RICETTARIO di soc.culture.italian.

A cura di Miranda Mowbray

Sommario

Acciugata

Antipasto di pomodori

Aringhe speziate

Baccala` con le ulive

Brioche & croissant

Busara di scampi

Calcionetti

Cantuccini (varie versioni)

Carciofi in salsa

Casatiello `nzogna (sugna) e pepe

Ciambella

Cinghiale in dolce forte

Cotolette di maiale con pomodoro e salvia

Couscous

Creme brulee

Crostini di fegato

Farfalle, leeks, salmon and cream

Feijoada

Friggione

Frittata ai formaggi

Fusilli alla Piomelli

Fusilli gamberetti e zucchine

Garlic bread

Grolla

Gulab Jamun

Kedgeree

Knedliky

Kufta

Lamb and leek pie

Lingua in dolceforte

Linzer tortchen

Maccheroni con le melanzane ("sciue' sciue'")

Mahi mahi en papillote

Mezzelune con marmellata

Monte Bianco (due versioni)

Mousse del Doge

New Year punch

Olive nere marinate

Paella (piu` o meno...)

Pasta con tre formaggi

Pasta alla carbonara

Pasta alla zucca

Pasta e ceci

Pasta e fagioli

Pasticcini con la ricotta

Penne capperi e olive

Penne rosse

Pennette salmone e asparagi

Peperoni Montalban

Pesto

Piada

Polenta pasticciata del Doge

Pollo con panna e funghi

Polpettone alla genovese

Rigatoni della pastorella

Risotto allo zafferano

Risotto con le patate

Rodgrot med flote (norwegian)

Scrambled egg

Sorbetto mango-kiwi

Spaghetti all'amatriciana

Strudel di mele

Sugo di noci

Tacchino imperatore

Tagliolini ai fiori di zucca

Tiramisu del doge

Torta di arance

Torta di riso

Valentine's day chocolate cake

Vitello tonnato

Zuppa d'orzo


Acciugata

Aprire una scatola di filetti d'acciughe sott'olio.  Metterle in un
tegamino e farle scaldare poco e senza lasciare che l'olio bolla.
Premerle con una forchetta finche' saranno ridotte in una pasta
liquida.  Va bene per condire l'insalata (per questo aggiungere un po
d'aceto), pesce lesso, uova sode e carne lessa.

Ricetta ligure di Giorgio Sobrero,  Giorg78745@aol.com.


Antipasto di pomodori


Per 4 persone: 4 grossi pomodori maturi, maionese, olio, limone,
basilico, 1 pugno di prezzemolo, 50 grammi di pinoli, 23 grammi di
capperi, olio e sale quanto basta.

Tagliare i pomodori a meta'. Privarli dei semi. Preparare nel
frullatore una salsina con 1 pugno di prezzemolo, basilico, pinoli e i
capperi, olio e sale.  Amalgamare la salsina verde con al maionese
girando dolcemente.  Riempire i pomodori e servire.

Ricetta ligure di Giorgio Sobrero,  Giorg78745@aol.com.


Aringhe speziate


        Ricetta svedese.  Per 10.

Lascia in ammollo 2.5 kg di aringhe fresche (pulite ma non cotte) in 1
parte aceto, 2 parti acqua per 24 ore.  Mescola grani di pepe bianchi,
foglie d'alloro, mandorli, pepe della Giamaica, maggiorana, 200g sale,
200g zucchero.  Metti in strati con l'aringa in un vaso. Servi freddo.

Si`, davvero, la ricetta finisce qui, sono aringhe non cotte, ma sono
deliziose, vi giuro.
                             Miranda.


Baccala` con le ulive

 
Per qualche ragione a casa mia non si mangiava mai baccala`.  Un
peccato, perche' a me piace molto.  Questa ricetta l'ho trovata su una
rivista americana, in cui era contrabbandata come "Piatto tipico
napoletano".  Senza emettere alcun giudizio sulla reale provenienza,
la passo all'inclito pubblico sciita. Posso garantire, sulla base di
ripetuti esperimenti, che il risultato e` eccellente.


700g di baccala`
200g di ulive verdi
farina
prezzemolo
2 cipolle medie

Si lasci il baccala` a bagno nell'acqua per almeno 24 ore (cambiando
l'acqua di frequente, o, meglio ancora, lasciando il recipiente nel
lavandino sotto un filo d'acqua corrente).

Si taglino le ulive a fettine sottili.

Si tagli il baccala` in pezzi di 6.2832cm (+/-25%), lo si asciughi, e
lo si infarini abbondantemente da entrambi i lati.

Si metta a soffriggere la cipolla in una padella larga, in olio
d'oliva.  Quando la cipolla ha cominciato a rosolarsi, la si tolga
dall'olio con un cucchiaio forato, facendo bene attenzione a lasciar
scolare l'olio nella padella.

Si soffrigga il baccala` a fuoco abbastanza vivo.

A baccala` quasi pronto, si aggiungano le ulive, il prezzemolo, e le
cipolle, e si lasci insaporire il tutto per qualche minuto.

Nota: in genere, io friggo il baccala` in due tornate, ma lo faccio
insaporire tutto insieme.  Non si deve usare troppo olio (deve solo
coprire il fondo della padella), altrimenti il baccala` ne risulta
'nzevato (=unto).

La quantita` sopra descritta dovrebbe bastare per 4 persone normali.
A me, invece, ne e` appena avanzato un po' per il pranzo di oggi. :-(

Ugo Piomelli (ugo@glue.umd.edu)
---
Several people objected to the use of green rather than black
olives in the recipe above.


Brioche & croissant

Ecco un po' di indicazioni per fare le brioches !!!!!  Mi baso
soprattutto su quanto consigliato dal mitico Paul Bocuse nel suo libro
LA CUISINE DU MARCHE'

PASTA PER BRIOSCIA

   L'associazione di burro, uova e farina, effettuata in ben precise
condizioni e assoggettata poi al fenomeno della fermentazione, produce
una delle migliori paste dolci; a patto, pero', che gli ingredienti
usati siano di qualita' finissima e di freschezza impeccabile.  La
pasta per brioscia puo' essere piu' o meno ricca di burro. Do qui una
formula media, che pure essendo molto fine e dando eccellenti
risultati non comporta eccessive difficolta'; come sarebbe il caso se
la percentuale di burro fosse ancora piu' alta.

Proporzioni
550 g. di farina, per 1/3 se possibile, fior di farina; 500 g. di
burro; 6-7 uova secondo grossezza; da 5 a 10 g. di lievito a seconda
che la stagione sia calda, temperata o fredda; 10 grammi di sale; 10
grammi di zucchero (quanto piu' zucchero si mette, tanto piu'
intensamente dorata sara' la brioscia); latte; acqua.

Setacciare 125 gr. di farina e disporli a fontana sulla spianatoia o
su un marmo. Al centro della fontana sbriciolare il lievito, la cui
quantita' deve essere regolata secondo la temperatura: in estate, col
caldo, 5 grammi basteranno per 500 g. di farina, mentre con
temperature decisamente fredde non ne occorreranno meno di 10 g.
Usare la giusta quantita' di lievito e' molto importante, in quanto ne
dipende la fermentazione, dalla quale dipendono a loro volta la
leggerezza e il sapore della pasta. Se il lievito e' troppo e quindi
la fermentazione eccessiva, la pasta avra' uno sgradevole sapore
acidulo che cancellera' il profumo e la morbida untuosita' del burro;
se invece se ne usa troppo poco, si avra' una pasta pesante, indigesta
e di cottura laboriosa a causa dell'insufficiente sviluppo della
massa. Sul lievito, che deve essere ben asciutto e acquistato
freschissimo dal panettiere, versare due cucchiai di acqua o latte
tiepido; diluire il lievito, poi un poco per volta assorbire la
farina, aggiungendo progressivamente altro latte o acqua tiepidi, fino
ad ottenere una pasta morbida, ma abbastanza consdistente da poter
essere raccolta a palla. Inciderla in croce sulla parte superiore,
metterla in una piccola terrina o insalatiera, corprila con un panno e
riporla in un luogo tiepido (il tepore accelera la fermentazione) per
riprenderla quando sara' raddoppiata di volume, il che si verifichera'
dopo 20 o 30 minuti.  Nel frattempo ammorbidire il burro lavorandolo
con le mani finche' e' malleabile e liscio. Tenerlo da parte.  In un
piccolo recipiente mettere lo zucchero e unire due cucchiai di latte o
acqua per scioglierlo.  Setacciare la farina rimanente, disporla a
fontana, versare al centro il sale, sciolto in due cucchiai d'acqua, e
tre uova, che saranno rotte a parte, a uno a uno cosi' da poterne
controllare la freschezza (sara' bene anche annusarle: uno solo che
odorasse di paglia basterebbe a rovinare tutto). Impastare la farina
con le tre uova.  Alla pasta molto dura cosi' ottenuta incorporare, a
uno a uno, le tre o quattro uova rimanenti (anche di queste
controllare freschezza ed odore), poi lo zucchero che e' stato sciolto
con latte o acqua.  Queste aggiunte vanno fatte lentamente, man mano
che la pasta lavorata e battuta prende elasticita', cioe' leggerezza e
corpo, tanto che cessa di aderire alle mani e al tavolo.  Raggiunto
questo punto, incorporare il burro rammollito. Questa operazione va
eseguita con meno energia. Non appena ottenuta l'unificazione dei due
elementi, stendere sull'impasto la pasta lievitata preparata per
prima, e ora portata dalla fermentazione al doppio del suo volume
iniziale.  Amalgamare tagliando l'impasto con le dita e ripiegandolo
continuamente su se stesso, finche' si sia ottenuta un'omogeneita'
quasi perfetta.  Infine mettere la pasta in una terrina, cospargerla
d'un velo di farina, coprirla con un panno e riporla in un locale
temperato.  Inizia qui il secondo periodo di fermentazione, che
durera' 5-6 ore.  Trascorso questo tempo rovesciare la pasta su un
tavolo leggermente infarinato e schiacciata con le mani cosi' da
espellere l'aria di cui si e' gonfiata fermentando, piegarla piu'
volte, raccoglierla a palla rimetterla nella terrina.  L'operazione or
ora descritta si chiama "rompere la pasta"; ne aumenta il "corpo" e
prelude al terzo periodo di fermentazione, che durera' anch'esso 5-6
ore. Alla fine la pasta dovra' essere leggera e moderatamente
elastica.  A questo punto puo' anche aspettare un giorno intero,
purche' se ne arresti la fermentazione condervandola in un luogo
freddo (frigorifero per esempio) ma senza congelarla.  Per uso
familiare e' consigliabile procedere subito alla cottura.

Qui finiscono i suggerimenti di Paul Bocuse sulla preparazione
della pasta per brioches.
Per la cottura:
Se volete realizzare una sola grande brioche riempite per 2/3 uno
stampo imburrato, lasciate lievitare ancora un po', praticate un taglio
in croce. Sbattete un uovo e spennellate la pasta. Cuocete in forno
caldo per 50 minuti. Fate la prova cottura introducendo uno stecchino.
Se volete fare delle brioches piccole suddividete l'impasto in
piccole parti alle quali darete la forma desiderata, lasciatele 
lievitare un poco, spennellatele con l'uovo sbattuto, pungetele sui 
lati con una forchetta e cuocetele a calore elevato per 20 minuti, 
sulla lastra del forno imburrata.

Se per brioches si intendevano i CROISSANTS Francesi classici ecco
cosa suggerisce Carnacina (LA GRANDE CUCINA)
Ingredienti : 1 kg di farina setacciata, 10 grammi di lievito, il
latte necessario, 250 grammi di burro o margarina, 40 g. di zucchero 
10 g.  di sale, un uovo battuto.

Con 250 g. di farina e il lievito fare un impasto, aggiungendo il
latte necessario per ottenerlo ne' troppo duro ne' troppo molle; far
lievitare per 3/4 di ora a temperatura dolce. Disporre il resto della
farina a fontana, mettere nel centro il sale, lo zucchero diluito con
4 o 5 decilitri di latte, freddo d'estate, tiepido d'inverno. Lavorare
l'impasto per dargli del corpo. Aggiungere l'impasto lievitato e
continuare a lavorare, sollevando la pasta per farle assorbire il piu'
possibile d'aria. Tirare una sfolgia di 3 cm. di spessore con il
mattarello e aggiungere, poco alla volta, 250 gr. di burro o di
margarina; far riposare, poi dare quattro giri, 2 per 2 a intervalli
come per la pasta sfogliata. Far riposare l'impasto fino all'indomani,
in posto temperato e coperto con un panno.  Fare 12 pezzi per ogni kg.
di impasto, formarli con le palme delle mani, abbassarli con il
mattarello a forma ovale, arrotolarli su se stessi, dar loro la forma
di archi e metterli in una placca inumidita (n.d.r. imburrata). Farli
lievitare, dorarli nell'uovo battuto, e cuocerli nel forno caldo. I
croissants preparati cosi' saranno sfogliati; non lo saranno se si
mescolano in una sola volta tutti gli ingredienti.

Un trucco per tutte le cotture: pungete la pasta con un coltellino
appuntito o con una forchetta.... la brioche e' pronta qunado il
coltellino o la forchetta escono dalla brioche perfettamente asciutti.
Si puo' usare anche uno stuzzicadenti....  Il lievito va' sempre
sciolto prima con un po' d'acqua o latte tiepidi.

Un buon modo per passare un week-end!!!!!!

Filippo


Adress:
Filippo Maraffi
E-Mail : Filippo.Maraffi@Altair.it
Fax    : +39-2-6570210
Modem  : +39-2-29005579


Busara di scampi


Ho raccolto negli anni circa 4000 ricette delle piu` varie provenienze
e mi permetto suggerirle, in due versioni, un piatto tipicamente
istriano (o meglio ancora fiumano), la "busara" di scampi. 

Busara di scampi - A
1 kg di scampi interi, 2 spicchi d'aglio, 1 cipolla, pomodori pelati,
vino bianco, peperoncino o pepe, 1 pizzico di zafferano.  Soffriggere
piano cipolla, aglio e prezzemolo in olio d'oliva, gettarvi gli
scampi, bagnarli con vino bianco nel quale siano stati sciolti lo
zafferano, 3 cucchiai di pangrattato e i pomodori, coprire e cucinare
20 m.  finche' il sughetto sia diventato di giusta consistenza.
Ricette di casa Cattalini.- {1990}

Busara di scampi - B
Per 4 persone: pulire 1 kg di scampi, tagliare le code
longitudinalmente per facilitare l'estrazione della polpa. Mettere in
una casseruola aglio, olio, prezzemolo tritato e gli scampi ed
iniziare la cottura a fuoco lento.  Quando l'acqua degli scampi sara`
evaporata aggiungere una scatola da mezzo chilo di pelati (passati al
passaverdura) o egual quantita` di passato di pomodoro, un cucchiaio
di concentrato di pomodoro, pangrattato q.b. per addensare il sugo.
Portare lentamente ad ebollizione mescolando con cura.  Aggiungere un
bicchiere di vino bianco secco e farlo evaporare a recipiente scoperto
e fuoco vivo. Aggiungere pepe bianco ed aggiustare di sale.
Continuare la cottura con 2-3 bicchieri di acqua per 15 m. a fuoco
molto lento. Servire caldo.  Ricette di casa, viene da casa Cosulich.-
{1990}

cattali@unive.it (Cattalini Lucio)


Calcionetti

Ingredienti per la pasta: farina, sale, olio (extra vergine d'oliva !!)
                          vino bianco.
Ingredienti per il ripieno: Castagne, miele, cioccolato in polvere basta
                            grattugiare quello fondente), cannella, 
                            mandorle cedro candito, raschiatura di 1 
                            arancia (grattugia la buccia di 1 arancia, 
                            senza sbucciarla!), caffe' 1 bicchierino di 
                            rhum.

Procedimento: prepara innanzitutto il ripieno con le castagne sbucciate, 
less ssate al setaccio e condite con miele, cioccolato e cannella, 
mandorle abbrustolite tritate, qualche pezzetto di cedro, la raschiatura
d'arancia, caffe macinato e un bicchierino di rhum.
Mescola bene il tutto in modo che ne risulti un impasto omogeneo.

Per le dosi,... puoi andare ad occhio,... e usare il buon senso...!!!
Poi con farina, un cucchiaio di olio, due di vino bianco e un pizzico
di sale, fai una pasta che tirerai in sfoglia sottilissima, fatta la 
sfoglia, deponi sopra il ripieno a mucchietti (piccoli,... 2/3 cm di 
diametro !), facendone dei raviolini, cioe' ricopri i mucchietti con 
l'altra meta' della sfoglia e poi schiacci i bordi, in modo da avere 
tanti rigonfiamenti, e tagli il tutto a quadretti, con un attrezzo 
particolare, oppure con un coltello. Fai attenzione che non si aprano. 
Friggili in abbondante olio bollente e quando avranno preso un bel 
colore dorato saranno pronti, falli scolare e raffreddare, ricoprili di
zucchero a velo ed hai finito.

