Copyrights © 2000-Dopo la Morte

Benvenuto sei il visitatore numero:  , questa che segue è la  tesina che ho consegnato alla maturità scientifica(2000). Valutazione all'orale: 

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Consigli per l'uso
L'intera tesina è distribuita su tre pagine Web

Tratta le seguenti materie  : Latino(Seneca) , Italiano(Foscolo) , Inglese(Gray) , Storia(Il Nazismo)  ,  Filosofia(Hegel e Nietzsche) , Geografia A.(Le stelle e le teorie sulla fine dell'universo) , Fisica(L'atomo) ed infine Ed. Fisica(I movimenti).

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Dopo la Morte

                di Livio La Montagna                      

 Il viaggio che ognuno intraprende dalla nascita alla morte , è solo una parte di un processo molto più ampio.

                

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Prima Parte

"Non riceviamo una vita breve,ma tale la rendiamo:e non siamo poveri quanto alla vita,ma la sprechiamo con prodigalità" (De Brevitate Vitae )

Questa frase fu scritta da uno dei più grandi scrittori Latini ,Lucio Anneo Seneca  (4a.C.-65d.C.).Seneca figlio di ricca famiglia , colto e ottimo parlatore , fu l'educatore di Nerone e in tal veste poté esercitare grande influenza sulla politica di Roma.Seneca si era prefisso un compito , quello di trasmettere a Nerone le sue virtù per farne un modello di stoica saggezza .Ma ben presto capì che Nerone  si era incamminato sulla via dell' assolutismo monarchico,quindi nel 62d.C. abbandona la vita politica. Seneca in quegli anni era deluso, poiché tutti gli obiettivi per i quali si era battuto erano stati sconfitti dalla realtà dei fatti e  si sentiva vicino alla morte  .Il problema del tempo e quello della morte erano stati sempre presenti alla sua sensibilità .Aveva scritto che gli uomini perdono il loro tempo in cose vane e si accorgono di quanto il tempo sia prezioso solo quando si vedono la morte sul capo : "il saggio impegnerà bene il suo tempo se rifuggirà dal mescolarsi alla folla e coltiverà quegli studi  che elevano l'animo alla contemplazione delle cose divine e alla pratica delle virtù "  .Egli scrive anche che il prepararsi  alla morte non implica la rinuncia al vivere e che è da stolti temere la morte, poiché è la fine di ogni sofferenza per l'uomo .Anzi , dice ,quando il saggio non potrà più per l'ostilità dei tempi praticare la virtù , egli deve capire che è venuto il momento di riacquistare la sua libertà con l'estremo atto del suicidio , che è pienamente in suo potere. Lo scrittore italiano Ugo Foscolo(1778-1827) ha una visione della morte simile a quella di Seneca.Il Foscolo nel romanzo epistolare le "Ultime lettere a Iacopo Ortis ",storia di un giovane patriota che visto svanire tutti i propri sogni, spinto dalla disperazione amorosa e politica , vede nella morte  l' unica via d' uscita da questa situazione negativa , al tempo stesso insostenibile e immodificabile  .(La morte)intesa in temimi materialistici e nichilistici , come distruzione totale e << nulla eterno>>.    Anche nel sonetto "Alla sera"  è centrale il concetto del << nulla eterno >> , la sera in quanto immagine della morte , è cara al poeta : la morte ha un'efficacia liberatoria , perché rappresenta l'annullamento totale , in cui si cancellano conflitti e sofferenze .Nel sonetto "In morte del  fratello Giovanni ", la visione della morte del Foscolo muta  , è centrale nel sonetto il motivo della tomba , che si identifica con l'immagine del nucleo familiare e soprattutto della madre : sulla tomba il poeta spera di poter ricongiungere il legame affettivo col fratello e con  la madre che parla, con la cenere del figlio morto , del figlio lontano. Quindi vede la morte come l' unico mezzo per riaffermare , quel ricongiungimento col nucleo familiare  che sembrava impossibile  e definitivamente negato .In questo sonetto la morte non è più << nulla eterno >>, ma , essendo << lacrimata >> consente un legame con la vita. Nei Sepolcri , poemetto scritto sotto forma di epistola poetica indirizzata all 'amico Pindemonte ,originato dall' editto napoleonico di Saint-Cloud . Pindemonte da un punto di vista cristiano , sosteneva il valore della   sepoltura  individuale , mentre Foscolo da un punto di vista materialistico aveva negato  