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Seconda parte

Questo complesso di 32 edifici poteva costituire il nucleo ideale per l'installazione del Lager.Visti i piani e sentiti i pareri degli esperti, lo stesso Himmler dette l'ordine di costruire un campo della capacità di almeno 100.000 persone, al quale fu dato il nome, in tedesco, di Auschwitz. Nello stesso tempo fu anche deciso di costruirvi uno stabilimento per la produzione di gomma sintetica della IG Farben  che avrebbe assorbito i primi contingenti di deportati. Intanto si stendevano le recinzioni di filo spinato, si costruivano altre baracche, cucine, magazzini, caserme per i corpi di guardia, strade e raccordi ferroviari.Migliaia di prigionieri russi e polacchi cominciarono ad affluire ad Auschwitz, per contribuire ai lavori, per lavorare a loro volta nelle aziende agricole e nelle fabbriche che sorgevano come funghi intorno al campo. Si trattava di imprese allettate dai bassi costi di produzione, dato che la manodopera era quella pressoché gratuita fornita dal Lager. Poi c'erano i vantaggiosi contratti di appalto, dai quali l'Amministrazione delle SS ritagliava generosamente la propria fetta di guadagno.Il campo principale, in breve, non fu più sufficiente. Accanto ad Auschwitz I sorsero prima Birkenau, cioè Auschwitz II poi Monowitz, ossia Auschwitz III. Un immenso territorio, rigorosamente isolato dal resto del mondo, brulicava di deportati, uomini e donne, provenienti da tutti i paesi invasi ed occupati dai nazisti. Auschwitz era una vera e propria zona industriale, in pieno fervore di attività. La manodopera non mancava, continuamente sostituita da nuovi arrivi dato che la disciplina, la denutrizione, il clima, la fatica contribuivano alla falcidia dei deportati. Per coloro che, arrivando al campo, erano considerati abili al lavoro, le prospettive di sopravvivenza non superavano i tre mesi. Poi c'erano le fucilazioni in massa, per supposti sabotaggi, le punizioni individuali cui ben pochi poterono resistere, e le camere a gas.Queste hanno funzionato ininterrottamente, ad Auschwitz ed a Birkenau, ingoiando convogli interi di ebrei, provenienti dalla Germania, dalla Polonia, dalla Francia, dall'Ungheria, dal Belgio, dall'Olanda, dalla Grecia, dall'Italia. Treni e treni di uomini, donne e bambini, stipati in carri bestiame, scaricati sulle rampe dei Lager ed avviati alle finte docce dove venivano uccisi con un gas letale, il famigerato Zyklon B, un conglomerato di cristalli di silicio saturati con acido cianidrico. Nel frattempo specialisti delle SS studiavano gli effetti delle infezioni, degli aborti, delle pratiche di sterilizzazione, usando come cavie uomini, donne, bambini attinti dai convogli, prima di mandarli nelle camere a gas. Quando il crematorio non riusciva a smaltire la razione giornaliera di cadaveri, questi venivano bruciati in grandi cataste nei dintorni del Lager, appestando l'aria di un lezzo nauseante.  Gli studi più recenti concordano nel fissare il numero delle vittime - nella stragrande maggioranza ebrei di ogni età e di ogni condizione - tra 1.300.000 e un milione e mezzo. Di certo l'ecatombe continuò a ritmo sostenuto fino agli ultimi giorni, e cessò solo con la chiusura del campo.Alle SS il Lager rendeva anche quando gli schiavi erano morti. C'erano le loro spoglie da dividere. Treni interi di indumenti sottratti ai deportati, camion carichi di casse di gioielli e denaro furono spediti da Auschwitz a Berlino, al quartier generale delle SS: anche questi erano i proventi della «soluzione finale». Però non si devono dimenticare quegli uomini e  quelle donne  , che non esitarono a favorire il sabotaggio, ad aiutare i più deboli, a proteggere i perseguitati sottraendoli alla violenza  delle SS. Vi furono alcuni che tentarono la fuga, specie polacchi e russi, che in qualche caso poterono contare sull'omertà delle popolazioni. Per ogni fuggiasco che non veniva ripreso le SS procedevano a feroci decimazioni dei loro compagni.In occasione di una di queste fughe, padre Massimiliano Kolbe, un sacerdote polacco, si offrì spontaneamente di sostituire un compagno condannato a morire di fame nel famigerato Bunker n. 11. Esempio fulgido di coraggio e di solidarietà, per cui fu proclamato prima martire poi santo. Il suo sacrificio non fu il solo esempio di coraggio e di solidarietà, perché ad Auschwitz, come negli altri Lager, resistere non era facile, ma necessario.Il 17 gennaio 1945 - quando le armate russe puntavano decisamente in direzione di Cracovia - il campo fu sgombrato. Tutti coloro che potevano camminare furono avviati, a marce forzate, verso altri campi.Fu un'altra ecatombe. Migliaia di uomini e di donne furono abbattuti a colpi di mitra, quando non riuscivano più a muoversi.Nei campi ai quali erano destinati, giunsero ben pochi, ridotti in condizioni pietose.Le avanguardie del 62° corpo delle armate russe del fronte ucraino entravano in Auschwitz il 27 gennaio 1945, salvando alcune centinaia di creature che di umano non avevano più nulla e incaricandosi di seppellire una montagna di cadaveri.

