La censura cinematrografica
sui fatti di Melissa
Nel
1949, all'indomani dei fatti sanguinosi accaduti a Fragalà, il cinema
italiano con il regista di "Riso amaro" Giuseppe De Santis
ideò un film dal titolo "Nostro pane quotidiano",
in omaggio al regista americano "King Vidor", che nel
1934 realizzò l'omonimo film, e al suo invito per un ritorno alla terra
per risolvere i problemi economici degli anni '30.
De Santis regista del neorealismo italiano scrisse la sceneggiatura
del film (primo titolo)"Noi che facciamo crescere il grano"
insieme a C. Alvaro e B. Franchina, con la collaborazione di F. Seminara,
Libero de Libero e Rodolfo Sonego. La difficoltà di trovare dei produttori
"impegnati", la Lux si rifiutò di produrlo perchè non era
opportuno, e lo stop della censura governativa di quegli anni, con il
sottosegretario allo spettacolo Giulio Andreotti, fecero si che il film
non venisse mai realizzato.
Nel 1953 la rivista "Cinema Nuovo" pubblica un articolo sui
film bloccati e non realizzati, e in una nota De Santis scrive:"L'idea
di un film del genere venne a me all'indomani dei fatti luttuosi verificatisi
a Melissa. Era da tempo che stavo cercando di realizzare qualcosa che
mi desse la possibilità di approfondire le mie ricerche, sul piano strutturale
oltre che contenutistico di un grande film a carattere corale
sulle condizioni etico-politico-sociali di una vasta categoria di lavoratori
italiani".
L'impegno del governo di allora era di ricondurre il cinema italiano
alla "normalità", ad una rappresentazione della realtà italiana
più vicina allo "spirito" politico dei governanti Democristiani.
Nel 1949 fu preparata da Andreotti una legge sul cinema, la n. 958,
che rimandava ad un'altra legge, degli anni '20, che ribadiva il divieto
di proiezioni filmiche in cui vi erano "scene, fatti e soggetti
che incitino all'odio tra le varie classi sociali".
A distanza di cinquant'anni quella sceneggiatura è stata rivisitata
dai registi Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò, in collaborazione con
l'Assessorato alla Cultura della Provincia di Crotone e la cineteca
della Calabria e prodotto da Kutronifilm production. Il film, o meglio
il documentario, ha visto la partecipazione dell'attore Vittorio De
Seta e della popolazione di Melissa. Tutt'ora questo documento filmico
sta girando il mondo dei festival internazionali e sta avendo un buon
successo.
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