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NOVELLI ERMETE

collega "parallelo" della Divina: si sfiorano, si incontrano, ma mai collaborano.

Compreso nella triade Duse – Zacconi – Novelli, come nella generazione successiva saranno associati Ruggieri e la Melanto, Benassi e la Abba, e ricordato negli annali del teatro per la novità del suo stile e la capacità di tenere il palcoscenico.

Ma non per questo meno criticato… anzi considerato il “prototipo dell’attore-guitto”, cioè di colui che occupa le gerarchie inferiori  nella scala gerarchica degli attori (Luigi Rasi, I comici Italiani, Firenze, Lumachi, 1897).

Ermete Novelli nel personaggio del

"capitan Tromboni"

Silvio d’Amico ne da’ un efficace ritratto: un «…mestierante inadeguato che ha scelto un’opera (Salomé di Oscar Wilde) che non sarebbe in grado di interpretare, ma all’improvviso dà un saggio di alto teatro e smette di essere un “vecchio porco che si innamora della figliastra” ma un “biblico morto di lussuria”, per genialità istintiva…» (Silvio D’Amico, Tramonto del grande attore, Milano, Mondadori 1929)

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L’aggettivo che più lo distingue è “versatile”, inizia dal basso, poi diventa “caratterista”, infine capocomico di successo: ha fiuto, propone commedie per i palati facili, ma è anche in grado  passare dalle pochades ad opere impegnate, offrendo Shakespeare, Ibsen, Dumas, Praga, Testori, Giacometti. Anzi ... assieme all'attrice Olga Giannini introduce per primo Ibsen in Cile, con una recita di Spettri nel 1895.

Nel 1900 fonda addirittura  un teatro semistabile: “La casa di Goldoni”.

 

Novelli è Shylock ne "Il mercante di Venezia"

qui è Corrado ne "La Morte civile" di Giacometti

Due parole anche sul figlio, Giulio Enrico Novelli (1876-1943), in arte Yambo: è scrittore, giornalista, umorista, disegnatore, scrittore, marionettista, regista ... dalla sua produzione si evince una poliedrica personalità. Scrive racconti per ragazzi che riduce anche per le scene.

Come cronista teatrale si occupa anche della "divina Eleonora".

 

un po' di teatro in italia

 

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