Casatiello `nzogna (sugna) e pepe
Cotolette di maiale con pomodoro e salvia
Farfalle, leeks, salmon and cream
Maccheroni con le melanzane ("sciue' sciue'")
Valentine's day chocolate cake
Aprire una scatola di filetti d'acciughe sott'olio. Metterle in un tegamino e farle scaldare poco e senza lasciare che l'olio bolla. Premerle con una forchetta finche' saranno ridotte in una pasta liquida. Va bene per condire l'insalata (per questo aggiungere un po d'aceto), pesce lesso, uova sode e carne lessa. Ricetta ligure di Giorgio Sobrero, Giorg78745@aol.com.
Per 4 persone: 4 grossi pomodori maturi, maionese, olio, limone, basilico, 1 pugno di prezzemolo, 50 grammi di pinoli, 23 grammi di capperi, olio e sale quanto basta. Tagliare i pomodori a meta'. Privarli dei semi. Preparare nel frullatore una salsina con 1 pugno di prezzemolo, basilico, pinoli e i capperi, olio e sale. Amalgamare la salsina verde con al maionese girando dolcemente. Riempire i pomodori e servire. Ricetta ligure di Giorgio Sobrero, Giorg78745@aol.com.
Ricetta svedese. Per 10. Lascia in ammollo 2.5 kg di aringhe fresche (pulite ma non cotte) in 1 parte aceto, 2 parti acqua per 24 ore. Mescola grani di pepe bianchi, foglie d'alloro, mandorli, pepe della Giamaica, maggiorana, 200g sale, 200g zucchero. Metti in strati con l'aringa in un vaso. Servi freddo. Si`, davvero, la ricetta finisce qui, sono aringhe non cotte, ma sono deliziose, vi giuro. Miranda.
Per qualche ragione a casa mia non si mangiava mai baccala`. Un peccato, perche' a me piace molto. Questa ricetta l'ho trovata su una rivista americana, in cui era contrabbandata come "Piatto tipico napoletano". Senza emettere alcun giudizio sulla reale provenienza, la passo all'inclito pubblico sciita. Posso garantire, sulla base di ripetuti esperimenti, che il risultato e` eccellente. 700g di baccala` 200g di ulive verdi farina prezzemolo 2 cipolle medie Si lasci il baccala` a bagno nell'acqua per almeno 24 ore (cambiando l'acqua di frequente, o, meglio ancora, lasciando il recipiente nel lavandino sotto un filo d'acqua corrente). Si taglino le ulive a fettine sottili. Si tagli il baccala` in pezzi di 6.2832cm (+/-25%), lo si asciughi, e lo si infarini abbondantemente da entrambi i lati. Si metta a soffriggere la cipolla in una padella larga, in olio d'oliva. Quando la cipolla ha cominciato a rosolarsi, la si tolga dall'olio con un cucchiaio forato, facendo bene attenzione a lasciar scolare l'olio nella padella. Si soffrigga il baccala` a fuoco abbastanza vivo. A baccala` quasi pronto, si aggiungano le ulive, il prezzemolo, e le cipolle, e si lasci insaporire il tutto per qualche minuto. Nota: in genere, io friggo il baccala` in due tornate, ma lo faccio insaporire tutto insieme. Non si deve usare troppo olio (deve solo coprire il fondo della padella), altrimenti il baccala` ne risulta 'nzevato (=unto). La quantita` sopra descritta dovrebbe bastare per 4 persone normali. A me, invece, ne e` appena avanzato un po' per il pranzo di oggi. :-( Ugo Piomelli (ugo@glue.umd.edu) --- Several people objected to the use of green rather than black olives in the recipe above.
Ecco un po' di indicazioni per fare le brioches !!!!! Mi baso soprattutto su quanto consigliato dal mitico Paul Bocuse nel suo libro LA CUISINE DU MARCHE' PASTA PER BRIOSCIA L'associazione di burro, uova e farina, effettuata in ben precise condizioni e assoggettata poi al fenomeno della fermentazione, produce una delle migliori paste dolci; a patto, pero', che gli ingredienti usati siano di qualita' finissima e di freschezza impeccabile. La pasta per brioscia puo' essere piu' o meno ricca di burro. Do qui una formula media, che pure essendo molto fine e dando eccellenti risultati non comporta eccessive difficolta'; come sarebbe il caso se la percentuale di burro fosse ancora piu' alta. Proporzioni 550 g. di farina, per 1/3 se possibile, fior di farina; 500 g. di burro; 6-7 uova secondo grossezza; da 5 a 10 g. di lievito a seconda che la stagione sia calda, temperata o fredda; 10 grammi di sale; 10 grammi di zucchero (quanto piu' zucchero si mette, tanto piu' intensamente dorata sara' la brioscia); latte; acqua. Setacciare 125 gr. di farina e disporli a fontana sulla spianatoia o su un marmo. Al centro della fontana sbriciolare il lievito, la cui quantita' deve essere regolata secondo la temperatura: in estate, col caldo, 5 grammi basteranno per 500 g. di farina, mentre con temperature decisamente fredde non ne occorreranno meno di 10 g. Usare la giusta quantita' di lievito e' molto importante, in quanto ne dipende la fermentazione, dalla quale dipendono a loro volta la leggerezza e il sapore della pasta. Se il lievito e' troppo e quindi la fermentazione eccessiva, la pasta avra' uno sgradevole sapore acidulo che cancellera' il profumo e la morbida untuosita' del burro; se invece se ne usa troppo poco, si avra' una pasta pesante, indigesta e di cottura laboriosa a causa dell'insufficiente sviluppo della massa. Sul lievito, che deve essere ben asciutto e acquistato freschissimo dal panettiere, versare due cucchiai di acqua o latte tiepido; diluire il lievito, poi un poco per volta assorbire la farina, aggiungendo progressivamente altro latte o acqua tiepidi, fino ad ottenere una pasta morbida, ma abbastanza consdistente da poter essere raccolta a palla. Inciderla in croce sulla parte superiore, metterla in una piccola terrina o insalatiera, corprila con un panno e riporla in un luogo tiepido (il tepore accelera la fermentazione) per riprenderla quando sara' raddoppiata di volume, il che si verifichera' dopo 20 o 30 minuti. Nel frattempo ammorbidire il burro lavorandolo con le mani finche' e' malleabile e liscio. Tenerlo da parte. In un piccolo recipiente mettere lo zucchero e unire due cucchiai di latte o acqua per scioglierlo. Setacciare la farina rimanente, disporla a fontana, versare al centro il sale, sciolto in due cucchiai d'acqua, e tre uova, che saranno rotte a parte, a uno a uno cosi' da poterne controllare la freschezza (sara' bene anche annusarle: uno solo che odorasse di paglia basterebbe a rovinare tutto). Impastare la farina con le tre uova. Alla pasta molto dura cosi' ottenuta incorporare, a uno a uno, le tre o quattro uova rimanenti (anche di queste controllare freschezza ed odore), poi lo zucchero che e' stato sciolto con latte o acqua. Queste aggiunte vanno fatte lentamente, man mano che la pasta lavorata e battuta prende elasticita', cioe' leggerezza e corpo, tanto che cessa di aderire alle mani e al tavolo. Raggiunto questo punto, incorporare il burro rammollito. Questa operazione va eseguita con meno energia. Non appena ottenuta l'unificazione dei due elementi, stendere sull'impasto la pasta lievitata preparata per prima, e ora portata dalla fermentazione al doppio del suo volume iniziale. Amalgamare tagliando l'impasto con le dita e ripiegandolo continuamente su se stesso, finche' si sia ottenuta un'omogeneita' quasi perfetta. Infine mettere la pasta in una terrina, cospargerla d'un velo di farina, coprirla con un panno e riporla in un locale temperato. Inizia qui il secondo periodo di fermentazione, che durera' 5-6 ore. Trascorso questo tempo rovesciare la pasta su un tavolo leggermente infarinato e schiacciata con le mani cosi' da espellere l'aria di cui si e' gonfiata fermentando, piegarla piu' volte, raccoglierla a palla rimetterla nella terrina. L'operazione or ora descritta si chiama "rompere la pasta"; ne aumenta il "corpo" e prelude al terzo periodo di fermentazione, che durera' anch'esso 5-6 ore. Alla fine la pasta dovra' essere leggera e moderatamente elastica. A questo punto puo' anche aspettare un giorno intero, purche' se ne arresti la fermentazione condervandola in un luogo freddo (frigorifero per esempio) ma senza congelarla. Per uso familiare e' consigliabile procedere subito alla cottura. Qui finiscono i suggerimenti di Paul Bocuse sulla preparazione della pasta per brioches. Per la cottura: Se volete realizzare una sola grande brioche riempite per 2/3 uno stampo imburrato, lasciate lievitare ancora un po', praticate un taglio in croce. Sbattete un uovo e spennellate la pasta. Cuocete in forno caldo per 50 minuti. Fate la prova cottura introducendo uno stecchino. Se volete fare delle brioches piccole suddividete l'impasto in piccole parti alle quali darete la forma desiderata, lasciatele lievitare un poco, spennellatele con l'uovo sbattuto, pungetele sui lati con una forchetta e cuocetele a calore elevato per 20 minuti, sulla lastra del forno imburrata. Se per brioches si intendevano i CROISSANTS Francesi classici ecco cosa suggerisce Carnacina (LA GRANDE CUCINA) Ingredienti : 1 kg di farina setacciata, 10 grammi di lievito, il latte necessario, 250 grammi di burro o margarina, 40 g. di zucchero 10 g. di sale, un uovo battuto. Con 250 g. di farina e il lievito fare un impasto, aggiungendo il latte necessario per ottenerlo ne' troppo duro ne' troppo molle; far lievitare per 3/4 di ora a temperatura dolce. Disporre il resto della farina a fontana, mettere nel centro il sale, lo zucchero diluito con 4 o 5 decilitri di latte, freddo d'estate, tiepido d'inverno. Lavorare l'impasto per dargli del corpo. Aggiungere l'impasto lievitato e continuare a lavorare, sollevando la pasta per farle assorbire il piu' possibile d'aria. Tirare una sfolgia di 3 cm. di spessore con il mattarello e aggiungere, poco alla volta, 250 gr. di burro o di margarina; far riposare, poi dare quattro giri, 2 per 2 a intervalli come per la pasta sfogliata. Far riposare l'impasto fino all'indomani, in posto temperato e coperto con un panno. Fare 12 pezzi per ogni kg. di impasto, formarli con le palme delle mani, abbassarli con il mattarello a forma ovale, arrotolarli su se stessi, dar loro la forma di archi e metterli in una placca inumidita (n.d.r. imburrata). Farli lievitare, dorarli nell'uovo battuto, e cuocerli nel forno caldo. I croissants preparati cosi' saranno sfogliati; non lo saranno se si mescolano in una sola volta tutti gli ingredienti. Un trucco per tutte le cotture: pungete la pasta con un coltellino appuntito o con una forchetta.... la brioche e' pronta qunado il coltellino o la forchetta escono dalla brioche perfettamente asciutti. Si puo' usare anche uno stuzzicadenti.... Il lievito va' sempre sciolto prima con un po' d'acqua o latte tiepidi. Un buon modo per passare un week-end!!!!!! Filippo Adress: Filippo Maraffi E-Mail : Filippo.Maraffi@Altair.it Fax : +39-2-6570210 Modem : +39-2-29005579
Ho raccolto negli anni circa 4000 ricette delle piu` varie provenienze e mi permetto suggerirle, in due versioni, un piatto tipicamente istriano (o meglio ancora fiumano), la "busara" di scampi. Busara di scampi - A 1 kg di scampi interi, 2 spicchi d'aglio, 1 cipolla, pomodori pelati, vino bianco, peperoncino o pepe, 1 pizzico di zafferano. Soffriggere piano cipolla, aglio e prezzemolo in olio d'oliva, gettarvi gli scampi, bagnarli con vino bianco nel quale siano stati sciolti lo zafferano, 3 cucchiai di pangrattato e i pomodori, coprire e cucinare 20 m. finche' il sughetto sia diventato di giusta consistenza. Ricette di casa Cattalini.- {1990} Busara di scampi - B Per 4 persone: pulire 1 kg di scampi, tagliare le code longitudinalmente per facilitare l'estrazione della polpa. Mettere in una casseruola aglio, olio, prezzemolo tritato e gli scampi ed iniziare la cottura a fuoco lento. Quando l'acqua degli scampi sara` evaporata aggiungere una scatola da mezzo chilo di pelati (passati al passaverdura) o egual quantita` di passato di pomodoro, un cucchiaio di concentrato di pomodoro, pangrattato q.b. per addensare il sugo. Portare lentamente ad ebollizione mescolando con cura. Aggiungere un bicchiere di vino bianco secco e farlo evaporare a recipiente scoperto e fuoco vivo. Aggiungere pepe bianco ed aggiustare di sale. Continuare la cottura con 2-3 bicchieri di acqua per 15 m. a fuoco molto lento. Servire caldo. Ricette di casa, viene da casa Cosulich.- {1990} cattali@unive.it (Cattalini Lucio)
Ingredienti per la pasta: farina, sale, olio (extra vergine d'oliva !!) vino bianco. Ingredienti per il ripieno: Castagne, miele, cioccolato in polvere basta grattugiare quello fondente), cannella, mandorle cedro candito, raschiatura di 1 arancia (grattugia la buccia di 1 arancia, senza sbucciarla!), caffe' 1 bicchierino di rhum. Procedimento: prepara innanzitutto il ripieno con le castagne sbucciate, less ssate al setaccio e condite con miele, cioccolato e cannella, mandorle abbrustolite tritate, qualche pezzetto di cedro, la raschiatura d'arancia, caffe macinato e un bicchierino di rhum. Mescola bene il tutto in modo che ne risulti un impasto omogeneo. Per le dosi,... puoi andare ad occhio,... e usare il buon senso...!!! Poi con farina, un cucchiaio di olio, due di vino bianco e un pizzico di sale, fai una pasta che tirerai in sfoglia sottilissima, fatta la sfoglia, deponi sopra il ripieno a mucchietti (piccoli,... 2/3 cm di diametro !), facendone dei raviolini, cioe' ricopri i mucchietti con l'altra meta' della sfoglia e poi schiacci i bordi, in modo da avere tanti rigonfiamenti, e tagli il tutto a quadretti, con un attrezzo particolare, oppure con un coltello. Fai attenzione che non si aprano. Friggili in abbondante olio bollente e quando avranno preso un bel colore dorato saranno pronti, falli scolare e raffreddare, ricoprili di zucchero a velo ed hai finito. Se non riesci a capire dimmelo ... vedro' di tradurre in inglese... !! ma non ti assicuro una maggior comprensione. Ciao,...ciao. Sergio Pomante pmne06k1@te.nettuno.it via From: Miranda MowbrayDate: Mon, 27 Nov 1995 20:36:33 GMT
Giuro che non e' stato facile!!!! Tre ricette per i Cantucci, una da un antico libro toscano e l'altra da un inserto del 1992 de "La Cucina Italiana" e l'ultima da mia cognata. Entrambe le ricette son incomplete, ma facendo una sintesi i cantucci vengono buonissimi. Mi permettero' di dare qualche nota scrivendo: RICETTA # 1 Da "La cucina povera dell'antico Chianti" Si prendano zucchero, farina e uova e si impasti tutto insieme. Si aggiunga burro e un po' di Vin Santo e le mandorle pelate (1) Si faccia l'impasto a rotoli. Si metta nel forno caldo a dopo cotti si taglino a cantucci. Cuocciono in 15 minuti RICETTA # 2 Tritate finemente 250 grammi di mandorle gia' sgusciate e pelate. Impastatte Kg. 1 di farina con Kg. 1 di zucchero semolato, grammi 3 di bicarbonato d'ammonio, 8 uova intere, un pizzichino di sale e le mandorle tritate (2) Lavorate l'impasto per farlo diventare omogeneo, quindi dividetelo in filoncini (simili a quelli del pane), che sistemerete piuttosto distanziati su una placca ben imburrata ed infarinata. Passateli nel forno a 150 gradi per 8' circa, quindi sfornateli e tagliateli a fettine diagonali dello spessore di circa un centimetro e infornateli ancora per 8 minuti circa, cosi' che risultino ben biscottati. RICETTA # 3 Gr. 200 di farina, gr. 130 di zucchero, 2 uova, gr. 150 di mandorle. Impastare, preparare i filoncini, mettere in forno caldo finche' non saranno dorati all'esterno. Togliere dal forno, tagliare subito, lasciare raffreddare. Nota 1 Pelare le mandorle non e' difficile. Si passano per 20 secondi in acqua bollente, si scolano, si mettono in un asciugamani e si sfrega l'asciugamani che le contiene. La pellicina delle mandorle resta attaccata all'asciugamani. Nota 2 Ovviamente NON tritate le mandorle. Senno' il sapore e' giusto, ma l'aspetto esteriore non e' piu' quello dei cantuccini classici. Una nota sulla cottura Viste le discrepanze, consiglierei di preparare l'impasto, fare un piccolo filoncino e fare una prova di cottura. Purtroppo ho telefonato anche a Siena, ma nessuno dei miei amici e' riuscito ad estorcere un consiglio dai pasticcieri. La prima ricetta, la piu' rustica prevede anche l'uso del burro e del Vin Santo, io metterei solo del Vin Santo, perche' 8 uova (o addiritura 10 uova come nella seconda ricetta) per un Kg. di farina legano davvero molto. Buon appetito a tutti e spero di aggiornare con nuovi consigli da Siena al piu' presto. Filippo Filippo Maraffi E-Mail : Filippo.Maraffi@Altair.it Fax : +39-2-6570210 Modem : +39-2-29005579 Nota una curiosita' ! Delle tre ricette che ho riportato solo quella tratta da "La cucina povera del Chianti" parla