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Piancastagnaio: il centro storico e la rocca
Autori: Federica Begani, Alessandra Furzi, Stefano Magini, Marta Niccologi

Attraversando la Porta di Castello, si giunge nella Piazza principale sulla quale s'innalza poderosa la Rocca, imprendibile bastione medievale.

Fu ampliata nel XII secolo dagli Aldobrandeschi e poi nel 1400 dai senesi, fino ad essere utilizzata soprattutto come prigione dai marchesi Bourbon del Monte.

Attorno ad essa è cresciuto lentamente il borgo, dalle prima cerchia di mura all'attuale configurazione urbanistica.
Si scende poi verso Piazza dell'Orologio, dove si trovano:
  • il Palazzo Comunale (di stile orvietano, ne rimane la struttura ed una bifora cieca);
  • il Palazzo del Podestà;
  • una pregevole fontanella di ghisa;
  • la Loggia della Mercanzia sulla quale venne edificata nel 1533 una torre campanaria che all'inizio del secolo ha preso l'attuale fisionomia di torre dell'Orologio;
  • la "Colonna Infame" originariamente al centro e simbolo del potere senese, adagiata al muro nel 1803 e sostituita da un "albero della rivoluzione", probabile origine del "maggio".
  • la Chiesa parrocchiale di "Santa Maria Assunta" d'origine romanica, ma di struttura decisamente gotica.
Se percorriamo la "via del Coro" a destra della Piazza e procediamo per alcuni metri, arriviamo alla Porta di Voltaia, un antico arco delle mura Aldobrandesche; scendendo ancora si possono ammirare le Fonti di Voltaia, un tempo risorsa fondamentale per la comunità, poste al di fuori delle mura per motivi d'igiene pubblica. A poca distanza rimane intatta la "gran vasca di peperino", chiamata dai paesani "Piatto delle Streghe", e una piccola graziosa fontana, Fonte Natali, con lo stemma dei Bourbon.