 

L'antisemitismo dilagò durante gli anni nazisti e Hitler fu quello che ordinò la soluzione finale , ma  ,già tra la fine del diciannovesimo secolo e la prima metà del secolo successivo , secondo lo storico George L. Mosse , l'ondata di antisemitismo travolse i paesi del vecchio continente e in particolare l'Europa Orientale.Furono rispolverate alcune leggende antiebraiche tra le quali ,la leggenda secondo la quale gli ebrei uccidevano  i bambini cristiani per poi  berne il sangue durante la festa della pasqua ebraica  , e ogni bambino cristiano che si perdeva diventava una minaccia per la locale comunità ebraica.Mentre il mito  della cospirazione  ebraica non rimase limitato all'Europa Orientale.Secondo  il mito gli ebrei  per impadronirsi  del mondo avrebbero provocato una crisi economica e avrebbero usato l'oro  posseduto , in modo da dar luogo a un generale rialzo dei prezzi .Senza dimenticare che la Germania fu la patria sia di Hegel  che di Nietzche , i quali entrambi hanno sicuramente influito o dato uno spunto alle ideologie antisemitiche naziste.

Hegel (1770-1831) inizialmente ebbe un prevalente interesse religioso-politico , infatti , negli scritti giovanili l'argomento dominante è teologico , ma è molto netta la connessione politica.Il tema della rigenerazione morale e religiosa dell'uomo come fondamento della rigenerazione politica.Egli era  convinto che non si potesse realizzare alcuna autentica rivoluzione politica se non basata su una rivoluzione del cuore.Hegel nel più complesso e maturo degli scritti giovanili  , lo "Spirito del cristianesimo e il suo destino"scritto tra il 1798 e il 1799  , attraverso una riflessione filosofica sulla Bibbia  ,analizza la storia degli ebrei ,che viene ripercorsa a partire dal diluvio sino alla distruzione del Tempio ed alla diaspora .Hegel nota , in pagine di grande efficacia , ma estremamente dure nella forma e nel contenuto, che gli ebrei  hanno reagito al diluvio  ancorando la salvezza dalla natura , che , minaccia la loro morte ,alla fede nella potenza del loro Dio .Il  diluvio è letto dagli ebrei come un tradimento della natura nei confronti dei suoi figli ; Dio è pensato come il Signore del tutto estraneo alla natura  , a cui essa , come ogni cosa , è sottomessa .Gli ebrei  hanno dunque pensato Dio contrapponendolo alla natura : Egli è tutto , l'uomo e la natura sono niente . (Per Hegel il Dio personale  ebraico , è solamente qualcosa di costruito con l'intelletto, un << pensato >>).Per questo motivo gli ebrei hanno scelto di vivere in inimicizia con la natura e in ostilità con gli altri uomini : essi ,infatti, ripongono la salvezza  nel loro lontano Dio trascendentale , di cui sono il popolo eletto . E il loro Dio è << geloso >>: ogni rapporto di serena amicizia con gli altri uomini contraddice  il rapporto di  fedeltà esclusiva al loro Dio .Vi sono stati , in verità , momenti in cui con i popoli  vicini  gli ebrei << godevano del sole , insieme guardavano la luna e le stelle >>cioè ricostruivano un tessuto di serena fiducia all'interno di una natura pacifica .Poi però tutto questo veniva considerato tradimento  ed essi ritornavano alla loro antica  scelta  di fedeltà  al loro Signore e di inimicizia  contro i popolistranieri e la natura.

Nietzsche (1844-1900)considerato anche come << filosofo e profeta del nazismo >> è stato uno dei filosofi più letti , studiati e trattati del mondo .La filosofia di Nietzsche , per un certo aspetto , è tutto un'incessante distruzione di miti e di credenze codificate , in quanto egli è convinto che gli uomini , per poter sopportare l' impatto con il caos della vita ,abbiano costruito una serie di certezze , che , ad uno sguardo profondo , si rivelano soltanto come delle necessità di sopravvivenza , che il filosofo ha il gravoso ufficio di mettere a nudo . Egli si definisce così:<< Io non sono un uomo ,sono una dinamite >>. Nietzche  nel libro " La genealogia  della morale"(1887), scrisse che la casta sacerdotale non potendo dominare quella dei guerrieri sul loro stesso terreno , cerca di far valere se medesima elaborando una tavola di valori antitetica a quella dei cavalieri .In tal modo al << corpo >> viene anteposto lo << spirito >>, all' << orgoglio >> l' << umiltà >> , alla << sensualità >> la << castità >>.Questo << rovesciamento di valori >> storicamente è rappresentato soprattutto dagli ebrei , nei quali Nietzche  vede un popolo << sacerdotale >> per eccellenza.Infatti, a suo parere ,<< sono stati gli ebrei ad aver osato , con una terrificante consequenzialità, stringendolo con i denti dell' odio più abissale ( l'odio dell'impotenza ), il rovesciamento  dell' aristocratica equazione di valore ( buono = nobile = potente = bello = felice = caro agli dei ), ovverosia i miserabili soltanto sono i buoni ;solo i poveri , gli impotenti , gli umili sono i buoni; i sofferenti e gli indigenti , gli infermi  i deformi sono anche gli unici devoti...>>.

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