di burro, che in tempi passati era considerato un lusso. Si potrebbe pensare, al di fuori di ogni fatto puramente tecnico- culinario che con il tempo il valore commerciale degli alimenti abbia subito una grande trasformazione. Effettivamente, per un contadino del Chianti dell'800, magari anche poverissimo, procurarsi un po' di burro era molto piu' facile che avere 150 grammi di mandorle Come sempre buon appetito Ricetta 4: Ecco i miei commenti sulle ricette dei 'antuccini. La mia ricetta e' della mamma di una mia amica di Perugia, l'ho provata due volte (la prima sotto sorveglianza della mia amica) e i risultati sono stati molto buoni. Ingredienti: 2.5 hg farina 2-2.5 hg zucchero (dipende dai gusti) 2 uova intere 1 hg mandorle intere (meglio) o tagliate grosse (si trovano gia' pulite nei supermercati americani) 0.5 hg burro 1 cucchiaino lievito buccia di limone grattuggiata un poco di latte Mescolare il tutto ma non manipolare troppo. L'impasto dovrebbe essere morbido ma non liquido come per i dolci normali. Il latte va aggiunto a occhio per raggiungere una consistenza un po' piu' morbida della pasta frolla. Imburrare della carta argentata e piegarla facendo delle specie di canaletti di circa 7-8 cm di larghezza. Disporla su una teglia da forno. Fare dei filoncini con la pasta e sistemarli nei canaletti. Se la pasta viene troppo morbida versarla nei canaletti e con una spatola formare delle specie di filoni. Mettere nel forno gia' caldo a 400F[*] per 30 minuti o fino a quando i filoni sono dorati. IMPORTANTE: tagliare i filoncini quando sono ancora morbidi e poi rimettere in forno piu' basso (200F[*]) per altri 15-20 minuti. Come per le meringhe, si puo' lasciare il forno al minimo fiche' i 'antuccini sono un po' secchi. In ogni modo, quando verranno tirati fuori dal forno si asciugheranno completamente. [*] 400 gradi Farenheit sono circa 200 gradi centigradi, 200F sono circa 90C. Good luck! Fatemi sapere dei risultati. Cristina Broglia (chris@ldeo.columbia.edu) Ricetta 5 ! mannella@ipifidpt.difi.unipi.it Riccardo Mannella at UTexas Mail-to-News Gatew ===== Biscottini di Prato ====== Dosi per 6 persone Farina gr. 400 Zucchero gr. 250 Mandorle sgusciate gr. 150 3 uova 3 rossi d'uovo Una bustina di lievito Essenza d'arancio Poco sale Preparazione: Montate bene 2 uova e i tuorli con lo zucchero, aggiungete quindi la farina, il lievito, qualche goccia di essenza d'arancio e un pizzico di sale. Tostate leggermente le mandorle non pelate e, una volta fredde, aggiungete all'impasto [preparate prima le mandorle.....]. Con la pasta fate dei filoncini larghi 3 dita e alti un dito. Metteteli su una teglia imburrata e infarinata ben distanziati, spennellateli con un uovo sbattuto e cuoceteli in forno medio per circa 15 minuti. Toglieteli dal forno e con un coltello tagliateli di traverso in modo da ottenere i tipici biscottini. Rimetteli in forno per una decina di minuti per farli "biscottare"
Dall'Artusi, riadattato: Pulire i carciofi, togliendo con generosita' le foglie dure, e tagliando con un coltello affilato le punte e la parte superiore di quelle piu' esterne (a "temperamatite"). Tagliare il gambo e "sbucciarlo" della scorza piu' legnosa. Tagliare i carciofi in 4. Mettere il tutto a soffriggere in una pentola per qualche minuto, con olio, sale e pepe. Quando sono rosolati, aggiungere brodo (o acqua e dado) e far cuocere coperti finche' sono morbidi. Togliere dal fuoco, mettere da parte i carciofi, e aggiungere al brodino una cucchiaiata di pan grattato, il sugo di 1/2 LIMONE, prezzemolo, eventualmente aggiustare con il sale, e far cuocere ottenendo una specie di pastella. Puo' servire aggiungere altro brodo. Lasciar raffreddare un po' ed aggiungere un rosso d'uovo. Scaldare con altro brodo, senza cuocere l'uovo, e mescolare ottenendo una salsa un po' lenta. Rimetterci i carciofi e servire. >From: comore@arcetri.astro.it (Gianni Comoretto)
Dietro consiglio di Scognamiglio, che ha gradito particolarmente il casatiello preparato per l'assemblea dell'ASMA, abbiamo deciso di postarne la ricetta. Ingredienti: 500g di farina; 100g di sugna; 300g latte; 100g di formaggio grattugiato (romano o pecorino); 50g di lievito; 100g circa di pancetta e salame tagliati a dadini; sale e pepe (abbondare con il pepe non guasta!). Preparazione: Sciogliere il lievito in un po' di latte tiepido. Disporre la farina a forma di Vesuvio con l'immancabile cratere al centro. Mettere nel cratere tutti gli ingredienti ed amalgamare il tutto. Lavorare la pasta per almeno 15 min. e mettere a lievitare in una terrina coperta da un canovaccio umido per circa 2 ore o finche' la pasta non raddoppia il suo volume. Se si ha tempo e voglia, dopo la prima lievitazione si puo' lavorare di nuovo la pasta e rimetterla a lievitare nuovamente. Questo procedimento rendera' il casatiello piu' soffice (provare per credere!). Infine mettere in uno stampo circolare "insugnato" e cuocere in forno a 160^ C. finche' non assume un bel colore dorato. Abbondare con formaggio, pancetta, salame e pepe non costituisce reato e ci si puo' regolare a seconda dei gusti. Prima di porre in forno si possono appoggiare delle uova (crude) sul casatiello per decorazione. Chiaramente le uova andranno mangiate dopo la cottura in compagnia del casatiello. Andrea Abate Rita Eposito Department of Computer Science Cantante fallita University of Pittsburgh e-mail: geronimo@cs.pitt.edu Questa ricetta e` stata postata dopo Ugo Piomelli aveva parlato di casatiello e taralli. Suo posting ha provocato questa risposta da Fausto Farace: Non metto in dubbio la buona fede del Piomelli nel citare i taralli e il casatiello. Le sue intenzioni non erano certamente cattive. Ma si rende conto, il Piomelli, che questo mezzo viene letto da gente che come me, tanto per fare un esempio a caso, poi va a pranzo alla mensa locale della microsoft Irlanda, che al lunedi' ci sono gli "spagetti bolognaise", che sono vivi, giuro, e una volta sono stai visti aggredire un developer che aveva cercato di mangiarli, con contorno di patate che il martedi' ci sono le meatballs che se avanzano vengono contrabbandate a Belfast e vendute all'IRA per fare gli attentati, con contorno di patate il mercoledi' ci sono i kronsky, che nessuno ha ancora capito di cosa sono fatti, tranne uno che l'ha scoperto ma da allora e' diventato muto per lo shock e non lo puo' dire a nessuno, l giovedi' c'e' la "timberland steak", la bistecca di cuoio vero con salsa di vernice, con contorno di patate il venerdi' "rissoto" che consiste nello spiaccicare riso bollito su un strocchio di avanzi misti della settimana, con contorno di patate che certo ogni giorno c'e' da scegliere, in alternativa, fra fish and chips and chips and fish che c'e' gente che si credeva furba e lo prendeva quasi ogni giorno, e ora gli e' cresciuta la barba rossa e canticchia "lallaala', lallala' che si stanno lentamente ma inesorabilmente trasformando in Capitan Findus. Che pure se uno vuole cucinare, i pomodori sammarzano a Dublino costano come il tartufo nero in italia, solo che sono piu' rari, il parmigiano lo vendono di nascosto, la sera, dei tipi loschi nel quartiere malfamato, a grammi, e lo pesano sul bilancino di precisione, come la cocaina, solo che costa il doppio, E l'olio d'oliva e' cosi' prezioso che lo vendono nelle bottigliette ccole da 25 mlg. e sopra c'e' il contagocce, come fosse il guttalax. Che siccome c'e' il pericolo di non so quale malattia degli animali, e' vietato portare insaccati nel paese e alla dogana e per portarci una sopressata e un capocollo rischiamo 10 anni senza condizionale, che prima di passare il controllo vediamo se ci sono i cani antisalame, che se ci sono ci dobbiamo ingollare tutto di fretta nel gabinetto dell'aeroporto. Ma lo sa lei, Piomelli, che qua la gente la domenica quando va a mangiare fuori va da McDonalds? E sono pure contenti! E, in tutto questo lei, Piomelli, lei mi viene a parlare di 'nzogna e casatiello. Che io leggo il newsgroup prima di andare a pranzo. Allora vuole le guerra. Allora sa che le dico? Pasta e ceci Bocconcini di mozzarella di battipaglia Molignane fritte come le fa la pizzeria Lowembrau ai tribunali Sasiccia 'e friarielli (e voglio vedere se li trova, i friarielli, a niu' iorch...) e chi mangia piu', adesso..... fausto "e nce ne costa lacrime, st'irlanda, a nuie napulitane..." farace faustof@microsoft.com Fausto Farace at UTexas Mail-to-News Gateway
Ad uso e consumo di chi e' rimasto incuriosito e/o ingolosito dalla ciambella del babbo del Lider, mi accingo a riportarvi come consigliano di prepararla i signori Quondamatteo, Pasquini e Caminiti nel mitico Mangiari di Romagna per i tipi di Guidicini e Rosa editori di Bologna. Mezzo chilo di farina. Centottanta grammi di zucchero. Novanta grammi di burro, due uova, odore di buccia di li- mone od anche di cedro candito in pezzettini, oppure di anaci. Il tutto per una "dose" di quindici grammi di cremore di tartaro e cinque di bicarbonato di soda. Fare una buca nella farina per mettervi il burro sciolto, le uova e lo zucchero. Intridere la farina con tali ingredienti e col latte che occorre, per formare una pasta consistente. Le polveri e gli odori si aggiungono in ultimo. Fare qualche incisione sulla superficie della ciambella, dorandola col rosso d'uovo, cuocendola al forno, dopo aver unto la teglia col burro o col lardo. A margine di questa ricetta ricordo che per alcuni Romagnoli, in particolare nella zona del Riminese, la vera morte alla ciambella non e' data da marmellate, nutelle o altre sostanze dolci, ma da sottili fette di salame. Il sapore di maiale e di grani di pepe unito al dolce e agli aromi canditi della ciambella stessa, creano un tuttuno altrimenti non reperibile in natura. Immagino superflua la precisazione che non si tratta di opinine universalmente accettata, ma pare che chi la condivida tragga notevole soddisfazione nel cibarsi in tal modo. Buon appetito, luska. luska@caronte.dic.unipd.it
Come spiegare il gusto antico e spinoso del cinghiale in "dolceforte", la carne selvatica e fibrosa che si sposa al vino, alle spezie, al cioccolato, delicatamente spolverizzato sulla superficie resa tumida ed accogliente dalla lunga, amorevole cottura ? E' come rendere onore postumo all'animale, come pregare sulle sue spoglie sacrificate, celebrare la sua gloriosa fine sui palati di coloro che lo apprezzarono in vita, per le sue doti di indomito e libero essere, ed ora lo ricordano nel piu' sontuoso dei modi possibili. Ingredienti per sei persone: Per la marinata: 1 litro di vino rosso, di carattere deciso alcune bacche di ginepro, chiodi di garofano alloro, erbe fini (timo, maggiorana, etc.) un rametto di rosmarino 1 cipolla bianca 2 coste di sedano 1 carota 3 cucchiai di aceto balsamico Per lo spezzatino: circa 1 kg di cinghiale a tocchetti 500 grammi di polpa di pomodori, pelati e setacciati 1 cipolla rossa 2 cucchiai abbondanti di cacao magro in polvere 1 bicchiere di vino bianco sale pepe Preparazione: Il giorno precedente preparare una marinata con il vino rosso, bacche di ginepro, chiodi di garofano, alloro, erbe fini, la cipolla bianca e la carota tagliate a rondelle e le coste di sedano. Aggiungere poi il cinghiale tagliato a bocconcini e 3 cucchiai di aceto balsamico. Lasciare riposare coperto in luogo fresco per tutta la notte. In un tegame, preferibilmente di terracotta, mettere a rosolare in un filo d'olio extravergine di oliva un battuto di cipolla rossa, un po' di carota ed un po' di sedano. Aggiustare il sale ed abbassare la fiamma. Aggiungere poi i chiodi di garofano, il peperoncino piccante, le bacche di ginepro e sfumare con un bicchiere di vino bianco. A fuoco vivo aggiungere i bocconcini di cinghiale, facendoli rosolare alcuni minuti su ogni lato, quindi, quando avranno preso colore, aggiungere 2 bicchieri del vino della marinata, aggiustare di sale e di pepe ed abbassare la fiamma. Aggiungere la salsa di pomodoro ed un pizzico di zucchero. Il fondo di cottura deve essere liquido abbastanza per consentire una cottura di almeno 2-3 ore. Un' ora prima del termine aggiungere i due cucchiaini di cacao amaro in polvere, mescolando bene per amalgamare gli ingredienti. Proseguire la cottura a fiamma dolcissima, mescolando di tanto in tanto. Scolare i bocconcini di cinghiale e metterli da parte al caldo. Aggiungere uno-due bicchieri di vino della marinata al fondo di cottura ed un cucchiaino di maizena, mescolando bene a fuoco lento per fare addensare la salsa. Passarla quindi al setaccio fine e preparare i piatti singoli, mettendo due-tre cucchiai di salsa sul fondo di un piatto e adagiandovi sopra 3-4 bocconcini di cinghiale. Spolverizzare con poco cacao amaro e decorare con bacche di ginepro e ribes o mirtilli. Vini consigliati: rossi di buon corpo e vigore, Chianti o Brunello per restare in Toscana, altrimenti Dolcetto o Nebiolo vanno benissimo. Buon appetito ! ================================== con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole Aldo Ponzetti, Torino, Italia e-mail: aldo.ponzetti@torino.ALPcom.it party-line: 011-7412394 / 0187-427002 ==================================
Ingredienti: Quattro cotolette di maiale Burro Olio di oliva Farina Qualche foglia di salvia Una lattina di pomodori pelati Sale, pepe Fate scaldare a fuoco medio una noce di burro ed un cucchiaio di olio d'oliva in una padella. Infarinate le cotolette e fatele rosolare nella padella insieme alla salvia, rivoltandole dopo qualche minuto. Aggiungete sale e pepe abbondante, e i pelati tagliuzzati, sugo incluso. Abbassate il fuoco, coprite, e fate cuocere per un' ora circa, girando le cotolette di tanto in tanto. A cottura terminata, togliete la carne dalla padella. Se il sugo rimanente nella padella non e' abbastanza denso fatelo bollire a calore elevato, raschiando il fondo della padella in continuazione. Rimuovete con un cucchiaio l'olio che galleggia sulla superficie del sugo, versate il sugo sulla carne, e servite subito. Carlo Graziani -------------------------------------------------------------------------- Carlo Graziani | Warning: some of the above may not be a fully | Dept. of Physics | correct representation of profound cosmic truth.| University of Chicago |
Se mi ricordo bene, c'e' stata una discussione sul couscous da queste parti, il che mi ha fatto venire in mente che ieri sera per cena ho microueivato un contenitore di couscous che avevo nel freezer. Mmmmmm... buonissimo. Segue ricetta. In una padella abbastanza grande e profonda far cuocere per 5 minuti a fuoco medio una cipolla tagliata a pezzi non troppo piccoli in un paio di cucchiai di olio d'oliva. Nel frattempo tagliare a pezzi non troppo piccoli un peperone rosso, aggiungere alla cipolla e cuocere per altri 5 minuti. Nel frattempo tagliare 4 carote a tondini di un cm di spessore (+ o -), aggiungere in padella e cuocere per altri 5 minuti. Tagliare due zucchine in quattro parti nel senso della lunghezza, e tagliare ancora ciascun pezzo in fette di 2 o 3 cm, poi aggiungere alle altre verdure e cuocere per altri 5 minuti. Aggiungere mezzo litro abbondante di brodo di pollo, un mezz'etto di uva passa, e un pizzico di cannella. Alzare la fiamma. Appena il brodo comincia a bollire, aggiungere un paio di etti abbondanti di couscous, togliere dal fuoco, e lasciare riposare coperto per 10 minuti. Mescolare il tutto e servire caldo. E' facilissimo da fare, fa contenta la vostra mamma perche' vi mangiate tante verdure, e' buono, e si puo' lasciare in freezer per una vita, se la temperatura e' sufficientemente bassa. Dopo un mese e mezzo nel freezer e' senz'altro ancora buonissimo. Buon appetito. RC PS E voi che avete mangiato ieri sera? ------------------------------------------------------------- Roberto Celi Phone: (301) 405-1132 Department of Aerospace Engineering FAX: (301) 314-9001 University of Maryland College Park. MD 20742
(invenzione inglese con nome francese) per 6 Make a custard in a bain marie with 7 egg yolks, 225g sugar, vanilla essence and 825ml whipping cream. When it is cold, pour into a bowl filled with ice cubes. Sprinkle 3tbsp demarara sugar evenly on top. Place under a hot grill until the sugar has melted and browned. Cool. The sugar should form a caramel layer. Serve with cream. Miranda.
