COGNOME e NOME:

CATEGORIA di RELAZIONE 
MARIANO FORTUNY  Y MADRAZO sarto per signora (anche)

Definirlo un uomo di poliedrico talento  è riduttivo: è stato tra i primi a sperimentare le diapositive colorate, a realizzare ritratti fotografici e paesaggi di carattere naturalistico, ha rivoluzionato le scenografie teatrali (anche quelle della Fenice di Venezia), nonchè i sistemi di illuminazione del palcoscenico (ha inventato la "cupola", sistema di illuminazione indiretta e diffusa, usata in scenotecnica per mostrare il passaggio dalla notte al giorno), ha realizzato scenografie per i maggiori teatri italiani e tedeschi (suoi, ad esempio, i bozzetti del Tristano e Isotta alla Scala nel 1900), è arrivato ad allestire l'intero ciclo wagneriano dell'Anello dei Nibelunghi in un unico spettacolo [cosa di cui  non gli sono particolarmente grata].

Spagnolo di nascita (1949-1871), veneziano di adozione, figlio di un pittore (Mariano Fortuny y Marsal), pittore a sua volta, è stato anche scenografo, fotografo e realizzatore di tessuti.

L’inquieto Fortuny si dedica alla creazione di raffinatissimi tessuti, alla stampa su seta (con procedimenti chimici in parte ancora misteriosi) e alle creazioni di moda, attività per le quali si ispirava largamente alla collezione di tessuti iniziata dai suoi genitori e da lui incrementata.

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tessuti ispirati a velluti e broccati veneziani e fiorentini (seconda metà del '400 e '500)

E’ interessato ai costumi dell'antica Grecia, che disegna sui modelli originali per Isadora Duncan, si rifà ai disegni orientali degli arazzi medievali e ai dipinti del rinascimento veneziano per i motivi delle sue stoffe, per i costumi teatrali e per gli abiti alla moda del bel mondo, naturalmente anche per la mitica Eleonora. Per lei crea anche un peplo speciale, un plissè  leggerissimo da poter essere piegato in una borsetta senza essere sgualcito, da indossare durante il tour in America del 1902:.  pare che immediatamente dopo siano piovute ordinazioni (Gherardo Guerrieri, Eleonora Duse e il suo tempo, Treviso, Canova, [1974])

Parte della sua collezione è conservata a San Gregorio (Venezia), nel palazzo Pesaro degli Orfei ora Fortuny, dove ha abitato e che ora è divenuto appunto un museo comunale a lui intitolato.  

[alcune informazioni sul museo]

La fabbrica veneziana "Tessuti Artistici Fortuny S.p.A." alla Giudecca produce ancora stoffe realizzate sulla base di disegni originali.

 

Venezia 1930 circa.

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Per Sapere 

Qualcosa in Piu' ...

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interessa vedere 

           modello 

          di vestito 

         Delphos?