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UN LAVORO SULL'ACQUA FATTO DAI RAGAZZI DELLA PRIMA B DELLA SCUOLA MEDIA STATALE "WINCKELMANN" di ROMA


IMPORTANZA DELL'ACQUA PER LA VITA

CHE COS'E'

PROPRIETA'

GLI STATI DELLA MATERIA

CAMBIAMENTI DI STATO

CALORE

TEMPERATURA

CICLO DELL'ACQUA IN NATURA

CICLO DELL'ACQUA IN CUCINA

ESPERIMENTI CON L'ACQUA

L'ACQUA COME SOLVENTE

IL CONSUMO DI ACQUA NEL MONDO

L'INQUINAMENTO 

COME RIUTILIZZARE L'ACQUA SPORCA

COME RIUTILIZZARE L'ACQUA SALATA

L'ACQUA IN CITTA'

LA VITA NELL'ACQUA

  • INVERTEBRATI

    PESCI

    PIANTE

  • VITA NEL FIUME

  • I PESCI ESTINTI NEL TEVERE

  • ITTIOGENICO (SCOPI E STORIA)

  • ALLEVAMENTO PESCI

  • FECONDAZIONE ARTIFICIALE

  • RIPOPOLAMENTO


  • L'IMPORTANZA DELL'ACQUA PER GLI ESSERI VIVENTI

    L'acqua è sicuramente il composto più prezioso che l'uomo conosca, indispensabile alla vita. La vita dell'uomo e di ogni specie vivente sulla terra è, infatti, indissolubilmente legato alla presenza dell'acqua. L'acqua è una sostanza composta, formata cioè da tre atomi: 2 atomi di idrogeno e uno di ossigeno (H2O) ed ha una notevole proprietà, quella di essere un ottimo solvente, cioè una sostanza capace di sciogliere un’altra sostanza; la maggioranza dei composti che servono alla vita sono solubili in acqua e quasi tutte le reazioni chimiche e biologiche all’interno di un organismo avvengono in ambiente acquoso. Ecco la grande importanza dell’acqua: non esiste essere vivente che non contenga acqua, noi uomini siamo composti per il 60% circa del nostro peso corporeo di acqua, mentre alcune creature marine, ad esempio i celenterati, addirittura per il 90-95%. Il sangue degli organismi animali e la linfa sono costituiti prevalentemente da acqua che ha la funzione di trasportare le sostanze nutritive e di rimuovere i prodotti di rifiuto. L’acqua svolge inoltre un ruolo fondamentale nel metabolismo delle cellule. Più grandi serbatoi naturali di acqua sono certamente gli oceani che coprono poco meno i 4/5 della superficie terrestre. Gli oceani rappresentano per gli uomini la più grande riserva di nutrimento. L’acqua è anche presente nell’atmosfera sotto forma di vapore acqueo. Le nebbie e le nuvole sono formate esclusivamente da vapore acqueo proveniente soprattutto dall’acqua degli oceani, che sotto il calore del sole evapora, si trasforma in vapore acqueo che sale nell’atmosfera e venendo in contatto con temperature più rigide si condensa formando gocce d’acqua che ingrandendosi e riunendosi danno origine alle nuvole; l’acqua ricade sulla terra sotto forma di pioggia e neve. L’acqua che precipita sotto forma di pioggia sul suolo, scorre lungo i pendii e si raccoglie nei laghi e nei fiumi per poi ritornare al mare, una parte di essa viene assorbita in profondità dal terreno, in questo modo l’acqua va ad alimentare le forme di vita sulla Terra (ciclo dell’acqua). Nelle acque dolci dei fiumi, degli stagni, dei laghi, si trova un gran numero di piante e di animali e anche nell’acqua salata dei mari vi è una notevole vita animale e vegetale. Le regioni desertiche della terra, a causa delle scarse precipitazioni, presentano una vegetazione e una vita animale limitata a poche specie. L’uomo nel corso dei secoli ha imparato a sfruttare l’acqua per irrigare i campi, per rendere fertili i terreni aridi e per produrre energia. Ha costruito canali e acquedotti per far arrivare il liquido prezioso dappertutto. Purtroppo l’inquinamento costituisce una grave minaccia, l’acqua viene avvelenata sia dagli scarichi delle fabbriche, sia dall’immondizia, sia dagli scarichi urbani, sia dai prodotti chimici impiegati nell’agricoltura e questo costituisce un grande pericolo per tutti gli esseri viventi.

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    PROPRIETA' DELL'ACQUA

    L’acqua ha un volume proprio, perciò, al contrario dell’aria, non è comprimibile.
    L’acqua assume la forma del recipiente che la contiene.
    L’acqua mantiene la superficie piana e orizzontale.

    L’acqua a una temperatura minore di 0°C si solidifica, diventando ghiaccio, e aumenta anche il suo volume. L’acqua rappresenta un’eccezione perché di solito le sostanze liquide, solidificandosi, diminuiscono il loro volume.
    Grazie all’aumento di volume il ghiaccio galleggia nell’acqua e forma uno strato isolante come nelle acque dei fiumi e dei laghi perciò la vita può continuare anche in inverno.

    L’acqua a 4°C presenta la densità maggiore e, per questo motivo pesa di più e va a fondo. Nei grandi bacini, infatti, l’acqua sul fondo è sempre di 4°C. L’acqua immagazzina calore e lo mantiene più a lungo di altre sostanze. Questa proprietà si chiama capacità termica ed è tanto più evidente nelle coste e nei grandi laghi dove l’acqua mantiene il calore più a lungo del terreno. Questa proprietà è quella che rende abitabile la Terra: l’acqua degli Oceani, che si scalda all’equatore, si dirige verso i Poli e scalda le terre che bagna.

