Sono opera di Gegé un discreto numero di foto  che ritraggono Eleonora Duse e i vari amici comuni. Giuseppe Primoli aveva una vera passione per la fotografia che pare condividesse con la sua famiglia.

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La Duse ritratta da Primoli ( Venezia, 1894)
D'Annunzio ricorda infatti che: "La preoccupazione delle signorine di casa Primoli è la fotografia.  Come il conte Luigi è un dilettante in fotografia abilissimo, i ritratti sono accumulati in tutti gli angoli, su tutti i tavoli, su tutte le étagerès, in quantità straordinaria. 

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Gegé Primoli con Gabriele d'Annunzio

Il conte ha fotografato tutta la società di Roma e di altri siti; e certi ritratti, per l'eleganza dell'attitudine e per la finezza della riproduzione, sono degni di un vero artista. Le signorine non fanno che rovistare fra i mucchi, forse cercando l'Irreperibile".

La famiglia Primoli era naturalmente appassionata, oltre che di fotografia, di letteratura e di teatro, nel loro palazzo bazzicavano personaggi come Maupassant, Zola, Capuana, Serao, Boito,Verga, D’Annunzio, Giacosa, Prevòst, Sartorio e - naturalmente - attori del calibro di Eleonora Duse

Giuseppe Primoli nella 

sua Biblioteca (1910)

E' doveroso sottolineare che la professionalità di Giuseppe Priuli nel fotografare era ed è conosciuta ed apprezzata: ritrae eventi mondani, personaggi famosi, ma anche scene di vita quotidiana, manifestazioni sportive. E' lui che realizza le immagini sulla manifestazione svoltasi in Piazza Santa Croce in Gerusalemme a Roma il Primo maggio del 1891, diventata famoso per i gravi incidenti e i numerosi arresti che ne sono seguiti.

Ma la fotografia per lui può avere anche un valore slegato dalla semplice registrazione di un fatto di vita: presso la Fondazione Primoli sono conservate alcune lettere che riferiscono come Anatole France abbia chiesto a Giuseppe Primoli, nel 1893, di realizzare una serie di fotografie che illustrassero le scene e i personaggi del romanzo Il giglio rosso. Come già prima di lui aveva fatto Paul Bourget per il suo libro di viaggi e ricordi Cosmopolis.

Primoli e la Duse a Parigi nel 1893

« La lunga amicizia fra il conte Primoli e Eleonora Duse è testimoniata da un imponente carteggio cha va dal 1882 al 1921. Dei loro rapporto, fatto soprattutto di protezione affettuosa da parte dei conte nei confronti della nomade amica, si possono ricordare almeno due episodi significativi: il primo ha a che fare con la realizzazione dei dramma Denise da parte di Dumas e il secondo con le rappresentazioni parigine della Duse del 1897.  

Lettera del conte alla Duse con data 

11 giugno 1918

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l drammaturgo francese è convinto dal conte a scrivere un testo appositamente per l'attrice italiana; Primoli fa da intermediario anche economico fra i due e traduce dal francese la pièce di Dumas figlio Denise, ispirata ad alcuni particolari della vita privata della Duse e che va in scena per la prima volta al Valle di Roma il 3 marzo 1885.

Lettera della Duse al conte. Anno: boh?  Luogo: hotel Hassler a Roma primoli lettera di ed.jpg (40147 byte) Nel 1897 la Duse accetta di comparire su un palcoscenico parigino (sarà il Théátre de la Renaissance di proprietà di Sarah Bernhardt) e Primoli scrive per l'occasione una presentazione dell'illustre attrice, che molto contribuirà ad alimentare le leggende sulla sua origine, pubblicata sulla “Revue de Paris" nel maggio 1897.
In particolare in questo articolo Primoli, al fine di "nobilitare" agli occhi dei parigini l'attrice italiana, crea il mito dell'influenza decisiva di Sarah Bernhardt sulla Duse, che sarebbe stata ispirata a emularne i personaggi, costringendo il vecchio capocomico Cesare Rossi a mutare il repertorio, dopo la tournée a Torino nel 1882 della diva francese. Sebbene un influsso vi sia stato, la Duse aveva già autonomamente optato per la drammaturgia francese, com'è il caso della Principessa di Bagdad di Dumas, anche prima della venuta della Bernhardt». (Fondazione Giorgio Cini, “Divina Eleonora”, Marsilio, 2001)  

Giuseppe Napoleone ed Eleonora

La Bernhardt in Italia