Giulietta Gordigiani, è figlia del pittore Michele Gordigiani, (voci di corridoio dicono che fosse in realtà figlia di un critico musicale locale: un fantomatico signor Cecchi), colta, valente pianista, è considerata una vera “bellezza”.

Gabriele D’Annunzio, amico di famiglia, la descrive ne “Il Fuoco” sotto lo pseudonimo di Donatella Arvale: "Donatella era là, alta, con le reni falcate, con il corpo agile e robusto di una vittoria senz'ali tutta armata della sua verginità..."

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Eleonora ritratta da Michele Gordigiani

Eleonora Duse, che ha 13 anni più di Giulietta, frequenta in qualità di "amica di famiglia" la villa di Striano vicina a Firenze, residenza estiva dei Gordigiani,  dove questi ricevono il bel mondo, ed in particolare artisti e letterati.

Nel 1899 Giulietta si sposa con il barone Robert von Mendelssohn.

Ma oltre che per la bellezza, la Gordigiani è nota anche per il suo umore instabile ed irritabile ...  cio’ che fa scrivere ad esempio alla Duse nel 1908 in una lettera alla figlia Enrichetta,  dopo una visita evidentemente non molto felice ai coniugi Mendelssohn: “Che specie di abisso tra noi e loro !”

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La villa di Striano (Mugello - Firenze) come è oggi

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Nel 1906, in Germania, diviene amica e sostenitrice di Isadora Duncan, esponendosi in prima persona per difendere la danzatrice americana, allorquando l’aristocrazia berlinese la mette al bando – con scuola di danza compresa - tacciandola di immoralità a causa della gravidanza, frutto dell’illecita relazione con lo scenografo Edward Gordon Craig.

 

Isadora Duncan 

con alcune sue allieve

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