle sue vertiginose gambe da trampoliere [...]. Gli ospiti d'onore entrarono: Umberto di Savoia dai formidabili baffi, si era fatto preparare il costume del proprio avo contando sul grande guardaroba storico custodito a Torino; la squisita figura di Margherita, sua cugina e consorte già grondava delle perle leggendarie che di anno in anno, ancora per cinque lustri, il reale marito accrescerà di un filo. Tutta quell'allegra brigata di aristocratici e ricchi forestieri inviata al ballo in maschera dai Caetani aveva già postato, qualche giorno prima, presso i migliori fotografi della nuova capitale e il contino Primoli raccolse le immagini di ognuno, annotando nome e personaggio rappresentato. [...] Il ballo ebbe anche una funzione tattica per i Principi di Piemonte, quella di incontrare i membri dell'aristocrazia nera, legata al pontefice, che aveva voltato le spalle ai Savoia ma che, pian pianino, pur di non rinunciare a un rinfresco o a un lucroso beneficio, cominciava a mettere il naso fuori del proprio palazzo [...]. Alcune bellissime donne attrassero l'attenzione del Primoli: di esse, dei loro tratti carnosi o alteri, parlò in quegli anni D'Annunzio e oggi l'ombrosa peluria del labbro o il generoso diametro del torace, svelati dalle foto, offuscano l'immagine tutta letteraria che ci eravamo fatti. Gli uomini sembrano aver prediletto, quella sera, un medioevo casalingo fatto di calzamaglie e gerretti alla Cimabue che non slanciano certo la sagoma di una razza non longilinea». (Roberto Valeriani, Ballo in maschera a Casa Caetani, ne: Il Sole 24 Ore, 7 luglio 2002).

 

alcuni fortunati 

invitati al ballo (1875)

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