28 Ottobre 2001
In questo numero :
Attacco al bus
Un caso segnalato da BTselem
Aiuti USA a Israele
ONG palestinesi contro gli arresti di attivisti politici
Black list USA
29 novembre giornata solidarieta'
Stavo chiudendo questa lettera quando ho sentito la prima sirena, erano circa le 4 del
pomeriggio. Subito dopo la seconda e poi una terza. Lo stare qui ci ha fatto imparare che
oltre due sirene contemporanee significa che qualcosa e' successo. Sono sceso in strada in
5 minuti e ho avuto la conferma. Un posto di blocco della polizia israeliana era disposto
sulla strada: quindi qualcosa era successo e chi l'aveva commesso presumibilmente si era
dileguato. Intanto altre sirene in successione. Ho seguito il loro suono e dalla zona
vicino l'Orient House, nella Gerusalemme est, dove mi trovavo, mi sono diretto a nord,
lungo il grande viale che porta verso i quartieri arabi di Shufat e Beit Hanina.
All'incrocio con le strade che vanno verso gli insediamenti israeliani situati attorno
Gerusalemme, un autobus era circondato da una folla di poliziotti e soldati, vicino la
colonia chiamata French Hill, e non quartiere di Gerusalemme come sicuramente la
chiameranno ( vedo infatti che il sito de la Repubblica scrive "quartiere"- invece la
Reuters scrive: 04 NOV 2001 16:37:26 (GMT) WRAPUP 6- ...firing an automatic rifle at the
packed number 25 bus in northern Jerusalem near French Hill, a neighbourhood built on land
Israel occupied in the 1967 Middle East war. " questione di professionalita'!! il
quartiere e' Sheik Jarrah, palestinese).Dopo leggero' che si e' trattato di un attacco
armato messo in atto da un commando di forse tre uomini di cui uno e' stato ucciso.
Sull'autobus due morti e una cinquantina di feriti.
Intanto si ingrossa la folla di giornalisti e tra questi chi vedo ? il balconista ! E'
sceso dal balcone? In effetti siamo a Gerusalemme, mica nei Territori occupati. Chi
leggera' domani questa sapra' gia' tutto ma intanto vi racconto cosa dira' stasera il
balconista alias Paolo Longo. Si' perche' tutti i giornalisti video fanno vedere la loro
faccia per pochi secondi , una cosa tecnica che non so come si chiami, ma che serve a
introdurre o a concludere i servizi. Nulla di nuovo, ha ripetuto quello che dice da
un po' di giorni " un attacco terroristico che arriva mentre ci sono speranze di colloqui
o di accordi, da parte di chi li vuol sabotare...." Ne ha fatti due o tre di queste
riprese
quindi vedremo quale frase ha poi scelto. Comunque si vede che pensa di essere in Irlanda
perche' qui di
colloqui e/o speranze di accordi nessun palestinese ne vede l'ombra. Ecco, pochi secondi,
con alle spalle il bus attaccato, i vetri rotti che faranno audience, e via , giusto
il tempo di dirgli due paroline che ha fatto finta di non sentire, forse mi ha preso per
"palestinese" , mette il suo caschetto e parte con il suo scooterino. E la troupe ?
perche' rimane ? sono i soliti due israeliani che lavorano con la RAI. Pochi minuti e
scopro il motivo. Appare Mark Innaro, l'altro inviato. Anche lui qui? a fare la stessa
cosa ? si', si vede che la RAI proprio non sa come spendere meglio i soldi. Ok, ascoltiamo
anche lui che fa lo stesso giochetto del video di pochi secondi. " nell'ora di punta ,
mentre la gente tornava a casa, in questa strada vicino Ramallah...... a pochi chilometri
da Ramallah..... da dove i terroristi presumibilmente arrivavano".Anche lui si e'
ripetuto, vedremo quale sara' la frase finale. Beh, certo lui gia' sapeva tutto o
presumeva di
sapere sulla provenienza. Solo un osservazione logistica ma non solo, visto che i
giornalisti dovrebbero sapere dove si trovano. La corsia dove transitava il bus e'
quella che porta dentro Gerusalemme, e non fuori per tornare a casa, e l'autobus
numero 25 collega la citta' alla colonia di Pisgat Ze'ev, quindi "presumibilmente"
sull'autobus
c'erano i coloni che venivano da casa. E Ramallah si trova a circa 18 chilometri con
almeno tre posti di blocco dell'esercito che la separa da Gerusalemme.
Intanto nella notte scorsa e stamattina altri due morti palestinesi a Gaza e otto feriti
a seguito di un attacco aereo israeliano, si ricorderanno di dirlo ?
(l.z.)
Quello che segue e' uno dei casi segnalati da B'Tselem, l'associazione israeliana per i
diritti
umani, e possiamo dire che non e' un'eccezione nella quotidianita' della vita palestinese.