Sono sicuro che Miranda, la cuoca di soc.culture.italian, gia` ha questa ricetta. Ma visto che mi e` stata richiesta, la riposto, nella versione per me particolarmente gustosa, dal Giovanni Righi Parenti, La Grande Cucina Toscana, vol 2. Occorrono dei fegatelli di fegato o, meglio, di cacciagione. Li cibreiamo, leggermente infarinati, cuocendoli in un soffritto di poca cipolla, fatto nel burro, bagnandoli con poco vino bianco, un goccio di Cognac, sale e pepe. Li tritiamo con abbondanti capperi all'aceto, e li disponiamo su midolle di pane, tagliate sottili, leggermente bagnate con un poco di brodo o Vin Santo. Serviamo questi crostini, che debbono essere molto piccoli, con del vino bianco molto secco ed aromatico. Io, caldamente, condiglio il Torricella, molto freddo. -------------------------------------------------------------------- Riccardo Mannella Email: mannella@ipifidpt.difi.unipi.it Dipartimento di Fisica riccardo@mann1.difi.unipi.it Universita' degli studi di Pisa mannella@ipivaxin.BITNET Piazza Torricelli 2 DIFIPI::MANNELLA 56100 Pisa Voice: +50 911265 ITALY FAX: +50 48277 Suggerimento di Mauro Franzoni: Mi permetto di suggerire un'alternativa e cioe' di servire questi crostini, non tagliati cosi' piccoli (diciamo crostoni), invece a meta' pranzo, come base per la faraona arrosto (visto *e provato* in Umbria). Slurp ! Controsuggerimento di Fabrizio Cleri: Bravo Mauro, forza Umbria (e forza Todi...). A proposito di Todi, mi contropermetto di controsuggerire che i medesimi crostoni si applicano alle palombe alla ghiotta, specialita' tuderte troppo spesso misconosciuta rispetto a piatti simili (ma non del tutto equivalenti) spoletini o perugini (ambedue le citta', fra l'altro, guelfe...).
Ingredients: Farfalle, leeks, salmon and cream. Fry the leeks slowly until golden, add a small fillet of salmon, when cooked, break in small flakes and add the cream. Mix with the pasta cooked al dente Savio Pirondini savio@scs.leeds.ac.uk
recipe from Henrique Frohnknecht, h.frohnk%mandic@ax.apc.org. ingredients: 1/2 Kg salted pork meat 1/2 Kg dried meat (maybe you call it sunmeat or something like that) 1 pork feet, 1 pork ear and 1 pork "nose" (all salted) 1 Kg black beans 1/2 Kg meat (pick up a tasty part, it doen't need to be really tender) 1/2 Kg of portuguese sausage (or you can use calabresa sausage or any tasty one) 1 ham bone 1 paio (is a kind of sausage or meat) 100gr of bacon 1 tb spoon of vegetal fat onion (thin cut) smashed garlic (put a lot, it is good for flavour and for your health!) "green spices" (the one you buy fresh and ready at the mkt) How to cook: Put all the salted meat in the water overnight In the morning, put the beans to cook Boil the meat just for a few minutes. 1 hour after you put the beans to cook, add the meat to the beans add all the others meats, and leave it cooking in low heat so it won't stick to the pan bottom try the salt, you may not add any, because of the salted meat when it is almost cooked, fry the onion, the garlic and the green spices in the vegetal fat. mix everything serve the meat in a separate bowl the beans should be served in a terrine or in a ceramic bowl serve with sweet oranges (separeted), cut in small cubes and with just a little salt over it. serve with plain rice and the feijoada sauce. Feijoada Sauce: 2 tb spoons fresh red pepper (mexican for example) a lot of salsa (thin cut) or other green spice if you like a little salt 4 or 5 lemons juice (make it yourself, don't buy it) smash everything together and there you have your sauce! BOM APETITE
From: palmirom@murphy.dsnet.it (palmirom) Subject: Il friggione (libera traduzione dal bolognese) Date: Wed, 2 Aug 1995 23:13:25 +0200 Invio all'assaggiatore ufficiale della Citta' Invisibile questa ricetta originaria della campagna bolognese. E' semplice, gustosa e invita a bere... Gli ingredienti per 4 persone: 4 fette di pancetta stesa 5 grosse cipolle (bianche o gialle o rosse di tropea...vanno bene tutte) pomodori rossi, ben maturi e sodi (lo stesso peso delle cipolle) una padella larga munita di coperchio Si comincia ponendo la pancetta nella padelle coperta e si fa sciogliere il grasso a fuoco moderato, intanto si monda e si affetta la cipolla. Fatto cio' si aggiunge alla pancetta, si ricopre, ci si asciuga le lacrime e si affettano grossolanamente i pomodori. La cipolla nel frattempo si e' imbiondita (non deve diventare scura e nemmeno soffriggere) e si aggiungono i pomodori, si aggiusta di sale e di pepe se e' gradito, si lascia bollire lentamente fino a che non diventa un intingolo abbastanza denso mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno. Per rendere piu' digeribile il tutto, si puo' sostituire la pancetta con della salsiccia, forandola accuratamente o tagliandola a meta'. Ricordarsi di mettere in tavola del pane casereccio in quantitavi industriali. Nel mio piatto ci aggiungo anche qualche goccia di aceto balsamico anche se mio figlio mi accusa di essere un incivile! Come vino consiglio il barbera di Monteveglio Contributo di Palmiro Monti (palmirom@murphy.dsnet.it)
per 6 persone INGREDIENTI: 6 uova 100 grammi di Emmental 4 cucchiai di parmigiano grattugiato 50 grammi di prosciutto cotto 50 grammi di burro sale e pepe PROCEDIMENTO: Sbattere leggermente le uova in una ciotola; aggiungere il formaggio grattugiato, il prosciutto cotto tagliato a listarelle, Emmental a dadini il sale e il pepe. Mescolare bene tutti gli ingredienti; mettere sul fuoco una padella col burro e una volta che questo si e` sciolto, versare il composto rigirandolo con un cucchiaio di legno finche` non si rapprende. Scuotere poi la padella e rigirare la frittata (useful un coperchio) e cuocerla dall'altra parte. Servire calda con qualche foglia di basilico. lem@esse4.dei.unipd.it Enrico M. Lucarini at Universita' di Padova
Ingredienti: Pomodori secchi (sun-dried tomatoes) Olive nere Scalogno (o aglio) Olio Cerasiello (=peperoncino rosso forte) Vino rosso Pasta (Fusilli lunghi, possibilmente) Si pongano quattro litri di acqua sul fuoco. Nel frattempo si triti finemente uno scalogno (al limite, un aglio puo` andar bene), 6-12 pomodori secchi ed una dozzina di olive nere (Kalamata, per esempio. Non quelle raggrinzite, che diventano amare quando cotte). Si soffrigga lo scalogno con uno o due cerasielli. Quando lo scalogno si sara` dorato, si aggiungano le olive, i pomodori ed un bicchiere di vino rosso. Si lascia tirare la salsa per qualche minuto e si serve sulla pasta. Se si usano molte olive e pochi pomodori, la salsa prende un colore violetto molto piacevole. Il rapporto pomodori/olive dipende essenzialmente dal gusto personale. Ugo Piomelli "Teachers, are my lessons done? Associate Professor I cannot do another one" Dept. of Mechanical Engineering They laughed and laughed and said University of Maryland "Child, are your lessons done?" College Park, MD 20742 Leonard Cohen
Per 2 persone Fusilli: 250 g. Gamberetti: 150-200 g. Zucchine: 200 g. (o 1 a cranio). Prezzemolo: 20 foglie. Pomodori (freschi): 300 g. Olio dUoliva: 5-7 cucchiai . Aglio: 1-2 spicchi. Mezzo peperoncino, sale e pepe a piacere Tagliate le zucchine a sezioni sottili (3mm?) e mettetele a friggere in una padella non troppo larga con l'aglio in olio d'oliva a 600 gradi circa. Nel frattempo scottate i pomodori in acqua bollente, pelateli e puliteli. Quando le zucchine imbiondiscono aggiungete i gamberetti sgusciati, i pomodori, sale, pepe e peperoncino, abbassate il fuoco (circa 200 gradi) e togliete l'aglio. A questo punto buttate i fusilli in acqua bollente salata e a cottura ultimata saltateli un paio di minuti nella salsa. Tritate il prezzemolo e aggiungetelo crudo. Attenzione: se utilizzate gamberetti scongelati o precotti, aggiungeteli al sugo solo due-tre minuti prima di scolare la pasta. Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway
Ingredienti: 1 baguette di pane 75g burro 2 spicchi (o piu` se vi piace) d'aglio trittati 15 ml erbi misti secchi - maggiorana, basilico, oregano, timo Taglia il pane in tacche che finiscono 1 cm dal fondo del pane. Ammorbide il burro (1 minuto in microondo su scongelare.) Mescola con aglio, erbi, sale e pepe. Spalma la mescolanza a strati spessi nelle tacche del pane. Avvolge il pane in carta oleata e scaldalo in microondo (alta caldezza) per 1 1/2 minuti. Divvolgelo e servelo subito. Se il baguette sia troppo grande per il microondo, taglialo in meta` e cuoca prima una meta poi l'altro. In Inghilterra e` servito come spuntino alle feste, con vino. Va bene anche come primo piatto. Miranda Mowbray, Addetta Culinaria.