Se non riesci a capire dimmelo ... vedro' di tradurre in inglese... !!
ma non ti assicuro una maggior comprensione.
Ciao,...ciao.

Sergio Pomante pmne06k1@te.nettuno.it
via 
From: Miranda Mowbray 
Date: Mon, 27 Nov 1995 20:36:33 GMT


Cantuccini (o 'antuccini)


Giuro che non e' stato facile!!!!  Tre ricette per i Cantucci, una da
un antico libro toscano e l'altra da un inserto del 1992 de "La Cucina
Italiana" e l'ultima da mia cognata. Entrambe le ricette son
incomplete, ma facendo una sintesi i cantucci vengono buonissimi.  Mi
permettero' di dare qualche nota scrivendo:

RICETTA # 1
Da "La cucina povera dell'antico Chianti"
Si prendano zucchero, farina e uova e si impasti tutto insieme.
Si aggiunga burro e un po' di Vin Santo e le mandorle pelate (1)
Si faccia l'impasto a rotoli.
Si metta nel forno caldo a dopo cotti si taglino a cantucci.
Cuocciono in 15 minuti

RICETTA # 2
Tritate finemente 250 grammi di mandorle gia' sgusciate e pelate.
Impastatte Kg. 1 di farina con Kg. 1 di zucchero semolato, grammi
3 di bicarbonato d'ammonio, 8 uova intere, un pizzichino di sale e le
mandorle tritate (2)
Lavorate l'impasto per farlo diventare omogeneo, quindi dividetelo in
filoncini (simili a quelli del pane), che sistemerete piuttosto
distanziati su una placca ben imburrata ed infarinata. Passateli
nel forno a 150 gradi per 8' circa, quindi sfornateli e tagliateli 
a fettine diagonali dello spessore di circa un centimetro e 
infornateli ancora per 8 minuti circa, cosi' che risultino ben 
biscottati.


RICETTA # 3
Gr. 200 di farina, gr. 130 di zucchero, 2 uova, gr. 150 di mandorle.
Impastare, preparare i filoncini, mettere in forno caldo finche' non
saranno dorati all'esterno.
Togliere dal forno, tagliare subito, lasciare raffreddare.

Nota 1
Pelare le mandorle non e' difficile. Si passano per 20 secondi in 
acqua bollente, si scolano, si mettono in un asciugamani e si sfrega
l'asciugamani che le contiene. La pellicina delle mandorle resta
attaccata all'asciugamani.
Nota 2
Ovviamente NON tritate le mandorle. Senno' il sapore e' giusto, ma
l'aspetto esteriore non e' piu' quello dei cantuccini classici.

Una nota sulla cottura
Viste le discrepanze, consiglierei di preparare l'impasto, fare un
piccolo filoncino e fare una prova di cottura. Purtroppo ho telefonato
anche a Siena, ma nessuno dei miei amici e' riuscito ad estorcere un
consiglio dai pasticcieri.

La prima ricetta, la piu' rustica prevede anche l'uso del burro e del
Vin Santo, io metterei solo del Vin Santo, perche' 8 uova (o 
addiritura 10 uova come nella seconda ricetta) per un Kg. di farina 
legano davvero molto.

Buon appetito a tutti e spero di aggiornare con nuovi consigli da 
Siena al piu' presto.
Filippo
Filippo Maraffi
E-Mail : Filippo.Maraffi@Altair.it
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Nota una curiosita' ! Delle tre ricette che ho riportato solo quella
tratta da "La cucina povera del Chianti" parla di burro, che in tempi
passati era considerato un lusso.

Si potrebbe pensare, al di fuori di ogni fatto puramente tecnico-
culinario che con il tempo il valore commerciale degli alimenti abbia
subito una grande trasformazione. Effettivamente, per un contadino del
Chianti dell'800, magari anche poverissimo, procurarsi un po' di burro
era molto piu' facile che avere 150 grammi di mandorle Come sempre
buon appetito

Ricetta 4:

Ecco i miei commenti sulle ricette dei 'antuccini. La mia ricetta e'
della mamma di una mia amica di Perugia, l'ho provata due volte (la
prima sotto sorveglianza della mia amica) e i risultati sono stati
molto buoni.

Ingredienti:
2.5 hg farina
2-2.5 hg zucchero (dipende dai gusti)
2 uova intere
1 hg mandorle intere (meglio) o tagliate grosse (si trovano gia'
pulite nei supermercati americani)
0.5 hg burro
1 cucchiaino lievito
buccia di limone grattuggiata
un poco di latte

Mescolare il tutto ma non manipolare troppo. L'impasto dovrebbe essere
morbido ma non liquido come per i dolci normali. Il latte va aggiunto
a occhio per raggiungere una consistenza un po' piu' morbida della
pasta frolla. Imburrare della carta argentata e piegarla facendo delle
specie di canaletti di circa 7-8 cm di larghezza. Disporla su una
teglia da forno.  Fare dei filoncini con la pasta e sistemarli nei
canaletti. Se la pasta viene troppo morbida versarla nei canaletti e
con una spatola formare delle specie di filoni. Mettere nel forno gia'
caldo a 400F[*] per 30 minuti o fino a quando i filoni sono dorati.
IMPORTANTE: tagliare i filoncini quando sono ancora morbidi e poi
rimettere in forno piu' basso (200F[*]) per altri 15-20 minuti.  Come
per le meringhe, si puo' lasciare il forno al minimo fiche' i
'antuccini sono un po' secchi. In ogni modo, quando verranno tirati
fuori dal forno si asciugheranno completamente.

[*] 400 gradi Farenheit sono circa 200 gradi centigradi, 200F sono 
circa 90C.

Good luck! Fatemi sapere dei risultati.
Cristina Broglia (chris@ldeo.columbia.edu)

Ricetta 5 !
mannella@ipifidpt.difi.unipi.it  Riccardo Mannella at UTexas
Mail-to-News Gatew
===== Biscottini di Prato ======
Dosi per 6 persone
Farina gr. 400
Zucchero gr. 250
Mandorle sgusciate gr. 150
3 uova
3 rossi d'uovo
Una bustina di lievito
Essenza d'arancio
Poco sale

Preparazione:
Montate bene 2 uova e i tuorli con lo zucchero, aggiungete quindi
la farina, il lievito, qualche goccia di essenza d'arancio e un
pizzico di sale.
Tostate leggermente le mandorle non pelate e, una volta fredde,
aggiungete all'impasto [preparate prima le mandorle.....].
Con la pasta fate dei filoncini larghi 3 dita e alti un dito.
Metteteli su una teglia imburrata e infarinata ben distanziati,
spennellateli con un uovo sbattuto e cuoceteli in forno medio per
circa 15 minuti.
Toglieteli dal forno e con un coltello tagliateli di traverso in
modo da ottenere i tipici biscottini.
Rimetteli in forno per una decina di minuti per farli
"biscottare"


Carciofi in salsa


Dall'Artusi, riadattato:

Pulire i carciofi, togliendo con generosita' le foglie dure, e
tagliando con un coltello affilato le punte e la parte superiore
di quelle piu' esterne (a "temperamatite"). Tagliare il gambo e
"sbucciarlo" della scorza piu' legnosa. Tagliare i carciofi in 4.
Mettere il tutto a soffriggere in una pentola per qualche minuto,
con olio, sale e pepe. Quando sono rosolati, aggiungere brodo
(o acqua e dado) e far cuocere coperti finche' sono morbidi.
Togliere dal fuoco, mettere da parte i carciofi, e aggiungere al
brodino una cucchiaiata di pan grattato, il sugo di 1/2 LIMONE,
prezzemolo, eventualmente aggiustare con il sale, e far cuocere
ottenendo una specie di pastella. Puo' servire aggiungere altro
brodo.
Lasciar raffreddare un po' ed aggiungere un rosso d'uovo.
Scaldare
con altro brodo, senza cuocere l'uovo, e mescolare ottenendo una
salsa un po' lenta. Rimetterci i carciofi e servire.

>From: comore@arcetri.astro.it (Gianni Comoretto)


Casatiello `nzogna (sugna) e pepe

Dietro consiglio di Scognamiglio, che ha gradito particolarmente
il casatiello preparato per l'assemblea dell'ASMA, abbiamo deciso
di postarne la ricetta.

Ingredienti:

500g di farina;
100g di sugna;
300g latte;
100g di formaggio grattugiato (romano o pecorino);
 50g di lievito;
100g circa di pancetta e salame tagliati a dadini;
sale e pepe (abbondare con il pepe non guasta!).


Preparazione:

Sciogliere il lievito in un po' di latte tiepido. Disporre la farina
a forma di Vesuvio con l'immancabile cratere al centro. Mettere nel
cratere tutti gli ingredienti ed amalgamare il tutto. Lavorare la
pasta per almeno 15 min. e mettere a lievitare in una terrina coperta
da un canovaccio umido per circa 2 ore o finche' la pasta non
raddoppia il suo volume. Se si ha tempo e voglia, dopo la prima
lievitazione si puo' lavorare di nuovo la pasta e rimetterla a
lievitare nuovamente.  Questo procedimento rendera' il casatiello 
piu' soffice (provare per credere!). Infine mettere in uno stampo 
circolare "insugnato" e cuocere in forno a 160^ C. finche' non 
assume un bel colore dorato.

Abbondare con formaggio, pancetta, salame e pepe non costituisce
reato e ci si puo' regolare a seconda dei gusti. Prima di porre in
forno si possono appoggiare delle uova (crude) sul casatiello per
decorazione.
Chiaramente le uova andranno mangiate dopo la cottura in
compagnia del casatiello.

        Andrea Abate                           Rita Eposito
        Department of Computer Science         Cantante fallita
        University of Pittsburgh
        e-mail: geronimo@cs.pitt.edu

Questa ricetta e` stata postata dopo Ugo Piomelli aveva parlato di 
casatiello e taralli.  Suo posting ha provocato questa risposta da 
Fausto Farace:

Non metto in dubbio la buona fede del Piomelli nel citare i taralli e
il casatiello.
Le sue intenzioni non erano certamente cattive.
Ma si rende conto, il Piomelli, che questo mezzo viene letto da gente
che come me, tanto per fare un esempio a caso,
poi va a pranzo alla mensa locale della microsoft Irlanda,
che al lunedi' ci sono gli "spagetti bolognaise",
che sono vivi, giuro, e una volta sono stai visti aggredire un developer
che aveva cercato di mangiarli,
con contorno di patate
che il martedi' ci sono le meatballs
che se avanzano vengono contrabbandate a Belfast e vendute all'IRA per
fare gli attentati,
con contorno di patate
il mercoledi' ci sono i kronsky, che nessuno ha ancora capito di cosa
sono fatti, tranne uno che l'ha scoperto ma da allora e' diventato muto
per lo shock e non lo puo' dire a nessuno,
l giovedi' c'e' la "timberland steak", la bistecca di cuoio vero con
salsa di vernice,
con contorno di patate
il venerdi' "rissoto" che consiste nello spiaccicare riso bollito su un
strocchio di avanzi misti della settimana,
con contorno di patate
che certo ogni giorno c'e' da scegliere, in alternativa, fra fish and
chips and chips and fish
che c'e' gente che si credeva furba e lo prendeva quasi ogni giorno,
e ora gli e' cresciuta la barba rossa e canticchia "lallaala', lallala'
che si stanno lentamente ma inesorabilmente trasformando in Capitan
Findus.
Che pure se uno vuole cucinare, i pomodori sammarzano a Dublino costano
come il tartufo nero in italia, solo che sono piu' rari,
il parmigiano lo vendono di nascosto, la sera, dei tipi loschi nel
quartiere malfamato, a grammi, e lo pesano sul bilancino di precisione,
come la cocaina,
solo che costa il doppio,
E l'olio d'oliva e' cosi' prezioso che lo vendono nelle bottigliette
ccole da 25 mlg. e 
sopra c'e' il contagocce, come fosse il guttalax.
Che siccome c'e' il pericolo di non so quale malattia degli animali,
e' vietato portare insaccati nel paese e alla dogana e per portarci
una sopressata e un capocollo rischiamo 10 anni senza condizionale,
che prima di passare il controllo vediamo se ci sono i cani antisalame,
che se ci sono ci dobbiamo ingollare tutto 
di fretta nel gabinetto dell'aeroporto.

Ma lo sa lei, Piomelli, che qua la gente la domenica quando va a
mangiare fuori va da McDonalds?
E sono pure contenti!

E, in tutto questo lei, Piomelli, lei mi viene a parlare di 'nzogna e
casatiello.

Che io leggo il newsgroup prima di andare a pranzo.
Allora vuole le guerra.
Allora sa che le dico?
Pasta e ceci
Bocconcini di mozzarella di battipaglia
Molignane fritte come le fa la pizzeria Lowembrau ai tribunali
Sasiccia 'e friarielli
(e voglio vedere se li trova, i friarielli, a niu' iorch...)
e chi mangia piu', adesso.....

fausto "e nce ne costa lacrime, st'irlanda, a nuie napulitane..." farace
faustof@microsoft.com   Fausto Farace at UTexas Mail-to-News Gateway


Ciambella


Ad uso e consumo di chi e' rimasto incuriosito e/o ingolosito
dalla ciambella del babbo del Lider, mi accingo a riportarvi come
consigliano di prepararla i signori Quondamatteo, Pasquini e Caminiti
nel mitico Mangiari di Romagna per i tipi di Guidicini e Rosa
editori di Bologna.


  Mezzo chilo di farina. Centottanta grammi di zucchero.
  Novanta grammi di burro, due uova, odore di buccia di li-
  mone od anche di cedro candito in pezzettini, oppure di anaci.
  Il tutto per una "dose" di quindici grammi di cremore di
  tartaro e cinque di bicarbonato di soda.
  Fare una buca nella farina per mettervi il burro sciolto,
  le uova e lo zucchero. Intridere la farina con tali ingredienti
  e col latte che occorre, per formare una pasta consistente.
  Le polveri e gli odori si aggiungono in ultimo. Fare qualche
  incisione sulla superficie della ciambella, dorandola col rosso
  d'uovo, cuocendola al forno, dopo aver unto la teglia col burro
  o col lardo.


A margine di questa ricetta ricordo che per alcuni Romagnoli, in
particolare nella zona del Riminese, la vera morte alla ciambella
non e' data da marmellate, nutelle o altre sostanze dolci, ma da
sottili fette di salame. Il sapore di maiale e di grani di pepe
unito al dolce e agli aromi canditi della ciambella stessa,
creano un tuttuno altrimenti non reperibile in natura.
Immagino superflua la precisazione che non si tratta di opinine
universalmente accettata, ma pare che chi la condivida tragga
notevole soddisfazione nel cibarsi in tal modo.


Buon appetito, luska.

luska@caronte.dic.unipd.it


Cinghiale in dolce forte

 
Come spiegare il gusto antico e spinoso del cinghiale in "dolceforte",
la carne selvatica e fibrosa che si sposa al vino, alle spezie, al
cioccolato, delicatamente spolverizzato sulla superficie resa tumida
ed accogliente dalla lunga, amorevole cottura ? E' come rendere onore
postumo all'animale, come pregare sulle sue spoglie sacrificate,
celebrare la sua gloriosa fine sui palati di coloro che lo
apprezzarono in vita, per le sue doti di indomito e libero essere, ed
ora lo ricordano nel piu' sontuoso dei modi possibili.

Ingredienti per sei persone:

Per la marinata:
1 litro di vino rosso, di carattere deciso
alcune bacche di ginepro, chiodi di garofano
alloro, erbe fini (timo, maggiorana, etc.)
un rametto di rosmarino
1 cipolla bianca
2 coste di sedano
1 carota
3 cucchiai di aceto balsamico

Per lo spezzatino:
circa 1 kg di cinghiale a tocchetti
500 grammi di polpa di pomodori, pelati e setacciati
1 cipolla rossa
2 cucchiai abbondanti di cacao magro in polvere
1 bicchiere di vino bianco
sale
pepe


Preparazione:

Il giorno precedente preparare una marinata con il vino rosso, bacche
di ginepro, chiodi di garofano, alloro, erbe fini, la cipolla bianca e
la carota tagliate a rondelle e le coste di sedano.  Aggiungere poi il
cinghiale tagliato a bocconcini e 3 cucchiai di aceto balsamico.
Lasciare riposare coperto in luogo fresco per tutta la notte.