    L’acqua avendo un peso esercita una pressione: la pressione idrostatica.

    Tanto più si scende in profondità tanto più diventa forte la pressione idrostatica.

    Per osservare questo fenomeno è sufficiente praticare alcuni fori, a diverse altezze, ad una bottiglia piena d’acqua: dal foro situato più in basso l’acqua uscirà con maggiore violenza. I palombari, per esempio, per resistere alla pressione dell’acqua, in profondità, indossano uno scafandro rigido per evitare di rimanere schiacciati.

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    CAMBIAMENTO DA SOLIDO A LIQUIDO

    ESEMPI DI SOLIDI
    SEGNALE STRADALE PANE MELA
    ESEMPI DI LIQUIDI
    POZZA D'ACQUA VINO INCHIOSTRO

    ACQUA

    In natura l'acqua si trova allo stato solido (Ghiaccio) Liquido (Normale) e gassoso (Vapore). Avviene in questo modo IL PASSAGGIO DA LIQUIDO A SOLIDO

    Si prende dell'acqua dal rubinetto, si mette in un recipiente poi nel congelatore per qualche oretta. Dopo di che quando apriamo vediamo che è diventato solido, cioè, ghiaccio; osserviamo che se tocchiamo l'acqua dopo 2 o 3 ore si è ghiacciata solo la superficie mentre all'interno è ancora liquido.

    Si prende la vaschetta;

    1. si mette nel freezer;
    2. è diventato solido = ghiaccio
    3. notiamo che è uscita fuori l'acqua. Quando il ghiaccio si è formato del tutto si osserva che aumenta di volume perchè l'acqua esce dal recipiente. Infatti è successo che una bottiglia di coca cola dimenticata nel congelatore è scoppiata perchè il liquido si è congelato e non ha trovato lo spazio per poter uscire.


    IL PASSAGGIO DA SOLIDO A LIQUIDO

    Prendiamo il ghiaccio, lo mettiamo sotto il sole e dopo un po' di tempo è diventato liquido. Cioè acqua dopo di che vaporizza.

    1. Si mette sotto il sole;
    2. lo lasciamo per un po' di tempo sotto il sole;
    3. vediamo che è diventato acqua;
    4. dopo evapora e diventa vapore acqueo.

    DIFFERENZE TRA LE SOSTANZE

    Le sostanze solide hanno le molecole attaccate l'una alle altre, tutte vicine con spazi limitati e legami forti.

    Le sostanze liquide hanno le molecole distanti e legate con "catene"

    Le sostanze gassose hanno le molecole libere.

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    L’ACQUA COME SOLVENTE

    L’acqua è un elemento fondamentale presente in natura che possiede molte proprietà; tra queste, la più importante, dal punto di vista chimico, è che l’acqua ha la capacità di fungere da solvente. Questo vuol dire che l’acqua porta in soluzione, cioè fa sciogliere, molte altre sostanze, sia organiche che inorganiche con cui entra in contatto. La molecola dell’acqua è formata da un atomo di ossigeno e da due atomi di idrogeno. La carica negativa sta nell’ossigeno e la carica positiva nell’idrogeno. Questa caratteristica prende il nome di legame a idrogeno che si stabilisce tra le molecole dell’acqua e anche con tutte le altre molecole aventi cariche così distribuite. Se mettiamo del sale da cucina (soluto) in un recipiente contenente acqua (solvente) avviene la dissociazione elettrolitica cioè la forza che tiene insieme le molecole del sale diminuisce e quindi esso si scioglie.

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    CONSUMI DELL’ACQUA NEL MONDO

    L’acqua è una risorsa di tutti, ma non tutti ne usufruiscono allo stesso modo e nella stessa quantità. Se osserviamo la carta geografica possiamo vedere che le maggiori concentrazioni di sorgenti sono situate nell’emisfero settentrionale, mentre in quello meridionale scarseggiano.

    Consumo di acqua giornaliero a persona

    Cucinare e bere 10 litri
    Servizi igienici 55 litri
    WC 50 litri
    Lavaggio biancheria 30 litri
    Lavaggio stoviglie 20 litri
    Lavaggio auto 5 litri
    Perdite 30 litri
    Totale 200 litri

    Questa tabella illustra il consumo totale ed eccessivo di acqua che ognuno di noi compie al giorno. Con un uso più appropriato basterebbero molti litri di acqua in meno, per compiere le stesse attività.

    Oggi il problema è diventato urgente in quanto con il progressivo degrado ambientale e la conseguente contaminazione delle sorgenti l'acqua è diventata un bene raro.

    Occorre dunque ridurre i consumi per creare dei rifornimenti e una riserva idrica. Oggi in caso di grandi siccità occorre tutelare le sorgenti per evitare futuri inquinamenti, educando i giovani e la popolazione ad un uso più appropriato.

    Possibili riduzioni dei consumi

    Bagno e lavandino 27%
    WC 24%
    Lavatrice 17%
    Lavastoviglie 14%
    Bere e mangiare 10%
    Usi esterni 17%

    Tutti noi possiamo partecipare a questa iniziativa, utilizzando al meglio la nostra acqua; ad esempio possiamo fare una doccia invece di lasciar correre l'acqua dal rubinetto per lavare solo il viso o i denti.

    Utilizzare le nostre lavabiancherie o lavastoviglie solo a pieno carico oppure con programmi di risparmio energetico e di acqua, inoltre bisogna eliminare gli usi che non sono essenziali o basilari per la nostra vita.

