Regione Puglia Gruppo Consiliare del Partito della Rifondazione Comunista

 DICHIARAZIONE Sui fatti del Regina Pacis a Lecce

 Sull'iniziativa del Lecce Social Forum di sabato 30 novembre (manifestazione davanti al Regina Pacis, protesta contro la legge Bossi-Fini e contro il trattamento inflitto ai migranti nei CPT, protesta nel Duomo di Lecce) si sono espresse opinioni diversificate tra le forze di sinistra; poiché il modo in cui alcuni organi di stampa hanno presentato il giudizio di Rifondazione non rispecchia minimamente il vero, occorre puntualizzare che: 1) Rifondazione Comunista a livello regionale oltre che provinciale ha aderito all'iniziativa del Lecce Social Forum, condividendone la piattaforma politica, e ha partecipato a tutti momenti della giornata del 30 novembre; 2) Che il CPT Regina Pacis è un lager in forza della legge Bossi-Fini, che le condizioni di vita al suo interno sono deprecabili e lesive dei diritti umani; che nel centro si sono certamente verificate violenze sui detenuti (visibili dai segni sui corpi, apparsi durante la visita) le cui cause sono da indagare, ma che in ogni caso rimandano alla responsabilità politica e morale di chi gestisce la struttura; 3) Che la Chiesa salentina non può chiamarsi fuori dalla responsabilità - che alcune figure di spicco della Chiesa stessa si sono assunta - di accollarsi la gestione di una legge iniqua, che regolamenta lo sfruttamento e la violazione dei diritti dei migranti: una legge contro la quale una parte del volontariato cattolico, come i social forum e il Movimento, ha dichiarato la disobbedienza civile e sociale. Pertanto Rifondazione Comunista ribadisce la sua totale solidarietà al Lecce Social Forum e al Movimento, invita tutta la sinistra a non compiere - in questo caso veramente - un atto autolesionistico, inseguendo la destra nella sua ipocrita campagna d'ordine. Quello che conta è continuare a stringere in un pacifico "assedio" il centro Regina Pacis e tutti i CPT, perché ciò che si verifica all'interno sia trasparente, perché ai migranti ingiustamente trattenuti in forza di una legge disumana venga restituita la dignità di soggetti liberi, dialoganti, protagonisti. Bari, 3.12.2002 Il Segretario Regionale Pasquale Martino Il Capogruppo Regionale Michele Losappio