Estate, tempo di vacanze, Gialli Mondadori, Settimane Enigmistiche, Olio di cocco e gelato. Ecco una ricetta che dimostra "in maniera lampante l'esistenza di Dio". Questa ricetta e` presa da un libro di Jeremiah Tower, "New American Classics". Dopo aver studiato a Cambridge, J.T. si e` laureato in Architettura ad Harvard ed ha preso un Master's anche ad Harvard. E` proprietario e chef di Stars, il miglior ristorante di San Francisco, ed uno dei migliori d'America. Le sue ricette sono caratterizzate da un impatto visivo stupefacente, oltre che da un accoppiamento di gusti sempre perfetto. E`, a mio parere, un genio. PARTE I: la crema. 0.25 l zucchero 12 rossi d'uova 1/2 cucchiaino di sale 1 l latte 5 cm di vaniglia Si devono battere i rossi d'uovo, il sale e lo zucchero con la frusta per 5 minuti circa, finche` la mistura e` omogenea e di colore giallo chiaro. Nel frattempo si riscalda il latte con il pezzo di vaniglia fino quasi a farlo bollire, e si versa lentamente sull'uovo, girando costantemente per evitare che l'uovo si solidifichi. Si fa poi cuocere la crema a bagnomaria fino a che non comincia a solidificare. A questo punto e` necessario avere un recipiente pieno di acqua e ghiaccio a disposizione (preparato, in genere, dal o dalla significant other che funge da sous-chef), in cui il livello dell'acqua e di qualche centimetro inferiore all'altezza della pentola. Si mette la pentola della crema nell'acqua per arrestare la cottura e si continua a girare con una cucchiarella fino al raffreddamento completo, per evitare che la crema formi una pellicina. PARTE II: Le nocelle (nonche` amennolelle). 0.2 l di pistacchi 0.3 l mandorle Si spellano le mandorle ed i pistacchi. Per le mandorle, basta immergerle in acqua bollente per 30 sec-1 minuto, mentre i pistacchi richiedono un po' piu` di tempo. Inevitabilmente, i pistacchi risultano ammosciati, ma si provvedera` poi ad asciugare i medesimi (e le mandorle) in forno per qualche minuto (badando bene pero` che non si tostino), e riacquisteranno prontamente la croccantezza di prima. Si triturano poi sia gli uni che le altre, in pezzi di dimensioni variabili, secondo il gusto individuale. A me piacciono piccoli, ma non polverizzati. PARTE III: Il montaggio 0.2 l miele d'arance un pizzico di sale 1 cucchiaino di essenza di arancio Si scioglie il miele, il sale e l'essenza di arancio nella crema ancora tiepida. Si aggiungono le mandorle ed i pistacchi tritati e si mette nella gelateria a congelare, girando frequentemente. Questo gelato non solidifica in fretta. Nella mia gelatiera, per dare un'idea, ci vogliono 15 minuti per solidificare un sorbetto di frutta, mentre per questo ci ho messo un paio d'ore, lasciando la gelatiera nel freezer ed estraendola periodicamente per girare. Buon appetito. Ugo Piomelli Musico Fallito Quando capirai che cerchi Dept. of Mechanical Engineering un libro che non c'e` University of Maryland Allora ti ricorderai di me College Park, MD 20742 Francesco Guccini
La Grolla della val d'Aosta (la Grolla dell`amicizia), dove le mettiamo? e` una miscela esplosiva a tutti gli effetti, infatti assomiglia ad una bomba molotov, i contenuti: Caffe (un mucchio) Grappa ( tanta) Zucchero (Abbastanza) Chiodi di garofano (pochino) Cannella (a piacimento) Scorza limone O arancia (a bonta') Non si serve in una normale tazza ma dentro un contenitore fatto in legno simile ad una coppa con tanti beccucci che ne fuoriescono. Viene servita accendendo la Grappa, si beve normalmente dopo abbondanti libagioni, e si comincia dal piu' vecchio ;-) >From: masri@sassella.ICO.OLIVETTI.COM (Muin Masri)
Alla fase indiana della riunione segreta della Kommissione Kulinaria abbiamo gustato un dolce che il chef, in profonda meditazione, ha cotto con spezie portate in Inghilterra nascoste negli ombellici di yoga volanti. Ecco una versione terrestriale del piatto. Purtroppo non sa di Muffato, come quella al ristorante, ma da` un'idea. E` addatta da un libro di Maddhur Jaffrey. (Serves 3) 1 lb granulated sugar 2 crushed cardamom pods 3 oz powdered milk 2 oz milk 1 1/2 oz white flour vegetable oil Make a syrup by simmering the sugar and cardamom in 7/8 pint of water until the sugar is dissolved. Don't stir. Make a dough from the powdered milk, mil, flour and 2 fl oz oil, and form it into balls (called jamuns) about an inch in diameter. Deep-fry the jamuns SLOWLY in vegetable oil until they're reddish-brown; this should take 4-5 minutes. Pour half the syrup into a bowl. Bring the syrup remaining in the pot (with the pods) to the boil and let the jamuns simmer in the pot for 5 minutes. Then lift the jamuns into the bowl containing syrup, and refridgerate. Throw away the syrup in the pot. Serve the jamuns and syrup cold. Miranda, Addetta Culinaria
un piatto da prima colazione inglese di forte influenza indiana. Cook 4oz long grained rice. Mix in 2tbsp lemon juice, 5floz soured cream, 1lb flaked golden fillet (= smoked haddock), 2 chopped hardboiled eggs, salt, curry powder, nutmeg, cayenne pepper, saffron, and 2oz butter. Bake in a buttered dish at 180C/350F for 30 mins. Serve with parsley. Il parfumo di Kedgeree ha un notevole effetto magnetoculinaria. Quando e` in preparazione il naso di ogni essere umano in un raggio di 50 metri torna e punta verso la cucina. Miranda.
(per 4; knedliky = gnocchi di pasta ceci) Mix 100g self raising flour, 50g diced butter, salt, pepper and 30ml water together to make a soft dough. Roll into 8 balls with floured hands. Poach for 17 mins in stock. Serve with stew and Czech beer. ------------------------------------------------------------------ Miranda Mowbray Na zdravi` mjfm@hplb.hpl.hp.com Un raccontino per accompagniare questa ricetta e` pubblicato nella rivista Verbiage, sul WWW a http://sunsite.unc.edu/boutell/verbiage/issue3/ozone.html
Carne tenera (meglio meta' di vitello (spalla) e meta' di agnello). Cipolla (Ogni mezzo kilo di Carne). Prezzemolo (una manciata). Pinoli (un po'). Il tutto tritato assieme (meglio farlo tritare due volte) Sale e Pepe a volonta'. Patate, tagliate orizzontalmente (cosi' vengono tonde) e fatte soffriggire per poco tempo. Pomodori anche loro tagliate tondi. Ungere una teglia con un po' di olio extra vergine (Olio di Nablus). Stendre la carne macinata con cipolla prezzemolo e pinoli in una teglia, e poi mettere uno strato di patate e sopra un strato di pomodori. Lasciare nel forno a 200 gradi per 45 minuti. Servire a caldo >From: masri@sassella.ICO.OLIVETTI.COM (Muin Masri)
A Welsh dish. For 6. Fry 1 1/4kg of trimmed, cubed shoulder of lamb in butter, with salt and pepper, until browned. Add 1 large chopped onion, 3 cloves garlic. Stir in 2 tbsp flour, then add 600ml stock and 2 bouquets garnis and bring to the boil. Remove from the heat, pour into pastry cases with 120g new peas and 600g shredded leeks. Bake the pies in a mark 6 oven. Serve with beer in a room with red dragons on the walls. Miranda.
mannella@ipifidpt.difi.unipi.it Riccardo Mannella at UTexas Mail-to-News Gatew Ugo, ringraziandoti per la ricetta del baccala', invio a te, agli SCIiti e ai LANGITiti tutti un'altra ricetta toscana, come da subject Ingredienti: Una lingua di vitella di circa gr 800 2 cipolle 2 carote 2 gambi di sedano Cioccolato fondente gr 100 2 cucchiai di pinoli Aceto Farina Olio d'oliva Sale e pepe Lessate la lingua in acqua salata alla quale avrete aggiunto una cipolla, una carota e un gambo di sedano. Cuocete piano per circa 3 ore finche' la lingua non sara' ben cotta. Lasciate freddare nel suo brodo di cottura, poi spellatela e tagliatela a fette non troppo fini. In un tegame rosolate, in 8 cucchiai d'olio, un trito fine di cipolla, carota e sedano. Cospargete con un cucchiaio di farina e fate appassire pianissimo e a lungo. Nel frattempo preparate il "dolceforte" mescolando, in una zuppierina, un bicchiere d'aceto, un bicchiere d'acqua, un cucchiaio di zucchero, i pinoli e il cioccolato a pezzetti o grattato. Versate il tutto nel tegame e fate cuocere per una decina di minuti. Unite quindi le fette di lingua e tenete sul fuoco finche' la salsa non sara' diventata ben cremosa (circa 20 minuti). Lasciate freddare e poi riscaldate prima di servire.
Hoping everyone knows and enjoys "Stille Nacht, Heilige Nacht", I present a recipe for German Xmas pastries instead. Linzer T"ortchen (all measurements are metric) Mix 500 g flour with one small spoon backing powder. Add 250 g butter in small pieces. Grind 125 g almonds and with sugar (250 g), eggs (2) add them to the flour mix. Using cold hands knead the dough. Let the dough stand for 1 hr at 4C.Sprinkle flour on the working area. Cut the dough in two parts. Roll out half of the dough (2-3 mm thickness) while leaving the other half in the fridge. Cut out small round figures from the spread dough. Bake the figures on baking paper, covering them with aluminum foil, at 175C for 10-15 min. Roll out the second half of the dough. Cut out identical figures, then cut out smaller figures within the round pieces. Very gently put the pieces on baking paper, covering them with alu-foil. Bake them like above. On the former baked pieces add your choice of jam, spreading it evenly with a knife. Add the latter baked pieces. Using a sieve add powdered sugar on the final T"ortchen (little tarts). Frohe Weihnachten! strevisa@oci.utoronto.ca Siro Trevisanato at Ontario Cancer Institute
Il termine "sciue sciue'" deriva da un dialetto baltico e indica che questa non e' la pasta AL FORNO con le melanzane che i siculi (sia lode a loro) venerano. Per fare questa, ci vuole molto meno tempo. A casa mia, un pacco (500g) va per 3 persone, ma 4 pure ce la farebbero (a dir la verita' noi siamo due: il terzo e' quello che si sveglia prima l amattina dopo e frega l'altro). 500 g di pasta grossa: mezzani (ziti), penne etc. Un barattolo grande (~16 oz.) di pomodori pelati: in USA scegliere quelli gia' a pezzetti 2 o 3 melanzane (a seconda della misura) Aglio Foglie di basilico ad lib. Olio d'oliva, mica tanto Olio per friggere (io preferisco corn oil o girasole) Tagliare le melanzane a cubetti ~1 cm., senza sbucciarle. [Opt.: mettere i cubetti a bagno con acqua e un po' dui succo di limone e sale per qualche minuto]. Friggere i cubetti di melanzane in abbondante olio finche' prendono un coloro bruno dorato bellissimo. Salare poco. Mettere i cubetti fritti sotto chiave, perche' sono buonissimi ed e' dura resistere alla tentazione di magiarseli tutti prima di cena. Intanto avrete preparato una salsa di pomodoro con l'olio d'oliva, l'aglio e i pomodori. Acirca meta' della cottura aggiungere le melanzane, ben scolate dall'olio di frittura nella salsa. Stringere la salsa, spegnere, e aggiungere il basilico (non cuocere il basilico). Condire i mezzani in una zuppiera, aggiungendo parmigiano grattugiato ad libitum. Servire intonando l'Inno Unico. Bon appetit! pmiragli@magnus.acs.ohio-state.edu Pierluigi Miraglia Commento da Marco Isopi: >Ma non metti le melanzane a "fare acqua"? >Ovvero: strato di melanzane nello scolapasta, sale, >altro strato, etc. Sopra un piatto e un peso, lasciare il >tutto per un ora o due a scolare. Pierluigi risponde: La procedura che tu descrivi l'ho vista usare per le melanzane a parmigiana, tagliate per il lungo, non quelle a funghetti. Comunque, immagino che sia ancora meglio (se hai il tempo). Variazioni regionali, secondo il Doge: -In Sicilia molto aglio e assolutamente niente mozzarella (anche perche' Jessica scusami, ma la mozzarella siciliana...). -Nel Napoletano mozzarella e parmigiano come se piovesse. -Nel Salernitano mozzarella, parmigiano e (yummi yummi) polpettine.
un piatto hawaiianofrancese For each person, put a mahi mahi (or just a mahi, for those without an American-sized appetite; failing mahi mahi, use any white fish) on a square of greaseproof paper with melted butter, lemon juice, white wine, salt and pepper, and a sliced spring onion. Twist the ends of the paper to make a packet with a small hole on top. Cook in a high microwave for 4 minutes. Add a spoonful of single cream, close the packet, leave for 3 minutes, serve with dill. Miranda.
18 pezzi INGREDIENTI: 300 grammi di farina 150 grammi di zucchero 2 uova 1 bustina di vanillina un limone 75 grammi di burro 200 grammi circa di marmellata 1 bustina di lievito zucchero a velo PROCEDIMENTO: Mescolare in una terrina farina, lievito, zucchero, vanillina e la scorza del limone che avrete provveduto a grattugiare. Formare la fontana (Vesuvio) unire uova e burro a pezzetti, impastando bene il tutto finche` non diventa liscio e morbido. Stendere l'impasto sulla spianatoia sino ad ottenere uno spessore di circa 5mm, ritagliarne poi dischi di diametro di circa 8cm, e porvi un cucchiaio di marmellata nella meta` inferiore. Ripiegarvi sopra l'altra meta` e premere bene il bordo con le dita (come un tortellone). Infornare su di una placca imburrata e cuocere per circa 20 minuti a 180 gradi Celsius. Una volta cotte e raffreddate spolverarle con lo zucchero a velo. lem@esse4.dei.unipd.it Enrico M. Lucarini at Universita' di Padova
Il Nobile Dolce, invece, per quanto mi ricordi non ha niente a che fare con gli spumini. Per farlo, che io mi ricordi, bisogna sbucciare le castagne dalla loro buccia coriacea, sbollentarle per un minuto, toglierle dall'acqua e privarle della pellicina. Al fine di ridurre considerevolmente la rottura di scatole inerente nell'operazione di spellamento (di gran lunga la piu' pallosa di tutta la ricetta), questa procedura va seguita sbollentando pochissime castagne alla volta, togliendole dall'acqua e sfregandole immediatamente in uno strofinacci o in modo che la pellicina venga via lasciando la castagna intera (o quasi). Una volta fatto questo, vanno lessate in poco latte, aggiungendovi, a seconda dei gusti, una stecca di vaniglia e/o un po' di cacao amaro e/o del rum, e continuando a mescolare; a seconda dei gusti, si puo' poi aggiungervi un paio di tuorli d'uovo e/o le rispettive chiare d'uovo montate a neve. Il tutto va poi passato al passaverdure, facendo cadere la passata su un piatto da portata; consiglio una "trafila" grossa, in modo che cio' che cade sul piatto siano delle specie di "grosse tagliatelle". I porci, poi, ricoprono il tutto di panna montata; quelli che hanno problemi di linea o di ipercolesterolemia, invece, si accontentano di una spruzzata di zucchero a velo. Come in tutte le ricette piu' popolari, ovviamente, il Monte Bianco e' soggetto a variazioni personalizzate; un tempo ho anche mangiato una versione "lievitata" (e cotta al forno) del Monte Bianco; era divina! Beati voi che avete le castagne! | Fabrizio Sebastiani | E-mail : fabrizio@dcs.glasgow.ac.uk
