Compagnia dei Cangurotti

 

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Tennant Creek-Alice Springs (507  km)

 

 

 

Il viaggio prosegue dunque verso sud, in direzione del centro, il cuore rosso dell’Australia, e arriviamo alle Devil’s Marbles, delle simpatiche grosse palle di roccia rossa disseminate in un territorio  abbastanza ristretto, una sopra l’altra come biglie appoggiate lì da un gigante, miiii… che impressione!!!  Ci arrampichiamo, saltiamo, ci atteggiamo talvolta da Indiana Jones, talvolta da Obelix (il più somigliante è il Roby, con i suoi pantaloncini rigati), talvolta da pirla… e chi ti incontriamo? Un italiano, trentino, in Australia da tre mesi, che ci racconta le sue avventure… si attacca in modo particolare a Mailpaga e ad Angie… (sarà bisex?).

Il paesaggio intorno è praticamente desertico, ci sentiamo veramente degli avventurieri… Alla sosta per il pranzo ci fermiamo a Barrow Creek, due case semibaraccate con un distributore di benzina, e qui vediamo i primi aborigeni da vicino. Vagano per il cortile, in abiti trasandati e ci colpiscono i loro sguardi vuoti, sembra siano stati privati dell’anima. L’ingegnere sociologico Cecco ricorda a tutti l’analoga condizione degli indiani d’America, popoli privati della loro libertà prima, poi ghettizzati ma sempre lasciati ai margini della società. Forse gli indiani sembrano comunque più orgogliosi delle loro origini, mentre qui vediamo solo rassegnazione…

Arriviamo ad Alice Springs nel pomeriggio, visitiamo le sorgenti poco a nord della città (no, no, ma… belle!) e la stazione del telegrafo (una delle ultime rimaste in Australia). A sorpresa troviamo anche un cammello (o dromedario?) Che ci fanno qua? Bhè furono introdotti in Australia quando ancora le macchine non esistevano e per i cavalli attraversare l'outback era una impresa impossibile...

Siamo a migliaia di chilometri all’interno, così lontano da tutto e da tutti e ogni cittadina con più di tre case ci sembra una metropoli… cominciamo il nostro solito giro alla caccia di souvenirs nel centro commerciale Alice Plaza e nelle vie limitrofi, piene di aborigeni e di polizia… ci sarebbe l’imbarazzo della scelta, ma i negozi sono ormai tutti chiusi…

Scegliamo uno dei campeggi poco fuori città e, invece della solita tranquillità, stavolta in piscina c’è un folto gruppo di veri casinisti… non ci siamo più abituati e la cosa crea qualche problema ad alcuni di noi…

Ci concediamo una cena in città, in un ristorantino sciccoso, il Bowjungle, per cena canguro con salsa dolce… bleach!