In un tegame, preferibilmente di terracotta, mettere a rosolare in un
filo d'olio extravergine di oliva un battuto di cipolla rossa, un po'
di carota ed un po' di sedano. Aggiustare il sale ed abbassare la
fiamma.  Aggiungere poi i chiodi di garofano, il peperoncino piccante,
le bacche di ginepro e sfumare con un bicchiere di vino bianco.  A
fuoco vivo aggiungere i bocconcini di cinghiale, facendoli rosolare
alcuni minuti su ogni lato, quindi, quando avranno preso colore,
aggiungere 2 bicchieri del vino della marinata, aggiustare di sale e
di pepe ed abbassare la fiamma.  Aggiungere la salsa di pomodoro ed un
pizzico di zucchero. Il fondo di cottura deve essere liquido
abbastanza per consentire una cottura di almeno 2-3 ore. Un' ora prima
del termine aggiungere i due cucchiaini di cacao amaro in polvere,
mescolando bene per amalgamare gli ingredienti. Proseguire la cottura
a fiamma dolcissima, mescolando di tanto in tanto.  Scolare i
bocconcini di cinghiale e metterli da parte al caldo.  Aggiungere
uno-due bicchieri di vino della marinata al fondo di cottura ed un
cucchiaino di maizena, mescolando bene a fuoco lento per fare
addensare la salsa. Passarla quindi al setaccio fine e preparare i
piatti singoli, mettendo due-tre cucchiai di salsa sul fondo di un
piatto e adagiandovi sopra 3-4 bocconcini di cinghiale. Spolverizzare
con poco cacao amaro e decorare con bacche di ginepro e ribes o
mirtilli.

Vini consigliati: rossi di buon corpo e vigore, Chianti o Brunello per
restare in Toscana, altrimenti Dolcetto o Nebiolo vanno benissimo.

Buon appetito !
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con i piedi fortemente poggiati sulle nuvole
           Aldo Ponzetti, Torino, Italia
  e-mail: aldo.ponzetti@torino.ALPcom.it
  party-line: 011-7412394 / 0187-427002
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Cotolette di maiale con pomodoro e salvia


Ingredienti:
Quattro cotolette di maiale
Burro
Olio di oliva
Farina
Qualche foglia di salvia
Una lattina di pomodori pelati
Sale, pepe

Fate scaldare a fuoco medio una noce di burro ed un cucchiaio di olio
d'oliva in una padella.  Infarinate le cotolette e fatele rosolare
nella padella insieme alla salvia, rivoltandole dopo qualche minuto.
Aggiungete sale e pepe abbondante, e i pelati tagliuzzati, sugo
incluso.  Abbassate il fuoco, coprite, e fate cuocere per un' ora
circa, girando le cotolette di tanto in tanto.  A cottura terminata,
togliete la carne dalla padella.
Se il sugo rimanente nella padella non e' abbastanza denso fatelo
bollire a calore elevato, raschiando il fondo della padella in
continuazione.
Rimuovete con un cucchiaio l'olio che galleggia sulla superficie del
sugo, versate il sugo sulla carne, e servite subito.

Carlo Graziani

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Carlo Graziani        |   Warning:  some of the above may not be a fully |
Dept. of Physics      |   correct representation of profound cosmic truth.|
University of Chicago |



Couscous

Se mi ricordo bene, c'e' stata una discussione sul couscous da queste
parti, il che mi ha fatto venire in mente che ieri sera per cena ho
microueivato un contenitore di couscous che avevo nel freezer.
Mmmmmm... buonissimo.  Segue ricetta.

In una padella abbastanza grande e profonda far cuocere per 5 minuti a
fuoco medio una cipolla tagliata a pezzi non troppo piccoli in un paio
di cucchiai di olio d'oliva.  Nel frattempo tagliare a pezzi non troppo
piccoli un peperone rosso, aggiungere alla cipolla e cuocere per altri
5 minuti.  Nel frattempo tagliare 4 carote a tondini di un cm di
spessore (+ o -), aggiungere in padella e cuocere per altri 5 minuti.
Tagliare due zucchine in quattro parti nel senso della lunghezza, e
tagliare ancora ciascun pezzo in fette di 2 o 3 cm, poi aggiungere alle
altre verdure e cuocere per altri 5 minuti.  Aggiungere mezzo litro
abbondante di brodo di pollo, un mezz'etto di uva passa, e un pizzico
di cannella.  Alzare la fiamma.  Appena il brodo comincia a bollire,
aggiungere un paio di etti abbondanti di couscous, togliere dal fuoco,
e lasciare riposare coperto per 10 minuti.  Mescolare il tutto e
servire caldo.

E' facilissimo da fare, fa contenta la vostra mamma perche' vi mangiate
tante verdure, e' buono, e si puo' lasciare in freezer per una vita,
se la temperatura e' sufficientemente bassa.  Dopo un mese e mezzo
nel freezer e' senz'altro ancora buonissimo.

Buon appetito.
RC
PS  E voi che avete mangiato ieri sera?
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Roberto Celi                           Phone: (301) 405-1132
Department of Aerospace Engineering    FAX:   (301) 314-9001
University of Maryland
College Park. MD 20742


Creme brulee


(invenzione inglese con nome francese) per 6

  Make a custard in a bain marie with 7 egg yolks, 225g sugar,
 vanilla essence and 825ml whipping cream.  When it is cold, pour
  into a bowl filled with ice cubes.  Sprinkle 3tbsp demarara sugar
  evenly on top.  Place under a hot grill until the sugar has melted
  and browned.  Cool.  The sugar should form a caramel layer.
  Serve with cream.
                                               Miranda.


Crostini di fegato


Sono sicuro che Miranda, la cuoca di soc.culture.italian, gia` ha 
questa ricetta. Ma visto che mi e` stata richiesta, la riposto, 
nella versione per me  particolarmente gustosa, dal Giovanni Righi 
Parenti, La Grande Cucina Toscana, vol 2.

Occorrono dei fegatelli di fegato o, meglio, di cacciagione.  Li
cibreiamo, leggermente infarinati, cuocendoli in un soffritto di poca
cipolla, fatto nel burro, bagnandoli con poco vino bianco, un goccio
di Cognac, sale e pepe.  Li tritiamo con abbondanti capperi all'aceto,
e li disponiamo su midolle di pane, tagliate sottili, leggermente
bagnate con un poco di brodo o Vin Santo.  Serviamo questi crostini,
che debbono essere molto piccoli, con del vino bianco molto secco ed
aromatico. Io, caldamente, condiglio il Torricella, molto freddo.

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Riccardo Mannella             Email:
mannella@ipifidpt.difi.unipi.it
Dipartimento di Fisica
riccardo@mann1.difi.unipi.it
Universita' degli studi di Pisa      mannella@ipivaxin.BITNET
Piazza Torricelli 2                  DIFIPI::MANNELLA
56100 Pisa                    Voice: +50 911265
ITALY                           FAX: +50 48277


Suggerimento di Mauro Franzoni:
Mi permetto di suggerire un'alternativa e cioe' di servire questi
crostini, non tagliati cosi' piccoli (diciamo crostoni), invece
a meta' pranzo, come base per la faraona arrosto (visto *e
provato* in Umbria).  Slurp !

Controsuggerimento di Fabrizio Cleri:
Bravo Mauro, forza Umbria (e forza Todi...). A proposito di
Todi, mi contropermetto di controsuggerire che i medesimi crostoni 
si applicano alle palombe alla ghiotta, specialita' tuderte troppo 
spesso misconosciuta rispetto a piatti simili (ma non del tutto
equivalenti) spoletini o perugini (ambedue le citta', fra l'altro,
guelfe...).


Farfalle, leeks, salmon and cream


Ingredients: Farfalle, leeks, salmon and cream.
Fry the leeks slowly until golden, add a small fillet of salmon,
when cooked, break in small flakes and add the cream.
Mix with the pasta cooked al dente

Savio Pirondini    savio@scs.leeds.ac.uk


Feijoada


recipe from Henrique Frohnknecht, h.frohnk%mandic@ax.apc.org.

ingredients:
1/2 Kg salted pork meat
1/2 Kg dried meat (maybe you call it sunmeat or something
like that)
1 pork feet, 1 pork ear and 1 pork "nose" (all salted)
1 Kg black beans
1/2 Kg meat (pick up a tasty part, it doen't need to be
really tender)
1/2 Kg of portuguese sausage (or you can use calabresa
sausage or any tasty one)
1 ham bone
1 paio (is a kind of sausage or meat)
100gr of bacon
1 tb spoon of vegetal fat
onion (thin cut)
smashed garlic (put a lot, it is good for flavour and for
your health!)
"green spices" (the one you buy fresh and ready at the mkt)

How to cook:
Put all the salted meat in the water overnight
In the morning, put the beans to cook
Boil the meat just for a few minutes.
1 hour after you put the beans to cook, add the meat to the beans
add all the others meats, and leave it cooking in low heat so it
won't stick to the pan bottom
try the salt, you may not add any, because of the salted meat
when it is almost cooked, fry the onion, the garlic and the green
spices in the vegetal fat.
mix everything

serve the meat in a separate bowl
the beans should be served in a terrine or in a ceramic bowl
serve with sweet oranges (separeted), cut in small cubes and with
just a little salt over it.
serve with plain rice and the feijoada sauce.

Feijoada Sauce:
2 tb spoons fresh red pepper (mexican for example)
a lot of salsa (thin cut) or other green spice 
if you like a little salt
4 or 5 lemons juice (make it yourself, don't buy it)
smash everything together and there you have your sauce!

BOM APETITE


Friggione


From: palmirom@murphy.dsnet.it (palmirom)
Subject: Il friggione (libera traduzione dal bolognese)
Date: Wed, 2 Aug 1995 23:13:25 +0200

Invio all'assaggiatore ufficiale della Citta' Invisibile questa ricetta
originaria della campagna bolognese. E' semplice, gustosa e invita a bere...
Gli ingredienti per 4 persone:
4 fette di pancetta stesa
5 grosse cipolle (bianche o gialle o rosse di tropea...vanno bene tutte)
pomodori rossi, ben maturi e sodi (lo stesso peso delle cipolle)
una padella larga munita di coperchio

Si comincia ponendo la pancetta nella padelle coperta e si fa sciogliere il
grasso a fuoco moderato, intanto si monda e si affetta la cipolla. Fatto
cio' si aggiunge alla pancetta, si ricopre, ci si asciuga le lacrime e si
affettano grossolanamente i pomodori. La cipolla nel frattempo si e'
imbiondita (non deve diventare scura e nemmeno soffriggere) e si aggiungono
i pomodori, si aggiusta di sale e di pepe se e' gradito, si lascia bollire
lentamente fino a che non diventa un intingolo abbastanza denso mescolando
ogni tanto con un cucchiaio di legno.
Per rendere piu' digeribile il tutto, si puo' sostituire la pancetta con
della salsiccia, forandola accuratamente o tagliandola a meta'.
Ricordarsi di mettere in tavola del pane casereccio in quantitavi industriali. 
Nel mio piatto ci aggiungo anche qualche goccia di aceto balsamico anche se
mio figlio mi accusa di essere un incivile!
Come vino consiglio il barbera di Monteveglio

Contributo di Palmiro Monti (palmirom@murphy.dsnet.it)


Frittata ai formaggi


per 6 persone

     INGREDIENTI:
     6 uova
     100 grammi di Emmental
     4 cucchiai di parmigiano grattugiato
     50 grammi di prosciutto cotto
     50 grammi di burro
     sale e pepe

     PROCEDIMENTO:
     Sbattere leggermente le uova in una ciotola; aggiungere il
     formaggio grattugiato, il prosciutto cotto
     tagliato a listarelle, Emmental a dadini il sale e il pepe.
     Mescolare bene tutti gli ingredienti; mettere
     sul fuoco una padella col burro e una volta che questo si e`
     sciolto, versare il composto rigirandolo con
     un cucchiaio di legno finche` non si rapprende. Scuotere poi
     la padella e rigirare la frittata (useful un
     coperchio) e cuocerla dall'altra parte. Servire calda con
     qualche foglia di basilico.

lem@esse4.dei.unipd.it      Enrico M. Lucarini at Universita' di
Padova


Fusilli alla Piomelli


Ingredienti:

Pomodori secchi (sun-dried tomatoes)
Olive nere
Scalogno (o aglio)
Olio
Cerasiello (=peperoncino rosso forte)
Vino rosso
Pasta (Fusilli lunghi, possibilmente)

Si pongano quattro litri di acqua sul fuoco. Nel frattempo  si triti
finemente uno scalogno (al limite, un aglio puo` andar bene), 6-12
pomodori secchi ed una dozzina di olive nere (Kalamata, per esempio.
Non quelle raggrinzite, che diventano amare quando cotte). Si
soffrigga lo scalogno con uno o due cerasielli. Quando lo scalogno si sara`
dorato, si aggiungano le olive, i pomodori ed un bicchiere di vino rosso.
Si lascia tirare la salsa per qualche minuto e si serve sulla pasta.

Se si usano molte olive e pochi pomodori, la salsa prende un colore 
violetto molto piacevole. Il rapporto pomodori/olive dipende 
essenzialmente dal gusto personale.

Ugo Piomelli                     "Teachers, are my lessons done?
Associate Professor              I cannot do another one"
Dept. of Mechanical Engineering  They  laughed and laughed and said
University of Maryland           "Child, are your lessons done?"
College Park, MD 20742                      Leonard Cohen


Fusilli gamberetti e zucchine


Per 2 persone
Fusilli: 250 g.
Gamberetti: 150-200 g.
Zucchine: 200 g. (o 1 a cranio).
Prezzemolo: 20 foglie.
Pomodori (freschi): 300 g.
Olio dUoliva: 5-7 cucchiai .
Aglio: 1-2 spicchi.
Mezzo peperoncino, sale e pepe a piacere

Tagliate le zucchine a sezioni sottili (3mm?) e mettetele a friggere in
una padella non troppo larga con l'aglio in olio d'oliva a 600 gradi circa.
Nel frattempo scottate i pomodori in acqua bollente, pelateli e puliteli.
Quando le zucchine imbiondiscono aggiungete i gamberetti sgusciati, i
pomodori, sale, pepe e peperoncino, abbassate il fuoco (circa 200 gradi)
e togliete l'aglio. A questo punto buttate i fusilli in acqua bollente
salata e a cottura ultimata saltateli un paio di minuti nella salsa. 
Tritate il prezzemolo e aggiungetelo crudo. Attenzione: se utilizzate 
gamberetti scongelati o precotti, aggiungeteli al sugo solo due-tre minuti 
prima di scolare la pasta.

Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no
Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway


Garlic bread


Ingredienti:  1 baguette di pane
              75g burro
              2 spicchi (o piu` se vi piace) d'aglio trittati
              15 ml erbi misti secchi - maggiorana, basilico, oregano,
                                        timo
Taglia il pane in tacche che finiscono 1 cm dal fondo del pane.
Ammorbide il burro (1 minuto in microondo su scongelare.)  Mescola con 
aglio, erbi, sale e pepe.  Spalma la mescolanza a strati spessi nelle 
tacche del pane.  Avvolge il pane in carta oleata e scaldalo in microondo
(alta caldezza) per 1 1/2 minuti.  Divvolgelo e servelo subito.
Se il baguette sia troppo grande per il microondo, taglialo in meta` e
cuoca prima una meta poi l'altro.

In Inghilterra e` servito come spuntino alle feste, con vino.
Va bene anche come primo piatto.
                                 Miranda Mowbray,  Addetta Culinaria.


Gelato teologico


Estate, tempo di vacanze, Gialli Mondadori, Settimane Enigmistiche,
Olio di cocco e gelato.  Ecco una ricetta che dimostra "in maniera
lampante l'esistenza di Dio".

Questa ricetta e` presa da un libro di Jeremiah Tower, "New American
Classics".  Dopo aver studiato a Cambridge, J.T. si e` laureato in
Architettura ad Harvard ed ha preso un Master's anche ad Harvard.  E`
proprietario e chef di Stars, il miglior ristorante di San Francisco,
ed uno dei migliori d'America.  Le sue ricette sono caratterizzate da
un impatto visivo stupefacente, oltre che da un accoppiamento di gusti
sempre perfetto. E`, a mio parere, un genio.

PARTE I: la crema.

0.25 l zucchero
12 rossi d'uova
1/2 cucchiaino di sale
1 l latte
5 cm di vaniglia

Si devono battere i rossi d'uovo, il sale e lo zucchero con la frusta
per 5 minuti circa, finche` la mistura e` omogenea e di colore giallo
chiaro. Nel frattempo si riscalda il latte con il pezzo di vaniglia
fino quasi a farlo bollire, e si versa lentamente sull'uovo, girando
costantemente per evitare che l'uovo si solidifichi. Si fa poi cuocere
la crema a bagnomaria fino a che non comincia a solidificare.

A questo punto e` necessario avere un recipiente pieno di acqua e
ghiaccio a disposizione (preparato, in genere, dal o dalla significant
other che funge da sous-chef), in cui il livello dell'acqua e di
qualche centimetro inferiore all'altezza della pentola. Si mette la
pentola della crema nell'acqua per arrestare la cottura e si continua
a girare con una cucchiarella fino al raffreddamento completo, per
evitare che la crema formi una pellicina.


