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Quando si fa riferimento a Ermete si materializza un'immagine: ecco Zacconi-Osvaldo in "Spettri" di Henrik Ibsen !!!!!!!

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Ermete Zacconi è:

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Ermete in due caricature di Onorato

a) un personaggio dotato di una potenza vocale non comune e di mezzi espressivi eccezionali, con i quali conferisce alle sue interpretazioni un'incisività spettacolare;

b) un attore verista, che si documenta minuziosamente sui personaggi, e vi si immedesimava tanto da entusiasmare il pubblico che lo segue, trascinandolo nella commozione o nell’angoscia;

c) un interprete applaudito ma discusso, accusato di abusare di effetti "naturalistici": il critico Alessandro Varaldo, in un articolo del 1907 sul «Corriere di Genova», parla di lui come di un artista originale (lo sta paragonando a Flavio Andò) ma con una "influenza sui suoi imitatori deleteria", perchè spinge i giovani attori a “recitare sopra le righe in una direzione monotematica: la psicopatia"...  

d) figlio d'arte (Montecchio, Reggio Emilia 1857 -Viareggio 1948) e recita con i genitori fin dall'infanzia, passa per le maggiori compagnie del momento (Dondini, Emanuel, Cesare Rossi, Duse), nel 1984 diventa a sua volta copocomico e resta sul palcoscenico  fin quasi all'età di novant'anni;

e) artista dal repertorio onnivoro: Ibsen, Tolstoj, Maeterlinck, Giacosa, Shakespeare, Testoni, Platone e D'Annunzio (a fianco di Eleonora Duse nel 1899 e 1901).

 

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Ermete a 80 anni assieme alla moglie Ines Cristina

Ermete ed Eleonora a sinistra