l'importanza delle tombe , poiché la morte  produce la fatale dissoluzione dell' essere .Foscolo poi ,riprese  quella discussione, ribadendo  , inizialmente la tesi materialistica sulla morte , ma superandola , poi con altre considerazioni che rivalutano  il significato delle tombe . Quindi  anche nei Sepolcri è centrale il motivo della morte : ma è superata l'idea , che essa sia semplicemente il << nulla eterno >>.Anche se Foscolo, sul piano filosofico , non vede alternative a quella  idea , le contrappone l'illusione di una sopravvivenza dopo la morte . Questa sopravvivenza è garantita dalla tomba che conserva il ricordo del defunto presso i vivi .La tomba assume  per Foscolo un valore fondamentale nella civiltà umana : è il centro degli affetti familiari e la garanzia della loro durata dopo la morte .L'Ortis si chiudeva con il suicidio del protagonista , che escludeva  ogni possibilità d' intervento in una situazione bloccata. Ora invece, attraverso l'illusione , Foscolo arriva a riproporre quella possibilità dell'azione politica nella storia che l'analisi razionale del contesto portava ad escludere , ed introduce la prospettiva di riscatto dell'Italia dalla miseria presente proprio grazie alla funzione esercitata da un passato di grandezza , tenuto vivo dal culto delle tombe .Data la  presenza di queste tematiche , i Sepolcri, pur avendo alle spalle il genere della poesia Cimiteriale , che aveva goduto di vasta fortuna sul finire del Settecento non possono essere ridotti in tale ambito , a differenza della poesia sepolcrale inglese di Gray è essenzialmente poesia civile e vuole <<  animare l'emulazione politica degli Italiani >>.Ed è centrale nel poemetto l'idea secondo cui le tombe dei Grandi spingono il << forte animo >> a grandi imprese  ,è l'avvio all'inno di Firenze e alle tombe di S. Croce . Quattro figure di poeti risaltano nel carme .Il primo è Parini ,poeta civile per eccellenza, che critica i costumi della società (vv.57-61).Il secondo è Foscolo stesso , che si ripresenta come eroe perseguitato da una sorte avversa, sconfitto nello scontro col suo tempo , che aspira ad un << riposato albergo >> nella morte (vv.145-150).Il terzo è Alfieri,anch' egli ritratto come un'anima grande e tormentata ,in aspro conflitto con i suoi tempi , ma anche egli profetico anticipatore di un riscatto nazionale.L' ultima figura è quella di Omero, in cui si compendia l'essenza del messaggio dei Sepolcri .Omero incarna esemplarmente l'immagine sacrale del Poeta .E' il poeta in cui si raccoglie  tutta la tradizione di un popolo , che  può così sopravvivere all'azione distruttiva  del tempo .Egli consacra la memoria delle azioni gloriose del passato , incitando all' emulazione , ma canta anche gli sconfitti e le loro sventure. Mentre nella poesia cimiteriale di Thomas Gray e più precisamente nella sua famosa "Elegy Written in a Country Churchyard" è centrale l'idea che davanti alla morte tutti sono uguali dal più umile uomo al più grande imperatore .Gray invita a non disprezzare l'<< umile fatica >> dei contadini sepolti nel cimitero campestre,<< le loro gioie semplici e il loro destino oscuro >>      ,perchè in quelle persone ignorate poteva nascondersi un tesoro  di virtù ,di intelligenza , di energia. Ora , è doveroso ricordare   il  cinquantesimo anniversario  della liberazione dei lagher , e quello che fu la tomba di migliaia di uomini, soprattutto ebrei, e il simbolo della follia e della barbarie nazista : il lagher di Auschwitz .Il lagher di Auschwitz fu costituito il 20 Maggio 1940 con ubicazione a nord - est di Cracovia  (Polonia). I nazisti  costretti a far fronte con mezzi adeguati alla situazione,  decisero la creazione di un Lager che, oltre a quelli già esistenti e che si dimostravano inadatti  , potesse ospitare un gran numero di deportati ed una complessa infrastruttura di imprese ed industrie alle quali adibire la manodopera concentrazionaria. Questo campo doveva inoltre rendere possibile la effettiva, efficiente e sollecita attuazione della «soluzione finale» del problema ebraico, cioè lo sterminio degli ebrei europei.Nei pressi del villaggio polacco di Oswjecim fu individuato un vasto terreno demaniale dove si trovava una vecchia caserma in disuso .

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