... e "Sereni" I.T.C - Afragola (NA)


Progetto: Giornale d'Istituto "Dalla carta stampata al giornale on line"
Corso teorico-pratico di giornalismo

LE SPOSE BAMBINE DI NAPOLI

Il caso è stato sollevato da Don Luigi Merola, parroco di Forcella, allarmato dalla situazione di disagio vissuta dalle adolescenti del quartiere, abbandonate dai servizi e lasciate al loro destino ,molto spesso di giovani spose e baby-madri. E' successo per l'ennesima volta, è successo a Nunzia l'amica di Annalisa Durante, quella che era con lei al momento dell'assassinio. A tredici anni sposata. Perché in attesa di un bambino. Perché , come tante, è stata abbandonata al suo destino, di adolescente. <<Manca la formazione, manca la cultura della crescita per tappe, dell'attesa ….e queste bambine, donne solo apparenti, con tante paure, con tante fragilità, si ritrovano sull'altare, al fianco di un uomo bambino ad affrontare le difficoltà di un menage precocemente e forzatamente costruito, tante volte con un bimbo tra le braccia da accudire e crescere>> Queste le parole di Don Luigi Merola, che si sta battendo per l'istituzione di un Osservatorio sull'adolescenza per prevenire e contenere il disagio e per offrire un supporto alle famiglie, che il più delle volte sono impreparate a d affrontare le problematiche adolescenziali.

Raffaele Sorrentino

Dario ucciso da miscela con crack

Nei polmoni di Dario Evola sono state trovate tracce di cocaina, sia pure in piccolissima quantità. Sono questi i primi risultati degli esami tossicologici disposti subito dalla Procura della Repubblica di Monza sul corpo del quindicenne di Cusano Milanino, che il 16 maggio scorso era morto in classe per un malore dopo aver fumato uno spinello con alcuni compagni di scuola. L'obiettivo della procura era di capire, se il ragazzo avesse fumato insieme alla cannabis qualche sostanza nociva. Sugli accertamenti sul corpo di Evola, non avrebbero evidenziato nel corpo del giovane residui di hascisc. Ed è proprio in base a ciò che ora gli inquirenti ipotizzano che il giovane abbia fumato o inalato, sembra attraverso due o tre tirate- cocaina con crack, i cui effetti sono di gran lunga superiori rispetto al normale. Inoltre la procura di Monza, titolare dell'inchiesta per morte come seguito di altro reato, ancora a carico di ignoti, ha disposto ulteriori e più approfonditi accertamenti per scoprire se Dario, al quale era già stato
riscontrato il cuore leggermente ingrossato, non avesse altre anomalie o malformazioni congenite. L'inchiesta continua con le deposizioni a verbale di diversi testimoni. Erano stati immediatamente sentiti i familiari e gli amici del ragazzo, descritto da tutti in ottima salute, molto sportivo. Dario giocava a calcio, la sua passione. Il giorno dei funerali era arrivata da Torino come omaggio anche la maglia di Alessandro Del Piero, l'idolo del quindicenne scomparso. Dalle deposizioni emerge che a scuola quel giorno lo stesso spinello era stato fumato da altri due ragazzi i quali non avevano avuto problemi e che c'era un uso frequente di sostanze stupefacenti. La morte del ragazzo senz'altro apre nuovi scenari, perché solca il passaggio dal "si dice" a "è accaduto" e ciò impone una seria programmazione da parte della Scuola sul come e quando affrontare il problema nella giusta maniera.
Davide Fasciglione