Compagnia dei Cangurotti
|
Eden-Sydney (494 km)
La giornata è più calda della precedente, e l’unica cosa certa del viaggio è la destinazione: l’elettrizzante Sydney. Quindi, armati delle nostre guide e dei depliant che abbiamo trovato per strada, partiamo, cercando di scegliere il meglio nel susseguirsi di segnalazioni sui possibili luoghi da visitare… Per la prima volta Roby sfoggia i suoi meravigliosi pantaloni strisciati che l'hanno reso famoso anche negli USA e che tanto lo fanno assomigliare ad Obelix....Poby e Angie vengono assoldati rispettivamente come Asterix e come "menir"... A due passi dai camper c'è anche una "dump station"...che tecnicamente parlando sarebbe il punto preposto a a scaricare la m....del camper...solo che l'equipaggio dei "craniolesi" non ne ha bisogno in quanto evaqua costantemente e gradualmente per strada grazie ad uno strategico rubinetto leggermente aperto...invece i "cagaminchia" stranamente non evaquano mai...ma un giorno capiremo il perchè...
Prima di abbandonare Eden facciamo un salto nel porto del paese per ammirarlo di giorno. Sicuramente alla luce del sole è ben diverso. Meglio o peggio?eheheheh) Ci fermiamo per una sosta in un posto a caso....Narooma. La spiaggia ci attrae e decidiamo all'unanimità per un bagno ;-) Che dire del primo bagno nell’oceano? Bbbbiutifull! Belle onde, acqua fresca (a dire il vero era gelida, ma l’esaltazione ha reso calda anche quella), surfisti all’orizzonte e tanto tanto sole a picco sulle nostre pelli dorate (e voi qui in Italia a schiattare dal freddo, bastardi inside) Dopo il bagnetto e vista l'ora ci buttiamo in un supermarket e spesiamo: troviamo alcuni tipici piatti australiani: una simpatica focaccetta con il bacon (che dopo due giorni di camper prende anch’essa vita come la pizza), l’odiata beetroot che qui mettono ovunque, e la mitica pasta dolce che è veramente un’immane schifezza… Per guadagnare tempo sulla tabella di marcia mangeremo strada facendo, in condizioni più o meno precarie...
A Kiama è segnalato il Blowhole, un getto d’acqua sugli scogli che raggiunge i 60 m… quanto tempo siamo rimasti ad aspettare macchina fotografica in mano e dito pronto a scattare? Complici il cielo sereno e lo scarso vento, non vediamo che qualche schizzetto, ma è comunque molto carino il promontorio con il suo bianchissimo faro (urgono foto soci), completo di percorso vita... Purtroppo si è fatto tardi per un’escursione nell’interno ad ammirare le vicine cascate, e riprendiamo il viaggio addentrandoci sempre più nella grande area metropolitana di Sydney e incontrando cartelli stradali minacciosi... E’ strano… dopo due giorni passati a scorrazzare per strade quasi deserte e magnifici paesaggi naturali, ritrovarsi in una metropoli addobbata da natale, due ore di traffico stressante, un po’ di strade sbagliate (molte ma ci vergognamo) ma ogni perplessità svanisce quando passiamo sul Sydney Harbour Bridge… è immenso… un’occhiata a ciò che vedremo domani e ci dirigiamo verso il campeggio, l’East’s Lane Cove River Vane Villane, un po’ fuori mano, ma all’interno di un Parco Nazionale stupendo… cosa c’è di più bello di pernottare accompagnati dai canti della natura? Cenetta veloce in camper barricati per evitare l'invasione delle affamate zanzare (vero Mailpaga?) Sveglia presto domani… (e quando mai ci siamo svegliati tardi???) |