FESTA DEL TORRONE - San Marco dei Cavoti (BN), 7-27 dicembre 2001

 

SAN MARCO DEI CAVOTI

 

Storia e itinerari · Tradizioni, ricorrenze, appuntamenti · Mangiare e dormire 

 

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Veduta del centro storico di San Marco dei Cavoti. Si distinguono la Torre dei Provenzali e la Chiesa Madre (in altro a sinistra) e il campanile della Chiesa del Carmine (al centro sulla destra).

 

La Chiesa del Carmine, che sorge nell'omonima piazza, in pieno centro storico.

 

Porta Grande.

San Marco dei Cavoti è una paese di circa 4000 abitanti che sorge in cima ad una collina nel cuore del Sannio, a 36 km da Benevento. 

Luogo ideale per la villeggiatura, caratteristico per la sua origine provenzale, oltre ad essere famoso per la produzione del suo "Torrone" offre numerose altre risorse e tesori nascosti.

 

Storia e itinerari

 

La fondazione del paese risale al periodo compreso tra il 1351 e il 1385 ed è legata all'insediamento di una colonia francese – provenzali, borgognoni, e Gavoti – giunta in Italia al seguito di Carlo I d’ Angio ed in particolare alla famiglia alla famiglia degli Shabran.

Il toponimo "San Marco dei Cavoti", infatti, deriva parte dalla devozione che gli shabariani avevano per il Santo Vescovo di Bovino di Puglia, parte dalla loro città d’origine, Gap, nel Delfinato, da cui l’espressione gavots e, quindi, dei Cavoti.

Non sono stati così dei fattori linguistici, come i più avrebbero immaginato, ad unire questa cittadina del Sannio alla Provenza, bensì l’ambiziosa politica di conquista del sovrano angioino che offriva concessioni e vantaggi a quei concittadini disposti a lasciare la madrepatria per trasferirsi in Capitanata o nel Principato Ultra.

Inizialmente, a scopo difensivo, il paese si insediò su posizioni più elevate e solo più tardi cominciò ad espandersi verso valle.

In ogni caso fu sempre cinto di imponenti mura turrite intervallate da quattro grandi porte: Porta Grande, Porta di Rose, Porta Nova e Porta Palazzo.

Cosa resta oggi dei secoli passati?

La torre-campanile a tutto tondo, parte dell’antica cinta muraria, tre delle quattro porte di accesso al paese, il palazzo marchesale dei Cavaniglia e quelli di numerose altre importanti famiglie sammarchesi; insieme alla bella torre provenzale ed alle contrade Borbognone, Francisi e Franzese, sono le testimonianze più evidenti della storia centenaria di questo piccolo ed originale paesino sannita.

Ma, non è tutto qui. Inaspettate tracce del passato spuntano ad ogni angolo: sono stemmi, portali, balconcini in ferro battuto o antiche botteghe artigiane e vanno cercate nel dedalo di stradine e viuzze che collegano la parte alta dell’abitato al borgo medievale posto leggermente più in basso.

Porta Grande, tutt’oggi ben conservata, presenta ancora i cardini dove ruotava il portale in legno, che ad una certa ora della sera veniva chiuso, e la scanalatura dove andava ad abbassarsi la saracinesca di protezione in caso di aggressioni nemiche.

Per la visita della cittadina ci si può affidare ai consigli del personale del Municipio e della Pro-Loco.

Partendo dalla piazza centrale, già Largo della Croce, oggi Piazza Risorgimento, dove si affaccia il palazzo Jelardi, si consiglia di dirigersi verso la parte alta dell’abitato passando sotto l’arco ogivale della Porta Grande.

La strada conserva l’antica pavimentazione, alastroni irregolari, di pietra locale e conduce al belvedere e alla Chiesa Madre.

La passeggiata fin su vale la pena, per il bel panorama delle colline circostanti e per la sottostante piazzetta del Carmine. Di qui si può scendere alla piazza del Carmine per una visita agli altari in marmo policromi, al coro ligneo, ai confessionali ed al pulpito intagliati dell’omonima chiesetta, oppure per passeggiare tra le strette stradine che si snodano tutt’intorno al palazzo marchesale.

