NON E' FRANCESCA

 

Durium Ld A 7538 rec. 15-12-'67

LATO A

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era passato solo un anno dalla nostra prima incisione e già pensavamo al quarto singolo. In più era in programma la realizzazione di un 33 giri, che si sarebbe chiamato Mondo Balordo...

In un anno ci eravamo fatti conoscere, avevamo presentato in televisione tutti i nostri 45 giri, avevamo partecipato al Festivalbar, all'Oscar della Canzone, al Festival di Napoli e alla tournèe degli Animals...

Cercavamo un brano che potesse entrare in classifica e rappresentare il nostro primo grande successo...

Avevo in mente una canzone che avrebbe potuto riecheggiare atmosfere barocche, (in quel periodo i Procol Harum erano in vetta a tutte le classifiche mondiali); ero anche riuscito a coinvolgere per la prima volta in una collaborazione un autore "vero", Ricky Gianco...

Luciano Giacotto nel frattempo ci propose di incidere una canzone di Lucio Battisti.

Era un autore italiano e il brano era originale, non una "cover". Andava bene. 

Come cantante Battisti era ancora sconosciuto, ma aveva già scritto canzoni di successo interpretate da altri: Uno in più, per Riki Maiocchi; Per una lira, data ai Ribelli; e 29 settembre, all'Equipe 84...

Avremmo potuto scegliere tra due canzoni. Ci fu dato un disco di prova con Aspettando domani e Non è Francesca cantate da Battisti, con la sola chitarra. Autore dei testi Mogol.

A me sembravano buone entrambe e non so dire come si arrivò a scegliere tra le due. Aspettando domani era comunque più triste...

Per incontrare Battisti, quando già era stata scelta Non è Francesca, decidemmo di portarlo in cantina.

Casa nostra (mia e d'Andrea), era in centro, ma era piccola...al terzo piano, senza ascensore. In cantina avevamo realizzato un servizio fotografico, le cui foto erano apparse su alcune riviste. La prima cartolina ufficiale del complesso era stata scattata in cantina...

Insomma: la casa non era adeguata, la cantina sì.

Anche se per scendere c'era una scala lunga e ripida, al buio...e al primo gradino si era investiti da un forte odore di muffa...Avevamo portato un filo elettrico dal terzo piano, ma serviva a illuminare l'interno, e la nostra cantina era l'ultima, in fondo a un corridoio nero...

Io e Bruno avevamo diciannove anni, Andrea e Beppe ventuno, Lucio Battisti ventiquattro. 

Battisti sedette, con la chitarra, sulla panca di destra e noi intorno...

 

                                           

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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