Chimica e laboratorio triennio

Prof. TROIANO Sergio

 

 

 

-CALORE-

 

 

Il calore, come è noto, è una forma di energia di tipo secondario perché non può essere trasformata interamente in lavoro, e la sua corrispondente grandezza intensiva è la temperatura.

Nel sistema internazionale, l'unità di misura del calore è il joule mentre nella pratica quotidiana è ancora molto usata la chilocaloria. Per passare da dalla chilocaloria al joule si deve moltiplicare per 4186 ed, ovviamente, per passare dal joule alla chilocaloria si deve dividere per 4186.

L’unita di misura della temperatura è il grado Kelvin, ma attualmente è la scala centigrada quella, di gran lunga, più usata. Per passare comunque dalla scala centigrada o Celsius come essa viene anche chiamata, alla scala di Kelvin, si deve aggiungere il numero 273.15. Ovviamente per passare dalla scala Kelvin a quella centigrada si deve sottrarre 273.15.

Per chiarire ulteriormente il passaggio da una scala all'altra, supponiamo di avere una temperatura di 16 gradi centigradi e di volerla trasformare in gradi Kelvin, l'operazione da fare è la seguente

16 °C+273.15 = 289.15 °K

mentre per trasformate 300 gradi Kelvin in gradi centigradi l'operazione da fare è esattamente inversa ed è la seguente

300 °K - 273.15 = 16.85 °C.

Il calore si può trasferire da un corpo ad un altro attraverso la conduzione, convezione e irraggiamento.

 

Conduzione:

La conduzione è il sistema di trasferimento di calore che interessa i principalmente i solidi, ma anche, sebbene in misura minore, i liquidi ed i gas ed è regolata dalla legge di Fourier.

Il calore trasferito da una superficie calda ad una superficie fredda attraverso la conduzione nel caso di un solido a parete piana di spessore "s" è dato dalla seguente formula

Q = k * A * (T2 - T1) / s

Dove:

Q= calore trasferito in un secondo

K= coefficiente di conducibilità termica (dipende dal materiale)

A = superficie perpendicolare al flusso di calore in mq

T2 = temperatura della parete calda in °C (oppure °K)

T1 = temperatura della parete fredda in °C (oppure °K)

s = spessore della parete in m

 

 

 

Il calore trasferito nel caso di pareti a doppio strato, è dato dalla seguente formula:

Q = (dT) / (s1 / (k1 * A1) + s2 / (k2 * A2))

Dove:

dT = differenza di temperatura tra le due superfici estreme

s1 = spessore della parete 1

K1 = coefficiente di conducibilità del materiale del primo strato

A1 = superficie del primo strato

s2 = spessore della parete 2

K1 = coefficiente di conducibilità del materiale del secondo strato

A1 = superficie del secondo strato

Ovviamente se gli strati sono più di due la formula è analoga, aggiungendo, ovviamente, i termini degli altri strati.

Il problema si complica quando le superfici non sono piane perché l'area degli strati non è più, ovviamente, costante. Nel caso di pareti a cilindro cavo, la superficie da inserire nell'equazione di Fourier e la superficie media logaritmica calcolabile con la seguente formula:

Aml = (A2 - A1) / ln (A2 / A1)

Dove:

Aml = superficie media logaritmica

A2 = superficie maggiore

A1 = superficie minore

Ln = logaritmo naturale (funzione matematica da eseguirsi con la calcolatrice scientifica)

 

Convezione:

 

Nel caso che la forma del solido sia diversa da quella piana ed anche da quella del cilindro cavo, , per