    Noi siamo abituati fin dai secoli più antichi con i Romani, che avevano portato l’acqua a Roma mediante acquedotti i cui resti sono ancor oggi visibili, a consumarne in gran quantità.

    Oggi il problema non è solo il consumo, ma anche l’inquinamento delle falde acquifere, che hanno elevato il contenuto e la concentrazione di nitrati e di nitriti di calcio nell’acqua di uso domestico.

    Molti problemi siamo noi stessi a crearli con la nostra fissazione per l’igiene, infatti riempiamo i fiumi di residui di detergenti. Questi, in particolare i detersivi e i rifiuti solidi umani, sono i maggiori responsabili dell’inquinamento idrico. Insieme allo sporco, noi gettiamo giù nello scarico del lavandino, anche i residui dei detergenti.

    Questi attraverso le tubature scendono nelle fogne e si mescolano agli scoli delle grondaie che raccolgono le piogge. Quest’acqua, che era uscita chiara dalla fonte, è ora arricchita di diverse sostanze tossiche, e viene incanalata e riversata nei fiumi che a loro volta si gettano nel mare e così l’inquinamento è trasferito nel mare.

    Occorrerebbe che i comuni costruissero dei depuratori in modo da salvaguardare l’ambiente marino. L’inquinamento delle acque non è causato solo da detergenti, ma anche dalle sostanze chimiche usate in agricoltura per combattere i parassiti delle piante. Con le piogge gli agenti inquinanti vengono trasferiti al suolo, che li assorbe inquinando le falde acquifere sotterranee, che a loro volta inquinano le sorgenti, i torrenti, i fiumi e i mari.

    LEGENDA: % DI RISPOSTE  
    "MOLTO PULITA+ABBASTANZA PULITA"
    SARDEGNA:   40.1 
    TRENTINO ALTO ADIGE:   35.5 
    CALABRIA:   25.3 
    FRIULI VENEZIA GIULIA   24.8 
    MOLISE:   23.2  
    BASILICATA:   22.7 
    PUGLIA:   22.2 
    ABRUZZO:   15.1 
    TOSCANA:   14.8 
    UMBRIA:   13.3 
    LIGURIA:   13.1 
    PIEMONTE/VALLE D'AOSTA:   12.8 
    VENETO:   12.2 
    MARCHE   11.3 
    SICILIA:   11.2 
    EMILIA ROMAGNA:   7.8 
    LAZIO:   6.6 
    LOMBARDIA:   6.3 
    CAMPANIA:   4.7 

    Dalle indagini fatte risulta che in Italia la regione che rispetta maggiormente l’ambiente è la Sardegna, seguita dal Veneto, dal Piemonte, dalla Valle d’Aosta, dalla Lombardia e poi dal Lazio.

    Le condizioni migliori di parchi e giardini le troviamo in Trentino Alto Adige, seguito dall’Emilia Romagna e dall’Umbria.

    L’acqua più pulita invece la troviamo in Sardegna, in Trentino Alto Adige, in Calabria e in Friuli Venezia Giulia.

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    INQUINAMENTO NELLE ACQUE IN GENERALE

    Ovunque c’è vita, l’acqua è presente. Nessun essere vivente potrebbe vivere senza acqua. Lungo i fiumi, sulle rive dei laghi sulle coste del mare crescono tante specie di piante. Molti animali in prossimità delle acque trovano un abitat ideale per vivere.

    E se diventasse velenoso?

    Oggi l’acqua rischia di diventare velenosa a causa dell’inquinamento. Nei fiumi e nel mare si trovano sostanze che non ci dovrebbero essere. Nei centri industriali le fabbriche scaricano molti rifiuti nelle acque. Nei rifiuti ci sono sostanze velenose che possono danneggiare la vita dentro e fuori dalle acque. Anche le case scaricano i loro rifiuti nelle acque. Spesso, purtroppo, buttiamo nelle acque sostanze che la natura non può distruggere. Uno dei rifiuti della nostra casa è costituito dai detersivi che si usano per lavare i vestiti e per pulire la casa.

    Povero mare Adriatico!

    Oggi un mare intero, il mare Adriatico, rischia di morire. L’Adriatico è un mare chiuso in cui l’acqua non ha molto ricambio. Questo favorisce l’inquinamento. Nel mare Adriatico sono state pescate vongole non commestibili e si sono sviluppate molte alghe, che hanno invaso i litorali. Le autorità sanitarie hanno sconsigliato la balneazione in alcuni tratti di costa.

    I depuratori

    Nei fiumi vengono immesse grandi quantità di acque inquinate. Per prevenire, almeno in parte i danni provocati dall’inquinamento vengono costruiti i depuratori.

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    I MODI PER UTILIZZARE L'ACQUA SPORCA

    Le acque reflue vengono raccolte e convogliate ai depuratori mediante reti di tubazioni e canalizzazioni classificate in basse al tipo di liquame da trasportare. In alcuni casi l’acqua piovana e quella di scarico urbano vengono introdotte in uno stesso sistema di condotti, detti a canalizzazione unica, in altri casi in due sistemi diversi. Questi liquami passano attraverso i condotti ad una velocità di 0,5 m/sec, per poi finire, attraverso una serie di sifoni e condotti principali, nei collettori degli impianti di depurazione. Tutte le acque di scarico contengono materiali solidi disciolti o in sospensione. Quelli disciolti non possono essere filtrati, mentre quelli in sospensione sono in grado di essere trattenuti da una carta filtrante. La composizione delle infiltrazioni circolanti nelle fognature è legata a quella delle acque della falda da cui derivano. Le acque meteoriche presentano in genere elevate concentrazioni di batteri, sostanze grasse e sostanze organiche chimiche liquami contengono residui solidi che vengono tolti mediante griglie per poi essere immessi in un trituratore che sminuzza i residui organici. Vengono poi fatte altre operazioni, tra le quali la dissabbiatura, dove vengono tolte la sabbia, la ghiaia, etc…, la sedimentazione dove i liquami passano in un sedimentatore dove la materia organica e inorganica viene messa a sedimentare nel fondo di esso, la flottazione che consiste nel portare in superficie i liquami in sospensione etc…, fino al momento in cui il liquame viene gettato nei fiumi e nei laghi.

