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ROSSI   ERNESTO mattatore concorrente e  .... gola profonda

Ernesto Rossi, attore belloccio (per quei tempi) ed esuberante, ha un repertorio super-eclettico come tutti i grandi divi del momento, ma è apprezzato soprattutto come interprete shakespeariano.

Alla Duse invece, proprio non vanno giù i "mattatori", loro perpetuano quel modo di fare teatro che lei invece vuole "distruggere".

A 60 anni suonati Ernesto ha viaggiato per tutta Europa e per le Americhe, è una celebrità internazionalmente riconosciuta, un punto d'onore per l'Italia, ma anche con lui il tempo si dimostra inclemente e così passa di moda ...

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Vige infatti allora l’uso che “un grande attore” abbia una serie di interpretazioni preferite, dei "cavalli di battaglia" che propone al pubblico con regolarità estenuante nell’arco della sua vita … lo spettatore lo segue così in età diverse e a livelli di maturità artistica diversa, ma non sempre la "qualità" ne beneficia: «Romeo accompagnò Ernesto Rossi, Osvaldo accompagnò Zacconi dalla giovinezza alla vecchiaia». (Francesco Possenti, i teatri del primo novecento, Orsa Maggiore, 1987)

Ecco cosa Eleonora scrive su di lui ad Arrigo Boito in tre diverse lettere:

a) sull'interpretazione di "Re Lear"

Torino, 12 novembre 1887 - Dopo teatro - dopo Mezzanotte

            Arrígo!

- - - - - Me ne vvvvvado Me ne vvvado a letto!

Er Sor Ernesto' - non mi è piaciuto niente - cioè, sì, una cosa - e qualche «Uhm! » da pazzo ragionante - quà e là, ma ... ma ... Sheshespeare è (come si scrive?) più bello letto che rappresentato ... così! a letto! a letto! e quando mi sveglierò sarà Domenica!!

« Cordelia! Cordelia! » ... Un cane, un topo, vivrà, e tu no ... Cordelia Cordelia

          -           -            -            -            -            -             -

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Eleonora nel 1887

Vieni, vieni ci chiuderanno nella stessa prigione e là resteremo come due uccelletti nella medesima gabbia - e quando tu mi chiederai di benedirti.. io mi inginocchierà d'innanzi a te ... e là - vivremo cantando e pre gando ... »

Cordelia ... Madonna! Shespeare!! Arrigo!   [ ... ]

b) sull'interpretazione di "Amleto"

Torino, 22 novembre 1887 -  Martedì mattina. Ore 9.00

E anch'io, Arrigo ... ho smarrito i « connotati » - Arrigo ... sono 25 anni, e non so quanti giorni che non vi vedo - Arrigo! - Le giornate rotolano, e sono interminabili.

Ieri sera, dopo che vi scrissi e vi telegrafai, erano 6 e 1/2 non sapevo cosa fare di me - Venne Buffi, portandomi un telegramma d'affari - e allora … (ho fatto male?) gli dissi che mi mandasse Cristina, sua moglie, e passasse teatro, a comperarmi un palco      -     -     -       -

 

Arrigo Boito

nel 1890

E così andai, = AmIeto = Un orrore - come artista. E’ un ciarlatano come uomo

Delle cose vili, ha fatto, povera arte!

Ho dato ospitalità nel palco a ZOLI, che era rimasto senza posto, quinte, e quando mi vide, (nel palco di proscenio ero) venne - Pin non beato lui!

Ma stassera poi, s'accendono li lumi, e Bumba deve lavorare -- Da Shakespeare a Sardou - Umh! ... Ma Emesto Rossi - è un mestierante, Bah!

Su – via … Se ieri sera fossi partita e avessi fatto 8 ore di ferrovia, stamane non sarei più stanca [...]

c) su “tutto” Ernesto Rossi ....

Milano, 30 settembre 1889 - dalla Duse, a Milano, a Boito, a Villa d'Este -  Lunedì - mattina ore 8

Ti mando il saluto primo primo ancora imbambolata dal sonno. Stanotte una nanna bona, fitta - tutta d'un, fiato - Bumba è rientrata al tocco, quasi ho fatto il bagno - e a letto - ho riposato tutta in sogno buono Ho detto le - - - oracioni, come l'Enrichetta, e ho detto al nostro Signore un discorsetto, INTERESSATO, Cioè: « Signore, io faccio quello che posso, e voi - aiutatemi!

M' ha sempre aiutato!

Eccoti la mia giornata - alle 10. viene la sig. Opp - a sentire se voglio andare alla Certosa di Pavia - con lei. - Grazie tante! - lo resto a casa e l'aspetto al, suo ritorno - Oggi - le dò da magnare - (Bono quello!) - viene lei, la Opp - e la signorina di Compagnia, Più, una Nfiss. Bichop - un'arnericana - Si è agregata a lei - Bel gusto!! 

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Ernesto Rossi

in "Nerone" di Pietro Cossa

COSI Dò loro, a tutte tre, da magnare - e stassera dopo pranzo - subito nanna -

Però, oggi, STO BENE---ieri,non tanto, ma era il tempo, nuvoloso, piapoloso, gravoso - come me!

= Il vostro lago è bello?? = = Vi detesto!!

Ieri sera era nel luogo del lavoro quel cavadenti (lui non ne ha più) di E.R. l'interprete di Sbakespeare - - Cane d'un cavadenti! M’ha PROTETTA, dall'alto del suo palco proscenio, con l'incredibilmente biondo Prefetto Basile, egli DOMINAVA LA SALA !!

Ciarlatano va!

NE ha gridato « Dio ti prosperi » - con un fare guascone - egli aspettava che io gli gridassi: « Ave, CESARE! ect. » - Cavadenti va!

E questo è il mondo.  [...]  

(Raul Radice, Arrigo Boito – Eleonora Duse: lettere d'amore, Milano, Il Saggiatore, 1979)

qualcosina ancora su Ernesto ?

Giacinta (Pezzana) e il sor Ernesto(Rossi)