PARTE II: Le nocelle (nonche` amennolelle).
0.2 l di pistacchi
0.3 l mandorle

Si spellano le mandorle ed i pistacchi.  Per le mandorle, basta
immergerle in acqua bollente per 30 sec-1 minuto, mentre i pistacchi
richiedono un po' piu` di tempo.  Inevitabilmente, i pistacchi
risultano ammosciati, ma si provvedera` poi ad asciugare i medesimi (e
le mandorle) in forno per qualche minuto (badando bene pero` che non
si tostino), e riacquisteranno prontamente la croccantezza di prima.
Si triturano poi sia gli uni che le altre, in pezzi di dimensioni
variabili, secondo il gusto individuale. A me piacciono piccoli, ma
non polverizzati.


PARTE III: Il montaggio

0.2 l miele d'arance
un pizzico di sale
1 cucchiaino di essenza di arancio
Si scioglie il miele, il sale e l'essenza di arancio nella crema
ancora tiepida. Si aggiungono le mandorle ed i pistacchi tritati
e si mette nella gelateria a congelare, girando frequentemente.
Questo gelato non solidifica in fretta. Nella mia gelatiera, per dare
un'idea, ci vogliono 15 minuti per solidificare un sorbetto di
frutta, mentre per questo ci ho messo un paio d'ore, lasciando la
gelatiera nel freezer ed estraendola periodicamente per girare.

Buon appetito.

Ugo Piomelli
Musico Fallito                     Quando capirai che cerchi
Dept. of Mechanical Engineering          un libro che non c'e`
University of Maryland             Allora ti ricorderai di me
College Park, MD 20742                          Francesco Guccini


Grolla


La Grolla della val d'Aosta (la Grolla dell`amicizia), dove le
mettiamo?  e` una miscela esplosiva a tutti gli effetti, infatti
assomiglia ad una bomba molotov, i contenuti:

Caffe (un mucchio)
Grappa ( tanta)
Zucchero (Abbastanza)
Chiodi di garofano (pochino)
Cannella (a piacimento)
Scorza limone O arancia (a bonta')

Non si serve in una normale tazza ma dentro un contenitore fatto
in legno simile ad una coppa con tanti beccucci che ne fuoriescono.
Viene servita accendendo la Grappa, si beve normalmente dopo
abbondanti libagioni, e si comincia dal piu' vecchio  ;-)
>From: masri@sassella.ICO.OLIVETTI.COM (Muin Masri)


Gulab jamun


Alla fase indiana della riunione segreta della Kommissione Kulinaria
abbiamo gustato un dolce che il chef, in profonda meditazione, ha
cotto con spezie portate in Inghilterra nascoste negli ombellici di
yoga volanti.  Ecco una versione terrestriale del piatto.  Purtroppo
non sa di Muffato, come quella al ristorante, ma da` un'idea.  E`
addatta da un libro di Maddhur Jaffrey.


(Serves 3)
1 lb granulated sugar
2 crushed cardamom pods
3 oz powdered milk
2 oz milk
1 1/2 oz white flour
vegetable oil

Make a syrup by simmering the sugar and cardamom in 7/8 pint of water
until the sugar is dissolved.  Don't stir.  Make a dough from the
powdered milk, mil, flour and 2 fl oz oil, and form it into balls
(called jamuns) about an inch in diameter.  Deep-fry the jamuns SLOWLY
in vegetable oil until they're reddish-brown; this should take 4-5
minutes.  Pour half the syrup into a bowl.  Bring the syrup remaining
in the pot (with the pods) to the boil and let the jamuns simmer in
the pot for 5 minutes.  Then lift the jamuns into the bowl containing
syrup, and refridgerate.  Throw away the syrup in the pot.  Serve the
jamuns and syrup cold.
                                              
Miranda, Addetta Culinaria


Kedgeree


un piatto da prima colazione inglese di forte influenza indiana.

Cook 4oz long grained rice.  Mix in 2tbsp lemon juice, 5floz
soured cream, 1lb flaked golden fillet (= smoked haddock), 2
chopped hardboiled eggs, salt, curry powder, nutmeg, cayenne 
pepper, saffron, and 2oz butter.  
Bake in a buttered dish at 180C/350F for 30 mins.
Serve with parsley.

Il parfumo di Kedgeree ha un notevole effetto magnetoculinaria.
Quando e` in preparazione il naso di ogni essere umano in un
raggio di 50 metri torna e punta verso la cucina.
                                                   Miranda.


Knedliky


  (per 4; knedliky = gnocchi di pasta ceci)
  Mix 100g self raising flour, 50g diced butter, salt, pepper and
  30ml water together to make a soft dough.  Roll into 8 balls with
  floured hands.  Poach for 17 mins in stock.  Serve with stew and
  Czech beer.
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Miranda Mowbray        Na zdravi`          mjfm@hplb.hpl.hp.com
Un raccontino per accompagniare questa ricetta e` pubblicato nella
rivista Verbiage, sul WWW a
http://sunsite.unc.edu/boutell/verbiage/issue3/ozone.html


Kufta


Carne tenera (meglio meta' di vitello (spalla) e meta' di
agnello).
Cipolla (Ogni mezzo kilo di Carne).
Prezzemolo (una manciata).
Pinoli (un po').
Il tutto tritato assieme (meglio farlo tritare due volte)
Sale e Pepe a volonta'.
Patate, tagliate orizzontalmente (cosi' vengono tonde) e fatte
soffriggire per poco tempo.
Pomodori anche loro tagliate tondi.

Ungere una teglia con un po' di olio extra vergine (Olio di
Nablus).  Stendre la carne macinata con cipolla prezzemolo e 
pinoli in una teglia, e poi mettere uno strato di patate e sopra 
un strato di pomodori.
Lasciare nel forno a 200 gradi per 45 minuti.
Servire a caldo
>From: masri@sassella.ICO.OLIVETTI.COM (Muin Masri)


Lamb and leek pie


             A Welsh dish.  For 6.
   Fry 1 1/4kg of trimmed, cubed shoulder of lamb in butter, with salt
   and pepper, until browned.  Add 1 large chopped onion, 3 cloves
   garlic.  Stir in 2 tbsp flour, then add 600ml stock and 2 bouquets
   garnis and bring to the boil.  Remove from the heat, pour into
   pastry cases with 120g new peas and 600g shredded leeks.  Bake the
   pies in a mark 6 oven.  Serve with beer in a room with red dragons
   on the walls.
                   Miranda.


Lingua in dolceforte


mannella@ipifidpt.difi.unipi.it  Riccardo Mannella at UTexas
Mail-to-News Gatew

Ugo,
ringraziandoti per la ricetta del baccala', invio a te, agli
SCIiti e ai LANGITiti tutti un'altra ricetta toscana, come da 
subject

Ingredienti:
Una lingua di vitella di circa gr 800
2 cipolle
2 carote
2 gambi di sedano
Cioccolato fondente gr 100
2 cucchiai di pinoli
Aceto
Farina
Olio d'oliva
Sale e pepe

Lessate la lingua in acqua salata alla quale avrete aggiunto una
cipolla, una carota e un gambo di sedano.
Cuocete piano per circa 3 ore finche' la lingua non sara' ben cotta.
Lasciate freddare nel suo brodo di cottura, poi spellatela e 
tagliatela a fette non troppo fini. In un tegame rosolate, in 8 
cucchiai d'olio, un trito fine di cipolla, carota e sedano. 
Cospargete con un cucchiaio di farina e fate appassire pianissimo e 
a lungo.
Nel frattempo preparate il "dolceforte" mescolando, in una zuppierina,
un bicchiere d'aceto, un bicchiere d'acqua, un cucchiaio di zucchero,
i pinoli e il cioccolato a pezzetti o grattato. Versate il tutto
nel tegame e fate cuocere per una decina di minuti. Unite quindi le 
fette di lingua e tenete sul fuoco finche' la salsa non sara' 
diventata ben cremosa (circa 20 minuti).
Lasciate freddare e poi riscaldate prima di servire.


Linzer tortchen

Hoping everyone knows and enjoys "Stille Nacht, Heilige Nacht",
I present a recipe for German Xmas pastries instead.

Linzer T"ortchen
(all measurements are metric)

Mix 500 g flour with one small spoon backing powder.
Add 250 g butter in small pieces.
Grind 125 g almonds and with sugar (250 g), eggs (2) add them to
the flour mix.
Using cold hands knead the dough.
Let the dough stand for 1 hr at 4C.Sprinkle flour on the working
area.  Cut the dough in two parts.
Roll out half of the dough (2-3 mm thickness) while leaving the
other half in the fridge.
Cut out small round figures from the spread dough.
Bake the figures on baking paper, covering them with aluminum
foil, at 175C for 10-15 min.
Roll out the second half of the dough.
Cut out identical figures, then cut out smaller figures within
the round pieces.
Very gently put the pieces on baking paper, covering them with
alu-foil.  Bake them like above.
On the former baked pieces add your choice of jam, spreading it
evenly with a knife.
Add the latter baked pieces.
Using a sieve add powdered sugar on the final T"ortchen (little
tarts).
Frohe Weihnachten!
strevisa@oci.utoronto.ca  Siro Trevisanato at Ontario Cancer
Institute


Maccheroni con le melanzane ("sciue' sciue'")

Il termine "sciue sciue'" deriva da un dialetto baltico e indica che
questa non e' la pasta AL FORNO con le melanzane che i siculi (sia
lode a loro) venerano. Per fare questa, ci vuole molto meno tempo.
A casa mia, un pacco (500g) va per 3 persone, ma 4 pure ce la
farebbero (a dir la verita' noi siamo due: il terzo e' quello che
si sveglia prima l amattina dopo e frega l'altro).

500 g di pasta grossa: mezzani (ziti), penne etc.
Un barattolo grande (~16 oz.) di pomodori pelati: in USA scegliere
quelli gia' a pezzetti
2 o 3 melanzane (a seconda della misura)
Aglio
Foglie di basilico ad lib.
Olio d'oliva, mica tanto
Olio per friggere (io preferisco corn oil o girasole)

Tagliare le melanzane a cubetti ~1 cm., senza sbucciarle.
[Opt.: mettere i cubetti a bagno con acqua e un po' dui succo di
limone
e sale per qualche minuto].
Friggere i cubetti di melanzane in abbondante olio finche' prendono
un coloro bruno dorato bellissimo. Salare poco.
Mettere i cubetti fritti sotto chiave, perche' sono buonissimi ed e'
dura resistere alla tentazione di magiarseli tutti prima di cena.
Intanto avrete preparato una salsa di pomodoro con l'olio
d'oliva, l'aglio e i pomodori.
Acirca meta' della cottura aggiungere le melanzane, ben scolate
dall'olio
di frittura nella salsa. Stringere la salsa, spegnere, e aggiungere
il basilico (non cuocere il basilico).
Condire i mezzani in una zuppiera, aggiungendo parmigiano
grattugiato ad libitum.
Servire intonando l'Inno Unico.
Bon appetit!

pmiragli@magnus.acs.ohio-state.edu Pierluigi Miraglia

Commento da Marco Isopi:
>Ma non metti le melanzane a "fare acqua"?
>Ovvero: strato di melanzane nello scolapasta, sale,
>altro strato, etc. Sopra un piatto e un peso, lasciare il
>tutto per un ora o due a scolare.
Pierluigi risponde:
La procedura che tu descrivi l'ho vista usare per le melanzane
a parmigiana, tagliate per il lungo, non quelle a funghetti.
Comunque, immagino che sia ancora meglio (se hai il tempo).

Variazioni regionali, secondo il Doge:
-In Sicilia molto aglio e assolutamente niente mozzarella (anche
perche' Jessica scusami, ma la mozzarella siciliana...).
-Nel Napoletano mozzarella e parmigiano come se piovesse.
-Nel Salernitano mozzarella, parmigiano e (yummi yummi) polpettine.


Mahi mahi en papillote

un piatto hawaiianofrancese

For each person, put a mahi mahi (or just a mahi, for those without
an American-sized appetite; failing mahi mahi, use any white fish)
on a square of greaseproof paper with melted butter, lemon juice,
white wine, salt and pepper, and a sliced spring onion.
Twist the ends of the paper to make a packet with a small hole on
top.
Cook in a high microwave for 4 minutes.  Add a spoonful of single
cream, close the packet, leave for 3 minutes, serve with dill.

                                                      Miranda.


Mezzelune con marmellata

                             18 pezzi
     INGREDIENTI:
     300 grammi di farina
     150 grammi di zucchero
     2 uova
     1 bustina di vanillina
     un limone
     75 grammi di burro
     200 grammi circa di marmellata
    1 bustina di lievito
     zucchero a velo

     PROCEDIMENTO:
     Mescolare in una terrina farina, lievito, zucchero, vanillina
    e la scorza del limone che avrete provveduto a grattugiare.
     Formare la fontana (Vesuvio) unire uova e burro a pezzetti,
     impastando bene il tutto finche` non diventa  liscio e
     morbido. Stendere l'impasto sulla spianatoia sino ad ottenere
    uno spessore di circa 5mm, ritagliarne poi dischi di diametro
     di circa 8cm, e porvi un cucchiaio di marmellata nella meta`
     inferiore. Ripiegarvi sopra l'altra meta` e premere bene il
     bordo con le dita
    (come un tortellone). Infornare su di una placca imburrata e
     cuocere per circa 20 minuti a 180 gradi Celsius. Una volta
     cotte e raffreddate spolverarle con lo zucchero a velo.

lem@esse4.dei.unipd.it      Enrico M. Lucarini at Universita' di
Padova


Monte Bianco


Il Nobile Dolce, invece, per quanto mi ricordi non ha niente a
che fare con gli spumini. Per farlo, che io mi ricordi, bisogna 
sbucciare le castagne dalla loro buccia coriacea, sbollentarle 
per un minuto, toglierle dall'acqua e privarle della pellicina. 
Al fine di ridurre considerevolmente la rottura di scatole inerente 
nell'operazione di spellamento (di gran lunga la piu' pallosa di 
tutta la ricetta), questa procedura va seguita sbollentando 
pochissime castagne alla volta, togliendole dall'acqua e sfregandole 
immediatamente in uno strofinacci o in modo che la pellicina venga 
via lasciando la castagna intera (o quasi). Una volta fatto questo, 
vanno lessate in poco latte, aggiungendovi, a seconda dei gusti, una 
stecca di vaniglia e/o un po' di cacao amaro e/o del rum, e 
continuando a mescolare; a seconda dei gusti, si puo' poi aggiungervi 
un paio di tuorli d'uovo e/o le rispettive chiare d'uovo montate a 
neve. Il tutto va poi passato al passaverdure, facendo cadere la 
passata su un piatto da portata; consiglio una "trafila" grossa, in 
modo che cio' che cade sul piatto siano delle specie di "grosse 
tagliatelle".  I porci, poi, ricoprono il tutto di panna montata; 
quelli che hanno problemi di linea o di ipercolesterolemia, invece, 
si accontentano di una spruzzata di zucchero a velo.

Come in tutte le ricette piu' popolari, ovviamente, il Monte
Bianco e' soggetto a variazioni personalizzate; un tempo ho anche 
mangiato una versione "lievitata" (e cotta al forno) del Monte 
Bianco; era divina!

