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Il palazzo del Marchese
Autori: Claudia Sacchi, David Cuciniello, Federigo Franci

Nel 1603, il Marchese Giovan Battista Bourbon del Monte iniziò la costruzione del palazzo, demolendo un lungo tratto di mura, dalla porta sud di Borgo sino in cima al viale, per poter costruire il palazzo e le scuderie ed aprire una porta detta "la porticciola", che permettesse di raggiungere comodamente piazza Belvedere.

Il palazzo si articola su due piani principali, oltre uno intermedio e le soffitte, collegati da un'elegante scala in peperino; ma sia i piani principali sia il piano intermedio sono raggiungibili direttamente anche dalla strada che sale dall'esterno delle mura e raggiunge la piazza antistante la facciata principale.

La struttura interna è caratterizzata dal vasto salone di rappresentanza, dal sottostante cortile del piano terra e dall'ampia scala che si trova a fianco del salone.

L'interno del palazzo ad oggi non è visitabile essendo in corso il restauro, ma è possibile vedere l'esterno e con una breve passeggiata si possono raggiungere i resti dei giardini.

I magnifici giardini.

Terminata la costruzione del maestoso palazzo i Bourbon dettero il via ad un altro ambizioso progetto per abbellire e rendere ancora più piacevole il loro soggiorno nella terra di Piancastagnaio e commissionarono la realizzazione dei giardini.

La zona sottostante del palazzo, verso ponente, si prestava in maniera particolare alla realizzazione dei giardini ricchi di scherzi d'acqua, vasche e peschiere; era infatti, ed è tutt'ora, caratterizzata da numerose sorgenti, che qui nascendo, rendevano lussureggiante la vegetazione e delizioso il paesaggio.

Oggi solo pochi resti, per lo più nascosti dalla fitta vegetazione, testimoniano quella che fu la destinazione della zona un tempo e quali stupende opere fossero state qui edificate.