Settima lezione: 3/04/2002

2° ciclo: la digitalizzazione delle immagini. Il mondo bidimensionale


dentro il COMPUTER

 Leonardo 0.
Primo fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere un disegno a distanza se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici (cioè inviandolo manualmente). Come faccio cioè effettivamente a "trasmetterlo"?

Utilizzo un codice basato su due segnali che mi permetterà di comunicare al ricevente se annerire o meno la casella interna ad una GRIGLIA o MATRICE. La casella è individuabile grazie ad una lettera e ad un numero.Codice alfanumerico.

Quindi una LOGICA PER PUNTI.

IL SISTEMA RASTER utilizza una LOGICA PER PUNTI; le informazioni vengono codificate e trasmesse attraverso il codice binario.

Tutto questo per dire che un disegno non è altro che un "insieme di puntini scemi". Il computer utilizza il passaggio di corrente per far circolare le informazioni sotto forma di impulsi elettrici: i BIT.

Possiamo inviare una seconda informazione per comunicare il colore di un punto particolare della matrice. In questo caso useremo (sempre in base ad un codice stabilito con il ricevente) un sistema che identifica il colore sulla base di tre numeri (RGB)

Dal paintbrush (1984) a Photoshop. Con il primo si lavorava su una porzione di schermo, all'interno della quale si potevano effettuare una serie limitata di operazioni. Con Photoshop (la prima versione è del 1988) possiamo lavorare a vari livelli, quindi con matrici più o meno che contengono molte più informazioni.

 

La risoluzione - 72 DPI è il numero che ottimizza qualsiasi tipo d'informazioni rappresentate sullo schermo. Infatti in un inch (minimo quadrato dello schermo) ci sono 72 puntini.

Anche lo scanner -macchina digitale - lavora secondo la logica raster.

 

 

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