    UN DEPURATORE

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    I MODI DI UTILIZZARE L'ACQUA SALATA

    L’evaporazione istantanea è il metodo più comune per dissalare l’acqua. L’acqua di mare, preriscaldata, viene immessa in cisterne sottovuoto dove immediatamente vaporizza; raccogliendo il vapore condensato si recupera acqua dolce, mentre nelle cisterne rimane acqua ad alta concentrazione salina. Negli impianti di dissalazione questo processo viene ripetuto più volte. L’acqua, una volta distillata e dissalata, viene immessa nelle reti idriche delle città e usata per altri scopi, come l’irrigazione dei campi.

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    LE ACQUE NELLE CITTA’

    Le acque nelle città sono quelle degli acquedotti, delle fogne, delle fontane e, se ci sono, dei fiumi. L’acqua che esce dal nostro rubinetto di casa può avere diverse fonti: dalle falde acquifere, serbatoi di acqua sotterranei che si formano naturalmente se ci sono strati di rocce impermeabili, oppure dalle sorgenti, che si trovano sopra ad uno strato di suolo impermeabili e che poi zampillano fuori, o dai laghi e dai fiumi la cui acqua arriva alle città per messo degli acquedotti. Ma, qualunque sia l’origine dell’acqua, essa deve essere depurata da germi e rifiuti, e quindi resa potabile. Per fare questo, a seconda della fonte, ci sono metodi e costi diversi. Quando le acque escono dalle città sono sporche a causa di vari inquinanti:

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    GLI ATOMI

    Gli atomi sono la più piccola porzione di una materia che si può definire un elemento e che ne possiede le proprietà chimiche. La parola "atomo", che deriva dal greco àtomos, "indivisibile" veniva usata dagli antichi filosofi per definire le entità elementari, indistruttibili ed invisibili, che costituivano la materia. L'atomo era considerato la più piccola porzione di una materia che potesse essere concepita, e questa idea prevalse fino a quando la natura dell'atomo divenne uno degli argomenti principali della ricerca scientifica sperimentale.

     


    LE MOLECOLE

    La molecola è la più piccola parte di una sostanza con le stesse proprietà chimiche della stessa sostanza. La progressiva suddivisione in piccole parti di un solido o di un liquido può portare ad una singola molecola; un'ulteriore rottura, divide la molecola in atomi di idrogeno e ossigeno. Le molecole più semplici sono spesso le più piccole; quella di idrogeno ad esempio è formata da due soli atomi. Le molecole più complesse sono formate da più di due atomi e possono assumere una forma di catena, di anello o di elica. Le molecole sono costituite da atomi (uguali o diversi) legati tra loro.

     

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    A causa dell'intensa forza di attrazione tra le molecole, le sostanze solide sono caratterizzate da una forma e volume ben definiti. Nello stato liquido, le forze di attrazione molecolare sono meno intense e permettono il movimento delle molecole le une rispetto all'altra. come conseguenza un liquido è dotato di volume ma non di forma propria. Nella materia gassosa, le molecole si muovono liberamente a distanze notevoli l'una dall'altra e non oppongono resistenza ad alcun cambiamento di forma, né di volume; un gas non confinato tende a diffondere indefinitamente aumentando il volume occupato e diminuendo la propria densità. Perlopiù le sostanze si trovano allo stato solido a bassa temperatura, a quello liquido a temperature intermedie ed a quello gassoso ad alte temperature. La temperature a cui una data sostanza passa dallo stato solido a quello liquido si dice punto di fusione.

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    CICLO DELL'ACQUA IN CUCINA

    Tutti sapete come si cucina della pasta, ma non sapete quello che accade dentro la pentola.

    Se noi mettiamo dell'acqua in una pentola, questa sarà fredda in quanto il movimento delle molecole è talmente lento che non è visibile ai nostri occhi.
    L'acqua calda non è più immobile, ossia il movimento delle molecole è aumentato ed è già visibile.
    L'acqua bolle, il movimento è molto forte. Basta mettere il coperchio, che il calore è talmente forte che fa cadere il coperchio e nello stesso momento evapora.

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    GLI ESPERIMENTI DEL LABORATORIO

    Il primo esperimento è sull’evaporazione dell’acqua:

    MATERIALI:

    becher (contenitore di vetro in pirex);

    retina spargi fiamma;

    tre piedi;

    fornelletto;

    acqua;

    alcool;

    termometro.

    METODO:

    messo l’alcool dentro il fornelletto lo abbiamo acceso e aspettato che l’acqua che stava dentro il becher bollisse.

    RISULTATI:

    Prima che l’acqua iniziasse a bollire salivano delle piccole bollicine di vapore acqueo, quando stava per iniziare a bollire si vedeva il fumo che si diffondeva nell’aria. A 90 gradi ha iniziato a bollire. Questo è il diagramma che ci indica la temperatura dell’acqua prima e dopo l’ebollizione.


