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Dovevano essere le prime ore della notte quando, per un'improvvisa sensazione di paura, io mi svegliai.

La luna piena, scintillante in tutto il suo fulgore, sorgeva allora allora dal mare. 

Io ero come immerso nel misterioso silenzio della notte profonda e sentivo lo strano fascino dell'eccelsa dea 

che esercita il suo potere sovrano su tutti gli esseri viventi e non soltanto su questi, animali domestici 

o belve feroci che siano, ma anche sulle cose inanimate, che sentono l'influsso della sua potenza e della sua luce, 

sui corpi celesti o su quelli della terra e del mare, che crescono quando essa cresce, che si ritraggono quando essa cala.

Sentivo che il destino, soddisfatto ormai delle mie tante e così grandi sventure, mi offriva, benché tardi, 

una speranza di salvezza...

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