Le dosi sono per una decina di persone -in questo caso per quindici-, ma puo' stare benissimo in frigo per anche piu' di una settimana (se riescia farla durare una settimana). Anzi piu' sta in frigo piu' diventa bona. 5 libbre di marroni, possibimente belli grandi (o 2 - 2.5 Kg) Si toglie la prima buccia e poi si mettono in una pentola con acqua gia' calda a bollire per sei sette minuti, anche dieci. Si tirano fuori a tre quattro alla volta e gli si toglie la pellicina (non piu' di tre o quattro alla volta altrimenti si raffreddano e diventa piu' difficile spelarli-questa operazione comporta l'inevitabile bruciatura di almeno sei delle dieci dita) Quando questa operazione e' completata metti le castagne in una pentola, mettici il latte -con 5 libbre ci ho messo quasi un litro- e se il liquido non ricopre completamente le castagne, aggiungi acqua fino a che siano completamente coperte. Aggiungi tre/quattro cucchiai di zucchero (da minestra, ma non esageratamente colmi) e lascia cuocere per circa un'oretta e mezza, mescolando ogni tre quattro minuti, altrimenti il fondo ti si atacca tutto. Se invece di un'ora e mezza sara' un'ora e tre quarti, poco male, piu' tempo passa piu' le castagne assorbono il latte e il tutto diventa cremoso. Se la crema ti sembra concentrata abbastanza riversala dentro una teglia, apsetta un paio di minuti che si raffreddi un po'. Assaggia con un cucchiaio, gia' a questo punto della preparazione e' una delizia.... Con uno schiaccia patate schiacci l'impasto fino a che spariscono anche gli ultimi pezzi duri che non si sono fusi bene con la crema e a questo punto aggiungi cacao amaro (sette otto cucchiai) e altri cinque sei cucchiai di zucchero (cosi' viene abbastanza amara, se ti piace dolce mettene otto nove, ma ricordati che alla fine puoi mettere sopra la panna montata che e' dolce e il bello viene proprio dal contrasto amaro/dolce con la pana montata). Ora che hai nella teglia la crema di marroni, il cacao e lo zucchero, se vedi che l'impasto e' un po' duro aggiungi un pochino di latte ancora, quanto basta per ammorbidire. Impasta il tutto ancora con lo schiaccia patate (o con le mani) fino a che viene tutto ben amalgamato. Fa attenzione che non si formino grumi di cacao o parti dove di cacao non c' n'e proprio. Succede spesso per questo te lo dico. a questo punto, dopo che tutto e' ben amalgamato assaggia. Se ti sembra che serva piu zucchero o piu' cacao, aggiungi e poi impasta ancora, ma sta attento ad una cosa. Questa torta deve riposare in frigo, meglio se una notte intera e l'indomani avra' il suo vero gusto.Subito dopo che l'hai impastata il gusto predominante sara', probabilmente, il cacao. Non farti trarre in inganno. Ora che l'imapsto e' pronto fanne un cilindro (tipo salame di cioccolata) oppure dagli la forma che vuoi, poco importa, e mettilo in frigo (io lo ricopro con la stagnola) per una notte o comunque con un bel po' di ore di anticipo prima di servirlo. Quando lo servi prepara la panna montata, con un po' di zucchero. From: marco@ccrma.Stanford.EDU (marco trevisani) Date: Thu, 23 Nov 1995 12:19:29 -0800
Ingredienti (per 4): Cioccolato fondente: 500 grammi Uova: 4 Panna fresca: 200 ml Sciogliete il cioccolato a bagnomaria in una pirofila di vetro o ceramica, lasciatelo raffreddare sette minuti ed aggiungete la panna (senza montarla) mescolando lentamente. Se volete la perfezione lasciate il composto in frigorifero per tutta la notte, altrimenti un'oretta sara' sufficiente. A questo punto montate la miscela con una frusta (sbattitore elettrico per i fortunati possessori), separate con cautela i tuorli dall'albume (che metterete da parte in una terrina) ed aggiungetene un paio continuando a mescolare in modo che non si formino grumi. Separatamente montate tutte 4 le chiare a neve (di nuovo, beati quelli con il moulinex) e aggiungetele a poco a poco (due cucchiai da zuppa alla volta) mescolando *delicatamente dal fondo della pirofila verso l'alto* in modo da rendere il composto piu' voluminoso e poroso. E' l'unica cosa complicata della mousse: se la mescolate come un risotto o se tentate di utilizzare il frullatore non farete altro che riportare le chiare ad uno stato liquido. Mettete in freezer per quindici minuti e in frigorifero per almeno due ore. Alcuni perversi con fegato robusto guarniscono con panna fresca montata e zuccherata. Altri utilizzano 400 grammi di cioccolato normale ed una tavoletta del loro cioccolato preferito (i miei sono Lindor della Lindt e Frigor della Cailler). Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway
Riscalda 2 litri vino rosso e 175g zucchero con cannella, zenzero, noce moscato, e chiodi di garofano. Aggiunge 200ml brandy. Non permetterlo bollire. Serve per 12. Miranda
sim@eealab.unian.it Simone Orcioni at Universita' di Ancona vi consiglio questa ricetta tradizionale (di casa mia) per il prossimo inverno. 1 Kg di olive nere fresche (quelle di un contadino vicino casa vanno benissimo, altrimenti prendete la raggiola o l'ascolana (nera) 70 g di sale grosso (marino) 1/2 buccia d'arancia (avendo cura di non prendere anche la parte bianca) un rametto di finocchio selvatico 3-4 spicchi di aglio Mettete il tutto in un vaso di vetro, abbastanza grande da lasciare un terzo circa dello spazio libero. Tenete il vaso all'aperto e in un posto facilmente accessibile, poiche' dovrete mescolarlo (scuotendo il vaso) *ogni giorno*. Dopo 4-5 settimane avrete delle ottime olive olive che si conserveranno per tutto l'inverno. Il tempo e' solo indicativo, le potrete mangiare quando non saranno piu' amare e la polpa sara' diventata nera (quand o sono fresche solo la buccia e' nera, non la polpa). Quando saranno tutte marinate, potete scolarle, farle ascugare, ungerle con olio e. v di oliva e conservarle in barattoli. Non ho mai comprato in nessun negozio nulla, neanche lontanamente paragonabile a quello che potrete ottenere. P.S. ricordate di mescolarle o faranno schifo. Ho anche una versione in ital-english: Take: 1 kg of fresh *black* olive 70 g of salt (sea-salt) 1/2 orange peel (dont' take the white part of the peel) wild fennel (a brach) 3-4 cloves of garlic. Put all in a glass-jar and let free almost 1/3 of jar. Keep the jar out-door and easy accessible because you must shake it everyday. (The free space allows the ingredient to mix). After 4-5 week you can eat exquisite olive. (when the flesh is dark and the olive are no more bitter). Remember to shake the jar. Good luck. Ciao Simone
La sezione KI di Madrid (quello in Spagna :) invia compatta al popolo una ricetta per fare la paella mista. La suddetta sezione si vede costretta ad apporre uno standard disclaimer per la ricetta in quanto: a) esiste un problema teorico di base, ogni spagnolo che si diletta di cucina e' convinto di avere la sola e unica vera ricetta per la vera paella, e ovviamente sono tutte diverse; b) la preparazione della suddetta paella da parte del suddetto spagnolo e' stata effettuata *dopo* essere abbondantemente "andati di tapas"; il tasso etilico dei numerosi membri della KIM era quindi notevolmente elevato. Stringendo, non giurerei di ricordare tutto; c) le quantita' sono puramente indicative (non credo che usare il doppio di gamberi crei problemi, per esempio...). Pero' la paella era buona... e il Rioja anche meglio. Bueno, vamos: questa dovrebbe essere la "paella mixta", perche' prevede la carne oltre al pesce. C'e' un forte partito anti pollo nella paella, pero', quindi siete avvisati. Ingredienti: - gamberetti, meglio se piccoli (cosi' si mangiano senza sbucciarli, e' piu' comodo), un paio d'etti; - vongole, quasi tutte senza guscio (un po' con il guscio per coreografia), un paio d'etti; - anelli di calamari, un paio di etti; - opzionalmente altri frutti di mare, in piccole quantita'; - mezzo pollo tagliato a pezzi piccoli; - cipolla; - apposito colorante per paella (ma vedi poi); - ovviamente riso. Tagliate fina la cipolla e iniziate a preparare un soffrittone (con olio) nella paellera (= padellona possibilmente anti-aderente). Intanto togliete le teste ai gamberetti e mettetele a lessare in un pentolino in acqua salata, facendole bollire per una decina di minuti. Filtrate il brodo ottenuto e buttate le teste (chiamiamolo brodo 1). Preparate anche un po' di brodo con un dado di carne (acqua e dado e basta, brodo 2). Quando le cipolle sono dorate mettete il pollo e iniziate a farlo cuocere, a fuoco vivo, per un cinque-dieci minuti (dipende da quanto sono grossi i pezzettini). Poi aggiungete, nell'ordine, in modo che cuocia tutto (ci vuole un po' di sensibilita' culinaria, altresi' detta culo :) i gamberetti, i calamari, le vongole e gli eventuali altri frutti di mare. Cinque minuti di cottura a fuoco medio/basso. Poi alzate il fuoco e mettete *a secco* il riso, girando: prendete nota di quanto riso ci mettete con un misurino, per esempio una tazzina, chiamiamo x il numero di tazzine. Fate cuocere il riso cosi', sempre girando, per un paio di minuti (attenti a non bruciare tutto), poi aggiungete 2x tazzine di brodo, partendo dal brodo 1 fino a (eventualmente) finirlo e continuando con il brodo 2 (che se siete bravi riuscite ad evitare). Abbassate il fuoco, salate il tutto e mettete il colorante, date una bella girata e a questo punto NON TOCCATE PIU' NULLA (non va piu' girato il riso). La paella e' pronta quando il riso si e' asciugato (piu' o meno 20 minuti a fuoco medio/basso). Appena spento il fuoco copritela con un po' di scottex per eliminare l'unto in superficie e servire. Accompagnatela con un bel vino robusto. Io ho dei dubbi su questa ricetta: 1) con il riso di qui viene bene, non so con gli altri. Ma un riso da risotti dovrebbe andare bene, al limite mettendo un po' piu' brodo (cuoce in venti minuti un riso da risotti???). 2) onestamente non ricordo se gamberi e vongole erano stati antecedentemente scottati nel brodo 1. Mi informero', intanto, se volete sperimentare... Il colorante: credo si trovi solo qui, ma non e' poi indispensabile. Nella seconda paella che abbiamo fatto qui il tizio spagnolo si e' sbagliato di vaso e ci ha messo il peperoncino piccante, a me e' quasi piaciuta di piu'... Romano Giannetti * DII-EIT, University of Pisa (E stand for Electronics) romano@iet.unipi.it * Dpto Electr. y Electronica, Facultad de Fisica * Universidad Complutense de Madrid
1 pound of pasta 1 pound of ricotta cheese (you can substitute a pot cheese for this) 1 egg (medium or large) one half cup grated Pecorino Romano or Locatello 12 ounces shredded mozzarella cheese. 24 ounces spaghetti sauce Cook up a pound of Ziti or similar pasta. Drain thoroughly. Coat it with 2 tablespoons of oil. While the pasta is cooking, mix the next four ingredients with 8 ounces of shredded mozzarella. Cover the bottom of a 9x13 baking pan with spaghetti sauce. Mix your pasta and cheese mixture in the baking pan. Sprinkle the last 4 ounces of shredded mozzarella on top. Cover with aluminum foil. Bake in a moderate oven for 20 minutes or til top cheese is melted. Ciao Maria Theresa (mttaylor@aol.com) via From: Miranda MowbrayDate: Mon, 27 Nov 1995 20:36:33 GMT
kilo di pasta (come ti piace) 4 uova panna 250 grami parmegiano pancetta 2 etti Si bollisce la pasta come di solito. Si sbatte le uova con un po di formaggio e la panna da parte. Anche si deve friggere la pancetta. Quando la pasta e' pronta si mette tutto insieme. Se le uova non si cuociono bene devi remetterle un po di pui. [Correzione ad opera di ...] Orrore! La pasta alla carbonara innanzitutto non esiste. So che ognuno puo' fare le cose come cavolo gli pare e che le ricette sono diverse da massaia a massaia anche per uno stesso piatto, ma si deve dire che alla carbonara si fanno solo gli spaghetti (possibilmente grossi, Barilla numero 7). Poi sapete perche' si chiama carbonara? Chi di voi lo sa avra' notato che tra gli ingredienti forniti nell'articolo precedente non viene messo il pepe, che pur facendo male e' direi fondamentale. Un consiglio: se non volete che l'uovo si cuocia troppo quando lo versate nella pentola con gli spaghetti scolati aggiungete oltre al parmigiano ed al pepe anche un pochino di burro (o di panna se preferite). [altra correzione] travis.lloyd@uuserv.cc.utah.edu (TRAVIS DEON LLOYD) writes: >Pasta alla Carbanara >Si bollisce la pasta come di solito. Si sbatte le uova con un po di >formaggio e la panna da parte. Anche si deve friggere la pancetta. Quando >la pasta e' pronta si mette tutto insieme. Se le uova non si cuociono >bene devi remetterle un po di pui. Molto buona, ma cosi' non viene niente, a nio modesto avviso. Si porta l'acqua a bollore, si sala e si getta la pasta. Si preparano le uova nel modo seguente: si battono solo i tuorli, uno ogni due persone con uova da 75 gr, quindi in genere anche di piu'. L'albume si getta o si riutilizza altrove; si mescola giustamente con parmigiano latte (al posto della panna, io ho un fegato solo :-) pepe. A 5 minuti dalla cottura della pasta si mette a soffriggere la pancetta tagliata a dadini (io uso pancetta affumicata, credo sia la regola). Ne uso la meta' di quanto indicato sopra, o poco piu'. Adesso viene il difficile: si scola la pasta e la si rimette in pentola (a fuoco spento): si unge la pasta versandoci sopra l'olio bollenta con la pancetta e si mescola in fretta. Lo spaghetto deve essere ben unto e ben caldo. Si aggiunge l'uovo con il resto a pocp a poco, mescolando energicamente. Lo scopo e' ricoprire uniformemente lo spaghetto e evitare la formazione di "frittatine" qua e la', nonche' il depositarsi di uovo crudo sul fondo. La cucina e' una scienza ed un arte. Buon appetito Antonio
Prendete della zucca gialla e tagliata a dadini sottili. Ungete il fondo di una padella e lasciatela stufare. A parte soffriggete aglio (schiacciato, non tagliato) e peperoncino in olio extravergine di oliva. Quando la zucca si e' ammorbidita (cambia anche colore) mettetela ad insaporire nell'olio. Potete anche aggiungere delle erbe (il prezzemolo va bene con la zucca, oppure un sale di erbe). Cuocete la pasta (io ho provato fusilli integrali) e conditela con la zucca. Con aglio, olio, peperoncino potete preparare tanti altri piatti di pasta con verdure nel seguente modo: preparate il fondo con aglio, olio e peperoncino (e altre erbe a vostro gusto: salvia, prezzemolo, ....). Quando l'acqua bolle buttate la pasta (corta) *insieme* ad una verdura tagliata a pezzi di due o tre centimetri. Scolatela e versatela nella padella del fondo. Buonissimi da provare sono: broccoli, cime di rapa, oppure cicoria e bietole. In tutte queste ricette potete condire la pasta sul fuoco ("ripassare"). Se avete avuto l'accortezza di non scurire l'aglio sara' un primo leggero e saporito. Purtroppo per le quantita' dovete affidarvi alla vostra "bravura" di cuochi, perche' io faccio sempre a occhio. Simone Orcioni Massima teresiana per vivere bene: Mal dormir, todo trabajo, todo cruz. Ci si sente subito meglio. [G. Ceronetti] sim@eealab.unian.it Simone Orcioni at Universita' di Ancona
Ingredienti: Pasta mischiata 2 barattoli di ceci Pancetta Olio Aglio Peperoncino Si fa sofriggere il peperoncino e l'aglio nell'olio, poi si aggiunge la pancetta (bacon, al limite) tagliata a dadini e la si fa cuocere per qualche minuto; quindi si aggiungono i ceci e li si lascia cuocere a fuoco medio per qualche quarto d'ora. Quando l'acqua bolle, la si sala e si butta la pasta mischiata, facendo attenzione a mettere piu' tardi i tipi di pasta a cottura piu' rapida. La pasta lunga deve essere spezzata in pezzi da 4-5 cm per dare uniformita' al piatto. Si scola la pasta _molto_ al dente (anzi, ancora dura), e si versano i ceci sulla medesima. Si lascia maritare in pentola almeno per una mezz'ora, ma preferibilmente per la nottata intera. Servire con un rosso robusto (Salice Salentino, Taurasi). La Guinness non si adatta. Ugo Piomelli You drive your bargains, push your papers Musico Fallito Win your medals, fuck your strangers, Dept. of Mechanical Engineering Don't it leave you on the empty side? University of Maryland College Park, MD 20742 Joni Mitchell vittorio@freya.cs.umass.edu Vittorio Scarano at CS Dept., Umass-Amherst Mi permetto di suggerire varianti anche alla Pasta e Ceci del Piomelli: Io aggiungerei anche un pochino di vino rosso, aggiunto a mezzo bicchiere alla volta (l'altro mezzo va scolato dal cuoco) e la cottura lentissima (i quarti d'ora che dice il Piomelli dovrebbero essere almeno 3-4)... Una alternativa alla cottura separata di pasta e ceci consiste nel buttare un pochino di acqua in piu' nei ceci e dopo 30 minuti (meglio 40 se sono tostissimi) aggiungere la pasta ai ceci... aggiungere acqua bollente se serve ma SEMPRE in minima quantita'... poco alla volta..