Beati voi che avete le castagne!

| Fabrizio Sebastiani             | E-mail : fabrizio@dcs.glasgow.ac.uk

Le dosi sono per una decina di persone -in questo caso per quindici-, ma puo' stare benissimo in frigo per anche piu' di una settimana (se riescia farla durare una settimana). Anzi piu' sta in frigo piu' diventa bona. 5 libbre di marroni, possibimente belli grandi (o 2 - 2.5 Kg) Si toglie la prima buccia e poi si mettono in una pentola con acqua gia' calda a bollire per sei sette minuti, anche dieci. Si tirano fuori a tre quattro alla volta e gli si toglie la pellicina (non piu' di tre o quattro alla volta altrimenti si raffreddano e diventa piu' difficile spelarli-questa operazione comporta l'inevitabile bruciatura di almeno sei delle dieci dita) Quando questa operazione e' completata metti le castagne in una pentola, mettici il latte -con 5 libbre ci ho messo quasi un litro- e se il liquido non ricopre completamente le castagne, aggiungi acqua fino a che siano completamente coperte. Aggiungi tre/quattro cucchiai di zucchero (da minestra, ma non esageratamente colmi) e lascia cuocere per circa un'oretta e mezza, mescolando ogni tre quattro minuti, altrimenti il fondo ti si atacca tutto. Se invece di un'ora e mezza sara' un'ora e tre quarti, poco male, piu' tempo passa piu' le castagne assorbono il latte e il tutto diventa cremoso. Se la crema ti sembra concentrata abbastanza riversala dentro una teglia, apsetta un paio di minuti che si raffreddi un po'. Assaggia con un cucchiaio, gia' a questo punto della preparazione e' una delizia.... Con uno schiaccia patate schiacci l'impasto fino a che spariscono anche gli ultimi pezzi duri che non si sono fusi bene con la crema e a questo punto aggiungi cacao amaro (sette otto cucchiai) e altri cinque sei cucchiai di zucchero (cosi' viene abbastanza amara, se ti piace dolce mettene otto nove, ma ricordati che alla fine puoi mettere sopra la panna montata che e' dolce e il bello viene proprio dal contrasto amaro/dolce con la pana montata). Ora che hai nella teglia la crema di marroni, il cacao e lo zucchero, se vedi che l'impasto e' un po' duro aggiungi un pochino di latte ancora, quanto basta per ammorbidire. Impasta il tutto ancora con lo schiaccia patate (o con le mani) fino a che viene tutto ben amalgamato. Fa attenzione che non si formino grumi di cacao o parti dove di cacao non c' n'e proprio. Succede spesso per questo te lo dico. a questo punto, dopo che tutto e' ben amalgamato assaggia. Se ti sembra che serva piu zucchero o piu' cacao, aggiungi e poi impasta ancora, ma sta attento ad una cosa. Questa torta deve riposare in frigo, meglio se una notte intera e l'indomani avra' il suo vero gusto.Subito dopo che l'hai impastata il gusto predominante sara', probabilmente, il cacao. Non farti trarre in inganno. Ora che l'imapsto e' pronto fanne un cilindro (tipo salame di cioccolata) oppure dagli la forma che vuoi, poco importa, e mettilo in frigo (io lo ricopro con la stagnola) per una notte o comunque con un bel po' di ore di anticipo prima di servirlo. Quando lo servi prepara la panna montata, con un po' di zucchero. From: marco@ccrma.Stanford.EDU (marco trevisani) Date: Thu, 23 Nov 1995 12:19:29 -0800


Mousse del Doge


Ingredienti (per 4):
Cioccolato fondente: 500 grammi
Uova: 4
Panna fresca: 200 ml

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria in una pirofila di vetro o ceramica,
lasciatelo raffreddare sette minuti ed aggiungete la panna (senza montarla)
mescolando lentamente. Se volete la perfezione lasciate il composto in
frigorifero per tutta la notte, altrimenti un'oretta sara' sufficiente. A
questo punto montate la miscela con una frusta (sbattitore elettrico per i
fortunati possessori), separate con cautela i tuorli dall'albume (che
metterete da parte in una terrina) ed aggiungetene un paio continuando a
mescolare in modo che non si formino grumi. Separatamente montate tutte 4
le chiare a neve (di nuovo, beati quelli con il moulinex) e aggiungetele a
poco a poco (due cucchiai da zuppa alla volta) mescolando *delicatamente
dal fondo della pirofila verso l'alto* in modo da rendere il composto piu'
voluminoso e poroso. E' l'unica cosa complicata della mousse: se la
mescolate come un risotto o se tentate di utilizzare il frullatore non
farete altro che riportare le chiare ad uno stato liquido. Mettete in
freezer per quindici minuti e in frigorifero per almeno due ore.
Alcuni perversi con fegato robusto guarniscono con panna fresca montata e
zuccherata. Altri utilizzano 400 grammi di cioccolato normale ed una
tavoletta del loro cioccolato preferito (i miei sono Lindor della
Lindt e Frigor della Cailler).

Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no
Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway


New Year punch


  Riscalda 2 litri vino rosso e 175g zucchero con cannella, zenzero,
  noce moscato, e chiodi di garofano.  Aggiunge 200ml brandy.
  Non permetterlo bollire.  Serve per 12.
                                                   Miranda


Olive nere marinate


sim@eealab.unian.it                     
Simone Orcioni at Universita' di Ancona

vi consiglio questa ricetta tradizionale (di casa mia)
per il prossimo inverno.

1 Kg di olive nere fresche (quelle di un contadino vicino casa 
vanno benissimo, altrimenti prendete la raggiola o l'ascolana (nera)
70 g di sale grosso (marino)
1/2 buccia d'arancia (avendo cura di non prendere anche la parte bianca)
un rametto di finocchio selvatico
3-4 spicchi di aglio

Mettete il tutto in un vaso di vetro, abbastanza grande da lasciare
un terzo circa dello spazio libero. Tenete il vaso all'aperto
e in un posto facilmente accessibile, poiche' dovrete mescolarlo
(scuotendo il vaso) *ogni giorno*.
Dopo 4-5 settimane avrete delle ottime olive olive che si
conserveranno per tutto l'inverno. Il tempo e' solo indicativo, le
potrete mangiare quando non saranno piu' amare e la polpa sara' 
diventata nera (quand o sono fresche solo la buccia e' nera, non 
la polpa). Quando saranno tutte marinate, potete scolarle, farle 
ascugare, ungerle con olio e. v di oliva e conservarle in barattoli.
Non ho mai comprato in nessun negozio nulla, neanche lontanamente
paragonabile a quello che potrete ottenere.
P.S. ricordate di mescolarle o faranno schifo.

Ho anche una versione in ital-english:
Take:
 1 kg of fresh *black* olive
 70 g of salt (sea-salt)
 1/2 orange peel (dont' take the white part of the peel)
 wild fennel (a brach)
 3-4 cloves of garlic.
Put all in a glass-jar and let free almost 1/3 of jar. Keep
the jar out-door and easy accessible because you must shake it
everyday. (The free space allows the ingredient to mix).
After 4-5 week you can eat exquisite olive. (when the flesh
is dark and the olive are no more bitter).
Remember to shake the jar. Good luck.

Ciao Simone


Paella (piu` o meno...)


  La sezione KI di Madrid (quello in Spagna :) invia compatta al
popolo una ricetta per fare la paella mista. La suddetta sezione
si vede costretta ad apporre uno standard disclaimer per la
ricetta in quanto:
a) esiste un problema teorico di base, ogni spagnolo che si
diletta di cucina e' convinto di avere la sola e unica vera
ricetta per la vera paella, e ovviamente sono tutte diverse;
b) la preparazione della suddetta paella da parte del suddetto
spagnolo e' stata effettuata *dopo* essere abbondantemente "andati
di tapas"; il tasso etilico dei numerosi membri della KIM era
quindi notevolmente elevato. Stringendo, non giurerei di ricordare
tutto;
c) le quantita' sono puramente indicative (non credo che usare il
doppio di gamberi crei problemi, per esempio...).

Pero' la paella era buona... e il Rioja anche meglio.

Bueno, vamos: questa dovrebbe essere la "paella mixta", perche'
prevede la carne oltre al pesce. C'e' un forte partito anti pollo
nella paella, pero', quindi siete avvisati.

Ingredienti:
- gamberetti, meglio se piccoli (cosi' si mangiano senza
sbucciarli, e' piu' comodo), un paio d'etti;
- vongole, quasi tutte senza guscio (un po' con il guscio per
coreografia), un paio d'etti;
- anelli di calamari, un paio di etti;
- opzionalmente altri frutti di mare, in piccole quantita';
- mezzo pollo tagliato a pezzi piccoli;
- cipolla;
- apposito colorante per paella (ma vedi poi);
- ovviamente riso.

Tagliate fina la cipolla e iniziate a preparare un soffrittone
(con olio) nella paellera (= padellona possibilmente
anti-aderente). Intanto togliete le teste ai gamberetti e
mettetele a lessare in un pentolino in acqua salata, facendole
bollire per una decina di minuti. Filtrate il brodo ottenuto e
buttate le teste (chiamiamolo brodo 1). Preparate anche un po' di
brodo con un dado di carne (acqua e dado e basta, brodo 2).
Quando le cipolle sono dorate mettete il pollo e iniziate a farlo
cuocere, a fuoco vivo, per un cinque-dieci minuti (dipende da
quanto sono grossi i pezzettini). Poi aggiungete, nell'ordine, in
modo che cuocia tutto (ci vuole un po' di sensibilita' culinaria,
altresi' detta culo :) i gamberetti, i calamari, le vongole e gli
eventuali altri frutti di mare. Cinque minuti di cottura a fuoco
medio/basso. Poi alzate il fuoco e mettete *a secco* il riso,
girando: prendete nota di quanto riso ci mettete con un misurino,
per esempio una tazzina, chiamiamo x il numero di tazzine. Fate
cuocere il riso cosi', sempre girando, per un paio di minuti
(attenti a non bruciare tutto), poi aggiungete 2x tazzine di
brodo, partendo dal brodo 1 fino a (eventualmente) finirlo e
continuando con il brodo 2 (che se siete bravi riuscite ad
evitare). Abbassate il fuoco, salate il tutto e mettete il
colorante, date una bella girata e a questo punto NON TOCCATE PIU'
NULLA (non va piu' girato il riso). La paella e' pronta quando il
riso si e' asciugato (piu' o meno 20 minuti a fuoco medio/basso).
Appena spento il fuoco copritela con un po' di scottex per
eliminare l'unto in superficie e servire. Accompagnatela con un
bel vino robusto.

Io ho dei dubbi su questa ricetta: 1) con il riso di qui viene
bene, non so con gli altri. Ma un riso da risotti dovrebbe andare
bene, al limite mettendo un po' piu' brodo (cuoce in venti minuti
un riso da risotti???). 2) onestamente non ricordo se gamberi e
vongole erano stati antecedentemente scottati nel brodo 1. Mi
informero', intanto, se volete sperimentare...

Il colorante: credo si trovi solo qui, ma non e' poi
indispensabile. Nella seconda paella che abbiamo fatto qui il
tizio spagnolo si e' sbagliato di vaso e ci ha messo il
peperoncino piccante, a me e' quasi piaciuta di piu'...

Romano Giannetti        * DII-EIT, University of Pisa (E stand for
                          Electronics)
romano@iet.unipi.it     * Dpto Electr. y Electronica, Facultad de
                          Fisica
                        * Universidad Complutense de Madrid


Pasta tre formaggi


1 pound of pasta
1 pound of ricotta cheese (you can substitute a pot cheese for this)
1 egg (medium or large)
one half cup grated Pecorino Romano or Locatello
12 ounces shredded mozzarella cheese.
24 ounces spaghetti sauce

Cook up a pound of Ziti or similar pasta. Drain thoroughly. Coat it with
2 tablespoons of oil.  While the pasta is cooking, mix the next four
ingredients with 8 ounces of shredded mozzarella.
Cover the bottom of a 9x13 baking pan with spaghetti sauce. Mix your
pasta and cheese mixture in the baking pan. Sprinkle the last 4 ounces of
shredded mozzarella on top. Cover with aluminum foil. Bake in a moderate
oven for 20 minutes or til top cheese is melted.
Ciao

Maria Theresa (mttaylor@aol.com)
via
From: Miranda Mowbray 
Date: Mon, 27 Nov 1995 20:36:33 GMT


Pasta alla carbonara


kilo di pasta (come ti piace)
4 uova
panna 250 grami
parmegiano
pancetta 2 etti

Si bollisce la pasta come di solito.  Si sbatte le uova con un po di
formaggio e la panna da parte.  Anche si deve friggere la pancetta.
Quando la pasta e' pronta si mette tutto insieme.  Se le uova non si 
cuociono bene devi remetterle un po di pui.

[Correzione ad opera di ...]

Orrore!
La pasta alla carbonara innanzitutto non esiste. So che ognuno puo' fare
le cose come cavolo gli pare e che le ricette sono diverse da massaia a
massaia anche per uno stesso piatto, ma si deve dire che alla carbonara
si fanno solo gli spaghetti (possibilmente grossi, Barilla numero 7).
Poi sapete perche' si chiama carbonara? Chi di voi lo sa avra' notato
che tra gli ingredienti forniti nell'articolo precedente non viene messo
il pepe, che pur facendo male e' direi fondamentale.

Un consiglio: se non volete che l'uovo si cuocia troppo quando lo
versate nella pentola con gli spaghetti scolati aggiungete oltre al 
parmigiano ed al pepe anche un pochino di burro (o di panna se preferite).

[altra correzione]

travis.lloyd@uuserv.cc.utah.edu (TRAVIS DEON LLOYD) writes:

>Pasta alla Carbanara
>Si bollisce la pasta come di solito.  Si sbatte le uova con un po di
>formaggio e la panna da parte.  Anche si deve friggere la pancetta.  Quando
>la pasta e' pronta si mette tutto insieme.  Se le uova non si cuociono
>bene devi remetterle un po di pui.

Molto buona, ma cosi' non viene niente, a nio modesto avviso.
Si porta l'acqua a bollore, si sala e si getta la pasta.
Si preparano le uova nel modo seguente:
si battono solo i tuorli, uno ogni due persone con uova da 75 gr,
quindi in genere anche di piu'. L'albume si getta o si riutilizza
altrove;
si mescola giustamente con parmigiano latte (al posto della panna,
io ho un fegato solo :-) pepe.
A 5 minuti dalla cottura della pasta si mette a soffriggere la
pancetta tagliata a dadini (io uso pancetta affumicata, credo
sia la regola). Ne uso la meta' di quanto indicato sopra, o poco piu'.
Adesso viene il difficile: si scola la pasta e la si rimette in pentola
(a fuoco spento): si unge la pasta versandoci sopra l'olio bollenta con
 la pancetta e si mescola in fretta. Lo spaghetto deve essere ben
unto e ben caldo. Si aggiunge l'uovo con il resto a pocp a poco,
mescolando energicamente. Lo scopo e' ricoprire uniformemente
lo spaghetto e evitare la formazione di "frittatine" qua e la',
nonche' il depositarsi di uovo crudo sul fondo. La cucina e'
una scienza ed un arte.
Buon appetito
                                        Antonio


Pasta alla zucca


Prendete della zucca gialla e tagliata a dadini sottili.
Ungete il fondo di una padella e lasciatela stufare. A parte
soffriggete aglio (schiacciato, non tagliato) e peperoncino in olio
extravergine di oliva. Quando la zucca si e' ammorbidita (cambia 
anche colore) mettetela ad insaporire nell'olio.  Potete anche 
aggiungere delle erbe (il prezzemolo va bene con la zucca, oppure 
un sale di erbe).
Cuocete la pasta (io ho provato fusilli integrali) e conditela con 
la zucca.

Con aglio, olio, peperoncino potete preparare tanti altri piatti di
pasta con verdure nel seguente modo:
preparate il fondo con aglio, olio e peperoncino (e altre erbe a 
vostro gusto: salvia, prezzemolo, ....).

Quando l'acqua bolle buttate la pasta (corta) *insieme* ad
una verdura tagliata a pezzi di due o tre centimetri. Scolatela e
versatela nella padella del fondo.
Buonissimi da provare sono: broccoli, cime di rapa, oppure
cicoria e bietole.

In tutte queste ricette potete condire la pasta sul fuoco 
("ripassare").
Se avete avuto l'accortezza di non scurire l'aglio sara' un
primo leggero e saporito.

Purtroppo per le quantita' dovete affidarvi alla vostra
"bravura" di cuochi, perche' io faccio sempre a occhio.

Simone Orcioni

Massima teresiana per vivere bene: Mal dormir, todo trabajo,
todo cruz.  Ci si sente subito meglio.  [G. Ceronetti]
sim@eealab.unian.it                     
Simone Orcioni at Universita' di Ancona


Pasta e ceci


Ingredienti:
Pasta mischiata
2 barattoli di ceci
Pancetta
Olio
Aglio
Peperoncino

Si fa sofriggere il peperoncino e l'aglio nell'olio, poi si aggiunge
la pancetta (bacon, al limite) tagliata a dadini e la si fa cuocere
per qualche minuto; quindi si aggiungono i ceci e li si lascia cuocere
a fuoco medio per qualche quarto d'ora.

Quando l'acqua bolle, la si sala e si butta la pasta mischiata,
facendo attenzione a mettere piu' tardi i tipi di pasta a cottura piu'
rapida.  La pasta lunga deve essere spezzata in pezzi da 4-5 cm per
dare uniformita' al piatto.

Si scola la pasta _molto_ al dente (anzi, ancora dura), e si versano i
ceci sulla medesima.  Si lascia maritare in pentola almeno per una
mezz'ora, ma preferibilmente per la nottata intera. Servire con un
rosso robusto (Salice Salentino, Taurasi).  La Guinness non si adatta.

Ugo Piomelli                      You drive your bargains, push your papers
Musico Fallito                    Win your medals, fuck your strangers,
Dept. of Mechanical Engineering   Don't it leave you on the empty side?
University of Maryland
College Park, MD 20742                          Joni Mitchell

vittorio@freya.cs.umass.edu         Vittorio Scarano at CS Dept.,
Umass-Amherst
Mi permetto di suggerire varianti anche alla Pasta e Ceci del Piomelli:
Io aggiungerei anche un pochino di vino rosso, aggiunto a mezzo
bicchiere alla volta (l'altro mezzo va scolato dal cuoco) e la cottura
lentissima (i quarti d'ora che dice il Piomelli dovrebbero essere 
almeno 3-4)...

Una alternativa alla cottura separata di pasta e ceci consiste
nel buttare un pochino di acqua in piu' nei ceci e dopo 30 minuti
(meglio 40 se sono tostissimi) aggiungere la pasta ai ceci...
aggiungere acqua bollente se serve ma SEMPRE in minima quantita'... 
poco alla volta..