Da un punto all’altro del paese, le vie sono disseminate di numerose altre dimore di notevole interesse, appartenute ad importanti famiglie storiche sammarchesi.

Oltre allo splendido centro storico medievale, San Marco dei Cavoti offre ai suoi turisti la possibilità di visitare l'unico Museo degli Orologi da torre esistente in Europa, che ospita pezzi unici e originali raccolti dal maestro orologiaio Salvatore Ricci.

 

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Tradizioni, ricorrenze, appuntamenti

 

San Marco dei Cavoti è un luogo di villeggiatura non solo estivo, grazie a un clima caldo ma non afoso d'estate e rigido ma non umido d'inverno, per la posizione geografica del suo territorio che dal fiume Tammaro sale allo spartiacque appenninico dove si può osservare un piacevole effetto cromatico dato dalla differenza, nel volgere dei mesi estivi, tra il verde rigoglioso della vallata e il manto dorato della collina.

Ogni domenica il paese ospita un importante mercato che richiama molti abitanti dei paesi vicini, i quali possono trovare aperti anche tutti gli esercizi commerciali del posto.

A San Marco dei Cavoti, come in tutti i paesi di origine contadina, le sagre e le feste sono legate a eventi religiosi. Oltre al periodo della Festa del Torrone, si consiglia di visitare il paese:

  • il Venerdì Santo;

  • il 25 aprile per la Festa Patronale di San Marco Evangelista;

  • il 1° maggio per la Festa di Santa Barbara;

  • la seconda domenica di agosto per la Festa della Madonna del Carmine e la Sagra dei Carri di grano (in questa giornata dopo la celebrazione della Santa Messa per le vie del paese si può assistere alla Processione con la sfilata dei Carri, realizzati in grano dai contadini delle contrade del paese e preceduti da ragazzi in costumi tradizionali);

  • il 15 agosto per la Festa dell'Assunta e la Festa dell'Emigrante;

  • la seconda domenica di settembre per la Festa di San Diodoro Martire;

  • la prima domenica di ottobre per la Festa del Santo Rosario.

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Mangiare e Dormire

 

San Marco dei Cavoti è una tappa obbligata per gli amanti della gastronomia tipica: lagricoltura fornisce derrate genuine e gustose e dagli allevamenti si ottengono ottime carni e formaggi.

Vale la pena di gustare: il vitello Marchigiano, l'agnello Laticauda, il Caciocavallo, il formaggio e la ricotta di pecora laticauda.

La coltivazione di varietà del posto quali cereali, fagioli, patate e altre ortive fa sì che a San Marco si possano gustare nelle aziende agrituristiche e nelle trattorie piatti legati alla tradizione contadina e sempre ricchi di sapori antichi come "Ciceri e laganelli" (laganelle con ceci), "Pizza chiena" (pizza rustica), "Roccoli e cecatelli" (cavatelli con i broccoli), "Caudelli" (bruschette), "Paparuli arrechini" (peperoni ripieni), e molte altre specialità.

Ecco gli indirizzi dei ristoranti e degli agriturismi del paese:

  • Ristorante "Leone d'oro", via Papa Giovanni XXIII, 54 - tel.0824/984482

  • Pizzeria "Il segreto di Pulcinella", Seconda Trav. Garibaldi, 23 - tel.0824/995009

  • Ristorante "La torretta", Piazza Mercato

  • Ristorante "La Mimosa", contrada Montelse, 4 - tel. 0824/984773

  • Agriturismo "Santa Maria", c/da Santa Maria la Macchia - tel 0824/984837 - 339/3472385

  • Agriturismo "Antiche terre", c/da Coperchiata - tel.0824/993395

Nei due agriturismi sopraelencati e presso il Ristorante "Leone d'oro" è anche possibile pernottare.

 

Per ulteriori informazioni turistiche, vai alla pagina dei contatti.

 

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