(1 ora e mezza + una notte per ammorbidire i fagioli, se sono secchi) Ingredienti (per 2 - non si sa mai): Fagioli: 400 grammi (sgusciati) Subiotti (sul continente credo si chiamino ditalini): 100 grammi (a Venezia si usano anche gli spaghetti spezzati) Due patate Cipolla, carota, sedano Dado, sale, pepe Soffriggere cipolla carota e sedano tritati in olio d'oliva a 500 !C, aggiungere i fagioli e dopo un paio di minuti un litro e mezzo (?) d'acqua fredda, le patate sbucciate ed aumentare la temperatura. Cuocere per un'ora a partire dalla bollitura con coperchio e a fuoco medio-basso (250 !C circa), schiacciare con una forchetta le patate, e togliere circa un terzo (a seconda della consistenza finale desiderata) dei fagioli che andranno frullati separatamente. Buttare la pasta, il dado, sale (poco) e pepe e a due minuti dalla cottura della pasta riaggiungere il passato di fagioli. Mescolare continuamente, spegnere e lasciar riposare almeno 5 minuti. Olio d'oliva crudo ed extra pepe per i piu` esigenti. Sono contrario a dadi di pancetta (per non parlare di osso di prosciutto crudo) e simili: appesantiscono eccessivamente. Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway
mm40+@andrew.cmu.edu Marcie G. Mastracci at Legal Affairs, Carnegie Mellon, Pi "Pasticcini con la Ricotta" from "Il grande libro della Pasticceria Napoletana" For the pasta frolla: 300 gr flour 150 gr sugna = pig fat/lard/shortening 2 egg yolks & 1 whole egg 150 gr sugar a pinch of salt On a board make a well with the flour. In the middle, put the sugna, sugar, 2 egg yolks, whole egg, & pinch of salt. Work all ingredients together rapidly until a dough is formed. Let it rest, covered, for 15 minutes. Then roll out on a floured board. For the filling: 150 gr fresh ricotta 30 gr raisings 1 egg yolk grated peel of 2 lemons 150 gr powdered suger Mix together the ricotta, uva passa, egg yolk, lemon peel & 80 gr of the sugar. Grease some little tartlet molds. Line them, using half the pastry dough. Fill the tartlets with the ricotta mixture. Use the rest of the pastry to cover them. Bake them until golden in a moderate oven. Before serving, let them cool and sprinkle them with the rest of the powdered sugar.
Fai soffriggere in un po d'olio d'oliva due spicchi di aglio,poi aggiungi del pomodoro pelato a pezzetti e fallo rosolare tre minuti;quindi aggiungi una manciata di capperi sotto sale (che hai tenuto un quarto d'ora in acqua prima) e le olive nere snocciolate e fatte a pezzetti e fai cuocere a fuoco bassissimo per altri tre minuti. Cuoci le penne,rigate é meglio,scolale al dente e mettile in una zuppiera dove hai prima sbriciolato una mozzarella.Mescola rapidamente con il sugo che hai preparato in precedenza e buon appetito. From: Massimiliano SanzoDate: Sun, 05 Nov 95 20:13:23 -0100
Ingredienti per 4 persone: 100 gr. di olive nere snocciolate; 2 filetti di acciughe dissalati e deliscati; 1 cucchiaio di capperi; 1 pezzetto di peperoncino; 2 spicchi d'aglio; olio d'oliva, sale. Algoritmo: Tritare le olive ed i capperi, tagliare a pezzetti i filetti d'acciuga. In una piccola casseruola, far scaldare qualche cucchiaio d'olio con gli spicchi d'aglio schiacciati ed il peperoncino. Togliere aglio e peperoncino quando hanno profumato l'olio, e mettere nella casseruola le acciughe a pezzetti. Mantenendo il fuoco basso, schiacciare con un cucchiaio di legno. Unire i capperi e le olive, mescolare, lasciare scaldare ed insaporire e poi versare. From: "Andrea Dell'Amico"Date: Mon, 04 Dec 1995 23:35:45 MET
Ingredienti: (4 persone) - 600 g. di penne rigate - 200 g di bacon preferibilmente 'the thick cut version' Sainsbury lo vende - 1 tetra-pak di pomi-passato (Passato di pomodoro) - 3 Peperoni rossi - Parmigiano-Reggiano - (optional) up po' di latte o panna Spellate i peperoni. (Io uso il metodo della griglia, tutti i forni inglesi ce l'hanno) Tagliateli a striscie o quadrettoni. Tagliate il bacon a bande (3x1 cm), fatelo soffriggere bene in padella quindi aggiungete i peperoni, mescolate per un attimo e poi aggiungete il pomi-passato, fate cuocere. (Si puo' aggiungere un po' di panna o di latte alla fine). Servite con abbondante P.R. NB. Togliere la pelle ai peperoni e` essentiale per ottenere un buon risultato. Non aggiungere sale, il bacon ne contiene gia' troppo. Se aggiungete latte o panna fate attentione a non curdle???. Aggiungete lentamente con un cucchiaio. >From: savio@scs.leeds.ac.uk (S Pirondini)
Ingredienti (per 2 persone) Pennette: 250 grammi Asparagi: un mazzo. Salmone affumicato: 70 grammi. Mezza cipolla, burro, mezzo dado di carne, 70ml di panna. Pepe, sale e parmigiano a piacere. Tritate la cipolla ed imbionditela in un po' di burro in una casseruola. Aggiungete gli asparagi tagliati trasversalmente abbastanza sottili (7mm?) dopo tre minuti aggiungete mezzo bicchiere di brodo (oppure il dado e mezzo bicchiere di acqua bollente) e il salmone tagliato a cubetti, pepe e sale (poco: il dado e il salmone sono gia' molto salati). Cuocere coperto e a fuoco medio (200 gradi circa) per venti minuti circa. Nel frattempo buttate la pasta, scolatela e saltatela un minuto nella salsa dopo aver aggiunto la panna. Infine aggiungete il parmigiano. Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway
Vi propongo una cosa che ho provato a fare stasera e che mi e' piaciuta. E' una corruzione di una ricetta napoletana che mi aveva raccontato una mia amica un po di tempo fa. Una cosa simile l'ho letta in un romanzo di Manuel Vasquez de Montalban (uno della serie di Carvhalo (sp?). Prendete 4 peperoni due rossi e due gialli. Che siano regolari, carnosi, non molto grandi. Lavateli, apriteli tagliando la parte di sopra in maniera regolare (andranno richiusi) e svuotateli. Prendete dei gamberi di scoglio, puliteli e sgusciateli. Se sono molto grossi tagliateli a meta'. Soffriggete due spicchi di aglio in olio di oliva, quando e' caldo e appena gli agli cominciano a roslolare aggiungete i gamberi. Dopo un po, quando l'acqua dei gamberi comincia a ritirarsi aggiungete del vino bianco secco. Aggiungete foglie di menta fresca, prezzemolo, semi di finocchio, sale e un pizzico di pepe. Quando il tutto e' quasi pronto aggiungete pan grattato in abbondanza e rimescolate fin che il pane diventa una specie di pastella. Usate tale ripieno per riempire i peperoni, chiudeteli con degli stuzzicadenti. In una padella larga soffriggete i peperoni in olio per qualche minuto, semplicemente per ammorbidire la pelle. Rivoltateli diverse volte in modo che la cottura sia uniforme facendo attenzione a che non si aprano. Avrete nel frattempo riscaldato il forno (400 far.). Mettete i peperoni in una pentola da forno e cospargeteli con il rimasuglio del pan grattato. Passateli al forno per circa 20-25 minuti girandoli una volta. Buon appetito Orazio orazio@leland.Stanford.EDU Orazio Attanasio at Stanford University, CA 94305
Note: Ero un po' indeciso se postare questa ricetta, in quanto il *vero* pesto si puo' fare solo con il basilico ligure, ma poi ho pensato che e' meglio che certe ricette e tradizioni non vadano perse, inoltre ho trovato qui a Berkeley dell'ottimo basilico, con il quale il pesto non viene poi cosi' male... almeno per essere 9 fusi orari lontani da casa. Il pesto e' il condimento ligure per eccellenza. I maligni dicono che solo noi potevamo inventare una salsa che non richiede cot- tura... In realta' c'e' del vero, in quanto originariamente il pesto era una salsa "povera", preparabile con i prodotti nos- trani. Adesso, con il prezzi alle stelle del basilico e dei pino- li, le cose sono cambiate, ma quasi ogni genovese ha sul balcone di casa uno o piu' vasi di basilico... La mia ricetta non e' presa da nessuna rivista, e' quella che si tramanda la mia famiglia (ovvero il mio nucleo familiare: non esistono due persone che preparano il pesto allo stesso modo) da generazioni, con le ovvie personali modifiche, ed e' cosi' che faccio il il pesto da piu' di quindici anni. Non me ne vogliano quindi gli altri liguri e non storcano il naso se la loro ricetta e' diversa dalla mia. Lo so. La preparazione e' abbastanza semplice. Ovviamente non e' detto che il primo risultato sia buono, occorre fare un po' di pratica sulla quantita' degli ingredienti da usare e sul tempo di lavora- zione, che dipenderenno dai gusti personali (questo e' il vantag- gio del fai da te). Suggerimento: *condite* di smiles il mio posting, e' l'espressione che ho usato nello scriverlo. Ingredienti: - due bei mazzi di basilico; le foglie devono essere tenere, pro- fumate e possibilmente piccole. Ho visto (**orrore**) aggiunge- re prezzemolo... - una manciata di pinoli; ho saputo di persone che usano le noci, io ho provato ma, ovviamente, non ho gradito il risultato. - uno spicchio d'aglio. - un cucchiaino di sale. - parmigiano (grattuggiato, ovviamente). - olio extra vergina di oliva (tassativo: non provare a cambiar- lo). Preparazione: Per preparare il pesto occorre il mortaio. In mancanza del sud- detto si puo' usare mezzaluna e tagliere. Orami i tempi sono cam- biati, per motivi di tempo io uso il frullatore elettrico (e lo so che qui mi arriveranno gli anatemi). Il pesto viene piu' cremoso e non altrettanto gustoso, ma ha il vantaggio che si riesce a conservare piu' a lungo (inoltre e' difficile ormai tro- vare sia mortaio che mezzaluna...). Togliere le foglie del basilico dal gambo e lavarle in acqua fredda corrente. Macinare assieme pinoli e aglio e aggiungere le foglie cosi' lavatem il sale e l'olio fino a che l'amalgama rag- giunge la consistenza desiderata. Un pesto dal sapore "forte" si ottiene lasciando gli ingredienti a grani piu' grossi. Alla fine aggiungere il parmigiano. Condimento: La pasta ideale per il pesto sono le trenette. Io ho trovato in America un eccellente surrogato nelle "linguine" della De Cecco, ma va bene quasi tutta la pasta "che si lascia condire", ossia la pasta con grande superficie o rigata, come ad esempio le fettuc- cine, le molle, le signorine, le conchiglie (i nomi variano da regione a regione, scusate). Assolutamente inadeguati gli spaghetti, i bucatini, maccheroni, penne o farfalle. Tutto questo a giudizio personale. Ovviamente ottimi gnocchi e troffie (queste ultime reperibili solo a Recco o altre localita' limi- trofe). Se e' possibile usare solo la pasta, consigliato e' invece l'uso di verdure, una patata o una manciata di fagiolini. Pelare la pa- tata e tagliarla a fette abbastanza sottili in modo che cuocia nello stesso tempo della pasta. Io ho mangiato una volta il pesto sia con patate che con fagiolini, ma il tutto non mi e' piaciuto. La mia preferenza va alla patata... Ovviamente le verdure vanno cotte assieme alla pasta, ricordate! E, per favore, lasciate la pasta al dente (niente smiles qui). Il pesto va preparato in un piatto di condimento, diciamo una grossa cucchiaiata per persona, a seconda dei gusti, con un po' di burro. Io ho visto gente "allungarlo" con un cucchiaio di latte, ma credo questo serva solo se il pesto risulta troppo forte, io non ho mai provato. Io in genere scaldo il piatto di condimento sulla pentola in cui bolle l'acqua, in modo da scioglere il burro. Mia madre aggiunge anche un altro cucchiaio di olio (sempre extra vergine). Io ho abolito questa pratica dal- la mia ricetta, preferendo una pasta piu' "asciutta". Esistono altri usi del pesto, per esempio i liguri ne mettono un cucchiaio nel minestrone. Gli americani lo mettono nella pizza... Conservazione: Il pesto va "fatto e mangiato". Una sua conservazione, anche in frigo, e' praticamente impossibile in quanto tende sempre a diventare scuro anche se chiuso in barattolo. A causa del prezzo del basilico (ebbene si', sono genovese) io preferisco comprarne quantita' industriali (un'altra ragione e' che il mio vicino me ne fornisce quantita' industriali dal suo orto, a lui il pesto non piace e usa il basilico solo come aromatizzante... beato me) e prepararne tanto. Per conservarlo non metto il parmigiano, fac- cio un pesto abbastanza cremoso e metto tutto nel congelatore nelle forme del ghiaccio (yeah, togliendo prima il ghiaccio...). Quando il tutto e' congelato metto i cubetti in un sacchetto di nylon sempre nel congelatore. Quando preparo la pasta, tolgo un cubetto (o due o tre, a seconda di quanti siamo) e lo scaldo con il burro allo stesso modo, a bagnomaria sulla pentola di cottura, e aggiungo alla fine il parmigiano. Buon appetito --marco >From: strafori@ICSI.Berkeley.EDU (Marco Straforini) Comment from: luke@modus.sublink.ORG (Luciano Mannucci) > Per preparare il pesto occorre il mortaio. In mancanza del sud- > detto si puo' usare mezzaluna e tagliere. Orami i tempi sono cam- Io ho tre mortai: uno di bronzo, uno di pietra e uno di legno. Quale devo usare? luciano. Reply from: strafori@ICSI.Berkeley.EDU (Marco Straforini) Mi spiace Luciano, ma mortaio e pestello per il pesto devono essere di marmo... :-) Un altra ricetta per pesto, da Giorgio Sobrero; giorg78745@aol.com Giorg78745 at America Online, Inc. (1-800-827-6364) La ricetta e' stata adattata all'uso del frullatore anziche' dei classici mortaio e pestello PESTO ALLA GENOVESE Ingredienti: 3 mazzi di basilico; 1 spicchio d'aglio; sale; 1 manciata di parmigiano; 1 manciata di pecorino (se pecorino non disponibile usare 2 manciate di parmigiano); una manciatina di pinoli (pine nuts); qualche gheriglio di noce (walnut); 5 cucchiai d'olio extravergine d'oliva. Levate le foglie ai mazzetti di basilico, mondatele e lavatele; strizzatele bene e ponetele nel frullatore (blender) unitamente agli altri ingredienti andando finche' otterrete una salsa alquanto liquida. Condirete con il pesto minestrone (ottimo !), gnocchi, lasagne, fettuccine, spaghetti. Nota per gli amici americani: not suggested as a salad sauce. Enjoy!! Commenti su questa ricetta, da Alberto U Begliomini, aub@slb.com; Innanzi tutto le noci non ci vanno, ce le mettono solo i "foresti". Secondariamente il pesto fatto col blender o frullino e` uno schifo per la semplice ragione che il frullino scalda la salsa e la rovina. Al massimo puoi usare un blender ad immersione ma e` comunque una specie di bestemmia. Il mortaio e il pestello non li usa piu` nessuno, praticamente. La mezzaluna e il tagliere sono gli strumenti piu` indicati. Per chi non li ha ed e` Genovese una sola parola: vergogna! Per i non Genovesi mezzalune e tagliere potete comprali quando andate in vacanza in Italia. Per chi abita a San Francisco si trovano anche downtown. Un'altra cosa ho notato solo adesso. Il pesto NON e` liquido!!! Una volta terminata l'operazione "mezzaluna e tagliere" il risultato e` una pasta molto consistente che deve eventualmente essere sciolta in acqua bollente se consumata subito, altrimenti deve essere pigiata bene in un barattolo di vetro in modo da non lasciare aria e quindi coperta d'olio di oliva. Ovviamente va conservata in frigo per non piu` di tre-quattro giorni. altro commento, da Luigi Caput, L.Caput@pn.ITnet.it; c'e' solo un piccolo diabolico particolare: il basilico per fare il pesto cresce bene solo in liguria, e non dappertutto.... gia' quello di La Spezia non e' buono... Arrigo Triulzi arrigo@dcs.qmw.ac.uk da` una variante: A Camogli le noci decisamente non ci sono, mettono invece una piccola patata novella bollita spezzettata per assorbire l' unto in eccesso dell' olio d' oliva et un paio di fagiolini bolliti tagliati in pezzi abbastanza grossi.
