Compagnia dei Cangurotti

 

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Sydney

 

Lasciamo i nostri mitici campers, non sono certamente l’ideale per una giornata nella metropoli…

Prendiamo piuttosto il comodo autobus e arriviamo alla stazione del treno, destinazione centro. Decidiamo di fare un convenientissimo abbonamento giornaliero per tutta la rete urbana e suburbana (che ci costerà uno sfacelo e sfrutteremo in minima parte). Al momento di varcare i tornelli locali di ingresso restiamo affascinati da un simpatico omino che è un pò l'equivalente dei nostri controllori  nei cabinotti all'ingresso della metropolitana; questo omino di professione fa "il giratore di cubetti con gli orari", cioè alla faccia della tecnologia segna e modifica l'orario di partenza e la destinazione dei treni in partenza o in arrivo girando dei cubotti su una specie di abaco a parete. Tutti noi decidiamo che "da grandi" vogliamo fare quel mestiere!

Andiamo ridendo e scherzando e carichi di entusiasmo per l'imminente visita a Sydney sulla "platform" in attesa del treno. Qui avviene la prima sceneggiata...assistiamo ad un tentativo di circonvenzione di bionda da parte del Roby che si cangubertizza...qui potete vederne il lento appropinquarsi: 1, 2, 3 ...

Ad un certo punto l’altoparlante annuncia (anche se nessuno capisce) che c’è un bello sciopero…STRIKE! Siamo insospettiti dal vedere una fiumana di gente che abbandono la stazione...in questa occasione facciamo una fugace conoscenza con una simpatica italianotta li per lavoro e soprattutto il grande Mailpaga come al solito spacciandosi per nativo cucca alla stragrande una bionda jeansata attillata di cui purtroppo (per Mail) non abbiamo nessuna immagine!

Dato che furbescamente abbiamo già comprato il costoso mega abbonamento  per la circolazione con mezzi pubblici optiamo per prendere l'autobus e dopo un nuovo passaggio sull’Harbour Bridge sbarchiamo in pieno marasma cittadino metropolitano! Certo, per tutti gli altri è una normale giornata lavorativa...EhEhEhEh…  

Cerchiamo di avvicinarci all'Opera House quando tra un semaforo e l'altro un bel fondoschiena cattura l’attenzione di Church, Cecco e Poby…(non essendo bionda viene ignorata dal Roby)...gonnellina svolazzante, top aderente, cappellino stile “L’amante” (non so se rendo l’idea…) accompagna due giapponesini… che sia un’intrigante bambinaia? Mentre ce lo chiediamo e facciamo qualche gentile, gentilissimo, apprezzamento ad alta voce, lei sparisce, non dopo una fuggevole occhiata…

Il tour a piedi tocca The Rocks, da cui facciamo foto molto belle del ponte e dell’immancabile Opera House, Circular Quay, dove rivediamo la misteriosa ragazza con cappellino, e ci fermiamo in contemplazione davanti ai simboli di Sydney(l'Opera House non la bambinaia)

Davvero toglie il fiato questa bellissima opera di architettura e ingegneria, colpisce per la sua leggerezza e armonia delle forme, e per come si inserisce perfettamente nel paesaggio della baia circostante. A dire il vero, è un pugno in un occhio ;-) però sotto lo skyline di Sydney fa veramente la sua bella scena… Al solito Roby ne approfitta per fare una delle sue "foto"...

Ma chi ti rincontriamo? La tipa… mica ci starà seguendo? In uno slancio Poby le chiede una foto (se il Poby si degna a farcela avere la inseriamo) e scopriamo che capisce l’italiano (avrà sentito tutto prima? Boh?!), ci chiede addirittura cosa facciamo stasera…ma il programma di domani prevede altri 600 chilometri almeno… che fessi… però i sogni erotici di Cecco sono garantiti almeno per un’altra settimana!!

La salutiamo e proseguiamo entrando nei Royal Botanic Gardens, bellissima oasi di prati, piante, fiori esotici, palme (vero Angie?) , punti panoramici (Mrs. Macquarie Point) e tranquillità, ed è qui che il Roby pronuncia un’altra delle mitiche frasi della vacanza: “Ma cosa sono, la puttana di tutti?”. Qua si vede una delle situazioni tipiche del viaggio: "fammi una foto" Ci imbattiamo in un tipico volatile di Sydney...un po' come i piccioni a Milano qua ci sono questi volatili.