    Il secondo esperimento è sull’amido:

    MATERIALI:

    bisturi;

    patata;

    carta;

    sale;

    zucchero;

    mela;

    gesso;

    tintura di iodio in soluzione alcolica.

    METODO:

    Si prende un pezzetto di tutto ciò e mettiamo la goccia di tintura di iodio lasciandola cadere su: patata, carta, mela, gesso, sale e zucchero.

    RISULTATI:

    Nelle sostanze dove era presente l’amido la tintura è diventata nera; possiamo anche notare che sulla maggior parte delle sostanze è marrone.

    Il terzo esperimento è sulla distillazione:

    MATERIALI:

    1 treppiede;

    1 fornelletto;

    1 becher;

    1 beuta chiusa;

    1 sepentina;

    1 retina spargifiamma;

    METODO:

    Mettere sul treppiede la retina e la beuta con la sepentina già inserita in modo da far gocciolare l'acqua nel becher. Posizionare il fornelletto sotto il treppiede su cui c'è la beuta e accenderlo.

    RISULTATO:

    L'acqua è evaporata diventando vapore acqueo; passando nella serpentina si è raffreddata ridiventano acqua ed è caduta goccia a goccia nel becher.

    L'acqua ora è distillata perchè durante l'evaporazione tutti i sali minerali sono rimasti nella beuta.

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    GLI INVERTEBRATI NELL'ACQUA

    Gli invertebrati sono caratterizzati dalla mancanza della colonna vertebrale. Questi sono molti e rari, diversi per forma, e per modalità di vita. Si dividono in poriferi, celenterati, molluschi e artropodi.

    PORIFERI:

    I poriferi, ossia le spugne, sono esseri che vivono in colonie, nei fondali marini o in acqua dolce. Hanno una forma varia: il corpo possiede dei pori (da cui il nome), buchi che ricoprono il corpo; esso presenta un'apertura nel centro chiamata "osculo". Le spugne hanno il corpo formato da tre strati: quello esterno che serve da rivestimento, quello intermedio, un tipo di impalcatura di sostegno, e quello interno formato da cellule che servono per la vita dell'organismo. Le spugne si riproducono tramite via sessuata e asessuata.

    Riproduzione sessuata: dopo la fecondazione, grazie ai due gameti di diverso sesso, si origina l'embrione che dopo si trasformerà in un nuovo essere.

    Riproduzione asessuata: dalla spugna madre si originano gemmule che germinano dando vita all'organismo.

    CELENTERATI:

    Essi sono animali marini, il loro corpo chiamato "Celenteron" con apertura centrale contornata da tentacoli: Hanno un sistema muscolare e nervoso molto antico. Si riproducono per via sessuata e asessuata.

    MOLLUSCHI:

    Sono caratterizzati da un corpo molle diviso in capo e tronco. Il capo presenta occhi, bocca e tentacoli (molto importante nel capo è la radula usata per triturare il cibo). Il tronco è caratterizzato dal mantello, tipo di scudo protettivo, e il piede. Inoltre posseggono cuore e sangue, stomaco e intestino e un sistema nervoso. La riproduzione è sessuata. Respirano nell'acqua con branchie. Essi sono BIVALVI, (con conchiglia) GASTEROPODI (con conchiglia formata da un solo pezzo); CEFALOPODI (con conchiglia interna).

    ECHINODERMI:

    Animali con rivestimento esterno detto dermascheletro. Sono forniti di appendici (pedicelli ambulacrali) che servono per il movimento e per la nutrizione. Respirano tramite la cute o branchie e la riproduzione è sessuata.

    CROSTACEI:

    Fanno parte del regno degli Artropodi, essi sono animali marini, ed hanno il corpo diviso in cefalotorace e addome. Il corpo è rivestito dall'esoscheletro (formato dalla chitina), esso forma una protezione detta carapace. Due caratteristiche dei crostacei sono le mandibole e i piedi articolati. Hanno due paia di antenne. L'esoscheletro non permette la crescita del corpo, perciò avviene una sostituzione di pelle chiamata "muta".

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    I PESCI

    I pesci sono vertebrati adatti alla vita acquatica, grazie alla particolare forma idrodinamica del loro corpo, che è lungo e affusolato in modo da opporre meno resistenza all’acqua nella quale si muovono con estrema facilità. Essi hanno il corpo coperto di squame che sono delle lamelle disposte come le tegole di un tetto, che li proteggono da urti e sfregamenti. L'epidermide contiene le cellule pigmentate, che conferiscono al pesce il colore tipico e le cellule che secernono il muco viscido di cui è rivestito tutto il corpo. Il corpo è poi dotato di pinne che consentono il movimento, vi sono quattro pinne pari, due per lato e sono le pettorali e le ventrali e le pinne impari che sono le dorsali, le pettorali e le caudali. Sul corpo vi è anche un particolare organo di senso: la linea laterale, quella striscia più o meno scura che va dalla testa alla coda, in grado di avvertire le vibrazioni dell’acqua, permettendo ai pesci di muoversi facilmente tra gli scogli. L’apparato respiratorio dei pesci consiste di una serie di fessure, le fessure branchiali, che mettono in comunicazione la faringe con le camere bronchiali su ciascun lato del corpo, posteriormente alla testa. Queste camere sono coperte da un opercolo e al loro interno si trovano le branchie, che hanno la forma di lamine o filamenti sottili nei quali circola il sangue. Quando il pesce inghiotte l’acqua e la espelle attraverso le branchie, l’ossigeno in essa disciolto passa nel sangue attraverso le sottili membrane bronchiali mentre l’anidride carbonica passa dal sangue all’acqua. Lungo i fianchi, in corrispondenza del tronco e della coda sono disposti i principali muscoli del corpo di un pesce, mentre le masse muscolari più estese si trovano sul dorso, ai lati della colonna vertebrale. Ogni massa muscolare è composta da una serie di segmenti. Nel nuoto la contrazione dei segmenti, l’uno dopo l’altra dalla testa alla coda, imprime alla pinna caudale un movimento ondulatorio. Piccoli muscoli controllano, poi, il movimento della bocca, delle branchie, delle pinne e degli occhi. Il corpo è poi sostenuto dalla colonna vertebrale e dallo scheletro che insieme formano la cosiddetta <<lisca>> e possono essere costituiti da ossa, in questo caso si hanno i pesci ossei che presentano: una bocca terminale, delle branchie coperte di opercoli e la vescica natatoria, un organo a forma di sacco che riempiendosi o svuotandosi d’acqua permette al pesce di salire o scendere a minore o maggiore profondità; oppure da cartilagine in questo caso si hanno i pesci cartilaginei che hanno una bocca ventrale, branchie non coperte da opercoli, che si aprono in 4 o 5 fessure sui fianchi e assenza di vescica natatoria per cui per mantenersi sospesi devono nuotare in continuazione. I pesci sono animali a sangue freddo cioè eterotermi e ovipari, cioè si riproducono per mezzo di uova con fecondazione esterna. Il loro apparato digerente si compone di bocca, denti di forma variabile a seconda del tipo di alimentazione, faringe, esofago, stomaco e intestino, che termina nell’apertura anale.