Giustamente stimolato da un amico periodicamente emigrante in terra elvetica, mi decido a impostare la ricetta della piada cosi' come viene riportata in Mangiari di Romagna di Quondamatteo, Pasquini, Caminiti, edito da Guidicini e Rosa, Bologna. Un chilo di farina, non troppo setacciata, e quindi non molto fine, un pizzico di bicarbonato di sodio (cinque grammi in tutto), circa cento grammi di strutto e sale quanto basta. Si aggiunge acqua calda per fare un impasto che vuol essere piuttosto consistente. Si distende poi col mattarello sulla spianatoia sino a farne una bella luna rotonda e sottile e la si pone sul testo di terracotta(*) o su di un foglio di pietra arenaria appoggiato sul treppiede e sotto cui deve ardere una bella fiamma di sarmenti e di foglie secche, perche' la cottura deve avvenire molto rapidamente. Durante la rosolatura, mentre affiorano le bollicine sulla pasta, si volta e si rivolta piu' volte la rotonda focaccia e s'imprimono qua e la' le impronte della forchetta, che rimangono come ornamento screziato della piada. E, quando l'odore del pane empie la casa, si toglie ancora ardente dal testo, si taglia a croce e le quattro quadre si allineano in piedi sopra il mantile disteso sulla cornice della spianatoia. (*) Il testo altro non e' che un disco, un tempo di terracotta, ora piu' frequentemente di ferro. Come varianti alla ricetta riportata posso consigliare di provare a sostituire la meta' dello strutto con olio extra vergine d'oliva e a utilizzare un poco di latte tiepido quando si impasta. L'impasto deve venire modellato a pagnotta e quindi lasciato riposare in una terrina ricoperta da un panno per almeno un'ora, quindi si puo' procedere a tirare le piade. Naturalmente se la piada viene farcita con formaggio squaquarone e con le erbe oppure con wurstel e crauti la cosa cambia come dal giorno alla notte. nutritevi bene, luska. luska@dic.unipd.it Luca Ciano - tecnico Polo Civile at BBS - luska@pluto.dic.unipd.it luska@sunmbeam.lnl.infn.it
(2 ore e 30' circa) Ingredienti (per due persone): Polenta: 250 grammi. Fontina (Gorgonzola per gli amanti): 50 grammi. Macinato (io lo uso di alce, ma dubito che si trovi a Washington, va benissimo anche il manzo): 500 grammi. Pomodori: 400 grammi. Vino rosso: un bicchiere. Mezza cipolla e mezza carota. Sale, pepe e parmigiano a piacere. Grattuggiare cipolla e carota e soffriggerle in olio di oliva, aggiungere la carne e rosolare il tutto a 700 !C mescolando spesso, fino alla scomparsa del colore rosso nella carne. Aggiungere il vino e dopo mezzo minuto abbassare il fuoco a 160 !C e coprire la casseruola. Cuocere per almeno due ore mescolando ogni tanto. A questo punto iniziare la preparazione della polenta: quando l'acqua per la polenta bolle aggiungere i pomodori al sugo, salare e pepare. Abbassare il fuoco della polenta e buttare: mescolando in continuazione bollire per non piu' di 7 minuti, altrimenti diventa troppo spessa. Trasferire la polenta in un piatto, aggiungere il parmigiano ed il formaggio grattuggiati (difficile grattuggiare il gorgonzola) ed infine il sugo. Servire caldo! Disclaimer: questa e' la polenta pasticciata del Doge. In nessun modo va considerata come la ricetta ufficiale della polenta pasticciata, che ha peraltro probabilmente dozzine di varianti regionali con e senza carne. Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway
Ingredienti: 1/2 petto di pollo a persona panna da cucina, extra thick (circa 200 gr per tre persone) funghi secchi (a piacere) riso (circa 100 gr a persona) un bicchiere di vino bianco per petto (preferisco il verdicchio, ma va bene anche il prosecco) Preparazione: Mettere i funghi in un pentolino di acqua calda (non bollente) per qualche minuto. Schiacciare il petto di pollo e rosolarlo in un po` di burro finche` ben dorato da entrambe le parti, aggiungendo 1/2 bicchiere di vino. Aggiungere quindi la panna, un pizzico di sale, i funghi ed il rimanente vino (a piccole dosi, per evitare che la panna si rassodi troppo velocemente). Una volta finito il vino, lasciare rassodare la panna a fuoco molto lento. A parte, preparare un risotto con l'acqua dei funghi e, se si preferisce, un pezzettino di dado. In mancanza dell'Arborio, va benissimo un riso veloce di cottura come il Basmati. Prepare quindi il riso su un piatto da portata, e sistemare il pollo con i funghi e la panna (che dovra` essere dlla giusta consistenza, cioe` non liquida ma nemmeno solida, diciamo cremosa). E` consentito leccarsi i baffi a fine cena. Luca. PS: Se la ricetta sembra appetibile, posso mandarne qualche altra? lleonardi@acorn.co.uk
Una ricettina per vegetariani (italiani e non): INGREDIENTI: 500 gr. fagiolini (o dovrei dire una libbra?), 500 gr. patate, 2-3 spicchi aglio (meglio abundare etc.), un uovo intero, 150 gr. parmigiano grattugiato, maggiorana a piacere (un premio a chi la trova FRESCA negli U.S.), sale, pan grattato e, naturalmente, olio d'oliva :-) Bollire patate e fagiolini e passarli con il passaverdure. Unire al composto uovo, parmigiano, sale e aglio/maggiorana tritati. Mescolare con cura. Ungere una teglia (question: teglia e' una parola italiana o dialetto genovese?) e cospargerne il fondo di pan grattato. Distribuire uniformemente l'impasto nella suddetta teglia, quindi ricoprire il tutto con uno strato sottile di pan grattato e qualche goccia d'olio. Cuocere in forno pre-riscaldato a media temperatura (nei paesi NORMALI vuol dire 200 gradi celsius, here in the U.S. e' una specie di nightmare...) per circa 45-60 minuti (deve formarsi una bella crosta dorata). Servire tiepido. Buon appetito!!!! Paola Bernazzani bern0055@student.tc.umn.edu
per 3 persone INGREDIENTI: 400 grammi di rigatoni 200 grammi di ricotta un cucchiaio di prezzemolo tritato uno spicchio d'aglio 6 cucchiai di parmigiano PROCEDIMENTO: Lessare i rigatoni in abbondante acqua salata. Intanto sciogliere la ricotta in tre cucchiai d'acqua di cottura della pasta; aggiungervi il prezzemolo, l'aglio e il parmigiano. Condire immediatamente i rigatoni e servirli ben caldi. Se piace, aggiungere alla ricotta un paio di cucchiai di panna. Buon appetito! lem@esse4.dei.unipd.it Enrico M. Lucarini at Universita' di Padova
Ingredienti: Una cipolla piccola Burro, 80g Un bicchiere di vino bianco Riso, se possibile arborio, 4-5 etti Brodo di carne (un litro circa), oppure dado. Una bustina di zafferano Parmigiano grattato, 50g Se lo zafferano in bustina e' introvabile, va bene anche quello intero "a fili", basta pestarlo per bene in anticipo. Mettete a bollire il brodo, che verra' aggiunto poco a poco al riso. Se vi tocca usare il dado, mia zia mi ha insegnato un piccolo accorgimento: mettete a bollire un litro circa d'acqua, aggiungete il dado tritato direttamente al riso e' aggiungete l'acqua bollente poco a poco, in modo da evitare di sprecare il brodo avanzato. Fate soffriggere la cipolla tritata fine in 50g di burro. Quando avra' preso colore, buttate il riso e mescolatelo bene al battuto. Unite il vino, e fatelo assorbire dal riso a fuoco medio, mescolando frequentemente. Se usate il dado, aggiungetelo, seguendo con qualche mestolo d'acqua, quanto basta per coprire il riso. Altrimenti aggiungete qualche mestolo di brodo. Fate sciolgliere lo zafferano in un po di brodo (o in un po d'acqua) e aggiungetelo al riso. Continuate a mescolare, aggiungendo liquido (bollente, mi raccomando) via via che viene assorbito. Assaggiate ogni tanto per verificare la cottura. In ultimo aggiustate di sale, levate dal fuoco, e unite il parmigiano ed il burro rimasto, mescolando con vigore. Accompagnatelo con il resto della bottiglia di vino, e magari anche con qualche altra bottiglia se dovessero proliferare i brindisi alla salute del Lider, del compagno Cittadini, e del Kollettivo tutto. Carlo --------------------------------------------------------------------------- -- Carlo Graziani |Warning: some of the above may not be a fully | Dept. of Physics |correct representation of profound cosmic truth.| University of Chicago |It's fun to have fun, but you have to know how !"| carlo@nu.uchicago.edu | -The Cat in the Hat | ---------------------------------------------------------------------------
per 4 persone INGREDIENTI: 400 grammi di riso 4 patate medie 80 grammi di burro alcuni fili di erba cipollina una cipolla piccola un cucchiaio di prezzemolo un bicchiere di vino bianco un litro di brodo di carne parmigiano, sale e pepe PROCEDIMENTO: Fare un soffritto con 30 grammi di burro, la cipolla finemente tagliate e le patate spezzettate. Aggiungere il riso assieme al vino, al prezzemolo e all'erba cipollina. Salare. Quando il vino e` quasi completamente evaporato, aggiungere gradatamente il brodo. A fine cottura aggiungere il rimanente burro con il parmigiano e il pepe. lem@esse4.dei.unipd.it Enrico M. Lucarini at Universita' di Padova
Berry Pudding with Cream - 1 1/2 pounds fresh raspberries, strawberries, or a combination - 2 cups water - 1/2 cup sugar - 3 tablespoons cornstarch - 1 pint light cream Slivered almonds Wash and drain berries (or defrost and save liquid). There should be 2 1/2 cups total. If fresh, add 2 cups of water and cook until berries are soft. Add sugar. Mix cornstarch and 2 tablespoons cold water. Add a small amount of berry juice, mix well and stir into berry mixture. Cook, stirring constantly until pudding thickens. Reduce heat, cook 10 minutes. Turn into serving dish. Let stand until cold. When serving, decorate with slivered almonds, passed around the table, followed by a pitcher of cream. By chef Lynn Bryant
Fry two or three whole eggs in a pan, stirring them with a fork. Add milk, cream, salt, pepper, parsley, and pieces of smoked salmon. Stir until the mixture is only just solid. Serve at once with toast. Miranda.
Pisa, 1990. Il giorno del Gioco da Ponte. Nord della citta` verso Sud della citta`, grande scontro in costume storico. Alla ripa nell'ombra della tribuna un giovane africano godeva un - Sorbetto Mango-Kiwi Mix 2 pure'ed mangos, 2tblsp lemon juice, and a sugar syrup made with 65g sugar. Separately, mix 4 chopped kiwi fruit, 2 tblsp lemon juice, and a sugar syrup made with 40g sugar. Put large spoonfuls alternately from the two mixtures into a plastic container. Don't stir. Freeze. Serve with mint. Serves 4. Una banda di Pisani gli ha chiesto "Tifi per chi?" Domanda esplosiva il giorno del Gioco. Come si dice, 'un e` 'na guerra, ma ci manca po`o. "Per chi tifate voi?" ha chiesto il ragazzo, furbo. "Noi, Tramontana." "Noi, Mezzogiorno." Un'altra banda, s'avvicinando. Ha pensato. Ha detto "Camerun". Camerun! hanno esclamato i due gruppi, sorridenti. Hanno abbracciato l'africano. Camerun! ha detto un Mezzogiornino, che offeriva un gelato a un Tramontino. Cameruuun! ha risposto il Tramontino, che gli dava una bandiera in scambio per il gelato. La parola magica si e` diffusa attraverso il Ponte, giu` i Lungarni, verso il mare, l'urla contenta di una citta` unita. Ca me ruuuuuuuuun! -------------------------------------------------------------------- Miranda Mowbray We all scream for icecream mjfm@hplb.hpl.hp.com
Ricetta ufficiale dal film "Dove vai in vacanza?", episodio "Si' Buana." La scena si svolge in Kenia, personaggi e interpreti: Professional Wilson (falso cacciatore afro-inglese parlante swahili, in realta' disoccupato di Roma): Paolo Villaggio Dr. Panunti, proprietario dell'agenzia Panunti tours che organizza il safari: Gigi Reder. Turista ciociaro: ?. Panunti ha appena proibito a Wilson l'accesso al buffet italiano, ricordandogli che per contratto deve fingere di essere interessato solo al cibo locale. Wilson (con l'acquolina in bocca davanti ad un piatto di spaghetti all'amatriciana): "Che e'?" Turista ciociaro (con la bocca piena): "spaghetti a' amatriciana". Wilson (simula distaccata curiosita', ma sta per sbavare): "c-come si fa?". Turista ciociaro:"se fa' er soffritto de cipolla, se mette un ber po' de guanciale, er pummidoro, eer pecorino". Wilson (con occhi imploranti): "e un po' di basilico?". Turista ciociaro: "fagoltativo". Wilson (sbava): "ahhggh". Ciao, Jacopo -- Jacopo Andreose - Il Doge - Dept. of Cellular and Molecular Physiology +203-7371063 tel | +203-7854951 fax | jacopo_andreose@quickmail.yale.edu
Per contribuire al tasso glicemico di tutti gli SCIiti golosi, ecco la ricetta di uno dei dolci piu` buoni che la mamma (eh ben, siamo o non siamo italiani?) mi abbia mai fatto (ancora oggi, quando ho l'occasione di tornare in Italia in macchina, non parto mai senza un esemplare per compagno di viaggio). dosi: - 1 kg di mele ranette, grattugiate non troppo finemente - la scorza grattugiata di un limone - 3 cucchiai di uvetta, da ammorbidire in acqua tiepida - 1 bustina di pinoli - 4 cucchiai di zucchero - mezzo cucchiaino di cannella in polvere - mezzo bicchierino di grappa - 3 etti scarsi di farina - un pizzico di sale - 100 grammi di burro (la margarina va anche benissimo) - zucchero a velo procedimento: impastare velocemente la farina a mano con acqua tiepida (1 tazza da colazione) e due cucchiai di olio leggero (meglio se di semi). avvolgere la palla cosi' ottenuta in un tovagliolo infarinato e mettere il tutto in un luogo tiepido. nel frattempo preparare in una terrina tutti gli ingredienti, mescolando accuratamente. a parte, fare fondere il burro. Col mattarello stendere la pasta sul tavolo infarinato fino a ottenere uno strato **sottile** di forma rotonda. spargervi sopra una parte del burro con un pennello e spolverare con una manciata di pane grattugiato (o di amaretti sbriciolati). aggiungere il ripieno, e arrotolare il tutto spennellando la pasta cl burro fuso ad ogni giro. mettere il rotolo cosi' ottenuto nella teglia precedentemente imburrata (MOLTO DELICATAMENTE PER NON ROMPERLO...) e passare ancora un po' di burro fuso sulla superficie del rotolo. mettere in forno a 180 gradi per circa 40 minuti (questo vale per un forno elettrico. Prima di servire, spolverare con lo zucchero a velo. Si tratta dello strudel cosi` come ci e` stato tramandato dalla nonna fiumana: ne esistono mille altre ricette, ma nessuna ha mai potuto scalzare questa dalla top ten dei miei recettori del gusto. Andrea migliori@in2p3.fr ---------------------------------------------------- Andrea Migliori - LPNHE - Ecole Polytechnique - Palaiseau - France ----------------------------------------------------
12 noci, 1/4 di litro di panna liquida, 40 grammi di burro. Sgusciare le noci, mettere i gherigli nel frullatore e ridurli in poltiglia. Mettere la poltiglia in una tazza e incorporare un poco alla volta la panna liquida leggermente scaldata. Mescolare con molta delicatezza. Versare su ravioli o fettuccine. Ricetta ligure di Giorgio Sobrero, Giorg78745@aol.com.
