UN RAGGIO IN PENOMBRA - (1985)

PRIGIONIERO  

Mi inonda una brezza
che mi magma dentro
oggi su questo monte senza moto
Ma
seppure pesante
rondineggio in aria ad ali nude
con un senso di vertigine
che mi strappa un sorriso
E' un attimo questo
in cui non riesco a vedere
se sono angelo o semplice uomo
tanto è lo spirito che si fonde
Ma qualcosa ha invidia
mi tira giù effimero
e mi rimette le radici
per guardare due aquile
che cerchiano lente
e si incrociano
proprio mentre sento lacrime
sul viso
Invoco il sole
perché mi culli coi suoi raggi
come farebbe tenera mamma
col suo bebé