Pasta e fagioli


(1 ora e mezza + una notte per ammorbidire i fagioli, se sono secchi)

Ingredienti (per 2 - non si sa mai):
Fagioli: 400 grammi (sgusciati)
Subiotti (sul continente credo si chiamino ditalini): 100 grammi (a
Venezia
si usano anche gli spaghetti spezzati)
Due patate
Cipolla, carota, sedano
Dado, sale, pepe

Soffriggere cipolla carota e sedano tritati in olio d'oliva a 500 !C,
aggiungere i fagioli e dopo un paio di minuti un litro e mezzo (?)
d'acqua fredda, le patate sbucciate ed aumentare la temperatura. Cuocere 
per un'ora a partire dalla bollitura con coperchio e a fuoco medio-basso 
(250 !C circa), schiacciare con una forchetta le patate, e togliere circa 
un terzo (a seconda della consistenza finale desiderata) dei fagioli che
andranno frullati separatamente.  Buttare la pasta, il dado, sale (poco) e
pepe e a due minuti dalla cottura della pasta riaggiungere il passato di
fagioli.
Mescolare continuamente, spegnere e lasciar riposare almeno 5 minuti.
Olio d'oliva crudo ed extra pepe per i piu` esigenti.

Sono contrario a dadi di pancetta (per non parlare di osso di
prosciutto
crudo) e simili: appesantiscono eccessivamente.

Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no
Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway


Pasticcini con la ricotta


mm40+@andrew.cmu.edu  Marcie G. Mastracci at Legal Affairs,
Carnegie Mellon, Pi 
"Pasticcini con la Ricotta" from "Il grande libro della
Pasticceria Napoletana"

For the pasta frolla:

300 gr flour
150 gr sugna = pig fat/lard/shortening
2 egg yolks & 1 whole egg
150 gr sugar
a pinch of salt

On a board make a well with the flour.  In the middle, put the
sugna, sugar, 2 egg yolks, whole egg, & pinch of salt.  Work all
ingredients together rapidly until a dough is formed.  Let it rest,
covered, for 15 minutes.  Then roll out on a floured board.

For the filling:

150 gr fresh ricotta
30 gr raisings
1 egg yolk
grated peel of 2 lemons
150 gr powdered suger

Mix together the ricotta, uva passa, egg yolk, lemon peel & 80
gr of the sugar.

Grease some little tartlet molds.  Line them, using half the
pastry dough. Fill the tartlets with the ricotta mixture.  Use the
rest of the pastry to cover them.  Bake them until golden in a 
moderate oven.
Before serving, let them cool and sprinkle them with the rest
of the powdered sugar.


Penne capperi e olive


Fai soffriggere in un po d'olio d'oliva due spicchi di aglio,poi
aggiungi del pomodoro pelato a pezzetti e fallo rosolare tre
minuti;quindi aggiungi una manciata di capperi sotto sale (che hai
tenuto un quarto d'ora in acqua prima) e le olive nere snocciolate e
fatte a pezzetti e fai cuocere a fuoco bassissimo per altri tre
minuti.  Cuoci le penne,rigate é meglio,scolale al dente e mettile in
una zuppiera dove hai prima sbriciolato una mozzarella.Mescola
rapidamente con il sugo che hai preparato in precedenza e buon
appetito.

From: Massimiliano  Sanzo 
Date: Sun, 05 Nov 95 20:13:23 -0100


Ingredienti per 4 persone: 100 gr. di olive nere snocciolate; 2 filetti di acciughe dissalati e deliscati; 1 cucchiaio di capperi; 1 pezzetto di peperoncino; 2 spicchi d'aglio; olio d'oliva, sale. Algoritmo: Tritare le olive ed i capperi, tagliare a pezzetti i filetti d'acciuga. In una piccola casseruola, far scaldare qualche cucchiaio d'olio con gli spicchi d'aglio schiacciati ed il peperoncino. Togliere aglio e peperoncino quando hanno profumato l'olio, e mettere nella casseruola le acciughe a pezzetti. Mantenendo il fuoco basso, schiacciare con un cucchiaio di legno. Unire i capperi e le olive, mescolare, lasciare scaldare ed insaporire e poi versare. From: "Andrea Dell'Amico" Date: Mon, 04 Dec 1995 23:35:45 MET


Penne rosse (Penne con bacon e peperoni rossi)


Ingredienti:
(4 persone)

- 600 g. di penne rigate
- 200 g di bacon preferibilmente 'the thick cut version'
  Sainsbury lo vende
- 1 tetra-pak di pomi-passato (Passato di pomodoro)
- 3 Peperoni rossi
- Parmigiano-Reggiano
- (optional) up po' di latte o panna

Spellate i peperoni. (Io uso il metodo della griglia,
tutti i forni inglesi ce l'hanno) Tagliateli a striscie
o quadrettoni. Tagliate il bacon a bande (3x1 cm), fatelo
soffriggere bene in padella quindi aggiungete i peperoni,
mescolate per un attimo e poi aggiungete il pomi-passato,
fate cuocere. (Si puo' aggiungere un po' di panna
o di latte alla fine).

Servite con abbondante P.R.
NB. Togliere la pelle ai peperoni e` essentiale per ottenere
    un buon risultato. Non  aggiungere sale, il bacon ne
    contiene gia' troppo. Se aggiungete
    latte o panna fate attentione a non curdle???.
    Aggiungete lentamente con un cucchiaio.

>From: savio@scs.leeds.ac.uk (S Pirondini)


Pennette salmone e asparagi


Ingredienti (per 2 persone)
Pennette: 250 grammi
Asparagi: un mazzo.
Salmone affumicato: 70 grammi.
Mezza cipolla, burro, mezzo dado di carne, 70ml di panna.
Pepe, sale e parmigiano a piacere.

Tritate la cipolla ed imbionditela in un po' di burro in una casseruola.
Aggiungete gli asparagi tagliati trasversalmente abbastanza sottili (7mm?)
dopo tre minuti aggiungete mezzo bicchiere di brodo (oppure il dado e mezzo
bicchiere di acqua bollente) e il salmone tagliato a cubetti, pepe e sale
(poco: il dado e il salmone sono gia' molto salati). Cuocere coperto e a
fuoco medio (200 gradi circa) per venti minuti circa. Nel frattempo buttate
la pasta, scolatela e saltatela un minuto nella salsa dopo aver aggiunto la
panna. Infine aggiungete il parmigiano.


Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no
Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway


Peperoni Montalban


Vi propongo una cosa che ho provato a fare stasera e che
mi e' piaciuta.  E' una corruzione di una ricetta napoletana
che mi aveva raccontato una mia amica un po di tempo fa.
Una cosa simile l'ho letta in un romanzo di Manuel Vasquez de
Montalban (uno della serie di Carvhalo (sp?).

Prendete 4 peperoni due rossi e due gialli. Che siano regolari,
carnosi, non molto grandi. Lavateli, apriteli tagliando la parte di
sopra in maniera regolare (andranno richiusi) e svuotateli.

Prendete dei gamberi di scoglio, puliteli e sgusciateli. Se sono
molto grossi tagliateli a meta'. Soffriggete due spicchi di aglio 
in olio di oliva, quando e' caldo e appena gli agli cominciano a 
roslolare aggiungete i gamberi. Dopo un po, quando l'acqua dei 
gamberi comincia a ritirarsi aggiungete del vino bianco secco. 
Aggiungete foglie di menta fresca, prezzemolo, semi di finocchio, 
sale e un pizzico di pepe.
Quando il tutto e' quasi pronto aggiungete pan grattato in abbondanza
e rimescolate fin che il pane diventa una specie di pastella.

Usate tale ripieno per riempire i peperoni, chiudeteli con degli
stuzzicadenti. In una padella larga soffriggete i peperoni in olio
per qualche minuto, semplicemente per ammorbidire la pelle.
Rivoltateli diverse volte in modo che la cottura sia uniforme facendo
attenzione a che non si aprano.

Avrete nel frattempo riscaldato il forno (400 far.). Mettete i
peperoni in una pentola da forno e cospargeteli con il rimasuglio 
del pan grattato.
Passateli al forno per circa 20-25 minuti girandoli una volta.

Buon appetito

Orazio
orazio@leland.Stanford.EDU  Orazio Attanasio at Stanford University, 
CA 94305


Pesto


Note:
Ero un po' indeciso se  postare  questa  ricetta,  in  quanto  il
*vero*  pesto si puo' fare solo con il basilico ligure, ma poi ho
pensato che e' meglio che certe ricette e tradizioni  non  vadano
perse,  inoltre  ho  trovato qui a Berkeley dell'ottimo basilico,
con il quale il pesto non viene  poi  cosi'  male...  almeno  per
essere 9 fusi orari lontani da casa.

Il pesto e' il condimento ligure per eccellenza. I maligni dicono
che  solo  noi potevamo inventare una salsa che non richiede cot-
tura... In realta' c'e' del vero, in  quanto  originariamente  il
pesto  era  una  salsa  "povera", preparabile con i prodotti nos-
trani. Adesso, con il prezzi alle stelle del basilico e dei pino-
li,  le cose sono cambiate, ma quasi ogni genovese ha sul balcone
di casa uno o piu' vasi di basilico...
La mia ricetta non e' presa da nessuna rivista, e' quella che  si
tramanda  la  mia  famiglia  (ovvero il mio nucleo familiare: non
esistono due persone che preparano il pesto allo stesso modo)  da
generazioni,  con  le  ovvie personali modifiche, ed e' cosi' che
faccio il il pesto da piu' di quindici anni. Non me  ne  vogliano
quindi gli altri liguri e non storcano il naso se la loro ricetta
e' diversa dalla mia. Lo so.
La preparazione e' abbastanza semplice. Ovviamente non  e'  detto
che  il primo risultato sia buono, occorre fare un po' di pratica
sulla quantita' degli ingredienti da usare e sul tempo di lavora-
zione, che dipenderenno dai gusti personali (questo e' il vantag-
gio del fai da te).

Suggerimento:  *condite*   di   smiles   il   mio   posting,   e'
l'espressione che ho usato nello scriverlo.

Ingredienti:

- due bei mazzi di basilico; le foglie devono essere tenere, pro-
  fumate e possibilmente piccole. Ho visto (**orrore**) aggiunge-
  re prezzemolo...
- una manciata di pinoli; ho saputo di persone che usano le noci,
  io ho provato ma, ovviamente, non ho gradito il risultato.
- uno spicchio d'aglio.
- un cucchiaino di sale.
- parmigiano (grattuggiato, ovviamente).
- olio extra vergina di oliva (tassativo: non provare a  cambiar-
  lo).

Preparazione:

Per preparare il pesto occorre il mortaio. In mancanza  del  sud-
detto si puo' usare mezzaluna e tagliere. Orami i tempi sono cam-
biati, per motivi di tempo io uso il frullatore elettrico  (e  lo
so  che  qui  mi  arriveranno  gli  anatemi). Il pesto viene piu'
cremoso e non altrettanto gustoso, ma  ha  il  vantaggio  che  si
riesce a conservare piu' a lungo (inoltre e' difficile ormai tro-
vare sia mortaio che mezzaluna...).

Togliere le foglie del basilico dal  gambo  e  lavarle  in  acqua
fredda  corrente. Macinare assieme pinoli e aglio e aggiungere le
foglie cosi' lavatem il sale e l'olio fino a che l'amalgama  rag-
giunge  la consistenza desiderata. Un pesto dal sapore "forte" si
ottiene lasciando gli ingredienti a grani piu' grossi. Alla  fine
aggiungere il parmigiano.

Condimento:

La pasta ideale per il pesto sono le trenette. Io ho  trovato  in
America  un eccellente surrogato nelle "linguine" della De Cecco,
ma va bene quasi tutta la pasta "che si lascia condire", ossia la
pasta  con grande superficie o rigata, come ad esempio le fettuc-
cine, le molle, le signorine, le conchiglie (i  nomi  variano  da
regione   a   regione,  scusate).  Assolutamente  inadeguati  gli
spaghetti, i bucatini, maccheroni, penne o farfalle. Tutto questo
a  giudizio  personale.   Ovviamente  ottimi  gnocchi  e  troffie
(queste ultime reperibili solo a Recco o  altre  localita'  limi-
trofe).
Se e' possibile usare solo la pasta, consigliato e' invece  l'uso
di verdure, una patata o una manciata di fagiolini. Pelare la pa-
tata e tagliarla a fette abbastanza sottili in  modo  che  cuocia
nello stesso tempo della pasta. Io ho mangiato una volta il pesto
sia con patate che con fagiolini, ma il tutto non mi e' piaciuto.
La  mia  preferenza va alla patata... Ovviamente le verdure vanno
cotte assieme alla pasta, ricordate! E, per favore,  lasciate  la
pasta al dente (niente smiles qui).

Il pesto va preparato in un piatto  di  condimento,  diciamo  una
grossa  cucchiaiata  per persona, a seconda dei gusti, con un po'
di burro.  Io ho visto gente "allungarlo"  con  un  cucchiaio  di
latte,  ma  credo  questo  serva  solo se il pesto risulta troppo
forte, io non ho mai provato. Io in genere scaldo  il  piatto  di
condimento  sulla  pentola  in  cui  bolle  l'acqua,  in  modo da
scioglere il burro. Mia madre aggiunge anche un  altro  cucchiaio
di olio (sempre extra vergine). Io ho abolito questa pratica dal-
la mia ricetta, preferendo una pasta piu' "asciutta".

Esistono altri usi del pesto, per esempio i liguri ne mettono  un
cucchiaio nel minestrone. Gli americani lo mettono nella pizza...

Conservazione:

Il pesto va "fatto e mangiato". Una sua conservazione,  anche  in
frigo,  e'  praticamente  impossibile  in  quanto  tende sempre a
diventare scuro anche se chiuso in barattolo. A causa del  prezzo
del  basilico (ebbene si', sono genovese) io preferisco comprarne
quantita' industriali (un'altra ragione e' che il mio  vicino  me
ne  fornisce  quantita'  industriali dal suo orto, a lui il pesto
non piace e usa il basilico solo come aromatizzante... beato  me)
e prepararne tanto. Per conservarlo non metto il parmigiano, fac-
cio un pesto abbastanza cremoso e  metto  tutto  nel  congelatore
nelle forme del ghiaccio (yeah, togliendo prima il ghiaccio...).
Quando il tutto e' congelato metto i cubetti in un  sacchetto  di
nylon  sempre  nel congelatore. Quando preparo la pasta, tolgo un
cubetto (o due o tre, a seconda di quanti siamo) e lo scaldo  con
il burro allo stesso modo, a bagnomaria sulla pentola di cottura,
e aggiungo alla fine il parmigiano.

Buon appetito --marco
>From: strafori@ICSI.Berkeley.EDU (Marco Straforini)

Comment from: luke@modus.sublink.ORG (Luciano Mannucci)
> Per preparare il pesto occorre il mortaio. In mancanza  del  sud-
> detto si puo' usare mezzaluna e tagliere. Orami i tempi sono cam-
Io ho tre mortai: uno di bronzo, uno di pietra e uno di legno.
Quale devo usare?
luciano.

Reply from: strafori@ICSI.Berkeley.EDU (Marco Straforini)
Mi spiace Luciano, ma mortaio e pestello per il pesto devono essere
di marmo... :-)

Un altra ricetta per pesto, da Giorgio Sobrero;
giorg78745@aol.com          Giorg78745 at America Online, Inc.
(1-800-827-6364)
La ricetta e' stata adattata all'uso del frullatore anziche' dei 
classici mortaio e pestello
PESTO ALLA GENOVESE

Ingredienti: 3 mazzi di basilico; 1 spicchio d'aglio; sale; 1
manciata di parmigiano; 1 manciata di pecorino (se pecorino  
non disponibile usare 2 manciate di parmigiano); una manciatina 
di pinoli (pine nuts); qualche gheriglio di noce (walnut); 5 
cucchiai d'olio extravergine d'oliva.

Levate le foglie ai mazzetti di basilico, mondatele e lavatele;
strizzatele bene e ponetele nel frullatore (blender) unitamente agli
altri ingredienti andando finche' otterrete una salsa alquanto
liquida.

Condirete con il pesto minestrone (ottimo !), gnocchi, lasagne,
fettuccine, spaghetti.

Nota per gli amici americani: not suggested as a salad sauce.
Enjoy!!

Commenti su questa ricetta, da Alberto U Begliomini, aub@slb.com;

Innanzi tutto le noci non ci vanno, ce le mettono solo i "foresti".
Secondariamente il pesto fatto col blender o frullino e` uno schifo
per la semplice ragione che il frullino scalda la salsa e la rovina.
Al massimo puoi usare un blender ad immersione ma e` comunque una
specie di bestemmia. Il mortaio e il pestello non li usa piu`
nessuno, praticamente. La mezzaluna e il tagliere sono gli strumenti 
piu` indicati.
Per chi non li ha ed e` Genovese una sola parola: vergogna! Per i
non Genovesi mezzalune e tagliere potete comprali quando andate in
vacanza in Italia. Per chi abita a San Francisco si trovano anche 
downtown.

