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Rodin la trova geniale, Bourdelle, che la considera come un'opera vivente di Fidia, si ispirerà a lei nelle sue sculture per la facciata del teatro degli Champs- Elysées.

La Duncan (1878-1927) è un'irrequieta americana di origine irlandese, capelli bruni, occhi blu e .... un profilo greco. Sua madre non rientrava esattamente nei canoni della famiglia borghese, ed alleva Isadora con sorella e fratelli (tutti artisti) nell’idea dell’esistenza reale di un mondo fatto di arte, e nello sprezzo dei beni materiali [sic !].

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Comincia a danzare molto giovane seguendo la scuola classica, ma comincia altrettanto presto a contestare i principi accademici propostigli: li ritiene deformanti per i corpo, in contrasto con la spontaneità dei movimenti naturali, vuole ritrovare – a modo suo - la "purezza dell'arte greca", la libertà primordiale perduta, e ispirandosi alle pitture dei vasi greci, improvvisa coreografie avvolta in una tunica greca, a piedi nudi e capelli sciolti,  sapeva di essere, per nascita ed abitudini, più vicina ai Pellerossa che ai Greci. Alla tradizione  contrappone la sperimentazione del nuovo, ma è tanto originale e personale che non lascia successori diretti.

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Nel 1903 in Greccia al teatro di Dionisio

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The Duncan Dancers (1920)

La sua posizione filosofico-artistica non incontra attenzione negli Stati Uniti, ma scuote invece l'Europa. Secondo Giovanni Calendoli  questo perchè "... la polemica negli Stati Uniti manca del necessario termine di confronto, perchè una tradizione della danza accademica non esiste" [Storia universale della danza, Milano, 1985].

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La scuola della Duncan a Parigi

La Duncan arriva in Francia a 22 anni, a Parigi apre un grande studio insieme al fratello Raymond, e crea successivamente una sua scuola privata. Dà rappresentazioni sia in luoghi pubblici che nei salotti privati dei suoi ricchi ammiratori: pare abbia l'abitudine di danzare quasi ogni giorno nei Giardini di Lussemburgo, alle cinque del mattino.

Isadora è stravagante, scandalosa, provocatoria, imprevedibile, la sua carriera è un susseguirsi di successi e disfatte: è acclamata come originale innovatrice ma anche osteggiata aspramente, come succede a Berlino nel 1906

La sua vita privata e sentimentale è altrettanto libera, movimentata e tragica: ostile al matrimonio, ma favorevole alla maternità, ha tre figli (tutti morti prima di lei) da tre persone diverse. Ha conclamate relazioni con uomini famosi: Gordon Craig lo scenografo, Paris Singer l’industriale (si, proprio quello delle macchine da cucire), Sergej Eisenin il poeta russo suicida, inoltre non ha mai fatto mistero delle sue “tendenze” sessuali ambivalenti.

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con E.G.Craig (1904)

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con Eisenin (1922)

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Isadora coi figli Deirdre e Patrick (1913)

Muore in maniera spettacolare in un incidente d'auto: rimane strangolata dallo  scialle impigliato in una ruota della macchina in corso, era il 1927.

Di lei rimane però qualcosa di più che non una serie di semplici pettegolezzi: assieme a Diaghilev è senz’altro alle origini della danza moderna.

 

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Raymond ed Elizabeth Duncan  al funerale di Isadora (1927)

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