E' gia' un po' che ho idea di scrivere questa ricetta: realizzata tre volte sinora. E' decisamente barocca e laboriosa, ma merita l'effetto. E' decisamente adatta per un gruppo di una decina di persone e richiede un buon cuoco in generale. Richiede un due giorni: 1 giorno preparazione tacchino e ripieno. 2 giorno cottura. E' stata ricavata da ricettario materno e dall'Artusi per certi pezzi. Ingredienti: pane raffermo, burro, noce moscata, una o due quaglie, o piccioni, o altro volatile, pancetta affumicata, fegatini di coniglio, perfetti sarebbero i fegatini di maiale toscani, se non si hanno fegatini di pollo vanno bene, cervella, lattuga, sia quella rossa che quella normale, una faraona, un tacchino, uova, un tacchino intero, ago e filo, rosmarino, foglie di alloro, pepe se piace ma non e' necessario. a) Disossare il tacchino che deve avere la pelle perfetta, non slabbrata o rotta, si parte dalla schiena e si procede verso il davanti con un coltello affilato sui due lati del torace, lasciare soltanto l'ultima porzione delle ali, gli ultimi due pezzi di osso. Si puo' lasciare volendo anche il pezzo finale delle zampe, ma per tagliare il tacchino alla fine e' meglio toglierle, togliete con molta pazienza anche i tendini che nel tacchino sono molto spessi. A questo punto ottenete una specie di sacca senza piu' forma propria, con un taglio sulla schiena e i soliti buchi da cui hanno tolto collo e interiora. Cucite il taglio sulla schiena e il foro del collo, resterete con il foro da cui sono state tolte le interiora. Se avete tolto le ossa delle zampe legate i due fori rimasti. Salate il tacchino e mettetelo da parte. b) Ripieno: in una grossa terrina mescolate via vie che li preparate i seguenti, tagliandoli dopo cottura in pezzi molto piccoli: fegatini: cotti a colore bruno scuro in padella con un poco di olio e foglie di alloro. cervella: idem come sopra. lattuga: tagliata a pezzetti e passata con solo il burro. quaglie e piccioni: idem, tagliate a pezzetti cuocete e poi togliete la polpa dalle ossa. pancetta affumicata: fatela passare in padella sino a che non sia croccante. pane: bagnatelo nel latte, e poi passatelo in padella con alloro e burro, rimane una specie di pastone ma deve dorare un pochino. Mescolate il tutto e aggiungete le uova, continuando a mescolare. Non esagerate con le uova altrimenti il volume aumenta troppo, il pane non deve essere troppo bagnato, il tacchino dara' i suoi di liquidi, aggiungete la noce moscata al tutto un po di prezzemolo tritato, ed annaffiate abbondantemente con parmigiano grattato, il sale lo avrete gia' messo in ogni ingredientei non eccedete, vista la presenza del formaggio, e l'impasto e' pronto. Le quantita' sono a occhio, e sono basate sulle dimensioni del tacchino in prima battuta. Il pane occupa circa un 40% dell'impasto assieme alle uova. Fegati e volatili sono un altro 20-30%, il resto e' cervella e pancetta -- non molta della seconda perche' ho un gusto dominante --, la lattuga toglie il gusto grasso all'impasto potete metterne una quantita' decente, l'amarognolo si sposa bene con il resto. d) Variante 1) mettete il ripieno nel tacchino , il trucco e' nello stabilire una quantita' di ripieno e di uova che non facciano sedere il tacchino ma non lo facciano neanche scoppiare, N.B. l'impasto e' semisolido. Chiudete il tacchino e cuocete per un 3 ore almeno sui soliti 400F o 200C a seconda del luogo. Variante 2) disossate la faraona, mettete il ripieno nella faraona, mettete la faraona nel tacchino, e qui ci sono due possibilita', una prevede una precottura in pentola incoperchiata della faraona, onde evitare sorprese, ma ovviamente toglie del gusto all'insieme, e crea problemi di shape ... la faraona tende a diventare una palla che da' al tacchino un aspetto un po' strano. Oppure mettete la faraona cruda ripiena nel tacchino e poi cuocete. La cottura in questo caso e' molto piu' lenta che nel precedente ci vogliono almeno un 5-6 ore molto lenta e poi alla fine alzare per imbrunire. Che mi ricordi e' tutto ... p.s. lavare il tacchino per togliere il sale e asciugarlo con una salvietta. p.s. contorno a scelta. F. Bignone University of Toronto Chemistry Department
per 4 persone INGREDIENTI: 400 grammi di tagliolini all'uovo freschi 250 grammi di fiori di zucca 100 grammi di pomodori spezzettati un cucchiaio di prezzemolo tritato 4 cucchiai di parmigiano sale, olio extra vergine d'oliva PROCEDIMENTO: Tagliare i fiori di zucca in quattro parti dopo averli lavati e puliti. Metterli in una padella e farli appassire nell'olio caldo. Versarvi i pomodori spezzettati e cuocerli a fuoco vivace. Una volta lessati i tagliolini, saltateli nella padella assieme alla pasta. Aggiungere alla fine il parmigiano. lem@esse4.dei.unipd.it Enrico M. Lucarini at Universita' di Padova
Ingredienti (per 4-5) Cioccolato fondente: 100 grammi. Mascarpone: 500 grammi. 3 uova. Savoiardi (o biscotti all'uovo equivalenti): 1 pacco. Caffe' (non necessariamente espresso) 3-400 ml. Zucchero: 3 cucchiai da minestra. Mezzo bicchierino di Marsala (facoltativo). Mettete il mascarpone, i tuorli e lo zucchero in una terrina e sbatteteli fino a quando il composto sara' omogeneo e consistente (tempi? dipende dall'olio di gomito e dall'attrezzatura: con lo sbattitore elettrico bastano tre minuti). Inzuppate rapidamente i savoiardi nel caffe' (a cui gli etilisti avranno aggiunto il marsala) ancora caldo uno ad uno e disponeteli in una terrina quadrangolare in uno o piu' strati. Coprite con la salsa di mascarpone ed infine con il cioccolato finemente grattuggiato. Tenete a 4 gradi per almeno tre ore prima di servire. Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway Variante di Carla Quaranta: Una ottima variante consiste nell'utilizzare biscotti secchi (tipo ORO Saiwa), che si non si disfano e "reggono" meglio la crema. Commento di Stefano Bertarello: I savoiardi si disfano se li metti nel caffe' caldo, devi aspettare che si raffreddi. Qualcuno sostiene che per dare maggiore consistenza alla crema si debbano aggiungere anche gli albumi di alcune delle uova montati a neve a parte. Ricetta alternativa da rurubino@magnus.acs.ohio-state.edu Ruello Rubino: Ora non mi ricordo le dosi, ma d'altra parte puoi andare tranquillamente ad occhio : mischi il mascarpone con un bel po' di zucchero (assaggia), fai un bel po' bi buon caffe' e ci aggiungi rhum a piacere (riassaggia ma non ti ubriacare); poni i savoiardi (non credo ne troverai freschi :-(, comunque sono abbastanza buoni quelli di Matilde Vicenzi, anche quelli li abbiamo trovati qui, anche se pagandoli a peso d'oro) in una teglia e li bagni generosamente col caffe'/rhum (se preferisci zuccherato - ehi! basta assaggiare!); li spalmi per benino col mascarpone; repeat until la teglia e gli ingredienti lo consentono; dulcis in fundo cospargi il tutto con uno bello strato di cacao in polvere (che sia buono, mi raccomando - noi abbiamo trovato quello Droste ... yum !) .... et voila'. Refrigerate almeno 2-3 ore prima di consumare. Ricetta "lazy tiramisu`" da josept@bf.rmit.edu.au Josephine Tedesco 1. get the savoardi biscuits - In Australia we call them Lady Fingers - basically a sponge biscuit. 2. get alcohol - (I like to use port - others prefer Marsala) 3. soak biscuits in alcohol (actually dip and make sure both sides are covered) 4. place biscuits in receptacle (what ever you will be serving the Tirami Su in - it should be deep at least 4 inches) 5. beat the cream - until it forms peaks 6. spoon the cream onto the biscuits - thickly! 7. get some chocolate powder and some coffee powder - make into a watery paste - spoon onto the cream 8. repeat using another layer of soaked biscuits, cream and chocolate/coffee paste 9. with a fork make a nice pattern on the chocolate/coffee paste 10. place in fridge - for as long as you can resist - overnight is best!
Ingredienti: 250 g di farina 200 g di zucchero 150 g di burro 3 uova sugo di 2 arance (grosse) 1 pizzico di sale lievito x torte (una busta di Bertolini o equivalente) Impastare burro (ammorbidito a bagnomaria), zucchero e uova. Aggiungere la farina, il sugo di 1 arancia e 1/2 , e, se vi fidate degl i antiparassitari usati, grattuggiateci anche un po' di scorza, il sale, e per ultimo il lievito. Cuocere a forno caldo (200-220 C) con teglia imburrata e infarinata per 40 minuti (controllate la cottura con lo stecchino, non rispondo dei tempi del vostro forno). Nel frattempo preparate una glassa densa con il sugo della 1/2 arancia rimasta e tanto zucchero al velo. A torta calda, guarnire con la glassa (togliete dalla teglia prima, senno' la glassa incolla :-) ). Buon appetito -- Gianni Comoretto . __| | |__| |__/\ .. . comore@arcetri.astro.it Gianni Comoretto at Osservatorio di Arcetri
INGREDIENTI: una tazza di riso mezza tazza di zucchero un litro di latte mezza stecca di vaniglia o essenza della stessa quattro uova PROCEDIMENTO: Prende una pentola, che sia ben lavata ( non solo insaponata come si usa da quest parti: alludo alle usanze barbare degli Anglosassoni), empirla con il latte, il riso , lo zucchero e la vaniglia. Bollire a fuoco lento per almeno un`ora o fino ad addensamento. Alche` togliere la pentola dalla fiamma e mescolarvi energicamente le uova intere facendo ben attenzione che le uova non si solidifichino prima di entrare nel forno, per non fare una frittata. Indi infornare in una telia bassa e cuocere a fuoco lento fino a doratura, il che prendera` un`ora o piu`. Ora non ti resta che attendere la cottura raschiando il fondo della pentola, dal contenuto delizioso. Si consiglia di consumare fredda o se calda con crema. Se piace si possono aggiungere canditi e frutta secca, le varianti sono infinite: personalmente la adoro con un po` di nocino aggiunto in bollitura. E` facile da preparare, non richiede molte attenzioni e riesce, quasi, sempre. Provatela e sappiatemi dire. ciao luca (L.Tomasi)
(Recipe adapted from one by Annie Bell. VERY rich so don't eat too much of it. If it's not February 14th you can still make it, why not? As Rogers and Hart said, each day is Valentine's Day.) Ingredients: Cocoa powder 13oz dark chocolate - eg. Lindt, Valbrona 5 eggs 6oz castor sugar + 1tbsp 8oz soft unsalted butter 4 tbsp strong black coffee 3oz sifted plain flour 1 level tsp baking powder 4 tbsp double cream 2 tbsp Kahlua, Tia Maria or Cognac Crystallized roses/violets (optional but traditional) Butter an 8in springform cake tin and line the base with parchment paper. Butter this too, and dust with cocoa powder. Break up 8oz of the chocolate and melt it in a bain marie. Separate the eggs. In a large bowl, whisk the egg yolks and 6oz castor sugar together until they are pale, now whisk in 6oz butter, then gradually whisk in the melted chocolate, the coffee, then fold in the flour and the baking powder. Preheat the oven to 170C/325F/gas mark 3. Whisk the egg whites in a large bowl until stiff, sprinkle over the remaining tablespoon of sugar and continue whisking until it is glossy. Fold into the cake mixture, a third at a time. Pour into the prepared cake tin, give it several sharp taps on a work surface to eliminate air bubbles, and bake in the middle of the oven for 50-55 minutes. Losen the collar and allow to cool. Trim the surface of the cake to level it. Now invert it and remove the parchment paper. To make the glaze, break up 2oz chocolate and melt it with 2oz butter in the bain marie, then add the double cream and liqueur. Spread half of this over the top and sides of the cake with a palette knife, allow to set in a cool place (but not the fridge). Rewarm the remaining glaze and repeat. Decorate with crystallized roses and/or violets in the shape of a heart. Eat it with someone you love. Miranda.
Dall'Artusi, edizioni I Libri di Gulliver, pg 231 la ricetta per 363. Vitello tonnato Prendete un chilogrammo di vitella di latte, nella coscia o nel culaccio, tutto unito e senz'osso, levategli le pelletiche e il grasso, poi steccatelo con due acciughe. Queste lavatele, apritele in due, levate loro la spina e tagliatele per traverso facendone in tutto otto pezzi. Legate la carne non molto stretta e mettetela a bollire per un'ora e mezzo in tanta acqua che vi stia sommersa e in cui avrete messo un quarto di cipolla steccata con due chiodi di garofani, una foglia di alloro, sedano, carota e prezzemolo. L'acqua salatela generosamente e aspettate che bolla per gettarvi la carne. Dopo cotta scioglietela, asciugatela e, diaccia che sia, tagliatela a fette sottili e tenetela in infusione un giorno o due in un vaso stretto, nella seguente salsa in quantita` sufficiente da ricoprirla. Pestate grammi 100 di tonno sott'olio e due acciughe; disfateli bene colla lama di un coltello o, meglio, passateli dallo staccio aggiungendo olio fine in abbondanza a poco per volta e l'agro di un limone od anche piu`, in modo che la salsa riesca liquida; per ultimo mescolateci un pugnello di capperi spremuti dall'aceto. Servite il vitello tonnato con la sua salsa e con spicchi di limone. Il brodo colatelo e servitevene per un risotto. From: mannella@citinv.it (Riccardo Mannella) Date: Sun, 26 Nov 1995 19:56:15 +0100 Miranda.
Fai soffriggere in una pentola da brodo una grossa CIPOLLA BIANCA con del ROSMARINO aggiungi 300 grammi di PANCETTA o, guanciale, o speck, o salsiccia, a seconda del budget e dei gusti. Quando questa sarà cotta metti 400 grammi di ORZO PERLATO e due litri di brodo e lascia bollire per un'ora. Si condisce, ognuno nel suo piatto, con parmigiano grattuggiato, pepe e olio crudo. From: Binaghi@vol.it Date: Fri, 15 Dec 1995 14:13:15 +0100