FESTA DEL TORRONE - San Marco dei Cavoti (BN), 7-27 dicembre 2001 |
IL TORRONE
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Figura 1
Figura 2
Figura 3 |
Il "torrone" è una prelibatezza che a San Marco dei Cavoti si produce dal 1891. A realizzarlo fu il Cavaliere Innocenzo Borrillo, sammarchese doc, che lo chiamò "Bacio" perché "mangiare il torrone è come essere baciati da un angelo". Il primo torrone era fatto con mandorle e noci tostate sminuzzate, unite al caramello, tagliate in piccole forme rettangolari e poi ricoperte di uno strato di glassa zuccherosa. Poi sono venuti i torroni ricoperti al cioccolato, i torroni classici bianchi e al cioccolato e, più recentemente, i torroni ai nuovi gusti di gianduia, arancia, limone, caffè, noce.
Ma come si prepara il torrone? In una prima fase vengono tostate mandorle e nocciole di prima scelta, a temperatura costante per 30 minuti e poi vengono sminuzzate. Nella seconda fase si porta alla temperatura di 160° zucchero e miele e dopo circa 10 minuti è pronto il caramello. A questo punto al caramello si aggiunge la miscela di mandorle nocciole e aromi naturali (figura 1). Il composto è lasciato cuocere a fuoco lento e i mastri pasticcieri, solo grazie alla loro esperienza, riescono a cogliere l'istante in cui interrompere la cottura. Essi, poi, stendono velocemente l'impasto e lo tagliano a mano per ottenere fragranti e gustosi pezzetti di croccante (figure 2 e 3). I torrocini ancora "nudi" vengono lasciati raffreddare per circa 24 ore e infine ricoperti di finissimo cioccolato fondente. La stessa cura, seppur con piccole variazioni negli ingredienti e nel procedimento, viene riservata a tutti gli altri tipi di torroni.
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