Un'altro tragico fatto accaduto durante l'occupazione di Betlemme da parte dell'esercito
israeliano. L'ennesimo fatto che dimostra l'inumanita' dei soldati israeliani. Queste cose
chi le racconta tra i tanti che parlano sempre di pace solo per muovere aria ?
"Fatima Nasser Abed Rabbo, di un villaggio vicino Betlemme, era incinta e la mattina del
22 ottobre ha iniziato a star male. Insieme al marito hanno deciso di andare all'ospedale
di Betlemme. Al posto di blocco i soldati rifiutavano di farli passare. Per tre volte
hanno provato, andando avanti e indietro da casa. Ad un certo punto Fatima ha iniziato a
sanguinare. Era passata un'ora e mezza dal primo tentativo. Solo alla vista del sangue i
soldati hanno fatto passare il taxi. Lungo la strada per l'ospedale, Fatima ha dato alla
luce il figlio, prematuro di soli sette mesi. Il bambino era in condizioni critiche ed e'
morto nel pomeriggio".
Un bimbo lungamente atteso era morto perche' un soldato israeliano aveva deciso che una
madre sofferente e disperata fosse pericolosa. Quello di Fatima e' stato il settimo caso
di donne che hanno partorito ai posti di blocco della Cisgiordania. Ma quale trasmissione
televisiva ne parla ?
Gli Stati uniti approvano un ulteriore aiuto a Israele. 2760 milioni di dollari e' la
cifra approvata dal Senato il 26 ottobre, pochi giorni fa mentre era in corso
l'occupazione militare delle citta' palestinesi da parte dell'esercito israeliano che ha
portato altri 50 morti e mentre Israele pianificava la ripresa degli assassinii "mirati"
ed extragiudiziari contro esponenti politici e civili. Due terzi dell'aiuto e' destinato
ad armamenti. Questo avviene mentre Bush dice alla stampa che "occorrerebbe uno stato
palestinese" pero' nello stesso tempo i fondi di aiuto alla Autorita' palestinese si sono
ridotti al minimo. Come sempre gli USA sono ...imparziali !!!
Scrivevamo delle difficolta' di Arafat a sostenere una certa politica di fronte alla
societa' palestinese. Ecco che un gruppo numeroso di ong palestinesi ha diffuso il
seguente testo:
Comunicato delle organizzazioni non governative palestinesi contro la repressione interna
e per il diritto alla resistenza palestinese
Diffuso da Addameer Association for Human Rights
Palestina, 21 ottobre 2001
Dopo l'assassinio del ministro del turismo israeliano Rehavam Zeevi, le forze dell'ordine
palestinesi hanno avviato una campagna di arresti dei membri e simpatizzanti del Fronte
popolare per la liberazione della Palestina (FPLP) cosi' come di importanti attivisti di
diverse Ong palestinesi e giornalisti senza avere prove contro di loro.Gli arresti vengono
effettuati a seguito delle pressioni politiche e militari da parte di Israele e degli USA.
Alcuni degli arrestati sono tenuti in misere condizioni , molti di loro in celle speciali.
Queste celle pitturate completamente di nero, in cui i prigionieri permangono
completamente isolati in uno spazio di 2 metri per 1, costituiscono una forma di tortura
psicologica per i prigionieri. La campagna di arresti costituisce una violazione dei
diritti umani e di diverse disposizioni legali, incluso l'ariticolo 3 del codice penale
palestinese dell'anno 2001, che richiede la presentazione degli opportuni ordini di
arresto e che i detenuti siano portati davanti ad un giudice entro le 24 ore dall'arresto.
Esigiamo che tutti i poteri pubblici adempiano a quanto stabilito dalla legge e che si
mantenga la indipendenza del potere giudiziario, cosi' come la liberazione immediata dei
prigionieri politici. Nel momento dell'attacco da parte israeliana e' necessario mantenere
l'unita' nazionale. Le organizzazioni della societa' civile palestinese riaffermano il
diritto del popolo palestinese a resistere e lottare contro l'occupazione israeliana fino
ad una giusta soluzione del conflitto palestino-israeliano basata sulle risoluzioni
internazionali
Inoltre le associazioni palestinesi sottolineano che le pratiche di alcuni membri e corpi
delle forze di sicurezza palestinesi minacciano la nostra unita' nazionale e costituiscono
una pericolosa violazione della legge e dell'indipendenza del potere giudiziario
Le organizzazioni firmatarie ricordano alla PA che l'arresto di attivisti politici
rappresenta un reale pericolo per la loro vita. Mettere gli attivisti in prigione li fa
diventare obiettivi dell'esercito israeliano come si e' dimostrato in passato, ad esempio
nell'attacco alla prigione di Nablus da parte dell'esercito in cui morirono 11 persone.