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    LE PIANTE NELL'ACQUA

    Se chiediamo a un nostro amico qual'è il primo essere vivente che gli viene in mente ci risponderà un cane o un gatto, ma non una quercia, anche se sono gli esseri più importanti.

    Noi li mangiamo direttamente con i semi, le foglie e i frutti; ma anche indirettamente con carne e latte, infatti gli animali e gli esseri umani senza le piante morirebbero.

    Nell'antichità le piante erano unicellulari e vivevano nell'acqua, poi divennero pluricellulari e colonizzarono la terra.

    Le associazioni di organismi, che vivono in permanenza sul fondo marino, costituiscono il "benthos".

    Le piante popolano i fondi bassi della regione litorale dove giunge la luce del sole; quelli bui e profondi della regione pelagica sono abitati solo da animali e da batteri decompositori che vivono tra le melme del fondo.

    I fondi duri duri e rocciosi ospitano le alghe pluricellulari mentre in quelli molli e sabbiosi della regione litorale ci sono le posidonie.

    Le alghe sono tallofite, cioè composte da cellule uguali tra loro e fotosintetiche; molte si riproducono sessualmente con gameti che somigliano a uova e spermi.

    Le alghe forniscono nutrimento ai numerosi animali delle scogliere. Anche l'uomo le raccoglie per farne cibo per il bestiame o per ricavare sostanze farmaceutiche.

    In Giappone vengono coltivate e rappresentano uno dei piatti di tutti i giorni. Le posidonie con lo zostere sono tra le poche piante fanerogame che hanno colonizzato il mare; hanno lunghi rizomi con i quali si ancorano sui fondi sabbiosi o melmosi.

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    LA VITA NEL FIUME

    La fauna di un corso d'acqua si presenta molto diversa dalla sorgente alla foce, ed ogni tratto viene quindi definito dal pesce più comune che in esso vive: iniziando dall'alto, dove l'acqua è gelida, veloce e limpidissima, il fondo di grossi massi e l'ossigeno disciolto è abbondante, ecco il "TRATTO A TROTA". Questo pesce vive e si riproduce qui, alimentandosi di insetti e di altre piccole creature acquatiche. Un po' più in basso, ove le acque si fanno più calme, meno fredde e ossigenate, e il fondo è di ciottoli, si trova il "TRATTO A TEMOLO": assieme a questo pesce, caratterizzato da una grande pinna dorsale, vivono altri pesci come la lasca, l'albarella, etc…. Dove il fiume si calma, e il suo bacino si allarga, inizia il "TRATTO BARBO", esso condivide il suo habitat con cavedani, lucci, etc… Dove il fiume diventando grande e maestoso e sulla terra ferma compaiono canneti e pioppeti, inizia il "TRATTO CARPA". Qui sono presenti i tipici pesci di lago come l'anguilla. Più in là, si trova un'area che non presenta più acque dolci. L'acqua marina penetra con l'alta marea. Oltre a pesci d'acqua dolce, che tollerano una certa salinità, questa zona è popolata anche da numerosi pesci marini come il cefalo, il branzino, etc..