Un'altra cosa ho notato solo adesso. Il pesto NON e` liquido!!!
Una volta terminata l'operazione "mezzaluna e tagliere" il risultato
e` una pasta molto consistente che deve eventualmente essere sciolta 
in acqua bollente se consumata subito, altrimenti deve essere pigiata 
bene in un barattolo di vetro in modo da non lasciare aria e quindi 
coperta d'olio di oliva.  Ovviamente va conservata in frigo per non 
piu` di tre-quattro giorni.

altro commento, da Luigi Caput, L.Caput@pn.ITnet.it;
c'e' solo un piccolo diabolico particolare: il basilico per fare
il pesto cresce bene solo in liguria, e non dappertutto....
gia' quello di La Spezia non e' buono...

Arrigo Triulzi arrigo@dcs.qmw.ac.uk da` una variante:
A Camogli le noci decisamente non ci sono, mettono invece una piccola 
patata novella bollita spezzettata per assorbire l' unto in eccesso 
dell' olio d' oliva et un paio di fagiolini bolliti tagliati in pezzi 
abbastanza grossi.


Piada



Giustamente stimolato da un amico periodicamente emigrante in terra
elvetica, mi decido a impostare la ricetta della piada cosi' come
viene riportata in Mangiari di Romagna di Quondamatteo, Pasquini,
Caminiti, edito da Guidicini e Rosa, Bologna.


Un chilo di farina, non troppo setacciata, e quindi non molto fine,
un pizzico di bicarbonato di sodio (cinque grammi in tutto), circa
cento grammi di strutto e sale quanto basta. Si aggiunge acqua calda
per fare un impasto che vuol essere piuttosto consistente.
Si distende poi col mattarello sulla spianatoia sino a farne una
bella luna rotonda e sottile e la si pone sul testo di terracotta(*)
o su di un foglio di pietra arenaria appoggiato sul treppiede e
sotto cui deve ardere una bella fiamma di sarmenti e di foglie
secche, perche' la cottura deve avvenire molto rapidamente.
Durante la rosolatura, mentre affiorano le bollicine sulla pasta, si
volta e si rivolta piu' volte la rotonda focaccia e s'imprimono qua
e la' le impronte della forchetta, che rimangono come ornamento
screziato della piada. E, quando l'odore del pane empie la casa, si
toglie ancora ardente dal testo, si taglia a croce e le quattro
quadre si allineano in piedi sopra il mantile disteso sulla cornice
della spianatoia.


(*) Il testo altro non e' che un disco, un tempo di terracotta, ora
piu' frequentemente di ferro.


Come varianti alla ricetta riportata posso consigliare di provare a
sostituire la meta' dello strutto con olio extra vergine d'oliva e
a utilizzare un poco di latte tiepido quando si impasta. L'impasto
deve venire modellato a pagnotta e quindi lasciato riposare in una
terrina ricoperta da un panno per almeno un'ora, quindi si puo'
procedere a tirare le piade.
Naturalmente se la piada viene farcita con formaggio squaquarone e
con le erbe oppure con wurstel e crauti la cosa cambia come dal
giorno alla notte.


                                nutritevi bene, luska.
luska@dic.unipd.it  Luca Ciano - tecnico Polo Civile at BBS -
luska@pluto.dic.unipd.it
luska@sunmbeam.lnl.infn.it


Polenta pasticciata del Doge


(2 ore e 30' circa)

Ingredienti (per due persone):

Polenta: 250 grammi.
Fontina (Gorgonzola per gli amanti): 50 grammi.
Macinato (io lo uso di alce, ma dubito che si trovi a Washington, va
benissimo anche il manzo): 500 grammi.
Pomodori: 400 grammi.
Vino rosso: un bicchiere.
Mezza cipolla e mezza carota.
Sale, pepe e parmigiano a piacere.

Grattuggiare cipolla e carota e soffriggerle in olio di oliva, 
aggiungere la carne e rosolare il tutto a 700 !C mescolando spesso, 
fino alla scomparsa del colore rosso nella carne. Aggiungere il vino e 
dopo mezzo minuto abbassare il fuoco a 160 !C e coprire la casseruola. 
Cuocere per almeno due ore mescolando ogni tanto.  A questo punto 
iniziare la preparazione della polenta: quando l'acqua per la polenta 
bolle aggiungere i pomodori al sugo, salare e pepare. Abbassare il fuoco 
della polenta e buttare:  mescolando in continuazione bollire per non 
piu' di 7 minuti, altrimenti diventa troppo spessa. Trasferire la 
polenta in un piatto, aggiungere il parmigiano ed il formaggio 
grattuggiati (difficile grattuggiare il gorgonzola) ed infine il sugo. 
Servire caldo!

Disclaimer: questa e' la polenta pasticciata del Doge. In nessun modo
va considerata come la ricetta ufficiale della polenta pasticciata, che
ha peraltro probabilmente dozzine di varianti regionali con e senza
carne.

Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no
Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway


Pollo con panna e funghi


Ingredienti:    1/2 petto di pollo a persona
                panna da cucina, extra thick (circa 200 gr per tre persone)
                funghi secchi (a piacere)
                riso (circa 100 gr a persona)
                un bicchiere di vino bianco per petto (preferisco il
                verdicchio, ma va bene anche il prosecco)

Preparazione:

Mettere i funghi in un pentolino di acqua calda (non bollente) per qualche
minuto. Schiacciare il petto di pollo e rosolarlo in un po` di burro finche`
ben dorato da entrambe le parti, aggiungendo 1/2 bicchiere di vino.
Aggiungere quindi la panna, un pizzico di sale, i funghi ed il rimanente
vino (a piccole dosi, per evitare che la panna si rassodi troppo
velocemente). Una volta finito il vino, lasciare rassodare la panna a fuoco
molto lento.

A parte, preparare un risotto con l'acqua dei funghi e, se si preferisce, un
pezzettino di dado. In mancanza dell'Arborio, va benissimo un riso veloce di
cottura come il Basmati.

Prepare quindi il riso su un piatto da portata, e sistemare il pollo con i
funghi e la panna (che dovra` essere dlla giusta consistenza, cioe` non
liquida ma nemmeno solida, diciamo cremosa).

E` consentito leccarsi i baffi a fine cena.



        Luca.

PS: Se la ricetta sembra appetibile, posso mandarne qualche altra?

lleonardi@acorn.co.uk


Polpettone alla genovese


Una ricettina per vegetariani (italiani e non):

INGREDIENTI:
500 gr. fagiolini (o dovrei dire una libbra?), 500 gr. patate, 2-3
spicchi aglio (meglio abundare etc.), un uovo intero, 150 gr. parmigiano
grattugiato, maggiorana a piacere (un premio a chi la trova FRESCA negli 
U.S.), sale, pan grattato e, naturalmente, olio d'oliva :-)

Bollire patate e fagiolini e passarli con il passaverdure. Unire al
composto uovo, parmigiano, sale e aglio/maggiorana tritati. Mescolare
con cura. Ungere una teglia (question: teglia e' una parola italiana o
dialetto genovese?) e cospargerne il fondo di pan grattato.
Distribuire uniformemente l'impasto nella suddetta teglia, quindi 
ricoprire il tutto con uno strato sottile di pan grattato e qualche 
goccia d'olio.  Cuocere in forno pre-riscaldato a media temperatura 
(nei paesi NORMALI vuol dire 200 gradi celsius, here in the U.S. e' una 
specie di nightmare...) per circa 45-60 minuti (deve formarsi una bella 
crosta dorata). Servire tiepido.  Buon appetito!!!!

Paola Bernazzani
bern0055@student.tc.umn.edu


Rigatoni della pastorella


     per 3 persone
     INGREDIENTI:
     400 grammi di rigatoni
     200 grammi di ricotta
     un cucchiaio di prezzemolo tritato
     uno spicchio d'aglio
     6 cucchiai di parmigiano
     PROCEDIMENTO:
     Lessare i rigatoni in abbondante acqua salata. Intanto
     sciogliere la ricotta in tre cucchiai d'acqua di cottura
     della pasta; aggiungervi il prezzemolo, l'aglio e il
     parmigiano. Condire immediatamente i rigatoni e servirli ben
    caldi. Se piace, aggiungere alla ricotta un paio di cucchiai
     di panna.

Buon appetito!
lem@esse4.dei.unipd.it      Enrico M. Lucarini at Universita' di
Padova


Risotto allo zafferano


Ingredienti:
Una cipolla piccola
Burro, 80g
Un bicchiere di vino bianco
Riso, se possibile arborio, 4-5 etti
Brodo di carne (un litro circa), oppure dado.
Una bustina di zafferano
Parmigiano grattato, 50g

Se lo zafferano in bustina e' introvabile, va bene anche quello
intero "a fili", basta pestarlo per bene in anticipo.

Mettete a bollire il brodo, che verra' aggiunto poco a poco al riso.
Se vi tocca usare il dado, mia zia mi ha insegnato un piccolo
accorgimento: mettete a bollire un litro circa d'acqua, aggiungete il 
dado tritato direttamente al riso e' aggiungete l'acqua bollente poco 
a poco, in modo da evitare di sprecare il brodo avanzato.
Fate soffriggere la cipolla tritata fine in 50g di burro.  Quando avra'
preso colore, buttate il riso e mescolatelo bene al battuto.  Unite
il vino, e fatelo assorbire dal riso a fuoco medio, mescolando
frequentemente.
Se usate il dado, aggiungetelo, seguendo con qualche mestolo d'acqua,
quanto basta per coprire il riso.  Altrimenti aggiungete qualche mestolo 
di brodo.
Fate sciolgliere lo zafferano in un po di brodo (o in un po d'acqua)
e aggiungetelo al riso.  Continuate a mescolare, aggiungendo liquido
(bollente, mi raccomando) via via che viene assorbito.  Assaggiate
ogni
tanto per verificare la cottura.  In ultimo aggiustate di sale,
levate dal
fuoco, e unite il parmigiano ed il burro rimasto, mescolando con
vigore.

Accompagnatelo con il resto della bottiglia di vino, e magari anche
con qualche altra bottiglia se dovessero proliferare i brindisi alla
salute del Lider, del compagno Cittadini, e del Kollettivo tutto.

Carlo
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--
Carlo Graziani           |Warning:  some of the above may not be a fully |
Dept. of Physics         |correct representation of profound cosmic truth.| 
University of Chicago    |It's fun to have fun, but you have to know how !"|
carlo@nu.uchicago.edu    |                           -The Cat in the Hat |
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Risotto con le patate


                           per 4 persone
     INGREDIENTI:
     400 grammi di riso
     4 patate medie
     80 grammi di burro
     alcuni fili di erba cipollina
     una cipolla piccola
     un cucchiaio di prezzemolo
     un bicchiere di vino bianco
     un litro di brodo di carne
     parmigiano, sale e pepe

     PROCEDIMENTO:
     Fare un soffritto con 30 grammi di burro, la cipolla
     finemente tagliate e le patate spezzettate. Aggiungere il riso
     assieme al vino, al prezzemolo e all'erba cipollina. Salare.
    Quando il vino e` quasi completamente evaporato, aggiungere
     gradatamente il brodo. A fine cottura aggiungere il rimanente
     burro con il parmigiano e il pepe.

lem@esse4.dei.unipd.it      Enrico M. Lucarini at Universita' di
Padova


Rodgrot med flote (Norwegian)


Berry Pudding with Cream

- 1 1/2 pounds fresh raspberries, strawberries, or a combination
- 2 cups water
- 1/2 cup sugar
- 3 tablespoons cornstarch
- 1 pint light cream Slivered almonds

Wash and drain berries (or defrost and save liquid).  There should
be 2 1/2  cups total. If fresh, add 2 cups of water and cook until
berries are soft. Add sugar. Mix cornstarch and 2 tablespoons cold
water.  Add a small amount of berry juice, mix well and stir into
berry mixture.  Cook, stirring constantly until pudding thickens.
Reduce heat, cook 10 minutes. Turn into serving dish. Let stand
until cold. When serving, decorate with slivered almonds, passed
around the table, followed by a pitcher of cream.

By chef Lynn Bryant


Scrambled egg (versione tre stelle)



Fry two or three whole eggs in a pan, stirring them with a fork.
Add milk, cream, salt, pepper, parsley, and pieces of smoked salmon.
Stir until the mixture is only just solid.  Serve at once with toast.

                                                Miranda.


Sorbetto mango-kiwi


Pisa, 1990.  Il giorno del Gioco da Ponte.  Nord della
citta` verso Sud della citta`, grande scontro in costume
storico.

Alla ripa nell'ombra della tribuna un giovane africano godeva
un -
                    Sorbetto Mango-Kiwi
    Mix 2 pure'ed mangos, 2tblsp lemon juice, and a sugar syrup
    made with 65g sugar.  Separately, mix 4 chopped kiwi fruit, 2
    tblsp lemon juice, and a sugar syrup made with 40g sugar.  Put
    large spoonfuls alternately from the two mixtures into a plastic
    container.  Don't stir.  Freeze.  Serve with mint.  Serves 4.

Una banda di Pisani gli ha chiesto "Tifi per chi?"
Domanda esplosiva il giorno del Gioco.  Come si dice,
'un e` 'na guerra, ma ci manca po`o.

"Per chi tifate voi?" ha chiesto il ragazzo, furbo.
"Noi, Tramontana."
"Noi, Mezzogiorno." Un'altra banda, s'avvicinando.
Ha pensato. Ha detto "Camerun".

Camerun! hanno esclamato i due gruppi, sorridenti.  Hanno
abbracciato l'africano.  Camerun!  ha detto un Mezzogiornino,
che offeriva un gelato a un Tramontino.  Cameruuun! ha risposto
il Tramontino, che gli dava una bandiera in scambio per il gelato.
La parola magica si e` diffusa attraverso il Ponte, giu` i Lungarni,
verso il mare, l'urla contenta di una citta` unita.
Ca me ruuuuuuuuun!
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Miranda Mowbray    We all scream for icecream
mjfm@hplb.hpl.hp.com


Spaghetti all'amatriciana



Ricetta ufficiale dal film "Dove vai in vacanza?", episodio 
"Si' Buana."
La scena si svolge in Kenia, personaggi e interpreti:
Professional Wilson (falso cacciatore afro-inglese parlante
swahili, in realta' disoccupato di Roma): Paolo Villaggio
Dr. Panunti, proprietario dell'agenzia Panunti tours che
organizza il safari: Gigi Reder.
Turista ciociaro: ?.

Panunti ha appena proibito a Wilson l'accesso al buffet italiano,
ricordandogli che per contratto deve fingere di essere interessato 
solo al cibo locale.
Wilson (con l'acquolina in bocca davanti ad un piatto di spaghetti
all'amatriciana): "Che e'?"
Turista ciociaro (con la bocca piena): "spaghetti a' amatriciana".
Wilson (simula distaccata curiosita', ma sta per sbavare):
"c-come si fa?".
Turista ciociaro:"se fa' er soffritto de cipolla, se mette un
ber po' de guanciale, er pummidoro, eer pecorino".
Wilson (con occhi imploranti): "e un po' di basilico?".
Turista ciociaro: "fagoltativo".
Wilson (sbava): "ahhggh".

Ciao,
Jacopo

--
Jacopo Andreose - Il Doge - Dept. of Cellular and Molecular
Physiology +203-7371063 tel | +203-7854951 fax |
jacopo_andreose@quickmail.yale.edu


Strudel di mele


Per contribuire al tasso glicemico di tutti gli SCIiti golosi,
ecco la ricetta di uno dei dolci piu` buoni che la mamma (eh
ben, siamo o non siamo italiani?) mi abbia mai fatto (ancora oggi,
quando ho l'occasione di tornare in Italia in macchina, non parto 
mai senza un esemplare per compagno di viaggio).
dosi: - 1 kg di mele ranette, grattugiate non troppo finemente
      - la scorza grattugiata di un limone
      - 3 cucchiai di uvetta, da ammorbidire in acqua tiepida
     - 1 bustina di pinoli
      - 4 cucchiai di zucchero
      - mezzo cucchiaino di cannella in polvere
      - mezzo bicchierino di grappa
      - 3 etti scarsi di farina
      - un pizzico di sale
      - 100 grammi di burro (la margarina va anche benissimo)
     - zucchero a velo
procedimento: impastare velocemente la farina a mano con
acqua tiepida (1 tazza da colazione) e due cucchiai di olio 
leggero (meglio se di semi). avvolgere la palla cosi' ottenuta 
in un tovagliolo infarinato e mettere il tutto in un luogo tiepido. 
nel frattempo preparare in una terrina tutti gli ingredienti, 
mescolando accuratamente. a parte, fare fondere il burro. 
Col mattarello stendere la pasta sul tavolo infarinato
fino a ottenere uno strato **sottile** di forma rotonda.
spargervi sopra una parte del burro con un pennello e spolverare 
con una manciata di pane grattugiato (o di amaretti sbriciolati). 
aggiungere il ripieno, e arrotolare il tutto spennellando la pasta 
cl burro fuso ad ogni giro.
mettere il rotolo cosi' ottenuto nella teglia precedentemente
imburrata (MOLTO DELICATAMENTE PER NON ROMPERLO...) e passare 
ancora un po' di burro fuso sulla superficie del rotolo. 
mettere in forno a 180 gradi per circa 40 minuti (questo vale 
per un forno elettrico.  
Prima di servire, spolverare con lo zucchero a velo.

