boito03.jpg (43961 byte) Boito01.jpg (32449 byte) Boito02.jpg (37825 byte) boito1890.jpg (20971 byte)

 

 

Arrigo Boito  (Padova 1842 - Milano 1918) 

è stato scrittore, librettista e critico musicale, giornalista e compositore.

Studia al conservatorio di Milano violino, pianoforte e composizione, poi, appena diplomato, si trasferisce a Parigi dove inizia l’attività di compositore (progetti del Mefistofele e del Nerone), di scrittore e di critico musicale (i suoi primi articoli sono per il periodico "La Perseveranza"), nonché la sua collaborazione con Verdi (con cui in seguito litiga anche ferocemente ...). Nel 1862 ritorna a Milano per essere tra i protagonisti più accesi della scapigliatura milanese, alla ricerca di realizzare un'arte anticonformista, stringe rapporti con Praga, Camerana, Giacosa, Capuana, Verga.

Scrive commedie e opere in prosa anzi la sua produzione letteraria (Il Libro dei versi, L'Alfier nero, Re Orso) è considerata più interessante di quella musicale.

Si dà anche alla "politica attiva", e nel 1866 partecipa alla Terza Guerra d’Indipendenza come volontario garibaldino.

Ritornato dalla guerra dedica tutto se stesso alla realizzazione di "Mefistofele" ... che ottiene un clamoroso insuccesso alla Scala (1868), allora lo riduce a poco più della metà, ed ecco un buon successo a Bologna (6 ottobre 1875), poi finalmente sei anni dopo (25 maggio 1881)il trionfo alla Scala di Milano: è doveroso ricordare che, tuttavia, già l'anno prima il Mefistolele era arrivato a New York, Lisbona, Barcellona e Varsavia, e nello stesso 1881 a Pietroburgo e ad Amburgo, nel 1882 a Vienna, e nel 1883 a Bruxelles e a Madrid.

Nel 1884, al tempo del primo incontro con la Duse, Boito è già un uomo di successo, un personaggio preminente della vita milanese, coinvolto nelle vicende delle maggiori istituzioni culturali cittadine, e nel 1887, anno del nuovo incontro con la Duse, è anche IL librettista di Verdi (con cui si è riappacificato grazie all'editore Ricordi).

Il 1887 è l'anno della prima rappresentazione di Otello, un trionfo per Verdi e per Boito, la cui attività più appariscente diventa di qui in poi quella di librettista (solo o in collaborazione con altri): per Afredo Catalani, Amilcare Ponchielli, Giuseppe Verdi, Luigi Mancinelli,  Gaetano Coronaro, Costantino Palombo ….

Ma Boito non è un semplice “meccanico di situazioni teatrali”, bensì un artigiano il cui lavoro è inteso a creare un intenso rapporto fra musica e testo, una vera e propria "compenetrazione stilistica" dei due linguaggi.

Arrigo ed Eleonora

Shakespeare

le carte