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    CHE COS'E' L'ACQUA

    L'acqua è una delle poche sostanze rintracciabili in natura in tutti e tre gli stati: solido (ghiaccio), liquido (acqua) e gassoso o aeriforme (vapore acqueo). Ogni cosa sulla superficie terrestre viene in contatto con l'acqua in almeno uno dei suoi stati. Il ciclo continuo dell'acqua è fondamentale per lo sviluppo della vita sulla terra. L'acqua liquida, evapora e la neve "sublima" (si trasforma) nell'aria. Il vapore d'acqua condensa in gocce e forma le nuvole. Le gocce cadono poi sulla terra sotto forma di pioggia o neve. Se la temperatura è alta, l'acqua evapora velocemente. Nella foresta equatoriale la pioggia cade in continuazione ma siccome fa molto caldo, l'acqua caduta evapora in fretta. La elevatissima umidità dovuta all'aria ricca di vapore favorisce la crescita di piante particolari come le orchidee che traggono dall'aria e non dal terreno tutta l'acqua di cui hanno bisogno. L'acqua sembra solo un liquido inodore, insapore e incolore; in realtà è un'importante composto chimico. La sua formula, H2O, mostra che ogni sua molecola è formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno. Non è solo ovunque attorno a noi, è anche dentro di noi: l'acqua del sangue porta le sostanze nutritive alle cellule e da esse preleva le scorie (scarti) da eliminare. Molte sostanze si sciolgono in acqua, per questo è difficile trovarle pure. La pioggia è la principale risorsa d'acqua ma prima dell'utilizzo deve essere purificata. L'acqua del rubinetto contiene sostanze provenienti dalle rocce, dal terreno e dall'aria con cui è stata in contatto prima di giungere a noi. Il corpo umano è formato per il 65% di acqua (un pomodoro è formato per il 95% di acqua). L'acqua ricopre il 70% della superficie terrestre, a differenza della maggior parte delle sostanze, l'acqua congelando aumento di volume. Quando le molecole d'acqua si legano per formare il ghiaccio, l'atomo di idrogeno di una molecola si lega all'atomo di ossigeno di un'altra, formando una struttura esagonale che ha nel mezzo ampi spazi vuoti: ecco perché i fiocchi di neve hanno forma esagonale e il ghiaccio è meno denso dell'acqua. la maggior parte dei solidi è più pesante del rispettivo liquido. Il ghiaccio invece è più leggero dell'acqua e per questo galleggia sul liquido.

    SOLUBILITÀ

    L'acqua è spesso chiamata solvente universale perché scioglie molte sostanze e questa proprietà la rende indispensabile ai processi vitali: nell'acqua contenuta nel sangue e nella linfa si trovano disciolte parecchie sostanze nutritive e i pesci respirano grazie all'ossigeno disciolto nell'acqua. Una persona può vivere per sei giorni senza acqua, ma la maggior parte delle industrie si fermerebbe all'istante se questa venisse a mancare. Le industrie ne utilizzano grande quantità per produrre materiali di ogni tipo; per l'esattezza ogni giorno le industrie di tutto il mondo consumano quattro volte la quantità di acqua consumata dalla popolazione mondiale. Per costruire un'automobile si consumano 30.000 litri d'acqua. Per fare una tonnellata di acciaio ne occorrono 4.500 litri, per farsi una doccia ne bastano 3,5 litri, per produrre un litro di limonata un'industria utilizza 8 litri d'acqua.

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    STORIA E SCOPI DELL'"ITTIOGENICO"

    Lo scopo di come nasce l'ittiogenico è far conoscere alle persone determinate cose, in questo caso i pesci. Io prima conoscevo solo i pesci rossi che si trovano di solito nei parchi, ma una volta entrata nell'ittiogenica ho scoperto molti altri pesci e la loro vita, es.: Trotagialloro o l'anguilla o molti altri pesci, così avviene negli altri musei di archeologia, di sculture, di artistico e così via dicendo.

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    IL TEVERE INQUINATO

    Il fiume Tevere che attraversava la città di Roma era per i popoli dell'antichità una grande risorsa. In esso erano infatti presenti molte specie diverse di pesci. Ora a causa dello sviluppo della civiltà industriale le foci del fiume sono state inquinate da sbarramenti chimici impedendo la risalita dei pesci adulti per la riproduzione e decretandone quindi la scomparsa di molte specie. Tra le specie estinte ricordiamo lo STORIONE, un pesce che vive in prossimità della costa, e esso risale i fiumi in primavera per riprodursi. Era un pesce soggetto alla pesca perché le sue carni erano ottime. Ora purtroppo ne esistono pochi esemplari. Anche le altre specie di pesci che prima vivevano nel Tevere si sono estinte.

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    IL CALORE

    Il calore è una particolare forma di energia più precisamente energia cinetica (di moto) delle molecole. Per molto tempo il calore fu considerato come un fluido calorico capace di trasmettersi da corpi caldi a quelli freddi senza alterarne il peso.

    Il calore si comporta press'a poco come il livello rispetto al moto dell'acqua; cioè come l'acqua passa dal livello più alto a quello più basso spontaneamente, così il calore si trasferisce da sé dal corpo a temperatura più elevata al corpo a temperatura meno elevata.

    Questa propagazione del calore può avvenire: per conduzione, per convenzione e per irraggiamento. E inoltre il calore si propaga sempre nei solidi, nei liquidi e negli aeriformi.

    La caloria (simbolo cal) è la quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1 grado centigrado la temperatura di 1 g di acqua distillata da 14,5 a 15,5 °C a livello del mare.

    La chilocaloria (simbolo kcal) è la quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1 °C la temperatura di 1 kg di acqua distillata da 14,5 a 15,5 °C a livello del mare.

    1kcal = 1000 cal.

     

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    COME SI MISURA IL CALORE

    Nella scienza, esiste un oggetto capace di misurare il calore contenuto in una sostanza: il termometro. Questo è formato da un tubicino di vetro detto capillare che si chiude alle due estremità, dal bulbo, che si trova nell’estremità inferiore, più larga, nel quale è contenuto un liquido, in genere il mercurio, ed infine tutto questo è racchiuso in un grande tubicino di vetro con la punta metallica. Il movimento del mercurio si basa sulla dilatazione termica nella quale il mercurio contenuto nel bulbo, venendo a contatto con il calore tende a salire, quindi a dilatarsi e a fornirci la misura del calore contenuta nella sostanza presa in considerazione.

    Ma per sapere la misura giusta del calore in un corpo, vicino al tubo di vetro, vi è stata scritta la scala termometrica.

    Questa può avere tre tipi di misura diversi.