Si tratta dello strudel cosi` come ci e` stato tramandato
dalla nonna fiumana: ne esistono mille altre ricette, ma nessuna 
ha mai potuto scalzare questa dalla top ten dei miei recettori 
del gusto.

Andrea
migliori@in2p3.fr   
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Andrea Migliori - LPNHE - Ecole Polytechnique - Palaiseau -
France
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Sugo di noci


12 noci, 1/4 di litro di panna liquida, 40 grammi di burro.

Sgusciare le noci, mettere i gherigli nel frullatore e ridurli 
in poltiglia.
Mettere la poltiglia in una tazza e incorporare un poco alla
volta la panna liquida leggermente scaldata. Mescolare con molta
delicatezza. Versare su ravioli o fettuccine.

Ricetta ligure di Giorgio Sobrero,  Giorg78745@aol.com.


Tacchino imperatore


E' gia' un po' che ho idea di scrivere questa ricetta: realizzata tre
volte sinora. E' decisamente barocca e laboriosa, ma merita l'effetto.
E' decisamente adatta per un gruppo di una decina di persone e richiede
un buon cuoco in generale.
Richiede un due giorni:
1 giorno preparazione tacchino e ripieno.
2 giorno cottura.
E' stata ricavata da ricettario materno e dall'Artusi per certi pezzi.
Ingredienti: pane raffermo, burro, noce moscata, una o due quaglie, o
piccioni, o altro volatile, pancetta affumicata, fegatini di coniglio,
perfetti sarebbero i fegatini di maiale toscani, se non si hanno
fegatini di pollo vanno bene, cervella, lattuga, sia quella rossa
che quella normale, una faraona, un tacchino, uova, un tacchino 
intero, ago e filo, rosmarino, foglie di alloro, pepe se piace ma 
non e' necessario.

a) Disossare il tacchino che deve avere la pelle perfetta, non slabbrata
  o rotta, si parte dalla schiena e si procede verso il davanti con un
   coltello affilato sui due lati del torace, lasciare soltanto l'ultima
  porzione delle ali, gli ultimi due pezzi di osso. Si puo' lasciare
   volendo anche il pezzo finale delle zampe, ma per tagliare il
   tacchino alla fine e' meglio toglierle, togliete con molta pazienza
   anche i tendini che nel tacchino sono molto spessi.
   A questo punto ottenete una specie di sacca senza piu' forma propria,
  con un taglio sulla schiena e i soliti buchi da cui hanno tolto
   collo e interiora. Cucite il taglio sulla schiena e il foro del
  collo, resterete con il foro da cui sono state tolte le interiora.
   Se avete tolto le ossa delle zampe legate i due fori rimasti.
   Salate il tacchino e mettetelo da parte.


b) Ripieno: in una grossa terrina mescolate via vie che li preparate i
  seguenti, tagliandoli dopo cottura in pezzi molto piccoli:
   fegatini: cotti a colore bruno scuro in padella con un poco di olio
   e foglie di alloro.
   cervella: idem come sopra.
   lattuga: tagliata a pezzetti e passata con solo il burro.
   quaglie e piccioni: idem, tagliate a pezzetti cuocete e poi togliete
   la polpa dalle ossa.
   pancetta affumicata: fatela passare in padella sino a che non sia
   croccante.
   pane: bagnatelo nel latte, e poi passatelo in padella con alloro e
   burro, rimane una specie di pastone ma deve dorare un pochino.
   Mescolate il tutto e aggiungete le uova, continuando a mescolare.
   Non esagerate con le uova altrimenti il volume aumenta troppo, il
   pane non deve essere troppo bagnato, il tacchino dara' i suoi di
   liquidi, aggiungete la noce moscata al tutto un po di prezzemolo
   tritato, ed annaffiate abbondantemente con parmigiano grattato,
  il sale lo avrete gia' messo in ogni ingredientei non eccedete,
   vista la presenza del formaggio, e
   l'impasto e' pronto.
   Le quantita' sono a occhio, e sono basate sulle dimensioni del
   tacchino in prima battuta. Il pane occupa circa un 40% dell'impasto
   assieme alle uova. Fegati e volatili sono un altro 20-30%,
   il resto e' cervella e pancetta -- non molta della seconda perche'
   ho un gusto dominante --, la lattuga toglie il gusto grasso
   all'impasto potete metterne una quantita' decente, l'amarognolo si
   sposa bene con il resto.

d) Variante 1) mettete il ripieno nel tacchino , il trucco e' nello
   stabilire una quantita' di ripieno e di uova che non facciano sedere
  il tacchino ma non lo facciano neanche scoppiare, N.B. l'impasto e'
   semisolido. Chiudete il tacchino e cuocete per un 3 ore almeno sui
   soliti 400F o 200C a seconda del luogo.

   Variante 2) disossate la faraona, mettete il ripieno nella faraona,
   mettete la faraona nel tacchino, e qui ci sono due possibilita',
   una prevede una precottura in pentola incoperchiata della faraona,
   onde evitare sorprese, ma ovviamente toglie del gusto all'insieme,
   e crea problemi di shape ... la faraona tende a diventare una
   palla che da' al tacchino un aspetto un po' strano. Oppure mettete
   la faraona cruda ripiena nel tacchino e poi cuocete. La cottura
  in questo caso e' molto piu' lenta che nel precedente ci vogliono
   almeno un 5-6 ore molto lenta e poi alla fine alzare per imbrunire.

   Che mi ricordi e' tutto ...
   p.s. lavare il tacchino per togliere il sale e asciugarlo con una
   salvietta.

p.s. contorno a scelta.

F. Bignone
University of Toronto Chemistry Department


Tagliolini ai fiori di zucca


     per 4 persone
     INGREDIENTI:
     400 grammi di tagliolini all'uovo freschi
     250 grammi di fiori di zucca
     100 grammi di pomodori spezzettati
     un cucchiaio di prezzemolo tritato
     4 cucchiai di parmigiano
     sale, olio extra vergine d'oliva
     PROCEDIMENTO:
     Tagliare i fiori di zucca in quattro parti dopo averli lavati
    e puliti. Metterli in una padella e
     farli appassire nell'olio caldo. Versarvi i pomodori
     spezzettati e cuocerli a fuoco vivace.
     Una volta lessati i tagliolini, saltateli nella padella
     assieme alla pasta. Aggiungere alla fine il parmigiano.

lem@esse4.dei.unipd.it      Enrico M. Lucarini at Universita' di
Padova


Tiramisu del Doge


Ingredienti (per 4-5)
Cioccolato fondente: 100 grammi.
Mascarpone: 500 grammi.
3 uova.
Savoiardi (o biscotti all'uovo equivalenti): 1 pacco.
Caffe' (non necessariamente espresso) 3-400 ml.
Zucchero: 3 cucchiai da minestra.
Mezzo bicchierino di Marsala (facoltativo).

Mettete il mascarpone, i tuorli e lo zucchero in una terrina e sbatteteli
fino a quando il composto sara' omogeneo e consistente (tempi? dipende
dall'olio di gomito e dall'attrezzatura: con lo sbattitore elettrico
bastano tre minuti). Inzuppate rapidamente i savoiardi nel caffe' (a cui
gli etilisti avranno aggiunto il marsala) ancora caldo uno ad uno e
disponeteli in una terrina quadrangolare in uno o piu' strati. Coprite con
la salsa di mascarpone ed infine con il cioccolato finemente grattuggiato.
Tenete a 4 gradi per almeno tre ore prima di servire.

Jacopo Andreose | Doge di Venezia | jacopo@pons.uio.no
Inst of Neurophysiology, University of Oslo, Norway

Variante di Carla Quaranta:
Una ottima variante consiste nell'utilizzare biscotti secchi
(tipo ORO Saiwa), che si non si disfano e "reggono" meglio
la crema.

Commento di Stefano Bertarello:
I savoiardi si disfano se li metti nel caffe' caldo, devi aspettare che
si raffreddi.  Qualcuno sostiene che per dare maggiore consistenza alla
crema si debbano aggiungere anche gli albumi di alcune delle uova
montati a neve a parte.

Ricetta alternativa da rurubino@magnus.acs.ohio-state.edu   
Ruello Rubino:
Ora non mi ricordo le dosi, ma d'altra parte puoi andare tranquillamente
ad occhio : mischi il mascarpone con un bel po' di zucchero (assaggia),
fai un bel po' bi buon caffe' e ci aggiungi rhum a piacere (riassaggia ma
non ti ubriacare); poni i savoiardi (non credo ne troverai freschi :-(,
comunque sono abbastanza buoni quelli di Matilde Vicenzi, anche quelli 
li abbiamo trovati qui, anche se pagandoli a peso d'oro) in una teglia 
e li bagni generosamente col caffe'/rhum (se preferisci zuccherato - 
ehi! basta assaggiare!); li spalmi per benino col mascarpone; repeat 
until la teglia e gli ingredienti lo consentono; dulcis in fundo cospargi 
il tutto con uno bello strato di cacao in polvere (che sia buono, mi 
raccomando - noi abbiamo trovato quello Droste ... yum !) .... et voila'.

Refrigerate almeno 2-3 ore prima di consumare.

Ricetta "lazy tiramisu`" da josept@bf.rmit.edu.au  Josephine Tedesco
1.      get the savoardi biscuits - In Australia we call them Lady
        Fingers - basically a sponge biscuit.
2.      get alcohol - (I like to use port - others prefer Marsala)
3.      soak biscuits in alcohol (actually dip and make sure both sides
        are covered)
4.      place biscuits in receptacle (what ever you will be serving the
        Tirami Su in - it should be deep at least 4 inches)
5.      beat the cream - until it forms peaks
6.      spoon the cream onto the biscuits - thickly!
7.      get some chocolate powder and some coffee powder  - make into a
        watery paste - spoon onto the cream
8.      repeat using another layer of soaked biscuits, cream and
        chocolate/coffee paste
 9.     with a fork make a nice pattern on the chocolate/coffee paste
10. place in fridge - for as long as you can resist - overnight is
best!


Torta di arance


Ingredienti:
250 g di farina
200 g di zucchero
150 g di burro
3 uova
sugo di 2 arance (grosse)
1 pizzico di sale
lievito x torte (una busta di Bertolini o equivalente)

Impastare burro (ammorbidito a bagnomaria), zucchero e uova.
Aggiungere la farina, il sugo di 1 arancia e 1/2 , e, se vi
fidate degl
i
antiparassitari usati, grattuggiateci anche un po' di scorza, il
sale,
e per ultimo il lievito. Cuocere a forno caldo (200-220 C) con
teglia
imburrata e infarinata per 40 minuti (controllate la cottura con
lo
stecchino, non rispondo dei tempi del vostro forno). Nel
frattempo
preparate una glassa densa con il sugo della 1/2 arancia
rimasta e tanto zucchero al velo. A torta calda, guarnire con la
glassa
(togliete dalla teglia prima, senno' la glassa incolla :-) ).
Buon appetito
--
Gianni Comoretto       .
                     __|  |
                 |__|     |__/\
                  ..          .
comore@arcetri.astro.it     Gianni Comoretto at Osservatorio di
Arcetri


Torta di riso


INGREDIENTI:
una tazza di riso
mezza tazza di zucchero
un litro di latte
mezza stecca di vaniglia o essenza della stessa
quattro uova

PROCEDIMENTO:
Prende una pentola, che sia ben lavata ( non solo insaponata come si
usa da quest parti: alludo alle usanze barbare degli Anglosassoni), 
empirla con il latte, il riso , lo zucchero e la vaniglia. Bollire a 
fuoco lento per almeno un`ora o fino ad addensamento. Alche` togliere 
la pentola dalla fiamma e mescolarvi energicamente le uova intere 
facendo ben attenzione che le uova non si solidifichino prima di entrare 
nel forno, per non fare una frittata. Indi infornare in una telia bassa 
e cuocere a fuoco lento fino a doratura, il che prendera` un`ora o piu`. 
Ora non ti resta che attendere la cottura raschiando il fondo della 
pentola, dal contenuto delizioso.
  Si consiglia di consumare fredda o se calda con crema. Se piace si
possono aggiungere canditi e frutta secca, le varianti sono infinite:
personalmente la adoro con un po` di nocino aggiunto in bollitura.

E` facile da preparare, non richiede molte attenzioni e riesce, quasi,
sempre.  Provatela e sappiatemi dire.
ciao luca  (L.Tomasi)




Valentine's day chocolate cake (for 6-8)


(Recipe adapted from one by Annie Bell.  VERY rich so don't eat too
much of it.  If it's not February 14th you can still make it, why
not?  As Rogers and Hart said, each day is Valentine's Day.)

Ingredients:
Cocoa powder
13oz dark chocolate - eg. Lindt, Valbrona
5 eggs
6oz castor sugar + 1tbsp
8oz soft unsalted butter
4 tbsp strong black coffee
3oz sifted plain flour
1 level tsp baking powder
4 tbsp double cream
2 tbsp Kahlua, Tia Maria or Cognac
Crystallized roses/violets (optional but traditional)

Butter an 8in springform cake tin and line the base with parchment
paper.  Butter this too, and dust with cocoa powder.  Break up 8oz of
the chocolate and melt it in a bain marie.  Separate the eggs.  In a
large bowl, whisk the egg yolks and 6oz castor sugar together until
they are pale, now whisk in 6oz butter, then gradually whisk in the
melted chocolate, the coffee, then fold in the flour and the baking
powder.  Preheat the oven to 170C/325F/gas mark 3.  Whisk the egg
whites in a large bowl until stiff, sprinkle over the remaining
tablespoon of sugar and continue whisking until it is glossy.  Fold
into the cake mixture, a third at a time.  Pour into the prepared cake
tin, give it several sharp taps on a work surface to eliminate air
bubbles, and bake in the middle of the oven for 50-55 minutes.  Losen
the collar and allow to cool.  Trim the surface of the cake to level
it.  Now invert it and remove the parchment paper.  To make the glaze,
break up 2oz chocolate and melt it with 2oz butter in the bain marie,
then add the double cream and liqueur.  Spread half of this over the
top and sides of the cake with a palette knife, allow to set in a cool
place (but not the fridge).  Rewarm the remaining glaze and repeat.
Decorate with crystallized roses and/or violets in the shape of a
heart.

Eat it with someone you love.
                                                    Miranda.


Vitello tonnato

Dall'Artusi, edizioni I Libri di Gulliver, pg 231 la ricetta per

363. Vitello tonnato Prendete un chilogrammo di vitella di latte,
nella coscia o nel culaccio, tutto unito e senz'osso, levategli le
pelletiche e il grasso, poi steccatelo con due acciughe. Queste
lavatele, apritele in due, levate loro la spina e tagliatele per
traverso facendone in tutto otto pezzi. Legate la carne non molto
stretta e mettetela a bollire per un'ora e mezzo in tanta acqua che vi
stia sommersa e in cui avrete messo un quarto di cipolla steccata con
due chiodi di garofani, una foglia di alloro, sedano, carota e
prezzemolo. L'acqua salatela generosamente e aspettate che bolla per
gettarvi la carne. Dopo cotta scioglietela, asciugatela e, diaccia che
sia, tagliatela a fette sottili e tenetela in infusione un giorno o
due in un vaso stretto, nella seguente salsa in quantita` sufficiente
da ricoprirla.  Pestate grammi 100 di tonno sott'olio e due acciughe;
disfateli bene colla lama di un coltello o, meglio, passateli dallo
staccio aggiungendo olio fine in abbondanza a poco per volta e l'agro
di un limone od anche piu`, in modo che la salsa riesca liquida; per
ultimo mescolateci un pugnello di capperi spremuti dall'aceto. Servite
il vitello tonnato con la sua salsa e con spicchi di limone.  Il brodo
colatelo e servitevene per un risotto.

From: mannella@citinv.it (Riccardo Mannella)
Date: Sun, 26 Nov 1995 19:56:15 +0100
                                                    Miranda.


Zuppa d'orzo


Fai soffriggere in una pentola da brodo una grossa CIPOLLA BIANCA con
del ROSMARINO aggiungi 300 grammi di PANCETTA o, guanciale, o speck, o
salsiccia, a seconda del budget e dei gusti. Quando questa sarà cotta
metti 400 grammi di ORZO PERLATO e due litri di brodo e lascia bollire
per un'ora.

Si condisce, ognuno nel suo piatto, con parmigiano grattuggiato, pepe
e olio crudo.  

From: Binaghi@vol.it
Date: Fri, 15 Dec 1995 14:13:15 +0100


Questa pagina è a cura dell'Area Sociale della Città Invisibile. Per maggiori informazioni, consigli e correzioni contattare sociale-coord@CitInv.it

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