Uscendo dai Gardens Mailpaga cucca ancora alla grande..stavolta si tratta di una vecchina che lo scambia per un nativo americano di San Francisco...

Cerchiamo un posto per pranzare e passiamo davanti ad una costruzione tarocca che porta incisi sul fronte numerosi nomi tarocchi di artisti tarocchi, uno per tutti tale "Micheal Angelo"...insomma una taroccata ;-)

Troviamo finalmente un baretto dove compriamo dei panini e l'immancabile Fanta Lime e improvvisiamo un bivacco nel parco antistante...qui il Roby decide di smettere di usare la crema protettiva per il sole e di iniziare ad abbronzarsi (...ne vedremo delle belle...)

Arriviamo alla bella e imponente St. Mary’s Cathedral. Alcuni si recano dentro a visitarla, mentre altri un po' più blasfemi ( Cecco, Church e Roby) restano fuori, si riposano, si guardano in giro e "casualmente" scorgono alle loro spalle una piscina....immediato è sbirciare la fauna al suo interno intenta a prendere il sole...(ebbene si siamo dei maniaci e allora?)

Guidati dall’esagitato Church, entriamo all’Hard Rock Cafe (dopo quello di Melbourne), con l’inevitabile acquisto di magliette e qualche foto davanti alle chitarre dei grandi del rock. Sottolineiamo che Cecco compra una bella maglietta BIANCA...che si può ammirare in questa foto di gruppo.

Cammin facendo troviamo anche una statua commemorativa del capitano Cook...sapete chi è no?

Non possiamo non andare a goderci il panorama di questa splendida città dall’alto della Sydney AMP Tower, recandoci verso di essa passiamo attraverso un bel corso pedonale alberato e che termina con una fontana obiettivamente anonima ma nel nostro entusiasmo meritevole di foto.

Siamo finalmente ai piedi della AMP Tower, saliamo, ma il Poby stavolta non ce la fa a vincere la sua paura dell’altezza e rimane a terra.  

In cima si gode il previsto meraviglioso punto di vista della bella Sydney (1, 2, 3)

Scesi dalla torre, dopo esserci sciroppati una specie di cinema dinamico (durante il quale Roby colleziona l'ennesima figura di m...su cui stendiamo un velo pietoso), ci diamo ancora allo shopping; ancora tante magliette ma soprattutto i primi cappelli australiani per il Poby e per Cecco (foto grazie).

Da bravi bambinoni, non possiamo negarci un giro in monorotaia (che passa ogni 4 minuti) per ammirare la zona del centro, e poi verso Darling Harbour e l’immenso Harbourside Festival Marketplace, dove dopo altre compere (comincia la mania del Roby per tutto ciò che sia indossabile e hawaiano…) consumiamo una soddisfacente cena a base di bisteccone, patatine ed insalata che gradiamo tutti moltissimo (ma quanto siamo ingrassati?) . In serata si respira un’atmosfera fantastica, tra tanta gente sorridente, cori di Natale, magici e coloratissimi giochi d’acqua, e infine una romantica piccola gita in traghetto ad ammirare lo skyline e le sue luci… è tutto un sogno? no è realtà...dall'altra parte del mondo! 

Poche foto della serata perchè è tutto buio...ma se volete ci sono bellissime scene su filmino che potrete visionare inoltrando richiesta a mr. Church (messaggio subliminale per richiederne una copia)

Dopo aver fatto l'ultimo viaggetto notturno sulla barchetta ed essere passati sotto l'Harbour Bridge by night andiamo alla stazione per prendere il trenino che ci riporterà al campeggio e l'immancabile fognaberto si esibisce...

Stanchissimi ma felici torniamo verso la foresta dove siamo accampati e la nostra piccola oasi di pace...la stessa che dopo qualche giorno resterà coinvolta nei disastrosi incendi estivi australiani che hanno fatto tanto clamore anche in Italia.