Per questo chiediamo alla Autorita' palestinese
Che liberi immediatamente tutti i prigionieri politici palestinesi e ponga fine in modo
permanente alla pratica della detenzione a carattere politico
Che rispetti l'indipendenza del potere giudiziario, che adempia alla legge e rispetti i
diritti umani e il pluralismo politico
Che ritenga gli israeliani responsabili dell'assassinio di diversi esponenti politici
palestinesi
Che chiuda immediatamente e permanentemente le celle speciali di sicurezza preventiva e
ponga fine alla pratica della tortura.
Organizzazioni firmatarie:
Addameer,
Al-Hanan Benevolent Association for Mother and Child,
Al-Haq Institute,
Al-Mezan Center for Human Rights,
Arab Thought Forum,
Bisan Center for Research & Development,
Culture and Free Thought Association,
Dar Al-Salam Hospital,
Defense for Children International,
Democracy and Workers' Rights Center,
Early Childhood Resource Center,
Educational Information and Co-ordination Center,
First Ramallah Group,
Health and Development Information Project,
Land Defense Central Committee,
Loving Care Project Society,
Mother Guidance and Child Care,
Palestinian Agricultural Development Association,
Palestinian Business Women's Association,
Palestinian Center for Peace and Democracy,
Palestinian Centre for Human Rights,
Palestinian Family Planning and Protection Association,
Popular Art Center,
Rawdat Al-Zuhur Society,
Red Crescent Society (Gaza),
Tamer Institute for Community Education,
Teacher Creativity Center,
Thalassemia Patients Friends Society,
The Arab Center for Agricultural Development,
The Arab Orphans House Society,
The Gaza Community Mental Health Programme,
The National Society for Rehabilitation,
Science and Culture Center,
The Palestinian Academic Society for the Study of International Affairs (PASSIA),
The Palestinian Center for Micro-project Development,
The Palestinian Counseling Center,
The Palestinian Hydrology Group,
The Palestinian Initiative for the Promotion of Global Dialogue and Democracy,
The Palestinian Institute for the Study of Democracy,
The Palestinian Society for the Protection of Human Rights and the Environment (LAW),
The Union of Palestinian Handicapped,
Treatment and Rehabilitation Center for Victims of Torture,
Union of Agricultural Work Committees,
Union of Health Care Committees,
Union of Health Work Committees,
Union of Palestinian Farmers,
Union of Palestinian Medical Relief Committees,
Women's Affairs Center,
Women's Studies Center,
Young Women's Christian Association.
Lista delle organizzazioni straniere considerate "terroriste" dal Dipartimento di Stato
degli Stati uniti alla data del 5 di ottobre 2001,
se pero' andate nel sito dell'FBI trovate che c'e' un americano ricercato con una taglia
di un milione di dollari per atti terroristici. A quale organizzazione appartiene ?
1. Organizzazione di Abu Nidal (Palestina)
2. Gruppo di Abu Sayyaf (Filipppine)
3. Grupo Armato Islamico (Argeria)
4. Aum Shinrikyo
5. ETA
6. Gama'a al-Islamiyya (Egitto)
7. HAMAS (Palestina)
8. Harakat al-Muyahidin
9. Hizballah, Partito di Dio, Líbano
10. Movimento Islamico di Uzbekistan
11. Al-Jihad, Yihad Islamica (Egitto)
12. Kahane Chai (Kach)- Israele
13. Partito dei Lavoratori del Kurdistán, PKK (Turchia)
14. Fronte di Liberazione delle Tigri Tamil (Ceylon)
15. Organizzazione Muyahedin el-Khalq (opposizione iraniana con base in Iraq)
16. Esercito di Liberazione Nazionale, ELN (Colombia)
17. Yihad Islámica (Palestina)
18. Fronte di Liberazione di Palestina (Palestina, pro-Iraq)
19. Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (Palestina)
20. FPLP-Comando Generale (Palestina)
21. Al-Qa'ida
22. IRA
23. Forze Armate Rivoluzionarie di Colombia (FARC)
24. Núcleo Rivoluzionario (precedente ELA)
25. Organizzazione Rivoluzionaria 17 Novembre
26. Esercito/Fronte Popolare Rivoluzionario di Liberazione (DHKP/F)
27. Sendero Luminoso
28. Forze Unite di Autodifesa di Colombia
VOGLIAMO RICORDARE :
il 29 novembre sara' l'annuale giornata internazionale di solidarieta' con il popolo
palestinese indetta dall"assemblea dell'ONU con la risoluzione 32/40 del 1977. Ci saranno
iniziative a New York, Ginevra e Vienna presso le sedi ONU. Pensiamo che altre iniziative
in Italia saranno opportune vista la situazione. Per altre informazioni :
http://www.un.org/depts/dpa/ngo/cttee.htm
Diversi indirizzi vengono bloccati nei nodi delle linee Internet o
rifiutati dai providers di arrivo. Non ne conosciamo il motivo. Le lettere comunque
verranno inserite nel nostro sito.
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