    Il primo tipo è quello che noi tutti usiamo e conosciamo meglio, ossia la scala Celsius formata da gradi centigradi (°C) e le sue misure fondamentali sono:

    Il secondo tipo è la scala Reamur in cui le misure fondamentali sono:

    Il terzo tipo è la scala Fahreneit in cui le misure fondamentali sono:

    Per definire l’unità di misura del calore la caloria, ci si riferisce all’acqua. La caloria è la quantità di calore che serve per fare aumentare di 1°C la temperatura di 1 g di acqua distillata.

    La chilocaloria invece è la quantità di calore necessaria per fare aumentare di 1°C la temperatura di 1 Kg di acqua distillata. Il calore specifico invece è la quantità di calore (espresso in calorie) necessaria per aumentare di 1°C la temperatura di 1 g di quella sostanza.

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    CICLO DELL'ACQUA

    Ovunque intorno a noi c'è acqua. La terra, chiamata anche il "pianeta dell'acqua" ha una superficie ricoperta di acqua per il 71%, e soltanto per il rimanente 29% è occupata dalle terre emerse.

    Nel suo continuo evaporare e condensare origina le nuvole e ricade sotto forma di precipitazione atmosferiche.

    Le acque che cadono sulla terraferma entrano a far parte delle acque superficiali o di quelle sotterranee e possono essere utilizzate da animali e piante così in svariati cicli biologici.

    L'acqua è presente in natura in tutti e tre gli stati di aggregazione:

    LIQUIDO/SOLIDO/AERIFORME

    Attraverso il ciclo dell'acqua in natura, l'acqua è costantemente riciclata. L'acqua è una sostanza composta, la cui molecola è formata da due atomi di idrogeno e uno di ossigeno.

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    ALLEVAMENTO PESCI DI ACQUA DOLCE

    Dopo la fecondazione artificiale, le uova vengono depositate nelle CASSE CALIFORNIANE dove passa continuamente l’acqua. Dopo circa un mese, nascono i “pescetti” con una sacca sul petto contenente il cibo che li alimenta finché non crescono e fin quando non sono pronti per mangiare il cibo sterno. Una volta cresciuti i pesci vengono divisi in due gruppi:

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    RIPOPOLAMENTO

    Per far fronte alla notevole diminuzione del pescato, dovuta all’azione combinata di una sbagliata attività della pesca e all’inquinamento, l’uomo ha iniziato ad allevare specie ittiche crostacei ed alghe. In realtà questa soluzione è molto antica. In Cina nel 2° millennio avanti Cristo c’era l’allevamento della carpa; anche i Fenici e gli Etruschi erano a conoscenza dell’arte di allevare pesci e la tramandarono ai Romani, i quali la praticarono sia con le specie di acqua dolce che marina. Dalla piscicoltura romana praticata negli stagni costieri del Tirreno ha origine vallicoltura sviluppatasi nell'alto Adriatico. La molluschicoltura viene praticata con successo e ha raggiunto un elevato grado di produttività. Il ciclo riproduttivo completo, però, è stato ottenuto solo per alcune specie come la spigola e l’orata. I nostri pesci avrebbero una vita più naturale e sicura se l’uomo avesse più senso di responsabilità per la tutela dell’ambiente acquatico.

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    LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE DEI PESCI

    La fecondazione artificiale dei pesci si svolge seguendo una specifica metodologia che può essere riassunta nelle seguenti fasi:

    La coppia di pesci viene addormentata con l’utilizzo di un anestetico (cloroformio) affinché possano rimanere fuori dall’acqua per un tempo di circa quattro minuti.

    Alla femmina, tramite una leggera pressione nel sottopancia, vi si fanno espellere, da un piccolo orifizio, le uova, che sono gelatinose di colore giallo. Con lo stesso procedimento si fa espellere dal maschio un liquido bianco contenente gli spermatozoi. Per avvenire la fecondazione le uova e lo sperma, che si trovano in un piccolo recipiente vengono miscelati, con una piuma per non essere rovinate.

    Dopo la fecondazione essi vengono messi in apposite vasche, le vasche californiane ed in esse hanno un continuo ricambio d’acqua.

    Ora possiamo dire che la fecondazione artificiale sia conclusa, dalle uova nasceranno gli Avannotti.

    Gli Avannotti quando nascono hanno attaccato ad un fianco un piccolo sacchetto, esso viene chiamato sacco Vitellino, in esso vi sono le sostanze nutritive vitelline che servono per nutrire l’Avannotto quando ancora non è in grado di procurarselo da solo. Gli Avannotti a 50 gg. di vita misurano 3 cm.

      

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    Storione comune:

    Ebbe origine ben 200 milioni di anni prima della comparsa dei dinosauri ed è oggi considerato unpesce dall'aspetto molto primitivo.

    Ha un corpo caratteristico dall'aspetto squaliforme con cinque serie longitudinali di placche ossee fra cui sono sparse piccole ossificazioni.

    Lo scheletro è in gran parte cartilagineo.

    Il muso è triangolare, allungato e con bocca tubiforme priva di denti, in posizione ventrale con quattro barbigli filiformi con funzioni tattili e gustativa. La coda ha il lobo superiore molto più lungo di quello inferiore  Può raggiungere dimensioni molto grandi:

    3 metri di lunghezza e 200 Kg di peso. Può superare i 50 anni.

    In epoca romana le carni di storione erano molto apprezzate tanto che lo si serviva coperto di fiori. Si poteva pescare solo se di dimensione superiore ai 60 cm; quelli di dimensioni inferiori dovevano essere rigettati in acqua, pena una multa molto salata.

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